AROMATICHE: Il benessere a portata di mano

di Luisa Ferrari (Giardinaggio, giugno 2009)

Scopriamo i segreti di foglie e fiori dalle fragranze benefiche.
Da coltivare nel giardino per uso ornamentale, culinario, cosmetico e terapeutico.

 

La tavolozza delle essenze aromatiche è composta da generi molto vari e comprende specie arboree, arbustive, erbacee, annuali e bulbose, con foglie, fiori, semi o radici dai molteplici usi terapeutici e culinari. Le loro virtù medicamentose, che costituiscono ancor oggi un aiuto prezioso per il nostro benessere, erano già note ai cinesi che avevano catalogato le principali in erbari specifici, ben 5.000 anni fa; sono stati inoltre rinvenuti papiri egiziani risalenti al 2800 a.C. che raffiguravano essenze salutari come maggiorana, menta e ginepro.
Queste nozioni furono in seguito assorbite da sapienti greci, tra cui Teofrasto e in particolare Dioscoride, un medico militare vissuto nel XI secolo a.C. a cui si deve la preparazione di un elenco di circa 400 piante, descritte dettagliatamente in quattro volumi di materia medica che rimasero il principale punto di riferimento in questo campo per oltre 1.500 anni.

 



Come una medicina

Nella storia dell'umanità le erbe officinali costituirono a lungo l'unica arma a disposizione dei dottori, che spesso dovevano essere al contempo anche botanici e giardinieri.
Nell'Europa medioevale la conoscenza delle funzioni curative di queste piante divenne poi prerogativa quasi esclusiva degli ordini religiosi (come già lo era stata in Egitto al tempo dei faraoni): nei monasteri, le erbe aromatiche venivano coltivate in appositi giardini interni solitamente disposte in letti quadrati o rettangolari allestiti in modo ornamentale.
In seguito, l'introduzione della stampa ebbe grande importanza nella divulgazione delle cognizioni mediche basate sulla fitoterapia, facilitandone non solo una più ampia diffusione ma anche una maggiore accuratezza, soprattutto riguardo alle quantità necessarie a seconda dei casi.
Oltre ad avere proprietà medicinali, molte specie come rosmarino, timo, lavanda, origano e menta erano presenze consuete negli orti famigliari o in prossimità delle abitazioni. Venivano comunemente impiegate come conservanti naturali, grazie all'azione antiossidante che d'estate contrastava l'irrancidimento delle vivande e allungava i tempi di durata delle carni. Ed erano ingredienti fondamentali per insaporire i cibi (soprattutto durante i lunghi mesi invernali, durante i quali la dieta diventava monotona per mancanza di frutta e verdura fresca) e per rendere più tollerabili le pietanze a base di ortaggi o cereali, dal gusto altrimenti piuttosto insipido, prescritte dalla Chiesa durante la Quaresima.
Ancora oggi il segreto di un buon utilizzo culinario delle erbe, è quello di adottarle nella giusta quantità per intensificare e bilanciare il sapore blando di alcuni alimenti piuttosto che sopraffarlo, tenendo conto delle ben distinte 'affinità naturali' che esistono tra alcune specie e i piatti che accompagnano, come il rosmarino o il mirto per le carni, l'aneto o il finocchio per il pesce e il basilico o l'origano con il pomodoro.

 

Dal bagno al pot-pourri

Le molteplici qualità delle aromatiche le rendevano anche preziose per vari impieghi domestici. Oltre a profumare la casa, i fiori di lavanda erano un efficace deterrente contro tarme, pulci, zanzare e altri parassiti, mentre gli steli essiccati venivano bruciati per disinfettare le stanze dei malati grazie alle virtù antibatteriche e antivirali di questa pianta. Gli usi cosmetici di molte essenze, che perdurano tuttora, erano anch'essi innumerevoli: il metodo più consueto era l'immersione di foglie e fiori nell'acqua del bagno ma esistevano svariati unguenti e pozioni che rispondevano a diversi scopi.
Per profumare gli ambienti, inizialmente, si raccoglievano fogliami fortemente aromatici che venivano appesi nelle case per nascondere odori sgradevoli; in seguito si sviluppò la pratica di utilizzare foglie e petali essiccati e mescolarli con un ingrediente prezioso, la radice dell'iris fiorentino (Iris germanica florentina), che ne 'fissava' il profumo naturale per diverso tempo. Questi 'pot-pourri' erano di gran lunga superiori alle tante pungenti versioni moderne che emanano effluvi di origine chimica per niente salutari.

