Aconiti : attrazione fatale

(The Garden, luglio 2005)

Articolo di Tony Lord
Fotografie di Richard Bloom
Traduzione di Mariangela Barbiero

È tempo che gli aconiti siano riportati alla luce e coltivati di più
poiché, a dispetto della loro leggendaria tossicità, hanno molto da offrire;
eppure sono perenni sottoutilizzate, disponibili in una vasta gamma di colori,
più ampia di quanto solitamente si pensi: così sostiene Tony Lord

Le infiorescenze molto ramificate dell'Aconitum 'Sparkly's Variety' brillano violacee nel sole basso della sera,
accompagnate da ombrelle gialle dell'achillea e spighe color ruggine delle persicarie

Gli aconiti hanno una reputazione sinistra, probabilmente a causa della leggendaria tossicità Ciononostante, sono perenni attraenti e incredibilmente sottoutilizzate, molte delle quali presentano grandi panicoli appariscenti di fiori viola intenso o blu carico, a forma di "cappuccio di monaco". Sono fiori tipici dei pascoli alpini, dei prati d'alta quota e delle radure del bosco, capaci di sopportare freddo e ombra, ma forse il "mistero più misterioso" è proprio che così poche delle trecento specie esistenti, o poco meno, sono note ai giardinieri.

Gli Aconitum sono piante delle zone temperate settentrionali, soprattutto a radice tuberosa, sebbene qualche specie sia rampicante. Quasi tutte contengono alcaloidi molto velenosi, alcuni dei quali validi medicamenti se usati con moderazione. La loro tossicità ha contribuito a un ricco folclore, che si riflette in alcuni nomi comuni, antichi come strozzalupo poiché le radici una volta venivano usate per avvelenare i lupi, o erba della volpe. "A dispetto del loro veleno, non c'è dubbio che la forma unica del fiore aiuti molto in giardino" osservava il compianto Graham Stuart Thomas nel suo Perennial Garden Plants.
Tassonomicamente, gli aconiti sono un gruppo difficile, con svariati complessi di parenti stretti in Europa e in Asia, che qualche tassonomista considera come un gruppo di specie separate e che altri considerano invece una gamma di varianti all'interno di un numero minore di specie più variabili; ecco il perché di un gran numero di sinonimi. Poche, tra le molte specie asiatiche, sono conosciute nei giardini occidentali e sebbene diverse siano state introdotte in anni recenti (e le specie cinesi sono state descritte accuratamente sul sito internet della Flora della Cina) ci vorrà ancora un po' di tempo prima che i giardinieri acquisiscano familiarità con esse e mettano ordine nel guazzabuglio delle molteplici identità.

Aconitum carmichaelii 'Arendsii' (Gruppo Arendsii) è un apprezzato aconito che produce grandi fiori blu marino alla fine della stagione sopra un eccellente fogliame laciniato.

Portamento e uso in giardino
Crescita e portamento variano al variare della specie; alcune sono erette e offrono forti accenti verticali come le digitali e i delphinium; altri producono infiorescenze ramificate che possono avere una valenza grafica inferiore, ma che solitamente perdurano più a lungo. I fiori sono disposti su racemi o panicoli; ognuno è composto da cinque sepali/petali: quello superiore forma un cappuccio semisferico o cilindrico che assomiglia molto al cappuccio di un monaco, spesso chiamato elmetto. I sepali racchiudono da 2 a 10 piccoli petali; i due superiori si sviluppano in nettàri che sporgono fin dentro l'elmetto, disposti intorno a molte antere piene di polline, spesso nere, e da tre a cinque carpelli che col tempo diventano baccelli. I nettàri dentro il cappuccio sono fuori portata per la maggior parte degli insetti, eccezion fatta per la lunga proboscide dei bombi, principali impollinatori della maggior parte delle specie di Aconitum.
Le foglie che, in linea di massima tendono a avere margini più o meno arrotondati, solitamente sono palmato-lobate o divise in fogliette separate, che in alcuni casi spuntano sfumate di rosso o di porpora in primavera. Il fogliame di molti aconiti appare già a inizio febbraio, e porta una pennellata di verde nelle nude bordure invernali.

Aconitum carmichaelii 'Arendsii' ha quattro sepali vellutati blu
che fanno da cornice all'apertura del quinto, l'elmetto. I suoi veri petali sono molto ridotti, eccezion fatta per i due che formano i nettàri. Fiorisce ai primi di ottobre.

