L'oziorrinco
(Otiorrhynchus rugosostriatus e O. sulcatus, le
due specie più diffuse), è un grazioso
coleottero dalla livrea nera e marrone,
ma per molte piante del giardino e del terrazzo costituisce
un vero
e proprio flagello. Della sua presenza ci si accorge
facilmente: le foglie, in particolare di edere e allori,
presentano
lungo il margine caratteristiche erosioni semilunari, che
ne dimostrano
tutta la voracità.
A esserne responsabili sono gli adulti,
che si nutrono di notte, nascondendosi di giorno nel terreno.
Ma assai più perniciose sono le larve,
di colore biancastro, che invece rimangono sempre sottoterra
e divorano le radici, provocando
danni ben più gravi per lo stato
di salute delle piante. Nell'arco dell'anno, l'oziorrinco
compie due-tre generazioni:
le larve sono presenti in primavera e autunno, gli adulti in primavera ed estate,
cosa di cui è necessario tenere conto per riuscire a combatterli nel
modo più efficace.
LOTTA
BIOLOGICA: provate a catturare
gli adulti cercando di sorprenderli
durante la notte, illuminando le chiome con
una torcia, per poi raccoglierli (e quindi sopprimerli o
comunque allontanarli dal vostro terrazzo).
Contro le larve,
potete invece ricorrere a prodotti a base di nematodi, piccoli
organismi terricoli alcuni dei quali "entomoparassiti",
cioè parassiti di alcune specie di insetti; i prodotti
in questione, reperibili anche in confezioni per hobbisti
presso garden center e consorzi agrari, vanno distribuiti
sul terreno, in primavera e autunno.
LOTTA
CHIMICA: contro gli adulti,
irrorate le chiome, alla sera, con un insetticida a base
di chlorpyrifosmethyl, come
Reldan, della Dow Agrosciences. Contro le larve,
distribuite sul terreno un prodotto apposito microincapsulato,
come Regent,
di Basf, e bagnate bene.