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Mi
piace molto l'aspidistra: quali sono le cure per
una pianta rigogliosa?
Risponde Elena
Tibiletti
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Naturalista
e giornalista, adora il suo terrazzo zeppo di
piante stravaganti. E' stata
allevata a "pane e piante" dalla mamma
superappassionata pollice verde. |
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L'aspidistra è un'erbacea
perenne rizomatosa, con un denso ciuffo di lunghe
foglie cuoiose verde scuro, che crescono direttamente dalle
radici, spesse
e carnose;
alcune varietà presentano foglie variegate o puntinate,
solitamente di color bianco o crema.
I fiori sono molto particolari,
e spesso sfuggono alla vista: spuntano direttamente nel terreno,
tra le foglie,
sono di colore
porpora-bruno, spesso puntinati di chiaro, sbocciano
in estate e possono essere seguiti da una singola bacca nerastra
con i semi.
Preferisce posizioni molto luminose, anche se mal sopporta
i raggi diretti del sole, che causano un sensibile rallentamento
della crescita e una rapida decolorazione delle foglie; si
adatta anche in posizioni a mezz'ombra o all'ombra completa.
È molto resistente alle
intemperie e allo smog,
e tollera temperature molto alte, anche prossime ai
40 °C, in
inverno
può sopportare temperature rigide intorno ai -5°C,
ma non oltre.
È sufficiente annaffiarla quando il terreno
risulta asciutto; può sopportare brevi periodi di siccità e nei mesi
freddi è opportuno diradare le annaffiature.
Si consiglia di fornire concime per piante verdi
ogni 20-30 giorni, diluito nell'acqua d'annaffiatura; spesso
le varietà variegate
tendono a perdere le macchie se il fertilizzante è in
eccesso.
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno: si consiglia
una composta costituita da terriccio universale bilanciato
e da materiale
a grana grossa, per garantire un ottimo drenaggio.
È molto longeva, ma cresce con grande
lentezza, quindi non è necessario rinvasarla troppo
spesso.
Dove le minime invernali non
sono troppo rigide si può coltivare
in giardino, alla base di alberi o arbusti, per garantirle
un luogo abbastanza ombreggiato; in questo caso si ponga ghiaia
o pietra pomice sul fondo della buca in cui si intende interrare
la pianta, per evitare dannosi ristagni idrici.
Si moltiplica per seme, se ha prodotto frutti: i semi vanno
utilizzati freschi, in autunno.
Più frequentemente si
procede, in primavera, alla divisione
dei cespi, mantenendo una parte di rizoma con radici vigorose
per ogni porzione; le nuove piante vanno subito poste in vaso
singolo o a dimora in giardino.
Occasionalmente viene attaccata da malattie fungine, da cocciniglia
e da afidi.