PER UNA BELLA ASPIDISTRA

(Giardinaggio, maggio 2006)

 

 

Mi piace molto l'aspidistra: quali sono le cure per una pianta rigogliosa?


Risponde Elena Tibiletti

Naturalista e giornalista, adora il suo terrazzo zeppo di piante stravaganti. E' stata allevata a "pane e piante" dalla mamma superappassionata pollice verde.

 



L'aspidistra è un'erbacea perenne rizomatosa, con un denso ciuffo di lunghe foglie cuoiose verde scuro, che crescono direttamente dalle radici, spesse e carnose; alcune varietà presentano foglie variegate o puntinate, solitamente di color bianco o crema.

I fiori sono molto particolari, e spesso sfuggono alla vista: spuntano direttamente nel terreno, tra le foglie, sono di colore porpora-bruno, spesso puntinati di chiaro, sbocciano in estate e possono essere seguiti da una singola bacca nerastra con i semi.

Preferisce posizioni molto luminose, anche se mal sopporta i raggi diretti del sole, che causano un sensibile rallentamento della crescita e una rapida decolorazione delle foglie; si adatta anche in posizioni a mezz'ombra o all'ombra completa.

È molto resistente alle intemperie e allo smog, e tollera temperature molto alte, anche prossime ai
40 °C, in inverno può sopportare temperature rigide intorno ai -5°C, ma non oltre.

È sufficiente annaffiarla quando il terreno risulta asciutto; può sopportare brevi periodi di siccità e nei mesi freddi è opportuno diradare le annaffiature.

Si consiglia di fornire concime per piante verdi ogni 20-30 giorni, diluito nell'acqua d'annaffiatura; spesso le varietà variegate tendono a perdere le macchie se il fertilizzante è in eccesso.

Si adatta a qualsiasi tipo di terreno: si consiglia una composta costituita da terriccio universale bilanciato e da materiale a grana grossa, per garantire un ottimo drenaggio.

È molto longeva, ma cresce con grande lentezza, quindi non è necessario rinvasarla troppo spesso.

Dove le minime invernali non sono troppo rigide si può coltivare in giardino, alla base di alberi o arbusti, per garantirle un luogo abbastanza ombreggiato; in questo caso si ponga ghiaia o pietra pomice sul fondo della buca in cui si intende interrare la pianta, per evitare dannosi ristagni idrici.

Si moltiplica per seme, se ha prodotto frutti: i semi vanno utilizzati freschi, in autunno.

Più frequentemente si procede, in primavera, alla divisione dei cespi, mantenendo una parte di rizoma con radici vigorose per ogni porzione; le nuove piante vanno subito poste in vaso singolo o a dimora in giardino.

Occasionalmente viene attaccata da malattie fungine, da cocciniglia e da afidi.