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Se vi siete stancati di smaltire i sacchi di rifiuti vegetali,
pensate a un'attrezzatura che ne riduca il volume e li renda
pronti per il compostaggio.
Avete
passato una bella giornata in giardino, facendo tutto il
necessario e quanto vi stava a cuore per vedere ordine
e pulizia nel prato o tra le piante. Avete rasato l'erba,
spuntato la siepe, potato un po' gli arbusti per togliere
i rami danneggiati dal vento, strappato le erbacce fra i
fiori della bordura e rastrellato il vialetto per raccogliere
le foglie. E adesso... E adesso avete davanti 5, 10 o più sacchi
di plastica straccolmi, ingombranti e pesanti. Da portare
al bidone o alla discarica comunale, con il problema di dover
svuotare il baule dell'auto per trasportare questa voluminosa
e complicata massa di rifiuti.
Lo stesso processo biologico
Un
bel fastidio, non c'è che dire. Se poi ricordate
che tutto questo cumulo è, virtualmente, prezioso "cibo" naturale
per le vostre piante, e pensate a quanto costa un sacco di
ammendante vegetale acquistato al garden center, forse il discorso
della biotriturazione e del compostaggio (la biodegradazione
dei resti vegetali che diventano terriccio fertile) inizia
a farsi davvero interessante.
Va detto che triturazione e compostaggio sono idealmente parte
di uno stesso processo ecologico, quindi assai consigliabili;
ma è anche possibile limitarsi alla sola triturazione,
se il secondo step è impraticabile per questioni di
spazio o di gestione. Infatti, anche il più ecologico
dei giardinieri potebbe trovare complicato creare una zona
di compostaggio in uno spazio molto piccolo o in terrazzo -
anche se esistono bidoni formato "mini"; inoltre
va detto che le estati afose, umide e poco ventilate delle
pianure possono creare qualche difficoltà nel processo
di trasformazione dei riliuti vegetali in terriccio fertile
e ricco di humus. Il processo invece è facilitato dalle
estati fresche, asciutte e ventilate, tipiche di colline e
montagne.
Un
lavoro silenzioso.
I primi sembravano motori di jet, poi la
tecnologia ha consentito di migliorare le prestazioni
e diminuire il rumore: i modelli elettrici
Bosch
(emettono
solo
84 decibel) hanno meritato un riconoscimento internazionale per la silenziosità.
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Due ottime ragioni: volume ridotto e biotrasformazione
Nati per fornire una risposta ecologica alla richiesta di prodotti
per
lo smaltimento autonomo dei rifiuti organici del giardino,
i biotrituratori - elettrici o a benzina (indispensabili in
zone prive di collegamento elettrico) - permettono di triturare
rami e residui quali fiori recisi, resti di ortaggi, foglie,
ramoscelli di cespugli o siepi e alberi, dando origine a materiale
adatto alla decomposizione o alla pacciamatura.
Infatti questi detriti di origine vegetale, sminuzzati, mescolati
e aerati in modo da avere un adeguato apporto di ossigeno,
si decompongono rapidamente e si trasformano in una sostanza
simile alla comune terra. In realtà è qualcosa
di più: cioè fertile humus, paragonabile al suolo
morbido, fresco e odoroso che si trova nei boschi sotto le
foglie. È utilizzabile per reintegrare il terreno di
vasi e aiole con le sostanze nutritive e i bioelementi andati
perduti per assorbimento radicale o dilavamento da piogge e
irrigazioni. La qualità e la forza del concime ricavato,
meglio dell'ammendante, così è detto tecnicamente,
saranno tanto migliori quanto ottimale sarà la combinazione
di resti vegetali contenenti azoto e carbonio (per esempio
si possono miscelare legno sfibrato ed erba falciata).
Il tritume: utile anche come pacciamatura
Se non li impiegate per il compostaggio, potete comunque distribuire
i residui triturati direttamente sul terreno per smuoverlo
e ravvivarlo, per formare una "fodera" che limiti
lo sviluppo delle erbacce e mantenga maggiore umidità;
ma anche per proteggere dal freddo la zolla radicale di piante
delicate.
Perfino se non applicate la pacciamatura e non avete modo di
usare il tritume ottenuto, c'è comunque un vantaggio
evidente: i famosi sacchi di rifiuti si riducono drasticamente,
fino a venti volte di meno. Grazie a triturazione e compattazione,
cioè, da 20 ve ne rimarranno uno o due. Non male!
Il biotrituratore è dunque un valido aiuto. Oggi modelli
in commercio non sono troppo costosi e, soprattutto, sono proposti
in numerose versioni indicate per uso hobbistico: quindi semplici,
leggeri e sicuri. L' unico problema è che sono comunque
un po' ingombranti: anche le versioni più piccole richiederanno
un certo spazio nella rimessa degli attrezzi per poter essere
conservate sempre montate e pronte all'uso. Ma scoprirete che
questo utilizzo diventa piuttosto frequente: non solo in primavera
e autunno, periodi classici di potature e pulizia, ma per tutto
il periodo estivo.
Cosa esce dal biotritutatore?
