la pianta insolita

AMARANTO
LE FOGLIE COME UN FIORE


di Margherita Lombardi - foto di Ferruccio Carassale

(Gardenia, ottobre 2006)


A.'Plenitudes'


A. hypochondriacus
'Opopeo'

Declinato in molte specie e varietà, cresce in fretta e senza problemi.
Ma, soprattutto, offre alle bordure d'autunno tanti dettagli
preziosi e calde, intriganti colorazioni.

 



Foglie grandi e lussureggianti, nelle diverse sfumature e combinazioni del verde, rosso, giallo, bronzo. Infiorescenze intriganti: lunghe e soffici, mollemente pendule, o ampie ed erette, fanno pensare a A.cruentus'Popping'piume, pennacchi o alla coda di qualche animale. Sono cremisi, porpora, rosa, gialle, bianche... e di quel particolare e caratteristico tono di rosso chiamato "amaranto". Ecco a voi, per l'appunto, gli amaranti, piante annuali di buon carattere e facile coltura, adatte a vasi, aiuole e bordure tardive: dal greco amaranthòs, ovvero "che non appassisce", con riferimento alla lunga durata della fioritura: le loro infiorescenze, infatti, iniziano a sbocciare a luglio per andare avanti fino a ottobre inoltrato.

Circa 60 le specie appartenenti al genere Amaranthus, famiglia delle Amaranthaceae, originarie per lo più delle zone tropicali — soprattutto America centromeridionale e Asia, anche se non mancano le eccezioni, come Amaranthus graecizanus, diffusa in Grecia, e A. retroflexus, spontanea in Europa e Nordamerica. Le più significative, tuttavia, sono quelle che arrivano dai Tropici: «In particolare sono rimasto colpito dalle varietà a foglia rossa, così sgargianti e allegre», racconta il vivaista piemontese Marco Gramaglia, grande appassionato di queste piante. «Le notai in Francia, quattro-cinque anni fa, utilizzate a piene mani nelle aiuole pubbliche. Non ho resistito alla tentazione di collezionarle, cercandone i semi prima presso le aziende francesi e poi negli Stati Uniti, paese che ne offre la scelta più vasta. Dopo le varietà da foglia, abbiamo scoperto quelle da fiore, quelle cioè che producono infiorescenze particolarmente interessanti per forma, dimensione e colore». Per il momento sono 25 le varietà in produzione nel vivaio di Collegno, ma conoscendo Marco, è più che probabile che il loro numero aumenti. Non cercatele adesso, però: sono infatti in vendita soltanto in primavera.

 


A. tricolor 'Splendens'
A. tricolor 'Aurora'
 
A.tricolor 'White Leaf'

 

Tra le specie coltivate per la colorazione delle foglie e con infiorescenze meno vistose, ricordiamo innanzitutto A. tricolor, detto anche "spinacio cinese", perché in Indocina, dove cresce spontaneo, viene gustato come gli A.Gangeticusspinaci; tra le sue cultivar, alcune hanno il vezzo di produrre foglie apicali più chiare di quelle basali. Magnifica, in particolare, la sua varietà spontanea salicifolius, arrivata nei giardini europei dalle Filippine nel 1871 e ben presto soprannominata dagli inglesi "fountain plant", pianta fontana: alta 80-90 centimetri, forma infatti getti zampillanti, carichi di lunghe foglie pendule, simili a quelle di un salice, che, maturando, da verde bronzo si fanno in autunno rosso arancio.
Da foglia anche la specie indiana A. gangeticus, un folto cespuglio sui 90 centimetri di altezza, dalle lamine strette e appuntite, scarlatte o cremisi, bi- e tricolori in alcune sue varietà; da agosto a settembre producono, quasi tutte, racemi non particolarmente appariscenti, brevi, eretti, di colore rosso intenso, ma non mancanoA.caudatus 'Centurion' le eccezioni: come nell'antica cultivar francese 'Tête d'Eléphant', dalla curiosa infiorescenza a forma di proboscide.

Invece, tra gli amaranti apprezzati soprattutto per la bellezza delle infiorescenze, il più noto, diffuso e utilizzato nelle ibridazioni è A. caudatus (sinonimi A. paniculatus e A. sanguineus); proveniente dall'India, venne soprannominato dai francesi "queue de renard", coda di volpe, per l'aspetto delle sue cime: lunghe 30-35 centimetri, arcuate e rosso sangue, da luglio a ottobre risaltano contro grandi foglie verdi chiare, appuntite e solcate da evidenti nervature, mentre i fusti si fanno rosso cremisi. Tante le sue cultivar, alte, in fiore, da 60 a 150 centimetri, con infiorescenze variamente colorate.

