Nuovo zelo
nella produzione fruttifera
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(The Garden, novembre 2009)
Testo e fotografie di Szcepan Marczyński
vivaista, già ricercatore e docente
Traduzione di Mariangela Barbiero
Oggidì i giardinieri hanno a disposizione una più ampia gamma di cultivar di kiwi,
ottenute sia per le qualità ornamentali che per i frutti.
Lo specialista in kiwi, Szcepan Marczyński,
ne indica alcune tra le migliori.
Nei 15 anni passati in Polonia durante i quali ho coltivato delle Actinidia a fiori piccoli e frutti dalla buccia liscia, ho imparato ad amare queste piante - e devo ancora incontrare qualcuno che non abbia trovato i loro frutti più gustosi di quelli del più comune kiwi (Actinidia deliciosa). Hanno bisogno di essere guidate perché spesso soggette a una crescita incontrollata: la loro tendenza ad arrampicarsi e ad avvolgersi sul sostegno può farle arrivare anche fino a 10m. Nondimeno la fioritura precoce e talvolta le foglie variegate o colorate la rendono un prezioso complemento per il giardino.
La specie più diffusa di questo genere, e spesso coltivata in Inghilterra, è l'A. deliciosa, il cui frutto commestibile è una grande bacca di circa 7 cm, di forma pressoché ovale e di color verdebruno, con buccia vellutata. A ogni modo negli ultimi anni anche altre specie sono diventate popolari: i loro frutti possono essere più piccoli, ma dal momento che hanno la pelle liscia possono essere mangiati direttamente con la buccia. Di solito sono anche più dolci e più profumati dell'A. deliciosa. Cosa particolarmente vera per tre specie:
Actinidia arguta, A. purpurea e A. kolomikta, la quale per inciso nel Regno Unito viene spesso coltivata come pianta ornamentale.
Tutte e tre le specie sono molto più resistenti al freddo di A. deliciosa, anche se in primavera i nuovi getti sono ugualmente suscettibili a gelate tardive; sono poco impegnative e raramente soggette a parassiti e malattie.
Caratteristiche peculiari
Originarie dei Paesi del lontano Oriente, dalla Manciuria a Giava, molte actinidie sono dioiche, cioè fiori maschili e femminili nascono su piante diverse. Ma si trovano in commercio anche piante monoiche (= con organi maschili e femminili sulla stessa pianta, ma in fiori diversi) e poligame (= con fiori uni o bisessuali anche sulla stessa pianta). Nel Regno Unito, comunque, la sola cultivar autoimpollinante è A. arguta 'Issai'. Riconoscere le cultivar compatibili può non essere alla portata di tutti, ma i vivaisti dispongono dello spazio necessario per creare i giusti accostamenti. In un giardino casalingo, spesso il valore ornamentale di queste piante può essere appagante quanto i frutti.
L'Actinidia fiorisce da maggio a giugno; l'A. kolomikta fiorisce circa due settimane prima delle altre due specie. Si ricoprono di piccoli fiori bianchi che generalmente sono dioici; i fiori dell'A. kolomikta profumano di limone. I fiori maschili in racemi di circa una dozzina, hanno antere ben sviluppate e il loro polline resta fertile per tre o quattro giorni; i fiori femminili nascono singolarmente o in gruppetti di due o tre, e hanno un grande pistillo circondato da stami sterili. Affinché l'impollinazione vada a buon fine assicuratevi che piante compatibili maschili e femminili crescano vicine. Più sotto, diamo maggiori indicazioni sulle cultivar adatte.
Le Actinidia crescono meglio in posti caldi, soleggiati o leggermente ombrosi, al riparo dai venti. Guidate le piante lungo fili di ferro tesi tra pali appoggiati a un muro o a un recinto. Tollerano la gran parte dei tipi di terreno, anche se preferiscono quelli fertili ma leggeri e ben drenati, umidi ma non zuppi e alquanto acidi (pH 5-6,5). Nei suoli alcalini soffrono di clorosi, ma comunque crescono. Dal secondo anno dalla piantumazione in poi hanno bisogno di una fertilizzazione bilanciata. Tutte le Actinidia possono essere usate come piante ornamentali, a patto che ci sia lo spazio necessario: lasciate che le piante crescano in modo spontaneo, se del caso ogni tanto potatele.
Comunque sia, per un raccolto ottimale, dovreste guidare adeguatamente la pianta su un traliccio a forma di "T"; dopo tre o quattro anni, eliminare annualmente da 8 a 12 getti e ridurre il numero degli steli più deboli. I frutti nascono su rami di due o tre anni, i boccioli generalmente dalla settima o ottava foglia dei rami dell'anno precedente.
Raccolta dei frutti
La gran parte delle cultivar inizia a fruttificare dopo tre o quattro anni dalla piantumazione, ad eccezione dell'A. arguta 'Issai' che inizia a fruttificare dopo un solo anno. I frutti di questa specie e quelle dell'A. purpurea maturano verso settembre/ottobre e hanno bisogno di circa 150 giorni di freddo, mentre A. kolomikta per produrre frutti ha bisogno di circa 130 giorni durante i quali il terreno non deve gelare. Frutti che maturano ad agosto e che cadono immediatamente hanno la pelle liscia, sono gustosi (più dolci e più profumati dei soliti kiwi) e salutari. Possono essere consumati crudi, in insalata, possono arricchire piatti estivi e autunnali, venire aggiunti ai dolci, fatti diventare marmellata, seccati come l'uva (e infatti sembreranno uva passa), o ancora si possono congelare e marinare.
