Euphorbia characias: le più belle
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(The Garden, febbraio 2006)
Testo di Simon Garbutt
Traduzione di Mariangela Barbiero
Con le sue tante selezioni, Euphorbia characias starà bene
pressoché
in ogni giardino, come spiega Simon Garbutt
Poche erbacee perenni si dimostrano valide quanto l'Euphorbia characias. Con il suo fogliame sempreverde rende interessante l'inverno; le foglie sono glauche, talvolta argentate - specialmente quando impreziosite dalla rugiada - oppure sono rosa porpora. Hanno una lunga fioritura: in primavera i capolini verde limone sono presenti sia con i primi narcisi che con gli ultimi tulipani. Inoltre ha qualità grafiche che la rendono ospite gradita tanto nei giardini di stampo moderno quanto in quelli più tradizionali; non per niente, giardiniere illustri (e originali) come Gertrude Jekyll, Beth Chatto e Margery Fish l'hanno ritenuta una pianta indispensabile!
L'habitat naturale
Originaria delle regioni mediterranee e dell'Africa nordoccidentale, l'Euphorbia characias ha due sottospecie: la bellissima E. characias subsp. characias con il cuore nero e l'E. characias subsp. wulfenii, un tempo considerata specie a sé. In natura entrambe preferiscono zone secche e pietrose, di macchia o di boscaglia, ma nei giardini inglesi si sono dimostrate notevolemente adattabili. Tutto ciò che chiedono è un ottimo drenaggio e una posizione soleggiata e riparata.
Don Witton, che sovrintende alla National Plant Collection di euforbie rustiche a Harthill, tra Worksop e Sheffield, nel suo terreno coltiva circa 30 cultivar di E. characias e relative sottospecie. La scarpata rivolta a nord, seppure deliziosa in piena estate, nei mesi più freddi può, ovviamente, diventare cupa e sferzata dal vento. Quando le perenni decidue di Witton battono in ritirata e si rifugiano nel terreno per svernare, le euforbie sempreverdi donano invece solidità e struttura durante tutto l'anno. La classifica delle dieci favorite di Witton rispecchia gli anni in cui ha coltivato queste amanti del sole in condizioni tutt'altro che ideali. Invero, proprio la sua stessa collezione durante gli ultimi inverni ha sofferto per eccesso d'acqua, tanto da averlo indotto a smettere completamente di coltivare l'E. characias in alcune zone troppo esposte.
Ecco la sua classifica
=1. |
E. characias subsp. wulfenii 'Emmer Green' |
=1. |
E. characias subsp. wulfenii 'Purple and Green' |
3. |
E. characias 'Perry's Winter Blusher' |
4. |
E. characias subsp. characias 'Blue Hills' |
5. |
Sport variegato di E. characias subsp. wulfenii 'Lambrook Gold' |
6. |
E. characias subsp. characias 'Humpty Dumpty' |
7. |
E. characias subsp. wulfenii 'Lambrook Gold' |
8. |
E. characias subsp. wulfenii 'John Tomlinson' |
9. |
E. characias 'Silver Swan' ('Wilcott') |
10. |
E. characias 'Portuguese Velvet' |
Nobili protagoniste
Le migliori cultivar di Euphorbia characias restano interessanti straordinariamente a lungo e formano crocchi verticali, densi e ordinati, e sembrano una folla in punta di piedi, dove ognuno si sporge per vedere oltre la testa del vicino.
Ogni
stelo è fittamente ricoperto di slanciate foglie nastriformi, di norma glauche, sebbene adesso siano disponibili anche con fogliame porpora o con un'eccellente variegatura. Man mano che la pianta invecchia le foglie più basse cadono rivelando steli carnosi, spesso rosati; la perdita delle foglie è più accentuata in terreni umidi o in posizioni esposte. Alcune cultivar raggiungono l'altezza del ginocchio, altre arrivano fino alle spalle, altre sono ancora più alte.
Durante l'estate si formano meravigliosi gruppetti di germogli simili a scovolini che raggiungeranno l'altezza massima in tardo autunno, quando le punte dei germogli si piegheranno verso il basso per proteggere il boccio ancora immaturo. A inizio primavera si apriranno dando vita a fiori di uno scenografico verde lime o nei toni del giallo, in straordinario contrasto con il fogliame glauco.