 

Coda di volpe, piuma di principe, spinacio cinese, testa di elefante,
pianta-fontana... gli amaranti sì sono guadagnati
soprannomi davvero bizzarri


A. hypocondriacus 'Hopi red dye'
'Prince's feather', piuma di principe, è invece il suggestivo soprannome inventato, questa volta dagli inglesi, per l'elegante A. hypochondriacus, una specie sudamericana alta 100-200 centimetri, con infiorescenze rosso sangue, erette e lunghe fino a un metro, che risaltano contro il fogliame verde porpora. Grandi pannocchie dai colori decisi e brillanti, caratterizzano anche A. cruentus, specie sudamericana, e le sue varietà, tutte piante voluminose, che arrivano ai 2 metri di altezza.

E' dunque tra la tarda estate e la prima metà dell'autunno che gli amaranti, da foglia o fiore che siano, regalano il meglio di sé, rivelandosi ottime "spalle" per altre fioriture tardive, perenni e annuali, come per esempio astri settembrini, dalie, canne d'India e anemoni giapponesi. E se Marco Gramaglia punta in particolare sulle varietà da foglia, accostandole ad altre piante dal fogliame decorativo, come i cavoli ornamentali e i Beloperone, il paesaggista Carlo Contesso propone di abbinare quelle da fiore a petunie, nicotiane, zinnie, tagete e bietole ornamentali. Tutto da scoprire, infine, l'uso di "code" e pennacchi nelle composizioni floreali: soprattutto quelli verde pallido, cremisi o amaranto aggiungeranno un tocco in più ai mazzi di dalie scarlatte, crisantemi color bronzo o zinnie multicolori.


genere: Amaranthus
famiglia: Amaranthaceae
origini: zone temperate e tropicali di America, Asia ed Europa.
caratteristiche: erbacee annuali semirustiche.
foglie: alterne, di forma ovato-allungata, appuntite, hanno margine intero oppure sinuoso. Presentano varie colorazioni e sono commestibili.
fiori: unisessuali, minuti, riuniti in infiorescenze cosiddette "a cima", ascellari o terminali. Le cime, più o meno lunghe, possono essere pendule o erette, strette o ampie e piumose, in varie sfumature di colore. Recise, durano a lungo nell'acqua.
frutti: piccoli e indeiscenti (non si aprono). I semi sono ricchi di sostanze nutritive, specie proteine.

 

coltiviamolo così
con i consigli di Marco Gramaglia del vivaio F.lli Gramaglia - illustrazioni di Linda Pellegrini

CLIMA: gli amaranti amano il caldo: proprio come
il basilico, richiedono infatti temperature minime notturne
non inferiori ai 6-8 °C.

ESPOSIZIONE: soleggiata.

TERRENO: profondo, fresco, fertile, e in particolare ricco di fosforo e potassio, elementi che favoriscono la colorazione di foglie e fiori.

PROPAGAZIONE: da seme, in aprile. Potete seminare gli amaranti in cassetta o, meglio ancora, in vasetti di torba, riempiti con un terriccio specifico per la semina o una miscela di torba e sabbia di fiume che inumidirete. Poiché i semi sono molto piccoli, mescolateli a un po' di sabbia per facilitarne la distribuzione (disegno 1). La temperatura ideale per la germinazione è di 15 °C, per cui dovrete tenere seminiera o vasetti in casa. Dopo una decina di giorni vedrete spuntare le piantine: non appena saranno alte 3-4 cm (2), diradatele, eliminando le più deboli e trapiantando le altre in altri vasetti. Nei climi più caldi potete anche seminare direttamente a dimora, verso metà aprile, cioè non appena la temperatura notturna si assesta intorno ai 13-15 °C.

CIMATURA: quando le piantine sono alte 7-8 cm, conviene accorciare il getto centrale (3). Cresceranno meno in altezza, ma più larghe e folte e produrranno numerose infiorescenze.

MESSA A DIMORA: che si tratti di piantine seminate in casa oppure acquistate già pronte presso vivai e garden center, le si mette a dimora quando saranno alte 10-12 cm (vale a dire in maggio), in un terreno ben lavorato e concimato (4). Altrettanto facile e soddisfacente, l'impianto in vaso. Le distanze tra le piante e il diametro minimo del contenitore variano da 30 cm per gli amaranti più piccoli a 50 per i più alti.

CONCIMAZIONI: come tutte le piante a crescita rapida, gli amaranti sono molto voraci. All'impianto, perciò, incorporate nel terreno letame ben maturo o, più facilmente reperibile se vi trovate in città, stallatico disidratato pellettato. All'inizio e a fine estate somministrate un concime per piante fiorite, che favorirà la colorazione di foglie e infiorescenze.

IRRIGAZIONI: conservate il terreno sempre appena umido, mediante innaffìature regolari e abbondanti, specialmente in estate.