In base alla tecnica di sminuzzamento (sono diversi i sistemi
di taglio, dai cilindri a coltelli ai rulli con frese) e alla
potenza, i biotrituratori consentono di ottenere la sfibratura
(sfilaccia di legno tenero o foglie), la cippatura (pezzetti
di legno o corteccia) o la triturazione vera e propria, più o
meno fine, del materiale organico; alcuni sono idonei a trattare
solo rametti sottili, erba e fogliame; altri possono triturare
rami voluminosi, fino a 45 mm di diametro.
Gli apparecchi multifunzionali - in grado sia di sfibrare
che di sminuzzare - sono preferibili. Per ottenere un rapido
ed
efficace processo di compostaggio la triturazione dev'essere
piuttosto fine; ma fra uno strato e l'altro, nel contenitore
o bidone, dovrete stendere uno spessore sommariamente sminuzzato
per favorire il processo di aerazione che fa vivere i batteri
incaricati della biotrasformazione.
Occhio alla sicurezza
II caricamento del materiale da triturare avviene quasi sempre
in maniera automatica, attraverso un imbuto diritto od obliquo.
Quasi tutti i modelli sono inoltre provvisti di dispositivo
di inversione del senso di rotazione, per
rimuovere quanto eventualmente si fosse incastrato. Pratiche
ruote e comode maniglie agevolano gli spostamenti su qualsiasi
tipo di terreno.
Contro i possibili rischi durante il funzionamento, sono stati
studiati dispositivi di sicurezza per bloccare il motore e
impedirne il riavvio improvviso, oltre che per evitare fuoriuscite
di materiale (paraspruzzi). In conformità alle normative
europee sono inoltre stati messi a punto accorgimenti atti
a mantenere i decibel entro livelli accettabili. Sono quindi
ormai numerose le versioni "silenziose" o, meglio,
a bassa rumorosità: con imbuto isolato dal punto di
vista acustico, come nei modelli Viking, con sistema di trascinamento
del materiale senza contraccolpi o con ingranaggi a struttura
estremamente compatta. E, poiché a ridurre il rumore
contribuisce anche l'assenza di vibrazioni, sono state progettate
strutture compatte con larghi carrelli, per assicurare stabilità durante
il lavoro: che dev'essere effettuato sempre con molta pazienza
e altrettanto buon senso.
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Wolf-Garten
biotrituratore elettrico universale. Potente,
sicuro (è provvisto di freno motore, interruttore
salva motore e chiusura centralizzata) e silenzioso,
attira automaticamente verso le lame affilate i rifiuti
del giardino e li tritura in modo rapido e minuzioso.
L'imbuto di riempimento è ergonomico e il
sacco di raccolta permette di trasportare comodamente
il
materiale triturato. Le motorizzazioni disponibili:
2000 watt per il modello SD 200 (250,74 Euro), 2400
per SD 240 E (313,75 Euro) e USD 240 E (439,71 Euro),
provvisti, rispettivamente, di 2 e 4 lame doppie
affilate in acciaio speciale. Un sistema di rullo
con frese,
che consente di sminuzzare rami con diametro di 45
mm, caratterizza il modello SSD 2400 E (743,70 Euro).
Info: tel. 039/628641, www.wolf-garten.it |
Stayer
Trito 1800. Dotato di motore da 1800 watt
(ma esiste anche nella versione da 2400), ha sistema
di trascinamento a lame inclinate e reversibili in
acciaio Chromex, che cattura i residui vegetali automaticamente
e lentamente, evitando il rischio di inceppamento.
La grande apertura (ad altezza ideale per caricamento
e sorveglianza) facilita il riempimento con arbusti
ramificati; una protezione in gomma evita i contraccolpi.
Un interruttore di sicurezza interviene e ferma il
motore in caso di apertura dell'imbuto; un altro
protegge contro i sovraccarichi. Il trasporto è agevolato
dalla pratica impugnatura e da due grandi ruote.
Prezzo: 212,40 Euro.
Info: tel. 0532/795511, www.stayeritalia.com
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Ibea
Biotrituratore/aspiratore 5-35. Dotato di
potente motore a scoppio e due diversi sistemi di
taglio (lame triangolari mobili e lame a J posizionate
con una particolare angolatura), è in grado
di risucchiare e sminuzzare i rifiuti organici del
giardino, riducendone il volume nella proporzione
20:1. Il grosso imbuto facilita il caricamento mentre
le grandi ruote e il basso baricentro rendono agevoli
gli spostamenti su terreno irregolare. Come optional è disponibile
il kit aspirazione. Prezzo: 1328,12 Euro;
247,90 per il kit aspirazione.
Info: tel. 031/929150,
ibea@ibea.it
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Agrinova
BIO 555. Provvisto di potente motore a scoppio
e di ruote garden che permettono facili spostamenti
anche nel luogo della potatura, è il biotrituratore
più professionale della gamma Agrinova; comprende
modelli con diversi tipi di motori e dimensioni, tutti
costruiti nel rispetto dei più severi criteri
di sicurezza. Il sistema di taglio è costituito
da un disco con coltelli cippatori e martelli. Una
leva consente di aprire il setaccio, per regolare
l'ampiezza del taglio e come antintasamento. BIO
555, con 6,5
cavalli, costa 1134 Euro; la versione 555I, con :5,5
cavalli, costa 1090,80 Euro.