Ogni infiorescenza, di forma allungata o sferica, è costituita da dozzine di "ciazi", cioè brattee a calice che racchiudono piccoli fiori senza petali. I fiori maschili, uniti in uno scintillante mazzetto di ghiandole nettarifere a ferro di cavallo, sono tipicamente giallo brillante nella subsp. wulfenii, ma dal nocciola al marron scuro nella subsp. characias. Ogni getto maturo, che non sia stato danneggiato dal freddo, fiorirà dando vita a uno spettacolo che si protrae sino a maggio, quando le piante andranno in semenza e i vecchi getti diventeranno gradualmente secchi e bruni. Verso giugno/luglio dovrebbero essere potati quasi rasoterra, lasciando soltanto punte ordinate di nuovi rametti; ma fate attenzione quando tagliate, perché il lattice di tutte le euforbie è irritante.
Queste euforbie non sono le piante più longeve; dopo qualche anno iniziano a diventare legnose alla base e i fiori si diradano, pertanto andranno rimpiazzate (con talee, p.es.).
Le preferite di Witton
La più rustica e migliore cultivar variegata è l'E. characias subsp. wulfenii ‘Emmer Green'. Sebbene alta a malapena 60 cm, è pianta valida e robusta, le cui foglie sono nitidamente bordate di crema e le brattee catturano lo sguardo tutto l'anno. "Resiste a tutto" afferma Witton "laddove l'Euphorbia characias subsp. characias ‘Burrow Silver' diventa marrone ai primi morsi del freddo o del vento".
Alta circa 1m, l'estivo fogliame glauco di E. characias subsp. wulfenii ‘Purple and Gold' si accompagna bene con gli altri colori. Ai primi freddi, ad ogni modo, le foglie più alte di ogni stelo si tingeranno di un ricco porpora che si intensificherà sotto i morsi dell'inverno. A primavera le infiorescenze giallo dorato creeranno un contrasto spettacolare. Il color porpora del fogliame inzierà ad affievolirsi a inizio estate, quando la pianta andrà in semenza: avremo quindi una pianta interessante per almeno tre stagioni.
Altra grande favorita è Euphorbia characias subsp. characias ‘Perry's Winter Blusher', la quale ha una crescita robusta e un'altezza di 1,2 m, ricca di lunghe foglie glauche e di steli rosati che hanno la tendenza ad allargarsi verso l'esterno. Introdotta da Pat Perry di Sleights, vicino Whitby, contea del North Yorkshire, spesso comincia a fiorire a inizio inverno, benché il periodo principale di fioritura sia tra febbraio e maggio. Le sue brattee floreali pendono come piccoli paralumi, mettendo in mostra una faccetta porpora-rosata.
Una delle cultivar a foglia blu, l'E. characias subsp. characias ‘Blue Hills’, cresce fino a circa 75cm. Witton la ritiene più longeva e più affidabile della E. characias 'Blue Wonder', pianta un po' più piccola e meno fiorifera e facilmente reperibile nei vivai.
Una delle prime cultivar nomenclate a essere ampiamente disponibile, E. characias subsp. wulfenii ‘Lambrook Gold', porta questo nome in onore della casa di Margery Fish, East Lambrook Manor. Una buona pianta robusta, che cresce almeno fino 1,2m e che produce infiorescenze giallo-dorato intenso. Sfortunatamente sotto questo stesso nome sono circolate anche piante di qualità inferiore: tutte plantule che dovrebbero più correttamente essere indicate come Euphorbia characias subsp. wulfenii Gruppo Margery Fish. Cultivar nomenclate (di qualsiasi pianta, non solamente di euforbia) dovrebbero sempre essere moltiplicate per propagazione vegetativa: dal momento che le plantule differiscono dalle loro illustri piante-madri, anche se solo di poco, non dovrebbero portare lo stesso nome.
