Occhio ai nomi delle piante: qualcuno è cambiato
Nel 1753 Carlo Linneo introdusse la nomenclatura binomia (il primo nome per indicare il genere, il secondo la specie) per classificare e individuare in modo univoco piante e animali. Di tanto in tanto, però, i botanici introducono correzioni e modifiche, cambiando nome a specie, generi e famiglie, o la loro classificazione.
L'osservazione delle caratteristiche morfologiche e oggi la lettura del DNA, li spingono spesso a rivedere l'albero filogenetico (l'albero genealogico delle piante) di molte specie.
Per le piante coltivate, i cambiamenti più recenti, promossi in base alle norme stabilite dall'International Code for Cultivated Plant (ICNCP) risalgono al 2009: per esempio, la ben nota Feijoa sellowiana ha preso il nome di Acca sellowiana; Rosa chinensis 'Mutabilis', oggi sempre più usata, di R. x odorata 'Mutabilis'; mentre il grazioso Sisyrinchium douglasii è diventato Olsynium douglasii.
Come rimanere aggiornati? La via più facile, secondo noi, è consultare il Plant Finder, volume pubblicato ogni anno dalla Royal Horticultural Society per la Dorling Kindersley: oltre a elencare le piante coltivate (purtroppo solo in Inghilterra) e i vivai in cui reperirle, ne riporta la nomenclatura e la famiglia di appartenenza. Lo trovate nelle librerie specializzate.