MALATTIE DELLE ROSE

di Andrew Halstead e Chris Prior (The Garden, maggio 2006)
PHOTOGRAPHS: RHS

traduzione di Mariangela Barbiero

David Austin Roses

 

Prima parte
INSETTI
di Andrew Halstead

 

Tentredine della rosa (il sigaraio)




Questa tentredine (Blennocampa phyllocolpa) attacca sia le rose botaniche che quelle coltivate. Le foglioline si arricciano in giù per tutta la lunghezza della lamina (a sinistra), formando tubicini strettamente arrototolati (in gergo giardiniero questo insetto viene chiamato 'il sigaraio'), che vengono poi consumati dall'interno da larve somiglianti a bruchi verde pallido. Gli ibridi di Tè e le rose rampicanti sono più sensibili di altre rose. L'arrotolamento è causato da sostanze chimiche secrete dalle femmine delle tentredini quando inseriscono le uova nelle foglie. Una settimana dopo, le uova si schiudono e le larve cominciano a mangiare. Finito di cibarsi, le larve entrano nel suolo dove svernano, per impuparsi (diventare crisalidi) in primavera. Gli adulti sono attivi da fine aprile a giugno. Quando l'infestazione è leggera, basta rimuovere le foglie arrotolate.

Gli insetticidi sistemici Imidadoprid (Confidor della Bayer) e Thiamethoxam (Axoris della Compo) possono dare un certo controllo delle larve se irrorati sul terreno, annaffiando le radici non appena compaiono le prime foglie. Altri insetticidi per il controllo degli afidi uccideranno qualche tentredine adulta, ma è improbabile che impediscano tutte le deposizioni di uova.

 

Api tappezziere

 

Alcune api (del genere Megachile) utilizzano le foglie delle rose e non solo. Ritagli rotondi o oblunghi vengono rimossi dal bordo della foglia (a destra). I fori prodotti sono regolari in forma e dimensione e presentano un profilo liscio.
Le femmine costruiscono il proprio nido nel fusto cavo di una pianta o in un tunnel scavato nel legno marcio o nel terreno. I ritagli delle foglie sono usati per formare le cellette dei nidi dove vengono immagazzinati nettare e polline come riserva alimentare per le larve. Gli adulti sono attivi da giugno ad agosto. Il controllo è spesso inutile, in quanto il danno è di solito ridotto e non incide molto sull'aspetto e il vigore di una rosa.

 

Afidi delle rose



Diverse specie di afidi si cibano delle rose, il più comune è il Macrosiphum rosae. Dense colonie di afidi rosa, verdi o giallo-verdi si sviluppano su giovani foglie, steli e boccioli (a sinistra). Il fogliame diventa appiccicoso a causa della melata secreta dagli afidi e sulla lamina superiore delle foglie si può sviluppare la fumaggine. Gli afidi svernano come uova sugli steli delle rose, ma in inverni miti possono rimanere attivi. Le infestazioni si sviluppano rapidamente in primavera, raggiungendo un picco all'inizio dell'estate. Controllare la presenza di afidi sulla nuova vegetazione primaverile. In caso affermativo, usate un insetticida sistemico, come il Thiamethoxam, o un insetticida piretroide che agisce per contatto, come il Bifentrin, o equivalenti. Gli afidi delle rose si possono controllare anche spruzzando sostanze naturali come acidi grassi o oli vegetali, purché applicati molto accuratamente. Questi prodotti richiedono di essere applicati più frequentemente rispetto agli insetticidi di sintesi.

 

Seconda parte
FUNGHI
di Chris Prior

 

Macchia nera della rosa



La macchia nera è la malattia più seria delle rose. Moderni ibridi di Tè, floribunde e alcune rampicanti ne possono essere gravemente colpiti. Le botaniche e talune antiche ne sono relativamente immuni.
Il fungo (Diplocarpon rosae) attacca solo le rose. Sulle foglie appaiono chiazze nere scolorite, talvolte bordate di giallo (a destra). Le foglie cadono premaraturamente e se la pianta non viene trattata può defogliarsi seriamente e perdere vigore. Il fungo attacca anche gli steli verdi in cui sverna, così come sverna nelle foglie cadute.
Da questi focolai si originano le spore che in primavera provocano i primi sintomi sulle foglie e che a loro volta producono altre spore, propagate poi dalla pioggia. Il controllo può essere ottenuto mediante l'applicazione regolare di fungicidi contenenti Myclobutanil, Penconazolo, Flutriafol e una miscela di oli vegetali e di oli pesce. Alcuni prodotti contengono anche insetticidi: questi non devono essere utilizzati a meno che non ci siano anche problemi di insetti.
Inoltre possono essere utili un drastica potatura per rimuovere gli steli verdi, un'accurata rimozione delle foglie cadute e una buona pacciamatura per decomporre le foglie. Nuove cultivar spesso mostrano una buona resistenza, ma questa caratteristica può scomparire dopo pochi anni.

 

Oidio della rosa




L'oidio è un fungo (Sphaerotheca pannosa) che attacca sia le rose sia il laurocéraso. Macchie bianche pulverulente del fungo crescono su foglie (a sinistra) e boccioli, provocando distorsioni dei tessuti. Come accade con la macchia nera, il fungo sverna sugli steli verdi. Può anche sopravvivere in gemme dormienti. L'aspetto polveroso delle lesioni è dovuto alla produzione di spore areotrasportate, che diffondono l'infezione. I fungicidi elencati per il controllo della macchia nera servono a controllare anche l'oidio. Evitare condizioni asciutte e secche, che favoriscono la malattia.

 

 

Altri problemi della rosa


 

Il disseccamento degli steli è causato da funghi patogeni che entrano attraverso le ferite, causando infezioni della corteccia e del legno. Alcuni di questi agenti patogeni sono molto comuni e non si limitano ad attaccare le rose. Sono diffusi dal vento e dalla pioggia. Evitare di lasciare mozziconi di ramo quando si pota. Affastellare e distruggere i residui di potatura. I fungicidi usati per il controllo di altre malattie della rosa possono un po' aiutare.
La ruggine causata da alcune specie del fungo Phragmidium di solito non è grave. Steli e piccioli in primavera sono alterati da pustole fungine di un arancione brillante. In estate si sviluppano piccole pustole arancioni sulla lamina foliare inferiore, che indeboliscono la pianta. A fine estate queste diventeranno nere mentre il fungo produce spore quiescenti scure e resistenti che gli permettono di sopravvivere in inverno nelle foglie cadute. Le spore quiescenti sono appiccicose e sopravvivono anche aderendo a steli e tralicci. Gli stessi fungicidi consigliati per la macchia nera controlleranno anche questa malattia.