COSA SONO I FITOFARMACI
(da Giardinaggio, luglio 2005)

SE NE PARLA MOLTO MA E' GRANDE LA CONFUSIONE FRA ANTICRITTOGAMICO,
FUNGICIDA, ANTIPARASSITARIO, ERBICIDA, DISERBANTE...



In alto un pomodoro coperto dall'acaro rugginoso. A destra un kiwi colpito da cocciniglia. A sinistra un limone attaccato dalla minatrice serpentina degli agrumi.I prodotti fìtosanitari sono, secondo l'ultima legge attualmente in vigore, le sostanze attive e i preparati che contengono una o più sostanze attive nella forma in cui vengono fornite all'utilizzatore, e che sono destinate a proteggere i vegetali o i loro prodotti dagli organismi nocivi (o che li prevengono), e a favorire i processi vitali delle piante.

Ne sono esclusi i fertilizzanti. In aggiunta, fra i prodotti fitosanitari si annoverano le sostanze che conservano i prodotti vegetali, quelle che controllano le infestanti e quelle che eliminano parti di vegetali o ne evitano l'accrescimento indesiderato.
Le sostanze attive sono elementi chimici, sia allo stato naturale (minerali ammessi in agricoltura biologica) sia prodotti industriali, ma anche microrganismi e virus che esplicano un'azione nei confronti di parassiti delle piante o dei vegetali stessi. I preparati sono prodotti commerciali contenenti una o più sostanze attive, che agiscono sugli organismi nocivi o sulle piante, uno o più coadiuvanti, che aumentano l'efficacia dei principi attivi, e uno o più coformulanti, utili a ridurre la concentrazione delle sostanze attive.

I fitofarmaci vanno impiegati solo per la cura delle piante, secondo l'uso specificato per legge in etichetta; non si possono comunque utilizzare, per esempio, contro i parassiti degli animali domestici. Vengono adoperati in agricoltura o in aree extra-agricole da parte di operatori professionisti, in orti e giardini oppure in casa e in terrazzo da parte di hobbisti. Si classificano in antiparassitari, diserbanti, fitoregolatori, repellenti, modificatori del comportamento e fisiofarmaci.

I primi si dividono in anticrittogamici o fungicidi, battericidi, insetticidi, acaricidi (contro il ragnetto rosso), molluschicidi (contro le lumache), nematocidi (contro i vermi del terreno), rodenticidi (contro i topi). I diserbanti servono al contenimento delle infestanti; i fitoregolatori modificano i processi biologici dei vegetali; i repellenti allontanano i parassiti; i modificatori cambiano il comportamento degli insetti nocivi (es. trappole a feromoni); i fisiofarmaci prevengono o curano le fìsiopatie (es. carenza di elementi nutritivi, ferite da taglio o da grandine...).

La vecchia classificazione li suddivideva in classi (dalla I alla IV); la nuova li definisce come molto tossici, tossici, nocivi, irritanti, non classificati. Per l'acquisto dei primi tre è necessaria l'autorizzazione conseguita tramite "patentino", che hanno tutti i professionisti agricoli ma che può essere ottenuto anche dagli hobbisti. Una categoria a parte sono i cosiddetti prodotti PPO (per la protezione delle piante ornamentali), impiegabili per la cura di piante esclusivamente di casa, del terrazzo e del giardino (non su piante da orto o da frutto, né in strade e parchCiclamini colpiti da fusariosii pubblici). Si trovano nei consorzi agrari, nei garden center, negli ipermercati specializzati e no, dai fiorai ecc. e il loro acquisto è libero (non è richiesto il patentino).


IL PATENTINO: A COSA SERVE?


I prodotti fitosanitari classificati come molto tossici, tossici e nocivi, se male adoperati, risultano assai pericolosi, tanto da causare danni gravissimi (fino alla morte) per l'uomo in caso di seria intossicazione. Per poterli acquistare e impiegare è necessaria un'autorizzazione chiamata "patentino", ottenibile da chiunque, purché maggiorenne, inoltrando domanda all'assessorato all'agricoltura della propria Amministrazione provinciale.

È obbligatoria la frequenza a un corso di preparazione, tenuto da specifici Enti di formazione, al termine del quale bisogna sostenere un esame (costituito dalla risoluzione scritta di quiz a risposta multipla) in presenza dell'apposita Commissione provinciale. Sono esentati dall'esame (e quindi ottengono il patentino semplicemente inoltrando la domanda alla Provincia) i laureati in Scienze agrarie e affini o in Scienze della produzione animale e affini, i periti agrari e gli agrotecnici.