La maggior parte degli aconiti cresce bene al sole di montagna, ma in pianura preferiscono l'ombra parziale o perfino totale. Un suolo ricco e umido gli si confà alla perfezione. Le specie erette generalmente non hanno bisogno di un tutore, ma quelle più ramificate beneficeranno di un supporto arbustivo.
I colori dei fiori variano dal viola o lavanda, a volte venati di grigio o di verde, a un puro blu intenso, a un bianco (spesso con una dominante verde o grigiastra), giallo pallido e perfino rosa delicato. Alcune specie fioriscono a tarda primavera, mentre altre in estate (come A. napellum), o in autunno (come A. carmichaelii) e possono perdurare fino ai primi geli. I fiori viola, lavanda e blu sono forse i più utili in giardino con cultivar dai ricchi colori scuri, che regalano note basse ai colori più vibranti. Molti sono così audaci da risplendere di luce propria.

I toni più chiari contrastano magnificamente col giallo (per esempio, appaiando aconiti a fioritura precoce con hemerocallis, e quelli a fioritura tardiva con le kniphofie) e sono superlativi per fantastici schemi nei colori pastello. Alcuni aconiti sono di un insolito grigio lavanda quasi spettrale, un colore singolare che può risplendere misteriosamente nella luce crepuscolare del tramonto; provateli per creare straordinarie combinazioni malinconiche con piante a fogliame grigio come artemisia, cardi o Eryngium giganteum (spesso chiamato per l'appunto Fantasma di Miss Willmott).
Gli aconiti eretti sono piante eccellenti per bordure erbacee o miste e costituiscono una valida alternativa dove interessa avere accenti verticali, cioè perenni a spiga come delphinium e digitali, che stanno benissimo insieme. Queste e le più vigorose selezioni di aconiti a infiorescenze ramificate sono grandi e forti abbastanza da essere usate nel nuovo stile d'impianto di perenni, per quanto, dato che esso favorisce graminacee come il miscanto e robuste piante a fioritura tardiva come rudbeckie ed echinacee, si possono preferire gli aconiti a fioritura tardo-estiva o autunnale.

I fiori rosa tenue sfumati di grigio dell'Aconitum napellus subsp. vulgare 'Carneum' non piacciono a tutti, ma sono una valida scelta per schemi dai colori pastello o in coppia con piante dal fogliame argenteo



Coltivazione
Gli aconiti a radice tuberosa generano steli fioriti da tuberi formatisi l'anno precedente: man mano che il fiore appassisce e i semi maturano, ogni vecchio tubero produce uno o due nuovi tuberi che fioriranno l'anno seguente. Propagate per divisione in autunno, ripicchettando il più grande dei nuovi tuberi e scartando i più piccoli (o piantandoli altrove) e i vecchi esausti insieme agli steli. I fanatici fanno questo lavoro ogni anno, ma farlo ogni due, o anche ogni tre, è sufficiente per evitare il sovraffollamento, che porta ad avere spighe fiorali più corte, con meno ramificazioni e fioriture di durata inferiore. La maggior parte delle specie soffre nei periodi di siccità, perciò assicuratevi di mantenerli belli umidi, soprattutto nel periodo della fioritura ma nel complesso questa specie è poco esigente e poco soggetta a parassiti e malattie.
Anche gli aconiti con radici fibrose possono essere propagati per divisione in autunno. La tossicità per cui gli aconiti sono famosi è talmente alta che si può restare avvelenati semplicemente maneggiandoli, perciò è imperativo usare i guanti durante queste operazioni. L'eliminazione delle teste appasssite prolunga la fioritura, ed è meglio tagliare le piante prima che i semi si spargano, tanto più che i portasemi degli aconiti non sono i più decorativi e l'autodispersione può essere una vera seccatura.

 

 


Aconiti consigliati
L'Aconitum napellus, forse la specie più familiare, ha instaurato un'aura di terrore a causa della sua estrema tossicità. È stato usato per avvelenare le punte delle frecce, per giustiziare i condannati e come efficace insetticida spray.
Nelle Isole Britanniche si possono trovare due delle sue varianti: l'A. napellus subsp. napellus Anglicum Group (sin. A. anglicum) a fioritura precoce, i cui fiori lavanda luminoso che raggiungono i 90 cm appaiono da maggio a giugno, e l'A. napellus subsp. vulgare (sin. A. compactum) che produce fiori blu inchiostro in tarda estate e in autunno.
Altre belle selezioni dai fiori blu sono A. napellus 'Blue Valley' con spighe di grandi fiori blu scuro, strette e lunghe 90 cm, in tarda estate; A. napellus 'Bergfürst' con cappucci blu scuro su steli alti 120 cm a metà/tarda estate; e A. 'Newry Blue', un impressionante clone dai fiori blu marino alto 150 cm; A. napellus subsp. vulgare 'Albidum' ha spighe di 120 cm densamente ricoperte di fiori bianchi a metà estate ma, come l'A. napellus subsp. vulgare 'Carneum' dai fiori rosa, il suo colore può essere deturpato da tocchi di grigio. Forse il bianco più puro è A. napellus 'Schneewittchen', anch'esso alto circa 120 cm.