Origanum vulgare 'Aureum
Helycrisum italicum
che profuma di curry
fiori del finocchio selvatico

 

I segreti degli oli essenziali

La scoperta dell'estrazione degli oli essenziali rivoluzionò l'utilizzo di queste piante e ancora oggi rappresenta il fondamento dell'aromaterapia, un trattamento naturale che ne riconosce il potenziale curativo e utilizza l'essenza delle piante per stimolare i sensi e indurre specifiche reazioni emotive, dal rilassamento all'euforia.
Tutte le aromatiche secernono sostanze odorose formate da miscele organiche volatili, presenti sotto forma di piccolissime goccioline nelle foglie, nella buccia dei frutti, nella resina nei rami o nel legno, la cui composizione è molto complessa. Si è dimostrato tramite esperienze cliniche che le essenze sintetiche non hanno la stessa efficacia di quelle naturali, più costose perché sono difficili da ottenere: per avere poche gocce di olio essenziale occorre una grande quantità di vegetale, ci vogliono per esempio circa 100 kg di lavanda per produrre mezzo litro di olio.
Questi oli essenziali svolgono varie funzioni: azione antisettica, senza interferire con i tessuti sani e rafforzando le difese immunitarie; azione antitossica, perché hanno la capacità di legarsi alle tossine prodotte dal deterioramento delle cellule e di inattivarle arrestando il processo di decomposizione; azione tonificante, che si manifesta in particolare sulla corteccia surrenale da cui dipende la gestione dello stress; azione ormonale in quanto agiscono da riequilibranti sulle ghiandole endocrine; azione antinvecchiamento per il marcato potere antiossidante; azione cicatrizzante che facilita i processi di riparazione dei tessuti e la rimarginazione di piaghe e ferite; azione antinevralgica, antireumatica, antibiotica e antibatterica.




grande aiuola di aromatiche
dal sapore mediterraneo, con lavanda, rosmarino e timo nella parte anteriore




contenitori di dimensioni limitate possono ospitare aromatiche di sviluppo contenuto come origano, melissa a foglia gialla e vari tipi di timo a foglia colorata, oppure erbe annue

Anche nelle bordure

Nel mondo occidentale l'uso delle erbe aromatiche ebbe una grande diffusione in Francia e in Italia, mentre i paesi dell'Est e del Centro-Nord (Germania, Olanda, Polonia, Russia) rimasero (e tuttora lo sono) più attaccati alle spezie.
Per poterne sfruttare appieno le proprietà, queste piante non devono mai essere cotte ma vanno aggiunte qualche istante prima di togliere la pietanza dal fuoco o direttamente nei piatti. Le aromatiche sono da sempre importanti alleate dell'uomo e il loro carattere rustico e di poche pretese le rende tuttora particolarmente gradite in giardino, sia per l'utilità in cucina e per facili ricette cosmetiche o salutari (purtroppo poco sfruttate nonostante la semplicità della preparazione), sia soltanto per il piacere che il loro aroma ci dona passando loro accanto o accarezzandole con la mano.
La maggior parte preferisce il pieno sole in terreni ben drenati (soprattutto d'inverno) ma fertili e di buon impasto, che favoriscono lo sviluppo vegetativo. La ben nota capacità dimostrata da molte specie mediterranee di sopravvivere in circostanze siccitose e suoli poveri comporta che spesso vengano relegate ad angoli poco propizi del giardino, dove la crescita è rallentata e l'aspetto estetico compromesso. Al contrario i terreni troppo ricchi o le concimazioni possono provocare un accrescimento fogliare troppo rigoglioso, molto meno aromatico.
Dove le dimensioni limitate del giardino impediscono l'inserimento di aree adibite alla loro coltivazione, le aromatiche si possono facilmente integrare nelle bordure esistenti, sfruttandone sapientemente non solo le dimensioni e il portamento ma anche le differenze di trama e colore che permettono buone associazioni sia tra di loro che con molte altre piante.




L'erba cipollina,
(Allium schoenoprasum),
bulbosa rustica appartenente alla famiglia dei gigli, è utilizzata con ottimi risultati estetici come cordolo di contenimento




Girandola di fragranze

L'alloro (Laurus nobilis) è una specie arborea che si presta a tagli formali, anche a siepe, necessita di spazi ampi e va quindi collocato all'interno della bordura o sul confine, mentre in versione topiaria resiste bene in grandi vasi.

