Poker d'assi

(The Garden, febbraio 2004)

Testo di Lia Leendertz
Traduzione di Mariangela Barbiero

I giardini dell'RHS hanno diverse forme e svariati ruoli,
e costituiscono molto più che un quartetto d'eccellenza.
Lia Leendertz li racconta attraverso gli occhi di chi li conosce meglio


I quattro giardini RHS (Harlow Carr, Hyde Hall, Rosemoor e Wisley) sono centrali al lavoro della Società. Molto più che mera giornata all'aria aperta per soci e pubblico, benché questo sia indubbiamente parte importante del loro scopo, sono luoghi di discussioni e confronto su teorie e progressi tecnici riguardanti la Società nel suo complesso.
Senza di essi non sarebbe possibile la formazione di giardinieri e praticanti, compito fondamentale della Società al fine di creare ulteriori eccellenze orticolturali. In questi giardini, apprendisti e studenti vengono introdotti a un'ampia gamma di discipline orticolturali da personale altamente qualificato, consentendo loro di esercitarsi e di maturare una notevole esperienza, quale non potrebbe essere acquisita in molti altri posti.

Grande fascino
Ognuno dei quattro giardini affascina a diversi livelli. Per chi vuole fare una gita, o per i locali che vengono regolarmente a farsi una passeggiata, sono fonte di divertimento e di sempre mutevoli spettacoli stagionali. Tuttavia, grattando un po' la superficie, o chiedendo a qualcuno dei vari giardinieri o tirando giù i nomi di qualche pianta, si scoprirà un mondo di conoscenze e nozioni che quasi implora di essere scoperto. Il fatto che questi giardini siano stati creati in zone così diverse e con diverso clima (Yorkshire settentrionale, Essex, Surrey e Devon), può solo aumentarne l'importanza e l'utilità per i giardinieri.
Ogni giardino ha o ha avuto problemi, come il tipo di terreno o il microclima, o che ancora stanno mettendo a dura prova i loro giardinieri, e tutti hanno critici e fan. Probabilmente non stupisce che ogni giardino sia più popolare tra chi ci abita vicino e che può quindi visitarlo regolarmente: avere un giardino RHS nella propria regione è in cima alla lista dei desideri dei membri che invece vivono altrove.

I curatori
Quelli che probabilmente conoscono meglio i giardini sono i loro curatori. Sono coloro che possono aver trasformato zone da poco più che campi vuoti in giardini maturi, o che hanno speso tempo migliorando, mettendo a punto e aggiornando spazi esistenti. L'orticoltura non si ferma mai: nuove piante, nuove tecniche e nuovi stili sono in continua evoluzione, e i curatori giocano un ruolo centrale affinché i giardini ne riflettano i cambiamenti. Ogni curatore ha riversato idee ed energie personali nel giardino, e ognuno vi ha lasciato la sua impronta.
Si destreggiano in un compito difficile, assicurandosi che personale e visitatori siano sempre soddisfatti e al sicuro, modernizzando il giardino pur garantendo la conservazione delle caratteristiche storiche. I curatori sono forse le persone che verosimilmente hanno investito di più nei giardini; sono loro che possono raccontarci tutto su lotte e successi di ogni giardino e sulle loro speranze e desideri per il suo futuro.

IL GIARDINO DI HARLOW CARR,
YORKSHIRE SETTENTRIONALE

Paul Griffiths conosce Harlow Carr a fondo. Approdò al giardino nel 1986 in qualità di tassonomo, con l'oneroso compito di registrare retrospettivamente gli schemi d'impianto. Incarichi successivi lo hanno visto responsabile dei vivai, dei reparti di test e valutazione, e di sicurezza ambientale. Adesso è l'amministratore della proprietà e, dopo la partenza del curatore Andrew Hart, è stato supervisore del giardino fino all'arrivo di Matthew Wilson, in precedenza curatore di Hyde Hall.
Quando gli si chiede di riassumere il carattere del giardino, i pensieri di Griffiths vanno al boschetto che ne scherma e protegge il lato occidentale. "Harlow Carr è dominato da un boschetto" dice "che costituisce uno straordinario sfondo e regala al giardino la sua atmosfera informale". Anche i grandi alberi maturi e le passeggiate che vi si snodano attraverso contribuiscono a dargli un senso di pace e tranquillità.
Il giardino fu acquistato dalla Norhern Horticultural Society nel 1949. "Inizialmente era concepito come una grande vetrina per mostrare quali piante si potessero coltivare così a nord. Molte delle piante ornamentali che crescono qui sono al loro estremo limite settentrionale".
Gli esperimenti sono tuttora importanti per il giardino e, dopo la fusione con l'RHS nel luglio 2001, ne sono stati fatti tanti in collaborazione con gli altri giardini, così da fornire informazioni su come la stessa pianta reagisce nelle differenti condizioni ambientali del Regno Unito. "La gente ci fa visita per seguire i test e prendere spunto: vogliono vedere cosa cresce bene in questa parte della regione".

