Intimi
o scenografici,
rigorosi o liberamente fantasiosi:
una selezione di giardini d'Oltralpe tutti da scoprire.
"VIVE
LA FRANCE" E I SUOI GIARDINI
di Jeanne Perego (Giardinaggio, aprile 2008)
Nel parco de La
Chatonnière si ammirano nove giardini terrazzati
dai nomi molto evocativi
"In
un giardino francese nessun albero cerca di soffocare gli
altri alberi sovrastandoli con la chioma, le bordure fioriscono
rigogliosamente benché siano coltivate in maniera rigorosamente
geometrica, lo stagno non desidera trasformarsi in una cascata,
le statue non ambiscono a un esibizionismo che andrebbe
a detrimento degli altri elementi del parco".
Questa descrizione
dei giardini d'Oltralpe è di Charles De Gaulle, che
nel 1924 l'utilizzò come metafora per il popolo francese
nel suo primo libro, una raccolta di studi di psicologia politica
e militare che non ebbe alcun successo. De Gaulle è passato
alla storia per altri meriti, non certo per le sue considerazioni
di carattere paesaggistico, ma questo mini-affresco introduce
bene a un viaggio tra alcuni dei più affascinanti
giardini del Paese del Général.
Otto giardini, per la precisione, alcuni famosi, altri noti
solo ai grandi appassionati, uno diverso dall'altro, ma tutti
impostati e sviluppati in maniera armonica e appassionata.
Il giardino triangolare
In Provenza, a Hyères, sulla collina Saint Bernard, dove la
città vecchia domina la rada e getta lo sguardo sulle
Iles d'Or, spicca un edifìcio molto particolare degli
anni Venti, la Villa Noailles,
che fonde elementi del cubismo e del surrealismo. Se la villa è particolare,
altrettanto lo è il suo giardino a pianta triangolare,
che rappresenta uno dei primi esempi di giardino
cubista,
concepito
per essere guardato dall'interno ma anche dall'alto.
ll
triangolo è a sua volta ripartito in quadrati,
rettangoli e triangoli, coltivati a tappezzanti, alternati
a piastrelle colorate. In origine le tappezzanti erano
di varietà e colori diversi, ora, dopo il restauro
della villa e il passaggio della proprietà alla
municipalità di Hyères, gli scacchi interni
al triangolo sono quasi sempre coltivati con tappezzanti
succulente monovarietà e monocolore.
Sotto questo singolare giardino si estende il lussureggiante Parc
Saint-Bernard, voluto e progettato dal primo proprietario
della villa, il visconte De Noailles, grande appassionato di vegetazione
mediterranea. |
In
una serie di terrazze collegate da vialetti e scalette (e
punteggiate
da panchine e muriccioli su cui ci si può fermare
per riposarsi e godere dei profumi da cui si è avvolti)
crescono rosmarini, lavande, magnolie, mandorli
ultracentenari, cipressi, giuggioli, mirti, pittospori,
olivi, agapanti, piante aromatiche, cisti, cardi e melograni.
Catturano in modo particolare l'attenzione le cultivar
di Lantana camara e Lantana sellowiana,
la splendida collezione di salvie messicane che conta oltre
70 specie,
e certe rarità come la Parkinsonia aculeata.
E' facile immaginare che gli ospiti celebri dei de Noailles,
da
Man Ray a Cocteau e Giacometti (che lavorò a
lungo proprio in questo giardino) siano rimasti estasiati
alla
vista di questo paradiso, che fu progettato e realizzato
privilegiando essenze che non soffrissero troppo la
secchezza imposta dal clima.
Un angolo d'Oriente
Non ci vuole molto, basta mettere un piede nel viale d'ingresso
della Bambouseraie a Andouze, vicino a Nimes, in Linguadoca
Rossiglione, per avere la sensazione di essere improvvisamente
arrivati su un altro pianeta. Probabilmente è anche
il contrasto con la vegetazione mediterranea tendente
al secco che circonda il parco a dare questa impressione. Certo è che
non capita tutti i giorni di trovarsi in un angolo d'Asia rimanendo
in Europa, in un giardino di 12 ettari in cui il bambù è celebrato
a 360 gradi.
