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A.'Plenitudes'
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A.
hypochondriacus
'Opopeo'
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Declinato
in molte specie e varietà, cresce in fretta
e senza problemi.
Ma, soprattutto, offre alle bordure d'autunno
tanti dettagli
preziosi e calde, intriganti colorazioni.
Foglie
grandi e lussureggianti, nelle diverse sfumature e combinazioni
del verde, rosso, giallo, bronzo. Infiorescenze
intriganti: lunghe e soffici, mollemente pendule, o ampie ed
erette, fanno pensare a piume, pennacchi o alla coda di qualche
animale. Sono cremisi, porpora, rosa, gialle, bianche...
e di quel particolare e caratteristico tono di rosso chiamato "amaranto".
Ecco a voi, per l'appunto, gli amaranti, piante annuali di buon carattere e facile coltura, adatte a vasi, aiuole e
bordure tardive: dal greco amaranthòs, ovvero "che non
appassisce", con riferimento alla lunga durata della fioritura:
le loro infiorescenze, infatti, iniziano a sbocciare a
luglio per andare avanti fino a ottobre inoltrato.
Circa
60 le specie appartenenti al genere Amaranthus,
famiglia delle
Amaranthaceae, originarie per lo più delle
zone tropicali — soprattutto America centromeridionale
e Asia, anche se non mancano le eccezioni, come Amaranthus
graecizanus, diffusa in Grecia, e A.
retroflexus, spontanea
in Europa e Nordamerica. Le più significative, tuttavia,
sono quelle che arrivano dai Tropici: «In particolare
sono rimasto colpito dalle varietà a foglia rossa, così sgargianti
e allegre», racconta il vivaista piemontese Marco
Gramaglia, grande appassionato di queste piante. «Le
notai in Francia, quattro-cinque anni fa, utilizzate a piene
mani nelle aiuole pubbliche. Non ho resistito alla tentazione
di collezionarle, cercandone i semi prima presso le aziende
francesi e poi negli Stati Uniti, paese che ne offre la scelta
più vasta. Dopo le varietà da foglia, abbiamo
scoperto quelle da fiore, quelle cioè che producono
infiorescenze particolarmente interessanti per forma, dimensione
e colore». Per il momento sono 25 le varietà in
produzione nel vivaio di Collegno, ma conoscendo Marco, è più che
probabile che il loro numero aumenti. Non cercatele
adesso, però: sono infatti in vendita soltanto in primavera.
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A.
tricolor 'Splendens'
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A.
tricolor 'Aurora' |
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A.tricolor 'White
Leaf' |
Tra
le specie coltivate per la colorazione delle foglie
e con infiorescenze meno vistose, ricordiamo innanzitutto A.
tricolor, detto anche "spinacio
cinese", perché in Indocina, dove cresce spontaneo,
viene gustato come gli spinaci;
tra le sue cultivar, alcune hanno il vezzo di produrre foglie
apicali più chiare
di quelle basali. Magnifica, in particolare, la sua varietà spontanea
salicifolius, arrivata nei giardini europei dalle
Filippine nel 1871 e ben presto soprannominata dagli inglesi "fountain
plant", pianta fontana: alta 80-90 centimetri, forma
infatti getti zampillanti, carichi di lunghe foglie pendule,
simili a quelle di un salice, che, maturando, da verde bronzo
si fanno in autunno rosso arancio.
Da foglia anche la specie
indiana A. gangeticus,
un folto cespuglio sui 90 centimetri di altezza, dalle lamine
strette e appuntite, scarlatte o cremisi,
bi- e tricolori in alcune sue varietà; da agosto a settembre
producono, quasi tutte, racemi non particolarmente appariscenti,
brevi, eretti, di colore rosso intenso, ma non mancano le
eccezioni: come nell'antica cultivar francese 'Tête d'Eléphant',
dalla curiosa infiorescenza a forma di proboscide.
Invece,
tra gli amaranti apprezzati soprattutto per la bellezza delle
infiorescenze, il più noto, diffuso e utilizzato
nelle ibridazioni è A.
caudatus (sinonimi A.
paniculatus e A.
sanguineus);
proveniente dall'India, venne soprannominato dai francesi "queue
de renard", coda di volpe, per
l'aspetto delle sue cime: lunghe 30-35 centimetri, arcuate
e rosso sangue, da luglio a ottobre risaltano contro grandi
foglie verdi chiare, appuntite e solcate da evidenti nervature,
mentre i fusti si fanno rosso cremisi. Tante le sue
cultivar, alte, in fiore, da 60 a 150 centimetri, con infiorescenze
variamente
colorate.