Insostituibile il rosmarino: oltre al classico con fioritura azzurra ne esistono a fiori bianchi (Rosmarinus officinalis var. albiflorus) o rosa (R. o. 'Majorca Pink'), a portamento eretto (R. o. 'Miss Jessop's Upright', che fornisce steli aromatici perfetti per realizzare spiedini da grigliata) oppure strisciante (R. o. 'Repens', utile come tappezzante, eccellente come ricadente per ricoprire muretti). Salvia e lavanda (in particolare le varietà di Lavandula stoechas, di minore espansione) insieme a tutte le varietà di Thymus, Origanum, Santolina ed Helychrysum italicum si prestano, singolarmente o in gruppo, sia a posizioni intermedie che a creare cordoli di contenimento nelle bordure o negli orti.

Ottima a questo scopo anche l'erba cipollina (Allium schoenoprasum), piccola bulbosa appartenente alla famiglia dei gigli il cui fogliame sostituisce la cipolla nelle insalate e in molti altri piatti per il gusto più delicato; i graziosi fiorellini rosa carico sono anch'essi commestibili.
Tra le stagionali il basilico rimane in Italia una delle essenze indispensabili in cucina e si presta a collezioni molto particolari per il gran numero di varietà esistenti oltre a quella comune: splendidi e insoliti per esempio quello a foglia purpurea (Ocimum basilicum 'Purple Ruffles'), dal leggero retrogusto di anice e quello tailandese (O. b. 'Siam Queen' e 'Sweet Thai'), da impiegare nei piatti etnici.
Il basilico preferisce terreni fertili, ricchi di sostanza organica ben decomposta e irrigazioni al mattino o a metà giornata (senza bagnare le foglie) piuttosto che la sera perché è sensibile alle escursioni termiche. Si adatta bene alla coltura in vaso, mentre il prezzemolo (biennale coltivata come annuale), sia a foglia riccia (Petroselinum crispum) che piatta (P. c. hortense e P. 'Gigante d'Italia'), una delle erbe di utilizzo più antico per l'alto contenuto di vitamine e ferro, va piantato o seminato in piena terra o in contenitori profondi perché l'apparato radicale a fittone non sopporta limitazioni. A mezz'ombra nei terreni freschi si coltiva invece Angelica archangelica, biennale di grande statura (circa 1,5-1,8 m). I suoi steli vengono tradizionalmente canditi mentre i semi profumano bevande a base di vermouth, gin e alcuni vini bianchi.
Sempre a mezz'ombra si collocano tutti i tipi di menta, che offrono diverse fragranze, tra cui quella classica (M. x piperita) oppure profumata di mela (Mentha suaveolens, sin. M. rotundifolia), di bergamotto (M. x piperita citrato), di zenzero (M. x gentilis 'Variegata') e persino di ananas (M. rotundifolia 'Variegata').


Consigli di coltivazione

Una pacciamatura di ghiaia mantiene asciutto e pulito il fogliame delle sempreverdi tappezzanti (timo a foglia gialla o variegata in particolare) durante i mesi freddi e piovosi. Funziona inoltre da strato isolante contro il gelo ed evita l'eccessiva evaporazione del suolo d'estate.
Per il mantenimento di un fogliame denso e ordinato, tutte le specie arbustive richiedono potature annuali sul legno giovane di tutta la chioma. La cimatura regolare di timo e rosmarino serve per migliorarne l'aspetto estetico che diventa altrimenti disordinato dopo qualche anno.
In assenza di giardino molte aromatiche si adattano alla vita in contenitori che devono essere però sufficientemente ampi: l'errore più comune è infatti quello di costringerne le radici in vasi troppo piccoli che ne mortificano lo sviluppo e le rendono più vulnerabili agli attacchi di parassiti come afidi, ragno rosso e mosca bianca. Nell'immagine qui sopra, le aromatiche arbustive sono allevate in un contenitore di buone dimensioni. Da notare la disposizione degli elementi: i più grandi e longevi al centro (rosmarino), una salvia di diverso colore per lato e specie più piccole agli angoli (origano giallo, timo).





Ricette casalinghe facili e utili
Amiche della bellezza e della salute
a sinistra, dalle foglie della menta si estrae un olio essenziale noto come mentolo, antisettico e rinfrescante, che è un ingrediente di molti dentifrici, profumi e cosmetici.

A destra, Salvia officinalis 'Purpurascens' sfoggia foglie giovani con forti tonalità porpora, che diventano poi grigio verdi; le foglie fresche strofinate sui denti li rendono più bianchi e purificano l'alito.