Uno dei soggetti più diffusi e mutevoli di un genere già di per sé variabile, l'A. lycoctonum, produce fiori che più spesso sono giallo e crema anziché blu. Il cappuccio è solitamente alto
e a forma di sperone.

Effetti scoppiettanti
L'Aconitum x cammarum, ibrido ricavato dall'incrocio di A. napellus e A. variegatum, ha a sua volta prodotto molte cultivar, alcune delle quali hanno ereditato gli stessi fiori bicolori bianchi e blu che talora si ritrovano nel A. variegatum. La più famosa è la cultivar premiata AGM A. x cammarum 'Bicolor' con fiori bianchi ma dagli ampi bordi blu, che si sviluppano su piante ben ramificate di 120 cm, da inizio a metà estate. Il bianco predomina con giusto un tocco di blu ai bordi dei sepali di A. x cammarum 'Eleanora', pianta un po' più piccola, di appena 1 m; A. x cammarum 'Grandiflorum Album' ha fiori bianco crema su una pianta alta 120 cm.
Il compianto Alan Bloom, incrociando Aconitum 'Newry Blue' e A. x cammarum 'Bicolor', creò due ibridi: A. 'Blue Sceptre' di 75 cm con spighe di fiori bianchi dai bordi blu a metà/tarda estate e A. 'Bressingham Spire' lunghi 1 m, con racemi affusolati di un intenso blu viola circa un mese dopo; entrambe sono meno ramificate della maggior parte degli ibridi di A. x cammarum. Una cultivar recente e sempre più popolare, A. 'Stainless Steel', forse imparentata, con foglie finemente incise e fiori lavanda spento su steli di 90 cm, fu scoperta in un giardino olandese, ma la sua origine rimane sconosciuta.
Un'eccezionale aconito, premiato AGM, è A. 'Spark's Variety', che raggiunge 140 cm e da metà fino a tarda estate presenta dense spighe di fiorellini blu violacei su foglie elegantemente incise. 'Roseum' è la cultivar di Aconitum paniculatum che si incontra più spesso, ma il colore dei fiori varia da un profondo rosa polvere al rosa antico al rosa pallido, spesso mescolati col grigio, il che fa pensare che lo stesso nome venga dato a cloni diversi. Tutti fioriscono da tarda primavera a inizio estate su steli di 90 cm. L'Aconitum x cammarum 'Pink Sensation' è quantomeno un vero rosa e pertanto una scommessa più sicura.

Aconitum lycoctonum subsp. vulparia, originario dell'UK, e una crocosmia arancione


Aconiti a fioritura tardiva
Il più importante tra le specie a fioritura tardiva è l'A. carmichaelii, che produce spighe di fiori blu intenso con un tocco di porpora e bellissime foglie coriacee su steli di minimo 120 cm in tarda estate o inizio autunno. In alcune cultivar, le venature presenti sulle infiorescenze conferiscono un aspetto leggermente spiegazzato e informe. Il più alto A. carmichaelii Wilsonii Group raggiunge i 180 cm e fiorisce un po' più tardi ancora. 'Barker's Variety' e l'AGM 'Kelmscott' con i suoi fiori di un viola più intenso sono due buone e famose cultivar di questo gruppo, entrambe alte 150 cm. Si dice che 'Barker's Variety' venga bene anche da seme, come l'AGM A. carmichaelii 'Arendsii' (Arendsii Group) con fiori blu viola intenso e steli di 1 m da inizio a metà autunno. L'eccellente A. carmichaelii 'Spätlese' (Wilsonii Group) ha fiori azzurro chiaro, più scuri ai bordi, e steli alti 140 cm, da tarda estate fino all'autunno, mentre A. carmichaelii 'Redleaf' (sin.'Royal Flush') è molto più piccolo, raggiunge appena i 60 cm, e ha foglie rosso scuro in primavera e fiori blu intenso in autunno. Arrivando fino a 2 m, l'A. carmichaelii var. truppelianum è uno dei più alti, con steli slanciati e fiori altrettanto blu su gambi alti ed eleganti. Forse il migliore rosa si trova nell'A. x cammarum 'Pink Sensation', pianta elegante di 90 cm d'altezza dai fiorellini rosa pallido, presenti da metà a fine estate.

