Perché
sono belli i fiori? La domanda infantile ha la sua risposta.
I fiori sono belli per sedurre l'insetto: per lui soltanto
si sono vestiti di colori squisiti, di forme delicate, di
profumi soavi. Insetto e fiore vivono una strana avventura:
c'è un vero e proprio patto fra un animale e un vegetale,
e il loro legame è così stretto che in molti
casi l'uno non potrebbe vivere senza l'altro. Se rimanessero
prive di insetti le piante da fiore scomparirebbero per l'80%
dal nostro pianeta, non avendo una discendenza. I fiori hanno
bisogno degli insetti per riprodursi: senza il loro aiuto
resterebbero in maggioranza sterili, incapaci di elaborare
frutti e semi."
(Tratto
da Microcosmos Il Popolo dell'Erba - Claude Nuridsany - Marie
Pérennou - Octavo)
MALATTIE
FUNGINE
OIDIO: Si manifesta dalla primavera all'autunno quando
le temperature sono elevate, è favorito dall'umidità
dell'aria e dallo scarso arieggiamento (es. rose contro un
muro o soffocate da altre piante) e colpisce soprattutto gli
apici vegetativi e compie molti cicli in una stagione.
PREVENZIONE
- Asportare sempre le foglie malate cadute alla base delle
piante.
- Limitare le concimazioni azotate che inducono vigoria.
-
Intervenire con potature estive per favorire la circolazione
dell'aria ed asportare gli apici malati.
- Utilizzare lo zolfo di preferenza della Pasta Caffaro dalla
tarda primavera in poi.
- Continuare durante tutta la stagione con trattamenti con
zolfo (circa ogni 15 gg).
CURA
- Eseguire il trattamento ai primi sintomi, poi ripetere il
trattamento dopo una settimana per bloccare l'infezione.
- Usare prodotti sistemici, per esempio BAYCOR della Bayer.
- Eseguire il trattamento su foglia asciutta (al calare del
sole) bagnando bene la vegetazione, soprattutto gli apici.
Usare questo prodotto da solo.
TICCHIOLATURA:
la malattia è favorita dalla bagnatura delle foglie
(pioggia, nebbia) associata alle basse temperature. I danni
compaiono quindi più frequentemente in primavera e
in autunno e consistono in macchie nere dapprima piccole,
poi più grandi e confluenti tra loro. Successivamente
le foglie ingialliscono e cadono. Attenzione anche in questo
caso il fungo compie più cicli in un anno quindi è
importante bloccare la prima infezione ed asportare le foglie
cadute.
PREVENZIONE
- Eseguire trattamenti con Pasta Caffaro(a base di ossicloruro
di rame e calcio e ossicloruro tetraramico) all'1%,
cioè 1 litro per cento litri di acqua (questi sono
fungicidi/disinfettanti). Da applicare con una pompa, durante
le stagioni critiche (primavera/autunno).
CURA
- fare un trattamento con DELAN WG della BASF, mescolandolo
con Pasta Caffaro, durante le ore fresche della mattina.
- Asportare sempre le foglie malate per non diffondere le
spore e quindi la malattia.
RUGGINE:
si tratta di un fungo particolarmente favorito dalle alte
temperature estive, si manifesta con pustole aranciate sul
rovescio delle foglie. Le foglie colpite ingialliscono e cadono
e la pianta assume un'aria stentata e sofferente.
PREVENZIONE
- Trattare con Pasta Caffaro.
CURA
- Trattare con DELAN WG o con ossicarbossina (principio
attivo che ha vari nomi commerciali). Ripetere il trattamento
dopo cinque-sei giorni. E' consigliabile associare il prodotto
preventivo (Pasta Caffaro) con il curativo (DELAN WG) per
evitare fenomeni di resistenza. Trattare nelle ore fresche
della mattina.
- Asportare le foglie cadute.
CANCRO
RAMEALE: La malattia si manifesta sui fusti con imbrunimenti
dei rami giovani e ferite a livello cortecciale più
vicino alla base della pianta. Il fungo è favorito
dai ristagni idrici, dal freddo e dall'umidità.
PREVENZIONE
- Evitare le collocazioni che possono dare luogo a ristagni
idrici.
- Fare i trattamenti invernali a base di Pasta Caffaro o poltiglia
bordolese.
- Bruciare
i residui di potatura con segni della malattia
- Disinfettare gli arnesi da potatura prima di potare una
pianta sana. A
CURA
: Non esistono prodotti curativi.
NOTE
In
un giardino è possibile tollerare, entro certi limiti,
i danni provocati da insetti e funghi, se non compromettono
la vitalità della pianta. Quindi è opportuno
che ogni appassionato ricerchi un calendario ottimale di interventi,
riducendoli al minimo necessario. Poiché i prodotti
preventivi vengono dilavati dalla pioggia, in quanto non penetrano
all'interno dei tessuti, se dopo un trattamento piove, il
trattamento risulta inefficace e va ripetuto.I trattamenti
vanno sempre e comunque fatti nelle ore fresche della mattina
e con le foglie asciutte.
