Lontano
dalla montagna, soffre le estati calde e siccitose. Ecco come
aiutarlo.
Cosa
sta succedendo agli abeti rossi che vivono in pianura o in
collina?
Da una decina d'anni Picea abies, albero di montagna
che in questi ambienti non vive certo al meglio, mostra forti
segni di sofferenza.
Dal 2004 sono morti molti esemplari a
Bergamo e Padova, ma anche altrove. «Il peccio mal
sopporta le estati calde e siccitose, come quelle degli ultimi
anni»,
afferma Enrico Calvo, responsabile del Dipartimento Foreste
dell'Ersaf (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e
alle foreste) Lombardia.
«Il suo apparato radicale superficiale
non trova acqua a sufficienza e tende a seccarsi. Così indebolito,
diventa più attaccabile dai parassiti». Proprio
un coleottero (Ips typographus) e'
stato il responsabile della moria che negli spazi di verde
pubblico a Torino ha portato
nel giro di quattro anni alla drastica riduzione degli esemplari
di città e alla scomparsa di quelli in collina.
«In
caso di attacchi così pesanti»,
consiglia Calvo, «rivolgetevi
al Servzio fitosanitario della vostra regione. Gli individui
che appaiono invece solo deperiti, nei momenti di massima aridità estiva
vanno bagnati nell'area sotto la chioma e tonificati la primavera
successiva, aggiungendo al terreno dei sali minerali».