COSA NE RESTA DELL'ALBERO DI NATALE?

di Simona Pareschi e Jeanne Perego (Giardinaggio, gennaio-febbraio 2007)

 

Passate le feste che fine fanno i nostri alberi di Natale?

Una domanda che si fanno in molti. Ora il Corpo forestale dello Stato ha diffuso alcune regole per la salvaguardia degli abeti dopo le feste. Se hanno radici, per esempio, li si può piantare in giardino, ricordando però che possono crescere fino a 20 m e che hanno bisogno di un clima appropriato.

Gli abeti non vivono a meno di 1000 m di altitudine: piantarli in pianura causerà un'inutile sofferenza a piante già stressate dal caldo e dagli addobbi.

L'abete rosso, poi, il più usato come albero di Natale, è una specie spontanea delle Alpi e di alcune "isole" dell'Appennino tosco-emiliano: piantarlo in altre zone crea problemi di inquinamento genetico.


Una buona alternativa è donare l'albero ai centri di raccolta indicati dai vivaisti o dai Comuni. Dagli alberi inutilizzabili si ricava il legno, quelli in migliori condizioni vengono trapiantati in luoghi idonei. Info: www.corpoforestale.it