     
Contro il verme della mela (Cydia pomonella) è efficace il malathion: la formulazione nociva richiede il patentino (ma sono in vendita anche formulazioni solo irritanti).
Cydia pomonella
     

 

II patentino rimane valido per 5 anni, al termine dei quali è necessario frequentare un corso di aggiornamento e sostenere un nuovo esame. Con questo documento potete acquistare i fitofarmaci di cui sopra solo nelle rivendite autorizzate o da personale abilitato alla vendita.

Controllate sempre che le confezioni siano sigillate e integre: è vietata la vendita di questi prodotti allo stato sfuso. Durante la preparazione e il trattamento proteggetevi adeguatamente con occhiali, maschera, guanti e tuta.

ANDREA CALANCHI

PRODOTTI FITOSANITARI: LE LEGGI
 
  • Dpr 3/08/1968 n. 1255: presìdi sanitari, fitofarmaci, antiparassitari.
  • Dir. 91/414/CEE: immissione in commercio di prodotti fitosanitari.
  • D. Lgs. n. 914 17/03/1995: attuazione della precedente Dir. CEE.
  • Dpr 23/04/2001 n. 290: regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti.
 

 

3 COSE DA EVITARE
 
  • NO Trattare a mezzogiorno, quando il sole è al culmine. Il calore e i raggi solari potenziano notevolmente l'azione dei principi attivi, correndo il rischio di bruciare i tessuti vegetali o comunque di ottenere un effetto tossico anziché curativo. Attendete le ore serali o quelle più fresche dell'alba.
  • NO Trascurare i dispositivi di protezione con la scusa del caldo: effettivamente non è piacevole dover indossare guanti, occhiali e maschera, ancor meno la tuta (soprattutto se di gomma), ma ne va della vostra salute presente e futura. Infatti, i fitofarmaci tossici possono creare gravi problemi immediati; quelli meno pericolosi possono incidere nel corso degli anni. Piuttosto, trattate negli orari meno caldi.
  • NO Esagerare con le quantità: non aumentate i dosaggi indicati in etichetta e non ripassate sulla vegetazione oltre la normale bagnatura. Ricordatevi sempre che le alte temperature dell'aria potenziano gli effetti che, in caso di sovradosaggio, divengono nocivi.
 

 

GLI INVISIBILI BATTERI
 
  • Esistono microrganismi che non sono visibili a occhio nudo, bensì solo attraverso colture di laboratorio: si tratta deiCancro batterico del pomodoro batteri, onnipresenti nel mondo in cui viviamo. Alcuni di essi sono perfino benefici (per esempio quelli che albergano nello yogurt), altri invece sono decisamente nocivi, o per l'uomo, o per gli animali, o per le piante. Restringendo il discorso a queste ultime, esse possono venire colpite dal colpo di fuoco o da cancri corticali, rameali o radicali, tutti di natura batterica.
  • La presenza dei batteri si avverte purtroppo solo a danno avvenuto, cioè quando la pianta appassisce, si secca o si deforma per lo sviluppo di masse anomale. Tra infezione e manifestazione dei sintomi in genere passa poco, se lecondizioni sono favorevoli alla moltiplicazione batterica (un raddoppio ogni 30 minuti). Per fortuna i batteri non formano spore resistenti: in genere non soprawivono al secco o al freddo.
  • Infettano i vegetali attraverso mezzi liquidi:
    acqua, pioggia o saliva di insetti vettori che pungono una pianta malata e poi una sana. La porta d'ingresso deve comunque essere una ferita o un taglio, o anche gli stomi (le aperture minuscole presenti sotto le foglie). Per difendere le piante, non potendo utilizzare l'unico mezzo veramente risolutivo, cioè gli antibiotici (proibiti per legge), l'unica sostanza utile è il rame: ha un certo potere battericida, che si esplica anche in forma preventiva.

ELIO TIBERI

 


LA CULTURA DEI PROFESSIONISTI
 

Come fa un tecnico del verde, un fitopatologo o un agronomo a conoscere, se non proprio tutte, una buona parte delle patologie che possono colpire i vegetali? Studiando e documentandosi, per esempio su un testo classico, Malattie e parassiti delle piante da fiore, ornamentali e forestali, di M. Ferrari, A. Menta, E. Marcon, A. Montermini (Ed.Edagricole,169 Euro).
Si tratta di una ponderosa opera in due volumi, contenuti in un pratico cofanetto, i quali riportano tutte le possibili patologie che possono interessare ogni tipo di vegetale: ferite, fisiopatie, virus e viroidi, fitoplasmi e rickettsie, batteri, funghi, insetti, acari, nematodi e la fitoiatria nel primo volume; singole schede delle diverse piante (compresi i tappeti erbosi) e relative patologie (tutte con belle foto a colori) nel secondo.