Coda
di volpe, piuma di principe, spinacio cinese, testa
di elefante,
pianta-fontana...
gli amaranti sì sono
guadagnati
soprannomi davvero bizzarri
'Prince's feather', piuma di principe, è invece
il suggestivo soprannome inventato, questa volta dagli
inglesi, per l'elegante A. hypochondriacus,
una specie sudamericana alta 100-200 centimetri, con
infiorescenze rosso sangue,
erette e lunghe fino a un metro, che risaltano contro
il fogliame verde porpora. Grandi pannocchie dai colori
decisi
e brillanti,
caratterizzano anche A. cruentus,
specie sudamericana, e le sue varietà, tutte piante
voluminose, che arrivano ai 2 metri di altezza.
E'
dunque tra la tarda estate e la prima metà dell'autunno
che gli amaranti, da foglia o fiore che siano, regalano il
meglio di sé, rivelandosi ottime "spalle" per
altre fioriture tardive, perenni e annuali, come per esempio
astri settembrini, dalie, canne d'India e anemoni giapponesi.
E se Marco Gramaglia punta in particolare sulle varietà da
foglia, accostandole ad altre piante dal fogliame
decorativo, come i cavoli ornamentali e i Beloperone, il paesaggista
Carlo Contesso propone di abbinare
quelle da fiore a petunie, nicotiane, zinnie, tagete e bietole
ornamentali. Tutto da scoprire, infine, l'uso di "code" e
pennacchi nelle composizioni floreali:
soprattutto quelli verde pallido, cremisi o amaranto aggiungeranno
un tocco in più ai mazzi di dalie scarlatte, crisantemi
color bronzo o zinnie multicolori.
genere:
Amaranthus
famiglia: Amaranthaceae
origini: zone temperate e tropicali di America, Asia ed Europa.
caratteristiche: erbacee annuali semirustiche.
foglie:
alterne, di forma ovato-allungata, appuntite, hanno
margine intero oppure sinuoso. Presentano varie colorazioni
e sono commestibili.
fiori: unisessuali, minuti, riuniti
in infiorescenze cosiddette "a cima", ascellari o terminali. Le cime,
più o meno lunghe, possono essere pendule o erette, strette o ampie e
piumose, in varie sfumature di colore. Recise, durano a lungo nell'acqua.
frutti: piccoli e indeiscenti (non si
aprono). I semi sono ricchi di sostanze nutritive, specie proteine. |
coltiviamolo
così |
con
i consigli di Marco Gramaglia del vivaio F.lli Gramaglia
- illustrazioni di Linda Pellegrini |
CLIMA:
gli amaranti amano il caldo:
proprio come
il basilico, richiedono infatti temperature minime notturne
non
inferiori ai 6-8 °C.
ESPOSIZIONE: soleggiata.
TERRENO: profondo, fresco, fertile, e in particolare ricco
di fosforo e potassio,
elementi che favoriscono la colorazione di foglie e fiori.
PROPAGAZIONE: da seme,
in aprile. Potete seminare gli amaranti in cassetta o, meglio ancora,
in vasetti di torba, riempiti con un terriccio specifico per la semina o una
miscela di torba e sabbia di fiume che inumidirete. Poiché i
semi sono molto piccoli, mescolateli a un po' di sabbia per
facilitarne la distribuzione
(disegno 1). La temperatura ideale per la germinazione è di
15 °C,
per cui dovrete tenere seminiera o vasetti in casa. Dopo una decina di giorni
vedrete spuntare le piantine: non appena saranno alte 3-4 cm (2),
diradatele,
eliminando le più deboli e trapiantando le altre in altri vasetti. Nei
climi più caldi potete anche seminare direttamente a dimora,
verso metà aprile,
cioè non appena la temperatura notturna si assesta intorno ai 13-15 °C.
CIMATURA: quando le piantine
sono alte 7-8 cm, conviene accorciare
il getto centrale (3). Cresceranno meno in altezza,
ma più larghe e folte e produrranno
numerose infiorescenze.
MESSA A DIMORA: che si tratti
di piantine seminate in casa oppure acquistate già pronte presso vivai
e garden center, le si mette a dimora quando saranno alte 10-12 cm (vale
a dire in maggio), in un terreno ben lavorato e concimato (4).
Altrettanto facile e soddisfacente, l'impianto in vaso. Le
distanze tra le piante e il diametro minimo del contenitore variano da 30 cm
per gli amaranti più piccoli a 50 per
i più alti.
CONCIMAZIONI: come tutte le piante a crescita rapida, gli amaranti sono molto
voraci. All'impianto, perciò, incorporate nel terreno letame ben maturo
o, più facilmente reperibile se vi trovate in città, stallatico
disidratato pellettato. All'inizio e a fine estate somministrate
un concime per piante fiorite, che favorirà la colorazione
di foglie e infiorescenze.