 

 

Tenui e interessanti

Le spighe giallo pallido di A. lycoctonum (potrebbe trattarsi di un'unica specie ampiamente diffusa e naturalmente variabile, oppure di diverse specie strettamente imparentate) aiutano a smorzare le vivide fioriture rosa magenta del Geranium psilostemon

Diffuso ed estremamente variabile A. lycoctonum è presente in tutta Europa, nonché nel Nordafrica e perfino nella lontana Cina. Ha fiori giallo pallido e bianco crema che non si ritrovano in nessun altro fiore del genere (anche se A. lycoctonum subsp. lycoctonum, sin. A. septentrionale, ha fiori porpora e A. subsp. moldavicum, originario dell'Europa orientale, varia solitamente dal blu al porpora). Tutte le varietà hanno l'elmetto alto, a forma di sperone, e foglie scure profondamente lobate. Uno dei più validi è A. lycoctonum subsp. vulparia, originario del Regno Unito, pianta di 90 cm con fiori giallo pallido da inizio a metà estate.
Aconitum lycoctonum 'Dark Eyes', che raggiunge i 75 cm, ha fiori bianco avorio con stami neri a inizio/metà estate. Aconitum 'Ivorine' è uno dei primi a fiorire, ossia da tarda primavera a inizio estate, alta 60 cm, con fiori avorio che contrastano sul fogliame scuro.
Questo breve excursus sul genere racchiude un mero elenco delle recenti introduzioni dall'Asia e di alcune delle cultivar più nuove. Ci sono nuovi aconiti molto promettenti da provare e l'aura di questo genere, che comprende così tante perenni erbacee rustiche relativamente sconosciute, li rende molto affascinanti agli occhi dei giardinieri inglesi e di altre zone temperate. Una serie di test programmati a Wisley ci permetterà di conoscerli meglio, valutando virtù e debolezze tanto delle nuove introduzioni quanto dei vecchi beniamini.

 

Aconiti rampicanti
Forse quarant'anni fa il solo aconito rampicante ampiamente coltivato nel Regno Unito si credeva fosse A. volubile, da allora riclassificato come A. hemsleyanum. Questa vigorosa specie tuberosa raggiunge i 3/5 m, con foglie profondamente incise e grappoli di fiori ascellari da metà estate fino ad autunno inoltrato. Le selezioni da giardino presentano molte variazioni, e molte hanno fiori che sono tanto grigi quanto verdi quanto porpora. I migliori sono estremamente vistosi, e si accompagnano bene alle clematidi del gruppo Viticella, di simile altezza, come hanno fatto a Hidcote Manor, nel Gloucestershire.
Al momento ci sono almeno 15 differenti aconiti rampicanti disponibili nel Regno Unito,
con fiori di vari colori, adatti per ornare arbusti, o assieme ad altre piante rampicanti, tralicci più o meno formali. Come la maggior parte dei rampicanti, preferiscono avere i piedi all'ombra umida e la testa al sole.
Poiché le foglie più basse possono appassire man mano
che la fioritura avanza, potrebbe essere necessario nasconderle dietro a qualcos'altro.

I fiori blu marino dell'A. carmichaelii sono qui parte di un sofisticato terzetto con le glauche foglie del Melianthus major e le aeree infiorescenze porpora della Verbena bonariensis


Altri rampicanti oggi disponibili sono A. alboviolaceum, che fiorisce dalla tarda estate in poi, pianta alta i cui steli raggiungono anche i 3 m, con foglie arrotondate e infiorescenze porpora dal cappuccio alto; e il biancastro A. alboviolaceum var. albiflorum, le cui infiorescenze all'entrata dell'elmetto sono sfumate di giallo e di verde.

A. longecassidatum ha fiori bianchi o crema con sperone alto e fiorisce dalla tarda estate. A. pseudolaeve ha spighe di fiori rosa, tenue o anche intenso, a punta bianca, da metà estate.
Aconitum austroyunnanense ha grandi fiori blu violaceo in vistose infiorescenze ascellari da fine estate in poi; A. fischeri var. arcuatum (sin. A. arcuatum) raggiunge i 2 m, con steli porpora e fiori porpora intenso che compaiono da fine estate; in questo stesso periodo compaiono i fiori di A. episcopale, pianta di 3 m, su panicoli blu intenso e con l'elmetto alto.

 

 

 

Ecco alcuni degli aconiti menzionati nell'articolo:

A. napellus
subsp. vulgare
A. lycoctonum
subsp. moldavicum
A. lycoctonum
subsp. neapolitanum
A. 'Spark's Variety'
A. napellus
A. 'Bressingham Spire'
A. lycoctonum
subsp. lycoctonum
A. 'Newry Blue'