Si chiama Cacyreus marshalli,
arriva dall'Africa e si è diffusa in tutta Italia
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Cacyreus marshalli |
Graziosa
e terribile. Dietro quella farfallina con ali marroni striate
di bianco, il secondo paio con due sottili piccole
code, si nasconde lo spieato killer dei nostri gerani. Si
chiama Cacyreus marshalli ed è un
lepidottero originario del Sudafrica che all'inizio degli
anni Novanta, a causa
degli scambi commerciali con i Paesi africani, è approdato
anche in l'Europa.
In
Italia è stato avvistato per
la prima volta nel 1996 e oggi non c'è regione in
cui non sia presente. «Sono le larve a distruggere
i gerani», spiega Mario Colombo, entomologo
dell'Università di
Milano. «Scavano gallerie nei fusti, per poi mangiare
foglie e fiori. Le piante attaccate appaiono rinsecchite,
prive di foglie e corolle, con fori ben evidenti in
corrispondenza degli internodi». «È un
flagello», aggiunge Pasquale Trematerra, l'entomologo
dell'Università del Molise che per primo ha avvistato
la specie in Italia, «e fino a quando i nostri insetti
antagonisti non si abitueranno alla presenza di questo
nuovo arrivato, sarà diffìcile contenerne
la diffusione. I vivaisti, sottopongono i gerani a un gran
numero di
trattamenti, ma per un hobbista maneggiare gli insetticidi
non è facile. Per non parlare della spesa».
Come comportarsi, dunque? Entomologi e vivaisti suggeriscono
di fare molta attenzione al momento dell'acquisto, chiedendo
espressamente se l'esemplare che si intende comprare è immune
dall'infestazione, preferendo varietà che si
sono mostrate più resistenti, controllando che
non ci siano tracce di macchie bronzee né sulle foglie
né sui fusti.
«
Una volta portato a casa un geranio perfettamente
sano», spiega la vivaista Roberta Riva de II peccato
vegetale di Usmate Velate (MI), «per prevenire
l'attacco di questo insetto consigliamo di infilare
nel terreno, ogni tre mesi, accanto a ogni pianta, una
pasticca di insetticida Provado. Tra i tanti prodotti in
commercio,
mi sembra uno dei più facili da usare».
Se invece la pianta subisce un attacco, non resta molto da
fare: «Perchè se anche si e così accorti da
scovare per tempo le piccolissime uova che la farfalla
depone sulle parti tenere del geranio, e dalle quali fuoriescono
le fameliche larve», conclude Trematerra, «non è detto
che eliminandole una per una a mano si risolva granché.
Non solo perché le uova sono centinaia, ma anche
perché questo è un
insetto dalle generazioni sovrapposte, significa che
nova, larve e pupe, i successivi stadi di sviluppo, sono
presenti sulla pianta contemporaneamente. A quel punto
l'alternativa e tra un bagno di insetticidi e l'acquisto
di un nuovo
esemplare».
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Caccia
all'uovo
Cosa osservare per essere certi che i nostri gerani non sono attaccati da Cacyreus
marshalli?
1.
Che non ci siano uova su boccioli e altre parti tenere.
2.
Che non ci siano macchie bronzee su foglie
e fusti.
3. Che i fusti, al tatto, risultino ben pieni.
Sembra che mescolare i gerani con piante aromatiche
quali lavanda, menta e timo, riduca il rischio di attacco.
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