Info: tel. 049/5742645, www.agrinova-italia.it |
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Cippatura
cos'è?
Il biotrituratore Gardena S 2300 ha uno speciale organo
di cippatura: la parola indica il processo di triturazione
delle
parti legnose con cilindro a coltelli in acciaio
temprato e controlama a distanza regolabile tramite apposita
manopola.
Silenzioso e sicuro, cattura il ramo da
frantumare
escludendo rimbalzi. La doppia marcia, avanti e indietro,
ne favorisce
la rimozione in caso di blocco. La tramoggia ribassata agevola
il caricamento; la struttura compatta e il largo carrello
con grandi ruote assicurano stabilità facilitando il
trasporto: per quest'ultimo è d'aiuto anche la comoda
maniglia ergonomica. Il motore da 2300 watt consente di triturare
rami con diametro fino a 45 mm. Prezzo: 430 Euro.
Info: tel.
02 93570285, www.gardena.com
Per un giardino medio-grande. Il potente
Viking biotrituratore elettrico serie GE è disponibile
in vari modelli, caratterizzati dal sistema Multi-Cut 200
con lame di taglio
bifunzionali e grande imbuto con dispositivo antispruzzo,
isolato acusticamente e privo di oscillazioni, L'ampio
telaio facilita il trasporto e garantisce stabilità.
Numerosi i dispositivi di sicurezza, dal bloccaggio
elettromeccanico all'arresto d'emergenza. A partire
da 3265 Euro circa.
lnfo: Stihl, tel. 02/950681, www.viking-garden.com
Volumi
ridotti!
Con
un buon biotrituratore il volume degli scarti organici
introdotti diminuisce in modo
rapido e radicale. Un modello come BIO 5-35 Ibea
(tel. 031/929150) garantisce riduzioni nella proporzione
20:1. Erba, foglie, rami e altri scarti, ormai
poco ingombranti, possono così essere facilmente
accumulati per venire avviati al compostaggio;
oppure sono utilizzabili come tali, per eseguire pacciamature. |
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Al-ko Biotrituratore Silent Power. La
silenziosità è il tratto distintivo:
lo dice il nome e lo assicura il sistema di rulli
per tagliare e frantumare senza attrito, con il controrullo,
sistema che permette di schiacciare materiale fino
a 45 mm.
Un interruttore consente di cambiare la
direzione di rotazione per l'eventuale espulsione
di materiale intasato. Maneggevolezza e ottimo rapporto
prezzo/prestazioni rendono la linea assai attraente.
Il modello 5000 costa 511,20 Euro.
Info: Sigma, tel. 039/9329311, info@sigmalko.it
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Bosch
biotrituratore AXT 2000 H. Particolarmente
silenzioso, grazie al meccanismo di taglio elicoidale, è dotato
di motore "High-Power" da 2000 Watt con
coppia elevata, sistema di trascinamento automatico
del materiale da sminuzzare (che viene triturato
in modo ottimale per il compostaggio) e dispositivo
di funzionamento reversibile per risolvere eventuali
ingorghi. La struttura compatta, il peso ridotto
e le grosse ruote progettate per non danneggiare
il prato lo rendono maneggevole e pratico da spostare,
mentre il baricentro equilibrato assicura stabilità.
Il sacco di raccolta, dopo l'uso e la pulizia, si
utilizza come coperchio. Prezzo: 502,80 Euro. La
gamma comprende anche i modelli da 2200 e 2500 HP.
Info: tel. 02/36961, www.bosch.it
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Compostaggio:
10 regole di base
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1.
Usate tre contenitori: per raccogliere, compostare
e conservare il compost.
2.
Scegliete un luogo riparato dal vento, possibilmente
in penombra e nei pressi dell'abitazione, vicino
ai collegamenti elettrici e idrici.
3. Ponete il contenitore del compost direttamente sul terreno (mai su lastre
di pietra), per consentire la penetrazione degli insetti presenti nel suolo.
4. Raccogliete solo materiale adatto al compostaggio, come foglie, rami tagliati
e rifiuti organici domestici. Separate i rami dai resti morbidi e terrosi delle
piante; coprite il materiale e proteggetelo dalla pioggia.
5. Triturate bene i rifiuti organici per facilitare il processo di decomposizione,
6. Dopo aver sistemato
uno strato di rami spezzati, mischiate materiali grossi e fini (non dello
stesso tipo) contenenti sia azoto che carbonio.
7. Accumulate detriti per il compostaggio fino a un'altezza massima di 80 cm,
per garantire una circolazione ottimale dell'ossigeno.
8. Coprite per proteggere dall'essiccazione e dall'erosione e per facilitare
lo sviluppo del calore.
9. Controllate l'umidità per favorire l'attività dei microrganismi
utili alla decomposizione, e rimestate regolarmente.
10. Mescolate sempre il materiale decomposto con terriccio o calce, per accelerare
la decomposizione.
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