ADDIO,
CARI VECCHI CEPPI
di Margherita Molfino
(da Giardinaggio, aprile 2003)
Anche
i grandi alberi possono soccombere. Ecco come eliminarne le
tracce, per far spazio a una nuova vita.
Una
volta tagliati i "grandi vecchi", resta il ceppo su
cui in genere si colloca una ciotola di fiori. Il legno però
con il tempo marcisce e diventa ricettacolo di funghi, batteri,
microrganismi, insetti dannosi o indesiderabili in giardino:
meglio piantare un nuovo albero o lasciare lo spazio al
prato.
A suggerire l'eliminazione delle ceppaie è Felice Mariani,
specialista nella cura di grandi alberi e socio dell'International
Society of Arboriculture. Il lavoro si effettua con speciali
frese Vermeer che operano anche in un piccolo giardino senza
danneggiare suolo e prato. La più grande delle 4 macchine
operative scarica sul terreno meno peso di un piede umano, grazie
a speciali cingoli.In poche ore la fresa letteralmente macina
il ceppo trasformandolo in segatura, che può essere raccolta
in un sacco per l'uso domestico oppure riciclata in giardino
come pacciamatura o materiale da compostaggio (sempre che il
ceppo non presentasse segni di malattie o parassiti).
L'intervento elimina anche le parti legnose profonde (radici
o pezzi di apparato radicale) che potrebbero disturbare successive
lavorazioni del terreno. Per ripristinare il prato, attraverso
una normale trasemina, è necessario fresare almeno fino
a 25 cm di profondità; ma dovrete arrivare anche al doppio
nel caso desideriate trapiantare un altro albero nel medesimo
punto. In questo secondo caso va eliminato fino al 97-98% del
vecchio legno. L'approfondimento complessivo dell'operazione
dipende molto dal tipo e dalle dimensioni del vecchio esemplare
e dal futuro uso dell'area liberata.
Info:Floricoltura Felice Mariani, Desio (MI), tel. 0362,303695,
www.arbor.it