Dove acquistare

I semi
Chiltern Seeds. Bortree Stile, Ulverston, Cumbria LA 12 7PB, Inghilterra, tel. 0044 (0) 1229 581137, www.chilternseeds.co.uk
Thompson & Morgan, in vendita presso Vivaio Anna Peyron: via Po 66, Castagneto Po (TO),
tel. 011 912982, www.vivaioannapeyron.it

Le piantine
Vivaio F.lli Gramaglia: via Borgo Dora, Collegno (TO), tel. 338 5818032, www.fratelligramaglia.com

Quanto costa


semi:1,50-3 € la bustina, escluse le spese di spedizione.
piantine: 1,50 € per contenitori di 10,5 cm di diametro.

 

I FRATELLI GRAMAGLIA

Vivaisti da generazioni, Marco (a lato) e Paolo Gramaglia, nel loro vivaio di Collegno (TO) collezionano aromatiche insolite, peperoncini, pomodori e, ultima passione, annuali e biennali.

 

 

Assieme a.....
PETUNIE E ZINNIE
II paesaggista Carlo Contesso suggerisce di realizzare un'aiuola dai colori insoliti e raffinati, accostando ad Amaranthus caudatus 'Viridis', dalle infiorescenze verde pallido, altre annuali con fiori nei diversi toni del verde: un tabacco ornamentale, Nicotiana 'Fragrant Evening', e le zinnie Zinnia elegans 'Envy'. Ricoprendo poi il terreno alla base di queste piante con un tappeto di petunie bianche 'Primetime White'.
CON LE BIETOLE
A chi ama i contrasti e i colori decisi, Carlo Contesso propone invece questa variante: abbinare a un amaranto a infiorescenze rosse, come Amaranthus caudatus 'Rouge', le annuali Perilla frutescens 'Crispa', dalle foglie arricciate porpora, la bietola Beta vulgaris 'Rainbow Chard', dai gambi rossi, arancio e gialli. Come coprisuolo, i nasturzi doppi Tropaeolum 'Jewel of Africa', con fiori arancio, pesca e giallo e foglia variegata di bianco.

 

le nostre scelte


Da fiore
Amaranthus caudatus 'Centurion': 60 cm, infiorescenze porpora.
Amaranthus caudatus 'Pony Tail': 200 cm, grandi infiorescenze rosse.
Amaranthus caudatus 'Rouge': 170 cm, infiorescenze amaranto.
Amaranthus caudatus 'Viridis': 150 cm, lunghe infiorescenze verdi.
Amaranthus cruentus 'Popping': 200 cm, grandi pannocchie rosse.
Amaranthus gangeticus 'Tête d'Eléphant': antica varietà alta 150 cm, pannocchie rosso scuro. Amaranthus hypochondriacus 'Bronze Standard': 100 cm, infiorescenze rosso scuro.
Amaranthus 'Plenitude': 150 cm, fioritura precoce, pannocchie rosa.


Da foglia
Amaranthus hypochondriacus 'Opopeo', 150 cm, foglie rosso chiaro e pannocchie rosso scuro. Amaranthus hypochondriacus 'Hopi Red Dye': 200 cm, pannocchie e foglie di colore rosso. Amaranthus tricolor 'Feuilles Rouges': 150 cm, foglie rosse, che si possono consumare come spinaci;
infiorescenze a pennacchio, rosse.
Amaranthus tricolor 'White Leaf': 170 cm, foglie verde chiaro, che si consumano come spinaci; infiorescenze bianche.
Amaranthus tricolor 'Aurora': 100 cm, foglie apicali bianche; infiorescenze bianco crema.
Amaranthus tricolor 'Early Splendour': 80 cm, foglie basali bronzo e apicali cremisi; piccole infiorescenze rosso chiaro.
Amaranthus tricolor 'Splendens': 80 cm, foglie rosse, gialle e verdi; infiorescenze piccole, rosse.



Belli, ma anche buoni


Piante ornamentali per noi europei, gli amaranti hanno invece rivestito, nelle terre di origine, ben altra importanza. Gli Aztechi li consideravano sacri e se ne servivano nei riti religiosi; gli indiani Hopi li usavano come coloranti per alimenti; in India erano utilizzati per le proprietà medicinali (astringenti, rinfrescanti antiemorragiche).

Ma è l'uso alimentare il più interessante: in Sudamerica le foglie vengono consumate come spinaci, sia crude (le più tenere) sia appena scottate; con i semi, ricchi di vitamina C, carotene, calcio e proteine, le popolazioni precolombiane preparavano gallette, molto nutrienti. Se ne è ricordata la FAO (Food and Agricolture Organization), che sta ora studiando la possibilità di introdurre la coltivazione dell'amaranto nel Terzo Mondo proprio a questo scopo.