La Bambouseraie fu
creata nel 1856 da un commerciante di spezie appassionato di
botanica, tale Eugène
Mazel, che per la propria attività aveva modo di importare
piante altrimenti sconosciute nel nostro continente. Purtroppo
furono proprio i costi di manutenzione di questa struttura
- che richiede un sistema d'irrigazione sofisticatissimo
e molta manutenzione - che lo mandarono in rovina, costringendolo
a vendere il parco a una banca che lo passò poi
agli attuali proprietari.
Se siete appassionati di bambù, o più generalmente
d'Oriente, questo è il posto che fa per voi:
vi troverete davanti una foresta quasi impenetrabile di
oltre 200 specie di bambù: dagli enormi Phyllostachys in tutte le varietà ai piccoli Sasa,
Sassella, Pleioblastus, Shibataea Kumasaca e Arundinaria. Ma non finisce qui: nel parco
crescono rigogliosi anche rododendri, aceri, azalee, ninfee,
loti, palme...
Spettacolare è il gigantesco Ginkgo biloba (più di 30 metri d'altezza) situato vicino al canale
nella Valle del Dragone, così come sono spettacolari
il villaggio laotiano ricostruito fedelmente da architetti
Lao e i 15.000 mq del giardino giapponese d'ispirazione buddista
progettato da Erik Borja. Ogni scorcio è una sorpresa,
non è un caso, quindi, se La Bambouseraie è diventata,
insieme al parco del castello di Villandry, il giardino più visitato
in Francia.
L'originale idea di un sindaco
I Jardins de l'Imaginaire, a
Terrasson-La Villededieu,
in Aquitania, sono il frutto del colpo di genio di un sindaco
che agli inizi degli anni Novanta lanciò un concorso
internazionale per un parco che potesse attrarre turisti in
città. Lo spazio c'era, un'ampia area della città vecchia,
mancava l'idea.
A vincere il concorso, e a dare alla città quel
pizzico di speciale che le mancava, fu la paesaggista
Kathryn Gustafson che suggerì di realizzare una
storia dell'Umanità attraverso la storia dei giardini.
Detto fatto, i lavori furono realizzati velocemente e nel 1997
i Jardins de l'Imaginaire aprirono le porte al pubblico. Oggi
oltre 40 mila visitatori all'anno percorrono i viali dei sei
ettari di questo parco contemporaneo minimalista, sviluppato
su terrazze curvilinee. All'ingresso si è accolti dal
Bosco Sacro, memoria dei giardini dell'Antica Roma, con
2500 piante di bosso scolpite che evocano la presenza del divino
nella natura.
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Uno
scorcio suggestivo del Teatro di verdura dei Jardins
de l'Imaginaire a Terrasson-la Villededieu. |
Attraverso
il Tunnel vegetale di piante di luppolo, gelsomino
e passiflora si passa al Giardino degli elementi, dove crescono
rigogliosi rododendri, azalee, mughetti, ortensie e più di
1.200 felci. Un filo d'oro, simbolo del tempo che passa e che
si ritrova, corre tra gli alberi. Seguono le Terrazze,
il Teatro di verdura, l'Asse dei venti, il Giardino acquatico,
il Roseto, il Giardino topiario e le Serre.
L'Asse dei venti
ha dieci pali sulla cui sommità si trovano dei
segnavento che ricordano la potenza delle forze celesti; il
Roseto è dominato da una struttura metallica che
evoca i giardini pensili di Babilonia, sotto cui fioriscono
1.300 rose a cespuglio e quasi 400 rampicanti. La parte più spettacolare
del parco è probabilmente il Giardino acquatico,
che mette l'accento sul ruolo fondamentale dell'acqua nella
storia del giardino. Qui gli zampilli sgorgano con forza
dalla pavimentazione in porfido, incorniciati da pioppi,
perovskie, lobelie e salici argentati.