Una nuova prospettiva di vita
In seguito alla fusione, molte aree sono state rinnovate e grandi opere, come il Lago della Regina Madre, sono state completate. Il progetto più ambizioso è Il Giardino attraverso il Tempo, in associazione con la BBC: una serie di sette giardini creati per celebrare il bicentenario della Società e per mostrare i diversi stili di giardino nei duecento anni precedenti.
I miglioramenti in giardino sono stati premiati dall'aumento dei visitatori, rendendo evidente la necessità di sfruttare le aree sottoutilizzate. "Vogliamo creare spazi aperti nel boschetto e attirarvi gli ospiti. Verranno aperte viste panoramiche e saranno create nuove radure ornamentali". Griffiths rivela "Il mio sogno è veder sviluppare il giardino e farlo rifiorire com'è successo in questi ultimi due anni. Voglio che diventi il giardino per antonomasia da visitare nel nord dell'Inghilterra".


IL GIARDINO DI HYDE HALL,
ESSEX

Il mandato di Matthew Wilson quale curatore di Hyde Hall è stato breve ma intenso. Nei quattro anni durante i quali ha ricoperto questo ruolo, ha apportato enormi cambiamenti e ha lasciato nel giardino la sua impronta personale. Quello che una volta era un giardino familiare si è gradualmente trasformato in una vetrina del giardinaggio nell'Inghilterra sudorientale.
Hyde Hall è situato su una collina circondata da vasti terreni agricoli, e fu regalato alla Società nel 1993 dal trust creato dai proprietari, Dick ed Helen Robinson, incaricato di gestire il giardino. Il giardino era stato realizzato dai Robinson negli anni Cinquanta. Negli anni è stato ampliato, estendendolo giù lungo i fianchi della collina e allargandolo nei terreni agricoli.
Matthew ritiene che la posizione del giardino renda la campagna circostante un'importante presenza. "Dobbiamo prendere in considerazione il paesaggio, dal momento che se ne può godere la vista da ogni parte del sito" afferma. "Ciò ha fortemente condizionato il progetto delle parti più nuove. Abbiamo dovuto usare pennellate ampie, non potevamo riempire il giardino di stupide siepette: sarebbero apparse ridicole!"
Perciò intorno al giardino in cima alla collina, sono stati realizzati prati e grandi bordure in stile naturalistico.
Le dure condizioni climatiche hanno avuto grande influenza sullo sviluppo del giardino. Zona tra le più siccitose dell'Inghilterra orientale, riceve solamente 600 mm di pioggia/anno, la metà rispetto alla media nazionale. "Questo sito presenta molte sfide" confessa Wilson. "Abbiamo un suolo argilloso estremamente pesante e piove persino meno che a Gerusalemme o a Beirut." Effettivamente, se non fosse perché la pioggia cade durante tutto il corso dell'anno e non solo per un breve periodo, secondo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la zona intorno al giardino sarebbe tecnicamente classificata come 'deserto'. In cima alla collina, inoltre, ci sono pochi posti in cui ripararsi dai venti disseccanti.
Wilson era determinato a trasformare questi problemi in punti di forza, anziché combattere contro di essi. "Dovevamo assicurarci che il contenuto di Hyde Hall riflettesse le condizioni nelle quali ci trovavamo a lavorare". Quest'atteggiamento ha dato vita al Giardino Secco, dove sono state messe piante che potevano far fronte alla scarsità di pioggia. Per far sì che il giardino faccia onore al suo nome, nessuna pianta è stata innaffiata dopo essere stata interrata. Oltre che funzionale, il Giardino Secco è bellissimo ed è diventato una caratteristica tipica di Hyde Hall, e fonte d'ispirazione.

A sostegno della biodiversità
Wilson ha adottato la politica di incoraggiare la presenza di fauna selvatica nel giardino. "Adesso ci siamo guadagnati la reputazione di giardino che porta avanti principi di ecosostenibilità" afferma. "Sarebbe assurdo avere un Giardino Secco e poi impiegare vagonate di acqua e agenti chimici nel resto del giardino".
Apogeo dei suoi tentativi di miglioramento della biodiversità è il Bosco Naturale, una zona con migliaia di alberi piantati lungo tutto il confine, però ci vorranno decenni prima che gli alberi diventino maturi.
Altra peculiarità del giardino sono le rose guidate su colonne o catenarie di corda fissate a robusti pali, che necessitano un'alta intensità di lavoro e testimoniano la capacità e la pazienza dei giardinieri.
Nonostante l'importanza di alcuni dei nuovi cambiamenti, Wilson ritiene che il fascino di Hyde Hall risieda nella sua intimità. "Questo è di gran lunga il giardino più piccolo dell'RHS" dice. "Ha un aspetto rilassato e amichevole. Penso che nessuno si possa sentire intimidito, anzi so che ha spronato molti a provare cose nuove nei loro giardini."
Secondo gli standard universali, questo è forse l'onore più grande che si possa rendere a un giardino.

