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sgradite per alberi e arbusti. C'è un nuovo nemico
che dalla Lombardia potrebbe diffondersi
alla Val Padana:
Anaplophora chinensis malasiaca è un insetto piuttosto
grosso, caratterizzato da lunghe antenne. Le larve si nutrono
del legno degli alberi e arbusti provocando gravi danni.
Di recente introduzione in Italia, è arrivato dall'Asia
un parassita pericoloso, veicolato da materiale vivaistico
infetto. Provoca danni imponenti, anche se per ora circoscritti
ad alcuni comuni del Milanese e del Varesotto. Gli alberi
colpiti devono essere abbattuti (secondo normativa) per stroncare
la diffusione dell'insetto.
II
coleottero cerambicide, classificato come Anoplophora
chinensis forma malasiaca, ha un comportamento
principalmente xilofago, è polifago e si nutre di latifoglie
sia a portamento arbustivo che arboreo. Il ciclo biologico
si svolge in uno/due anni. L’uovo, di forma allungata
e colore bianco panna appena deposto, può raggiungere
i 5 mm di lunghezza; viene posizionato singolarmente dalla
femmina, che incide con le mandibole il legno, alla base del
fusto e sulle radici affioranti. Le larve sono apode, anch'esse
color bianco panna; il capo è leggermente appiattito
e brunastro; a maturità raggiungono 45-55 mm di lunghezza.
Si nutrono di legno scavando gallerie nel fusto e sulle radici.
La stabilità dell'albero può essere fortemente
compromessa e il vegetale è esposto a rischio di schianto
o a infezioni fungine.
L'adulto
ha una livrea nera con macchie bianche. La femmina
misura circa 35 mm, mentre il maschio può superare
i 25 mm. Un carattere distintivo molto appariscente è
rappresentata dalle lunghe antenne: misurano da 30 a 70 mm.
La capacità di volo rende ancor più pericolosa
la sua possibilità di diffusione. Con lo sfarfallamento
(che avviene da inizio giugno a fine agosto in Lombardia),
l'insetto lascia in evidenza fori di notevoli dimensioni che
misurano 15-20 mm e si nutre poi di corteccia e di porzioni
vegetali dell'anno. Ogni femmina è in grado di deporre
circa 60-70 uova.
Contro
la diffusione dell'insetto sono state emanate precise misure
di lotta. Il suo comportamento rende difficoltosa
l'individuazione prima che le piante colpite siano compromesse.
Nei comuni ove è stato individuato vi è il forte
rischio che il patrimonio arboreo possa essere in serio pericolo,
così come l'incolumità delle persone, se non
vengono tempestivamente individuate le piante attaccate e
indebolite strutturalmente. La buona capacità di volo
e la commercializzazione di materiale vegetale aggravano la
propagazione di questo indesiderato organismo, che potrà
essere eradicato solo mediante l'applicazione delle norme
con l'aiuto di tecnici operatori del settore, delle istituzioni
e dei cittadini.
Su
vegetazione comune: Immediata segnalazione
agli uffici di competenza (Servizio fitosanitario regionale,
Comuni ecc,); abbattimento seguendo le modalità
imposte dal Servizio fitosanitario.
Su
alberi importanti: Segnalazione agli uffici
di competenza; indagine di stabilità. In caso
di forte compromissione dell'albero, abbattimento. In
caso di condizioni di stabilità meccanica accettabili
saranno prese precauzioni per limitare la diffusione
dell'insetto e tutelare il vegetale da ulteriori problemi
fitosanitari.
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