Una
tazza di tè tra le rose
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Il
jardin de Boissonna è una
chicca per gli amanti delle rose |
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Baleyssagues è un piccolo comune situato nel
dipartimento di Lot-et-Garonne in Aquitania di cui
difficilmente si sentirebbe
parlare se non ci fosse il delizioso Jardin
de Boissonna, una
chicca per gli amanti delle rose. Raccolto, intimo, curato
con immenso amore, questo giardino presenta più di 450
varietà di rose, tanto antiche quanto moderne,
selezionate da Georges Beylard in base all'attitudine a rifiorire
e alle qualità paesaggistiche. Visto dal cielo,
il Jardin de Boissonna,
nato dieci anni fa, ha la forma di un fiore, il cui gambo è costituito
dal viale d'ingresso da cui si staccano folti gruppi di arbusti
che rappresentano
le foglie. Le rose, anche di varietà piuttosto
rare, sono ovunque: pergole, cespugli, alberelli, tutto sembra
essere cresciuto lì per un caso felice, in realtà è frutto
di un progetto preciso volto a creare un ambiente accogliente
e rilassante, che faccia sentire i visitatori nel proprio roseto
personale. Per coccolare gli ospiti, la direzione nei
fine settimana in maggio e giugno propone un servizio di "cream
tea" all'inglese, che viene servito tra i fiori. E sgranocchiare
uno "scone" spalmato di marmellata avvolti dal profumo
intenso di rose, rosmarini, lavande, cipressi provenzali, timi
e giunchiglie, è un'esperienza indimenticabile. Va da
sé che la marmellata è preparata con petali
di rose.
Un imprevedibile ponte-pagoda
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Lo
stravagante
ponte-pagoda
del Parc Floral
a Apremont-sur-Allier. |
Sulla riva dell'Allier, nella regione del Centro, c'è un
villaggio medievale che si è meritato l'appellativo
di "uno dei più bei villaggi di Francia": è quello
di Apremont-sur-Allier, costruito intorno
a un imponente castello turrito. Una delle attrattive di
questo luogo è il Parc
Floral aperto nel 1977, che contribuisce
a rendere particolarmente affascinante il complesso. Il progetto
porta la firma
del paesaggista Gilles de Brissac, e ha richiesto
lavori enormi prima di arrivare al risultato che ora si può ammirare.
La cascata, per esempio, è stata creata in una vecchia
cava utilizzando 650 tonnellate di rocce, poi ingentilite
da conifere, piante rocciose, iris e felci. Il giardino
bianco, ovvero il tocco "elegante" del parco, è ispirato
al celebre giardino di Vita Sackville-West a Sissinghurst,
con una bordura di arbusti sempreverdi, bossi a forma
piramidale, erbacee a fiori bianchi o dalle foglie argentate.
Un tunnel vegetale lungo quasi 100 metri è ricoperto
da profumatissimi glicini, seguiti da Clematis,
acacie rosa e maggiociondoli.
L'impronta insolita è data dalle costruzioni
sistemate qua e là: il belvedere di ispirazione russa,
il "ponte-pagoda" che attraversa un laghetto
artificiale e il padiglione turco che richiama gli splendori
dell'impero ottomano.
Fiori per i cinque sensi
Quando negli anni Ottanta Béatrice de Andia,
scrittrice e storica dell'arte, ereditò il Castello
La Chatonnière si
mise le mani nei capelli: c'era un enorme lavoro da fare per
restituire il giardino agli antichi splendori. D'altronde
questo piccolo castello in stile rinascimentale a Azay-le-Rideau,
nel dipartimento dell'Indre-et-Loire, era passato di mano in
mano infinite volte, e non sempre le attenzioni per il parco
erano state le stesse riservate alla costruzione.
L'asso della
manica di Madame de Andia fu un giardiniere, Ahmed
Azeroual,
che giunse alla Chatonnière avendo alle spalle 20 anni
di esperienza nel parco del castello di Villandry. Il suo intervento
fu indubbiamente vincente, tanto che gli garantì nel
1999 il titolo di "miglior giardiniere di Francia".
Alla sua abilità si devono, infatti, i nove giardini
terrazzati, collegati tra loro in una sorta di percorso iniziatico
dai
nomi evocativi che risveglia emozioni e ricordi. L'impianto è studiato
in modo da avere fioriture a rotazione e offrire così impressioni
sempre differenti: il giardino dell'esuberanza è un
oceano di papaveri e fiordalisi, quello delle scienze raccoglie
un'interessante collezione di piante medicinali, mentre
il giardino della fragranza è un'esplosione di colori
grazie agli oltre 1.000 cespugli di rose che ricoprono la collina.