Se trapiantate in piena terra da vaso, assicuratevi che le cultivar vengano piantate a livello del piano di campagna, in una buca con terreno addizionato con compost o stallatico ben maturo. Un buon sesto d'impianto prevede uno spazio di 5x5 m tra pianta e pianta.
Se scegliete una varietà dioica, un solo maschio basterà per 5-8 piante femminili, comunque non piantate maschio e femmina troppo lontani (da 3 a 15 metri al massimo l'uno dall'altra).
Nei primi tre o quattro anni dall'impianto pacciamate con corteccia in scaglie o con segatura alla base dell'albero, a 10-20 cm dal tronco per evitare che marcisca. Le Actinidia sono piante dalle radici superficiali, perciò evitate i terreni sciolti. Iniziano a crescere abbastanza presto in primavera pertanto, per ridurre i possibili danni da gelate tardive, dovreste evitare di innaffiare e concimare, per non rendere il processo di crescita ancora più veloce. In ogni caso, però, le Actinidia hanno bisogno di tantissima acqua durante la crescita, perciò meglio sarebbe non piantarle in terreni asciutti, a meno che non sia possibile irrigarle continuamente.
Valore ornamentale
Tanto l'A. arguta quanto l'A. purpurea sono coltivate principalmente per i loro frutti, ma il loro valore ornamentale, soprattutto per quanto riguarda fiori e frutti, è altrettanto apprezzato. Sono ideali per coprire staccionate, gazebi e pergolati, grazie al loro vigoroso portamento avvolgente. La coltivazione di A. arguta e delle sue cultivar in giardini privati e orti urbani, e perfino in spazi commerciali, sta diventando sempre più popolare in Nuova Zelanda, Giappone, Stati Uniti e Germania.
A. kolomikta è già raccomandata spesso quale rampicante ornamentale, con un attraente fogliame verde, bianco e rosa adatto per essere guidato su molte strutture verticali. Le piante maschili sono più attraenti, ma quelle femminili hanno frutti gustosi e salutari. Potrebbero ben figurare in molti più giardini! Molti cloni di A. kolomikta già presenti nei giardini sono stati selezionati per il loro fogliame più che per i loro frutti.
Le Actinidia coi frutti piccoli
meritano davvero di essere coltivate su più ampia scala, perché poche altre piante producono frutti deliziosi pur essendo altrettanto ornamentali.
Actinidia arguta
C'è una buona scelta tra le cultivar di questa vigorosa rampicante che cresce fino a 8m:
• 'Geneva 2' (femmina): cultivar i cui frutti maturano prima di tutte le altre della specie. Di media taglia, i dolci frutti rotondi maturano a settembre/ottobre. In pieno sole sviluppa fiori bruno rossicci.
• 'Issai' (autoimpollinante): cultivar compatta che cresce fino a 4m, fiorisce più tardi rispetto alle altre cultivar di A. arguta. I gustosi frutti verdi di media grandezza maturano a metà ottobre. Soggetta al ragnetto rosso.
• 'Weiki' (cloni maschili e femminili): la cultivar più ornamentale della specie, ha sia il clone maschile che quello femminile. Le piante maschili sono buone impollinatrici per cultivar di A. Arguta e A. purpurea; le piante femminili sono prolifiche e generano gustosi frutti verdi di media taglia che portano a fioriture bruno-rossicce alla luce diretta del sole. Maturano a fine settembre/inizio ottobre.
• 'Ken's Red' (femmina): frutti grandi, gustosi, che permangono a lungo e che maturano da fine settembre a metà ottobre. Se maturano al sole, tanto la pelle quanto la polpa sono rosso intenso; in ombra i frutti restano verdi. Quelli maturi non diventano mai troppo mollicci, il che li rende adatti ad essere trasportati.
• 'Jumbo' (femmina): cultivar italiana che produce frutti incredibilmente grandi, oblunghi, vagamente cilindrici. I dolci e gustosi frutti, presenti in gran quantità, maturano da fine settembre a metà ottobre e perdurano a lungo.
Actinidia purpurea
Per aspetto ed esigenze somiglia molto all'A. arguta, ma pelle e polpa sono rosse.
• 'Purpurna Sadowa' (femmina): varietà molto prolifica e assai ornamentale (in pieno sole la pelle esterna è rosso porpora, in ombra è verde rossastra). I frutti hanno un sapore aspro ma delicato e maturano da fine settembre a metà ottobre.
Actinidia kolomikta
Questa è una rampicante alquanto vigorosa che raggiunge i 4m e sopporta bene il freddo. A partire dal maggio del secondo anno alcune foglie diventano bianche e poi, in seguito, rosa, tanto più nelle piante maschili in pieno sole. In maggio, fiori bianchi con un leggero profumo di limone adornano la pianta. I gatti danneggiano spesso getti o foglie di questa pianta, pertanto preparatevi a proteggerne la base quand'è ancora giovane.
• 'Adam': fogliame variegato ornamentale e molti fiori maschili; un buon impollinatore per ogni cultivar fruttifera di A. kolomikta.
• 'Dr Szymanowski' dall'attraente fogliame bianco, rosa e verde, e 'Sientiabrskeja', molto fruttifera: sono entrambe valide cultivar, ma non sono ancora popolari in Inghilterra.
Le cultivar seguenti, già disponibili nel Regno Unito, sono state raccomandate da Martin Crawford dell'Agroforestry Research Trust:
• 'Red Beauty' (femmina): fruttifica in agosto/settembre, ma dev'essere impollinata da una pianta maschile (cfr. 'Adam' di cui sopra).
• 'Tomoko' (femmina): se esposta al sole diretto per buona parte della giornata, le sue foglie sono bianche e rosa. I fiori bianchi delicatamente profumati sono seguiti da frutti commestibili di forma simile al mandarino.