E'
molto importante in estate, dopo un temporale o una grande
pioggia, disinfettare le piante con un trattamento di Pasta
Caffaro o poltiglia bordolese.
Per
avere un giardino sano fare dunque frequenti trattamenti preventivi,
ogni 15 gg circa, con Pasta Caffaro (primavera/autunno). Nel
periodo estivo usare lo zolfo al posto della Pasta Caffaro.
Poiché lo zolfo è efficace dopo i 2O°C e
dannoso dopo i 30°C (ustiona le foglie), fare i trattamenti
nelle ore giuste (verso le 11.00 circa del mattino).
Lo
strumento per i trattamenti deve nebulizzare il più
finemente possibile. Poiché i prodotti curativi sono
sempre dannosi per noi, gli insetti utili, i pesci ecc., è
necessario puntare sulla prevenzione.
INSETTI ED ACARI
Gli
insetti che possono attaccare le nostre piante sono molti,
con cicli biologici molto vari, ma qui trattiamo i più
comuni. La maggior parte degli insetti raramente danneggia
gravemente la pianta e rende necessario un trattamento con
insetticidi. Ma nel caso, è importante osservare bene
la pianta, il tipo di danno e, se possibile, l'insetto che
lo provoca, e chiedere informazioni presso un'agraria con
personale competente (o presso l'Osservatorio per le Malattie
delle Piante), portando con sé le foglie attaccate,
ben conservate tra due fogli di giornale.
AFIDI: Le popolazioni di afidi compaiono in primavera
sui germogli, grazie alla schiusa delle uova deposte da una
femmina svernante. I piccoli insetti verdi o brunastri pungono
con l'apparato boccale i tessuti e succhiano la linfa provocando
deformazione delle foglie e dei boccioli. Se l'infestazione
è importante trattare con un prodotto a base di piretro
naturale tipo KENYATOX VERDE che non uccide tutti gli afidi,
ma li tiene sotto controllo e non è dannoso per gli
insetti utili, tra i quali ve ne sono molti capaci di controllare
la proliferazione degli afidi. Se l'infestazione non è
grave o ci sono poche piante, pulire gli apici colpiti manualmente.
Trattare nelle ore fresche, sull'imbrunire.
TENTREDINI
E ARGIDI: Si tratta di larve di imenotteri (piccole vespe).
In seguito alle ovodeposizioni degli adulti nascono le larve,
che a seconda della specie provocano danni alle foglie o scavano
gallerie nei germogli. La più comune e dannosa tra
queste piccole vespe si riconosce per la livrea nera e l'addome
giallo aranciato. La femmina depone le uova in primavera sui
germogli, causando la comparsa di una ferita verticale nero-brunastra
sotto l'apice, che spesso si incurva. La migliore forma di
lotta è tagliare subito i germogli con segni di ovature
per impedire ai bruchi di nascere e svilupparsi a spese delle
foglie di cui sono voracissimi, e bruciare i rami al più
presto. Qualora non si riesca a fermare il ciclo dell'insetto
e compaiano i bruchi, trattare con KENYATOX VERDE.
COCCINIGLIE
- Per debellare questi insetti bisogna fare il trattamento
invernale con OLIO BIANCO + insetticida (vedi trattamenti
invernali). In estate non è consigliabile trattare
con olio bianco, che ustionerebbe le foglie. Buoni risultati
ha dato l'uso dell'insetticida CONFIDOR della Bayer, il cui
principio attivo è l'Imidaclopride, che pare però
creare problemi alle api; le ricerche finora non si sono dimostrate
conclusive.
ACARI
- Gli acari sono microscopici ragnetti la cui proliferazione
è favorita dalle alte temperature e dalla scomparsa
dei nemici naturali a causa di un eccessivo uso di insetticidi.
Le foglie delle piante colpite si presentano decolorate in
modo caratteristico, di aspetto rugginoso e ocraceo sulla
pagina superiore, con sottilissimi fili ragnatelosi sulla
pagina inferiore. Per accertarsi della presenza degli acari
bisogna servirsi di una lente con la quale osservare gli adulti
in movimento e la presenza di uova. E' sempre importante limitare
gli interventi alle piante colpite e ricordarsi che l'infestazione
può essere causata anche dalla posizione particolarmente
assolata (per. es. contro un muro) e dell'andamento climatico.
Trattare con un prodotto specifico. La maggior parte degli
acarici sono tossici per le rose, a parte quelli a base del
principio attivo dicofol. Ripetere il trattamento
dopo 10 giorni se necessario.
Prima
di passare per l'acaricida, si può fare un tentativo
con KENYATOX VERDE.
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ATTENZIONE
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Quando
nel vostro giardino vedrete un bellissimo e grande bruco
colore verde mela puntinato di arancio e tratti neri,
NON distruggetelo; ama il finocchio e lì
lo troverete, ma il suo appetito NON danneggia
la pianta, quindi risparmiatelo. E se avete una buddleia,
arbusto chiamato anche albero delle farfalle
in quanto il suo profumo le attrae inesorabilmente,
là lo troverete, trasformato in una bellissima
farfalla.
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