Il giardino dell'abbondanza è un orto a forma di
foglia bordata da rose color zafferano, in cui gli ortaggi
costituiscono un mosaico tono su tono. Nel giardino dell'intelligenza
due aiuole rosa e blu si combinano in ardite forme geometriche;
in quello dell'eleganza lunghe siepi di bosso incorniciano
aiuole dalle fioriture che variano a seconda delle stagioni,
costellate di statue italiane. Il giardino dei sensi si sviluppa
intorno a una fontana con 150 varietà di perenni
multicolori inframmezzate da rose, sollecitando la vista con
i colori, l'udito con il cinguettio degli uccelli, il
tatto con i petali vellutati, l'olfatto con il profumo dei
fiori e delle piante officinali.
Tra gli agapanti, come a casa propria
Uno
scorcio degli intimi
Jardins Agaphante
di
Alexandre Thomas
a Grigneuseville |
|
Quando si parla di Normandia il pensiero va sempre al giardino
di Monet a Giverny. Per questo nostro (bel)
viaggiare tra giardini francesi abbiamo però deciso
di uscire dalle solite rotte e di andare, invece, a dare
un'occhiata
ai Jardins Agapanthe a
Grigneuseville, tra Dieppe e Rouen, un giardino privato di
proprietà del suo artefice, Alexandre Thomas, architetto paesaggista che si distacca
dai tradizionali schemi geometrici dei giardini francesi.
Il giardino, 6.000 mq di superficie, accoglie i visitatori
dando loro la sensazione di trovarsi nel giardino che vorrebbero
avere a casa propria. Niente a che fare con un parco pubblico
o da show, l'Agapanthe è un giardino intimo, con cuore
e anima. Tutto ha preso avvio agli inizi degli anni Novanta
quando Thomas ha deciso di condividere la propria visione
paesaggistica con il pubblico, partendo da un pezzo di terra
piatto e insignificante. Dopo lunghi lavori è riuscito
a far sì che nel suo giardino si potesse camminare
tra una marea di piante e numerosi elementi decorativi
(statue, vasi, strutture metalliche, tavoli con sedie ecc.)
che creano angoli raccolti e vissuti. Senza doversi spostare
troppo si passa da un giardino mediterraneo a uno esotico,
da un angolo di sottobosco a un giardino "nascosto" di
lavande. E un tripudio di sequoie e agapanti, veroniche,
dafne, delphinium, bossi scolpiti secondo i principi
dell'arte topiaria, bulbose in fiore (ogni anno vengono
piantati più di mille bulbi), piante di Helleborus
argutifolius, gerani, rose, verbene, ortensie, bambù e
olivi sistemati su livelli diversi, che sembrano crescere
lì spontaneamente, ma che sono in realtà il
frutto di un progetto preciso che non lascia al caso neppure
i minimi dettagli.
Parc
St-Bernard e giardino della Villa Noailles
Hyères
Apertura 2008: tutti giorni dalle ore 8.00
al tramonto. Tel: 003 494007865 -
www.villanoailles-hyeres.com
La Bambouseraie
Générargues Anduze
Apertura 2008: fino al 15 novembre tutti i giorni
dalle ore 9.30 al tramonto. Tel: 0033 466617047
www.bambouseraie.fr - Vendita di piante.
Les Jardins de l'Imaginaire
Terrasson
Apertura 2008: fino al 12 ottobre tutti i giorni dalle
ore 9.50 al tramonto (aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre,
martedì chiuso).
Tei: 0033 553508682 -
www.ot-terrasson.com
Le Jardin de Boissonna
Baleyssagues
Apertura 2008: dal 1° maggio al 30 ottobre tutti i giorni dalle ore 9.00 al tramonto.
Tel: 0033 553838143 - www.jardindeboissonna.com
Parc Floral
Apremont-sur-Allief -
Apertura 2008: tutti i giorni fino al 30 settembre,
ore 10.30-1230
e 14.30-18.30 (domenica e festivi orario continuato).
Tel: 0033 248775506 -www.apremont-sur-allier.com/Parcfloral.html
Castello La Chatonnière
Azay-le-Rideau
Apertura 2008: dal 15 marzo fino al 15 novembre, tutti i giorni ore 10.00-19.00.
Tel: 0033 247454029 -
www.lachatonniere.com
Les Jardins Agapanthe
Grigneuseville -
Apertura 2008: da aprile al 1° novembre, tutti i giorni (tranne mercoledì) dalle ore
14.00 alle ore 19.00. Tel: 0033 235333205 -
www.jardins-agapanthe.fr
II giardino di Monet a Givency.
Disegno di Cristina Crippa.