OZIORRINCO: UN INSETTO DA NON SOTTOVALUTARE

a cura di Margherita Lombardi (Gardenia, settembre 2006)

 

 


L'oziorrinco (Otiorrhynchus rugosostriatus e O. sulcatus, le due specie più diffuse), è un grazioso coleottero dalla livrea nera e marrone, ma per molte piante del giardino e del terrazzo costituisce un vero e proprio flagello. Della sua presenza ci si accorge facilmente: le foglie, in particolare di edere e allori, presentano lungo il margine caratteristiche erosioni semilunari, che ne dimostrano tutta la voracità.

A esserne responsabili sono gli adulti, che si nutrono di notte, nascondendosi di giorno nel terreno. Ma assai più perniciose sono le larve, di colore biancastro, che invece rimangono sempre sottoterra e divorano le radici, provocando danni ben più gravi per lo stato di salute delle piante. Nell'arco dell'anno, l'oziorrinco compie due-tre generazioni: le larve sono presenti in primavera e autunno, gli adulti in primavera ed estate, cosa di cui è necessario tenere conto per riuscire a combatterli nel modo più efficace.

LOTTA BIOLOGICA: provate a catturare gli adulti cercando di sorprenderli durante la notte, illuminando le chiome con una torcia, per poi raccoglierli (e quindi sopprimerli o comunque allontanarli dal vostro terrazzo).
Contro le larve, potete invece ricorrere a prodotti a base di nematodi, piccoli organismi terricoli alcuni dei quali "entomoparassiti", cioè parassiti di alcune specie di insetti; i prodotti in questione, reperibili anche in confezioni per hobbisti presso garden center e consorzi agrari, vanno distribuiti sul terreno, in primavera e autunno.

LOTTA CHIMICA: contro gli adulti, irrorate le chiome, alla sera, con un insetticida a base di chlorpyrifosmethyl, come Reldan, della Dow Agrosciences. Contro le larve, distribuite sul terreno un prodotto apposito microincapsulato, come Regent, di Basf, e bagnate bene.