IRRIGAZIONI:
conservate il terreno sempre appena umido,
mediante innaffìature regolari e abbondanti, specialmente in estate. |
Dove
acquistare
I semi
Chiltern Seeds. Bortree Stile, Ulverston,
Cumbria LA 12 7PB, Inghilterra, tel. 0044 (0) 1229 581137,
www.chilternseeds.co.uk
Thompson & Morgan, in vendita presso Vivaio
Anna Peyron: via Po 66, Castagneto Po (TO),
tel. 011 912982,
www.vivaioannapeyron.it
Le piantine
Vivaio F.lli Gramaglia:
via Borgo Dora, Collegno (TO), tel. 338 5818032, www.fratelligramaglia.com
Quanto costa
semi:1,50-3 € la
bustina, escluse le spese di spedizione.
piantine: 1,50 € per
contenitori di 10,5 cm di diametro.
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I
FRATELLI GRAMAGLIA
Vivaisti da generazioni, Marco (a lato) e Paolo Gramaglia, nel loro vivaio di
Collegno (TO) collezionano aromatiche insolite, peperoncini, pomodori e, ultima
passione, annuali e biennali. |
Assieme
a..... |
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PETUNIE
E ZINNIE
II paesaggista Carlo Contesso suggerisce di realizzare un'aiuola
dai colori insoliti e raffinati, accostando ad Amaranthus caudatus 'Viridis',
dalle infiorescenze verde pallido, altre annuali con fiori nei diversi toni
del verde: un tabacco
ornamentale, Nicotiana 'Fragrant Evening', e le zinnie Zinnia
elegans 'Envy'. Ricoprendo poi il terreno alla base di queste piante con un tappeto
di petunie
bianche 'Primetime White'. |
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CON
LE BIETOLE
A chi ama i contrasti e i colori decisi, Carlo Contesso propone invece questa variante: abbinare a
un amaranto a infiorescenze rosse, come Amaranthus caudatus 'Rouge',
le annuali Perilla frutescens 'Crispa', dalle foglie arricciate porpora,
la bietola Beta vulgaris 'Rainbow Chard', dai
gambi rossi, arancio e gialli. Come coprisuolo, i nasturzi doppi Tropaeolum 'Jewel of Africa', con fiori arancio, pesca e giallo e foglia variegata di
bianco. |
Da
fiore
Amaranthus caudatus 'Centurion': 60 cm, infiorescenze porpora.
Amaranthus caudatus 'Pony
Tail':
200 cm, grandi infiorescenze rosse.
Amaranthus caudatus 'Rouge':
170 cm, infiorescenze amaranto.
Amaranthus caudatus 'Viridis':
150 cm, lunghe infiorescenze verdi.
Amaranthus cruentus 'Popping':
200 cm, grandi pannocchie rosse.
Amaranthus gangeticus 'Tête
d'Eléphant': antica varietà alta 150
cm, pannocchie rosso scuro. Amaranthus
hypochondriacus 'Bronze Standard':
100 cm, infiorescenze rosso scuro.
Amaranthus 'Plenitude':
150 cm, fioritura precoce, pannocchie rosa.
Da foglia
Amaranthus hypochondriacus 'Opopeo',
150 cm, foglie rosso chiaro e pannocchie rosso scuro. Amaranthus
hypochondriacus 'Hopi Red Dye':
200 cm, pannocchie e foglie di colore rosso.
Amaranthus tricolor 'Feuilles
Rouges': 150 cm, foglie rosse,
che si possono consumare come spinaci;
infiorescenze a pennacchio, rosse.
Amaranthus tricolor 'White
Leaf': 170 cm, foglie verde chiaro, che si
consumano come spinaci; infiorescenze bianche.
Amaranthus tricolor 'Aurora':
100 cm, foglie apicali bianche;
infiorescenze bianco crema.
Amaranthus tricolor 'Early Splendour':
80 cm, foglie basali bronzo e apicali cremisi;
piccole infiorescenze rosso chiaro.
Amaranthus tricolor 'Splendens':
80 cm, foglie rosse, gialle e verdi;
infiorescenze piccole, rosse.
Belli,
ma anche buoni |
Piante
ornamentali per noi europei, gli amaranti hanno invece
rivestito, nelle terre di origine, ben altra importanza.
Gli Aztechi li consideravano sacri e se ne servivano
nei riti religiosi; gli indiani Hopi li usavano come
coloranti per alimenti;
in India erano utilizzati per le proprietà medicinali (astringenti,
rinfrescanti antiemorragiche).
Ma è l'uso alimentare il più interessante:
in Sudamerica le foglie vengono consumate come spinaci, sia
crude (le più tenere)
sia appena scottate; con i semi, ricchi di vitamina C, carotene,
calcio e proteine, le popolazioni precolombiane preparavano gallette, molto
nutrienti. Se ne è ricordata
la FAO (Food and Agricolture Organization), che sta ora studiando la possibilità di
introdurre la coltivazione dell'amaranto nel Terzo Mondo proprio a questo scopo.
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