IL GIARDINO DI ROSEMOOR,
DEVON

Chris Bailes è curatore di Rosemoor fin dal 1988. Il giardino è stato donato alla Società qualche anno fa e inizialmente Bailes coordinava uno staff di soli tre membri. Il fatto che il numero del personale nel suo solo dipartimento sia composto adesso da sedici giardinieri, quattro studenti e due curatori di supporto è un chiaro sintomo di come il giardino sia cambiato negli anni.
Rosemoor è stato donato all'RHS da Lady Anne Berry. Il lascito includeva il giardino creato da lei stessa attorno a Rosemoor House, la casa e l'annesso fondo agricolo. Bailes è un grande ammiratore del lavoro di Lady Anne. "Uno dei nostri punti forti è che Lady Anne ha creato un giardino personale e caratteristico. Abbiamo cercato di armonizzare le aree nuove con quelle già presenti e allo stesso tempo di creare un giardino che servisse da vetrina e da scuola di formazione per nuovi giardinieri". Il Giardino di Lady Anne, dice Bailes, è un giardino tipico delle nostre contee sud-occidentali, costituito da piante delicate e semirustiche che non prospererebbero in molte altre parti del Paese.
Il terreno a Rosemoor è acido e pesante e i ripidi pendii della valle lo rendono una sacca decisamente fredda. La media delle precipitazioni è di 1000 mm all'anno. Gran parte dei nuovi schemi d'impianto di Rosemoor consiste in giardini di modeste dimensioni, pensati proprio per riflettere i moderni piccoli giardini privati. Ognuno è progettato per offrire ai visitatori idee direttamente applicabili ai loro spazi.
Ciononostante Rosemoor, collocato in una valle boscosa, rimane un tipico giardino dell'Inghilterra occidentale, dal clima mite e umido e dalla caratteristica personalità. Bailes continua "Il clima e il circostante paesaggio del Devon hanno contribuito a renderlo il giardino verde e particolarmente lussureggiante quale esso è". In effetti, lui stesso è sorpreso da quanto tutto sia cresciuto. "Le nuove aree sono maturate con incredibile velocità" dice "e questo grazie a come tutto prospera. Tutto ciò che vuole crescere qui, vi riesce estremamente bene!".

Pianificando il futuro
Il giardino ha appena raggiunto il suo primo grado di sviluppo. "Abbiamo inserito parti nuove che sapevamo avrebbero avuto un bell'aspetto nel breve o medio periodo, come l'orto, l'impianto delle erbacee e il roseto" racconta Bailes. "La prossima fase sarà a maturità tra cinquanta o cento anni". L'impianto del Bicentenary Arboretum inizierà il prossimo anno.
Bailes sente che Rosemoor è ben messo per far fronte al continuo incremento del numero di visitatori, osservato negli ultimi anni. La grande sfida potrebbe essere rappresentata dal cambiamento climatico, il cui impatto è già osservabile. "Ci sono piante che noi possiamo coltivare adesso ma che Lady Anne non avrebbe potuto coltivare soltanto vent'anni fa" afferma. "Dobbiamo tenerlo ben a mente, quando facciamo progetti per il futuro. Se guardassimo indietro potremmo cadere in errore, perché il clima futuro potrebbe essere alquanto diverso".
Un'altra sfida che secondo Bailes Rosemoor sta affrontando, e affronta anche l'intero mondo del giardinaggio professionale, è il reclutamento e il mantenimento del personale. "Molti dei nostri giardinieri lavorano con noi fin dall'inizio. Rosemoor deve molto del suo successo alla loro dedizione e alla loro professionalità. Per mantenere e anzi aumentare questo successo abbiamo bisogno che ci sia un costante afflusso di personale in questo settore. La carriera di un giardiniere deve offrire riconoscimenti e ricompense commisurate alle esigenze della professione".
Bailes è molto eccitato pensando al futuro di Rosemoor ed è certo che i miglioramenti delle parti più esterne del giardino lo renderanno ancor più bello agli occhi dei visitatori. Spera solo di poterlo vedere lui stesso. "Il mio grande desiderio sarebbe di avere una macchina del tempo che mi portasse avanti di cent'anni per vedere i risultati del lavoro che stiamo mettendo in piedi adesso. Temo però che avrò già raggiunto 'i verdi pascoli' quando il giardino giungerà a piena maturazione".