Tonico per capelli
Il rosmarino è un tonico rinforzante per i capelli di grande efficacia. Raccoglietene tre o quattro rametti e separate le foglie dallo stelo (una manciata generosa è sufficiente). Ponetele in un contenitore di vetro e copritele con circa 300 ml di acqua bollente. Lasciatele macerare per circa un quarto d'ora, filtrate e utilizzate il liquido come ultimo risciacquo dopo il lavaggio. Questa lozione si può realizzare anche con foglie di salvia, che scuriscono leggermente il colore dei capelli.
Maschera per pelli grasse
Raccogliete 100 g di prezzemolo ed eliminate gli steli. Lavate e tritate finemente, nel tritatutto o con pestello e mortaio, fino a ridurlo a una pastella semi liquida e unitela a due cucchiai di miele denso. Travasate il composto in un vasetto ermetico da conservare in frigorifero. Utilizzate secondo necessità, spalmando la maschera sul viso e lasciandola agire per 20-30 minuti, risciacquando poi con acqua.
Acqua di lavanda
Si possono utilizzare fiori e/o foglie, fresche o secche, anche mescolate. Riempite con queste un vasetto da 300 ml, comprimendole in modo da aumentarne la quantità, poi versatele in un pentolino e coprite appena con acqua, lasciando sobbollire per circa 15 minuti. Lasciate riposare per circa un'ora, poi filtrate in una bottiglietta o un vasetto di vetro e aggiungete un cucchiaio da tè di alcool o vodka, come conservante e fissatore del profumo, sigillando poi con un tappo ermetico. Questa formulazione profuma, allontana le zanzare ed esercita azione antibatterica e antivirale.
Per gli occhi
Contro le borse sotto gli occhi e i gonfiori, applicate una garza imbevuta di infuso di Altea, decongestionante. Efficace è anche un infuso ottenuto con una miscela in parti uguali di diverse erbe officinali: rosa gallica, foglie di ippocastano, foglie di noce, rosmarino, semi di finocchio e camomilla.
Per la salute del cane
Salvia, rosmarino, timo, origano e prezzemolo sono utili supplementi alla dieta del cane perché aumentano le difese immunitarie e prevengono parassiti intestinali. Sono da triturare finemente e da aggiungere in rotazione al cibo consueto, se necessario con un po' d'acqua o brodo per amalgamare.
Per i massaggi
Il rosmarino vanta proprietà rinfrescanti, tonificanti e purificanti, preziose da utilizzare in un unguento casalingo. Immergete alcuni rametti in 500 ml di olio di oliva, lasciate macerare per due settimane, poi filtrate e utilizzate per massaggi rinvigorenti su tutto il corpo.


Fragranze lungo i bordi
Le aromatiche hanno un buon valore ornamentale e si prestano a formare bordure interessanti. A sinistra, il portamento ordinato della lavanda e la ben nota fragranza la rendono perfetta per accompagnare sentieri o contenere aiuole. A destra, grazioso allestimento con Santolina viridis potata a palla, contenuta da un bordo di salvia porpora.





Le migliori in giardino
Simboli: c= anche per contenitori, s=sole, o= mezz'ombra   Laurus nobilis, alloro
c,s/o
    Rosmarinus officinalis, rosmarino
s
    Salvia officinalis, salvia
s
• Annuali biennali e bulbose:   Santolina chamaecyparissus, santolina
s
Allium schoenoprasum, erba cipollina...............
c,s
S. viridis, santolina verde
s
Anethum graveolens, aneto
s
Thymus vulgaris, timo
s
Angelica archangelica, angelica
o
T. x citriodorus ibridi, timo
s
A. gigas, angelica rossa.
o
   
Anthriscus cerefolium, cerfoglio.
c,o
• Perenni:  
Carum carvi, cumino...
c,s/o
Matricaria chamomilla, camomilla
c,s
Coriandrum sativum, coriandolo
c,s
Artemisia dracunculus, dragoncello
s
Ocimum basilicum, basilico
c,s
Foeniculum vulgare, finocchio selvatico
s
Petroselinum crispum, prezzemolo
s
F. v. 'Purpureum', finocchio selvatico rosso
s
Satureja hortensis, santoreggia
s
Origanum vulgare, origano
c,s
    0. vulgare 'Aureum', origano giallo
s
• Arbustive, semi arbustive e arboree:   0. majorana, maggiorana
c,s
Aloysia triphylla ( Lippia citriodora),
erba limonciina, cedrina
s
Melissa officinalis, melissa
s
Helychrisum italicum, pianta del curry.
s
Mentha spicata, menta
c,o
Hyssopus officinalis, issopo.
s
M. x piperita, menta classica
c,o
Lavandula officinalis, lavanda.
s
M. suaveolens, menta-mela.
c,o
L. angustifolia, lavanda.
s
M. x piperita citrata, menta-bergamotto
c,o
L. vera, lavanda.
s
M.x gentilis''Variegata', menta zenzero.
c,o
L. stoechas, lavanda francese.
s
M. rotundifolia 'Variegata', menta-ananas
c,o