IL GIARDINO DI WISLEY,
SURREY

Jim Gardiner è curatore di Wisley fin dal 1988. Nei suoi precedenti impieghi è stato curatore del giardino e dell'arboretum di Sir Harold Hillier e per un certo periodo ha lavorato nei giardini botanici di Liverpool e di Cambridge, all'Windsor Great Park e al Royal Botanic Garden di Edinburgo. È una lista impressionante di formidabili giardini, ma tutte queste esperienze sembrano più che appropriate per un uomo alla testa di un giardino come Wisley.
Il giardino di Wisley copre ogni possibile aspetto del giardinaggio - dalle piante alpine a quelle di palude, dalle orchidee agli alberi da frutto... - e Gardiner vuole che tutti i giardinieri restino soddisfatti. "Voglio che incontri il gusto di tutti, qualunque sia il loro livello di passione per il giardinaggio" afferma. "Che siano in cerca di ispirazione, di consigli pratici o soltanto di una passeggiatina pomeridiana, a Wisley possono trovare ciò che stanno cercando".
Questo è il più vecchio dei quattro giardini di proprietà dell'RHS; fu donato alla Società nel 1903 da Sir Thomas Hanbury. Nel maggio del 1904 era stato terminato il trasferimento dal precedente giardino a Chiswick. Il laboratorio fu costruito tra il 1914 e il 1916, in gran parte con materiali recuperati dalla demolizione della casa padronale e volutamente progettato perché sembrasse essere stato lì da sempre".

Confini sempre più ampi
Nei suoi cento anni, la Società che detiene la proprietà di Wisley l'ha fatto oggetto di altri cambiamenti, con molti nuovi spazi e caratteristiche. Gardiner è deciso, nonostante la sua età, a spingere i confini del giardino sempre più lontano e a promuovere nuove tendenze. Di recente, sono state create un altro paio di bordure nello stile naturalistico europeo. "Vogliamo vedere se questo tipo di schema d'impianto funziona anche in Gran Bretagna. Sappiamo che qui è più difficile che sul Continente dato il nostro clima più mite che fa sì che le graminacee crescano per tutto il corso dell'anno, a scapito delle altre piante". Il risultato sono le bordure alla Piet Oudolf, una versione particolarmente britannica di questo stile, costituita da perenni rustiche che possono ben sopportare anche bassi livelli di manutenzione.
Queste bordure si trovano nelle zone di confine del giardino, un tempo sottoutilizzate. La loro collocazione è stata un deliberato tentativo di attirare la gente in nuove aree per far fronte al gran numero di attuali visitatori. "Nell'ultimo anno abbiamo avuto 700mila ospiti" confessa Gardiner. "Abbiamo dovuto cercare di allontanarli dai "punti caldi" come le Bordure Miste, creando più zone interessanti anche nel resto del giardino".
Vicino alle preesistenti serre c'è una serie di Giardini Modello, ognuno costruito su piccola scala, che spaziano da giardini da esposizione, a frutteti, a giardini di aromatiche. Un'altra zona del giardino che è diventata fonte di grande interesse è Battleston Hill, un'area boscosa che fu quasi completamente rasa al suolo dalle grandi tempeste del 1987 e del 1990, che causarono la perdita dell'80% degli alberi. "Queste tempeste ci hanno dato l'opportunità di creare Battleston," continua Gardiner. "che adesso offre interesse tutto l'anno, non soltanto a primavera quando ti aspetti che dia il meglio di sé". Tutti i gradini e i sentieri accidentati sono stati eliminati e sostituiti da pendenze leggere e sentieri pavimentati così da rendere l'area accessibile a chiunque.

Guardando al futuro
Tra i potenziali sviluppi futuri c'è il rinnovamento della serra. Per Gardiner, la passione per il giardinaggio sta tutta nelle piante, e non vede l'ora di usare questo nuovo ambiente protetto per portare nuove piante a Wesley, perseverando nella consolidata tradizione di espandere i limiti dell'orticoltura inglese.
"Oltre ad avere un'atmosfera da cattedrale, sarà una vetrina per le piante di differenti zone climatiche. In Gran Bretagna cresce l'interesse per le piante da giardino d'inverno, e ce ne sono molte che i giardinieri nemmeno conoscono. Voglio che Wisley sia in prima linea per presentarle al pubblico inglese" afferma Gardiner.

 

************** DAI NOSTRI SOCI **************


Antonio DM
Fra i siti che spesso consigliate di visitare, vorrei tornare a segnarvi il mio GIARDINO SEGRETO dell'ANIMA sulle alture della Costa d'Amalfi, unitamente ai famosi giardino Cimbrone e Rufolo di Ravello, un giardino di piante grasse a Maiori, il Giardino della Minerva di Salerno e poi quelli di Caserta, Napoli, Ischia e Capri.
Intanto un abbraccio e cari saluti, Antonio

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