Talvolta esemplari di 'Lambrook Gold' producono uno o due getti variegati; Witton ne ha propagato uno quale 'sport' da talea e lo apprezza molto. Ha infiorescenze lunghe e slanciate di color giallo crema e attraenti strisce glauche su foglie e brattee.
Ulteriori scelte
Sebbene il nome sembri suggerire una pianta piccola, E. characias subsp. characias 'Humpty Dumpty' arriva invece fino circa a 90cm e si veste di infiorescenze dal pallido verde mela al giallo brillante. "Non ho mai conosciuto una pianta tanto entusiasta nel fare germogli, perfino da una piccola talea" ci racconta Witton. "Forma davvero un vigoroso cespuglietto slanciato e "affollato" da moltissimi getti: ho avuto circa 80 fiori su una singola pianta". Si tratta di un'altra introduzione di Pat Perry, come E. characias subsp. wulfenii 'Perry's Tangerine' il cui nome deriva dal colore delle ghiandole nettarifere. Witton ritiene che questa sia una caratteristica mutevole, forse in risposta alle diverse condizioni di coltivazione.
Euphorbia characias 'Silver Swan' ('Wilcott') è un'elegante cultivar ben variegata. Quasi bianca, il margine netto delle sue foglie e delle brattee inizialmente è ampio, poi si assottiglia salendo verso il germoglio. I fiori dall'occhio rossastro si aprono timidamente; alcuni giardinieri li tagliano, trovando bastante la variegatura del fogliame. Purtroppo è suscettibile alla ruggine, specialmente se l'anno è stato umido, cosa che porta le foglie a cadere prematuramente.
Anch'esso piuttosto vulnerabile all'umidità, il fogliame bluastro fittamente ricoperto di peluzzi vellutati di E. characias 'Portuguese Velvet' è irresistibilmente piacevole al tatto. Cresce fino a 90 cm, fa sfoggio di ghiandole nettarifere scure, quasi nere, tra brattee di un bel verde, e sta meglio in giardini più riparati e più asciutti di quello di Witton, dal momento che le sue foglie pelose tendono a trattenere l'umidità, facendo marcire la punta dei germogli.
In origine
coltivata da semi raccolti nell'ex Jugoslavia, E. characias subsp. wulfenii 'John Tomlinson' raggiunge il metro d'altezza; la fioritura piuttosto discreta, che va da febbraio a marzo, presenta infiorescenze rotonde, quasi sferiche, diverse dalla solita forma a randello tipica della sottospecie wulfenii.
Notevole soprattutto grazie alle sue dimensioni, visto che può raggiungere un'altezza di 1,6m, la varietà spontanea greca di Euphorbia characias subsp. wulfenii var. sibthorpii ha bisogno di essere protetta dai forti venti freddi per prevenire danni, al pari di tutte le più alte selezioni di E. characias, come l'E. characias subsp. wulfenii 'Thelma's Giant', sempreché vogliate vederle svilupparsi in giardino al massimo del loro potenziale.
Compagne di aiola
In inverno le cultivar di Euphorbia characias conferiranno struttura alle bordure nude. Il sempreverde Helleborus argutifolius (sin. H. corsicus) ha bisogno di condizioni di coltivazione simili e i suoi fiori, coppette verde mela tenue, formano un bel contrasto contro il fogliame bluastro di queste euforbie, mentre Helleborus x sternii 'Boughton Beauty' ne riprende le tinte rosate degli steli.
Anche gli arbusti a fioritura precoce sono buoni compagni per le euforbie. Il fresco fogliame primaverile è molto vivace accanto alle euforbie più blu; e non solo quello di arbusti come la Spiraea 'Arguta' o l'Oemleria cerasiformis (prugna indiana), ma anche i turgidi gruppi di steli emergenti delle Hemerocallis s'intonano bene.
Molti bulbi primaverili accompagneranno la stagione di fioritura delle euforbie, sempreché la posizione non sia troppo secca. Molti avranno fioritura abbastanza breve, mentre Fritillaria imperialis e Fritillaria persica estenderanno la tavolozza dei colori arancione, rosso e porpora. In posizioni più asciutte ci sarà minore varietà, ma non di molto. Brillanti crochi e tulipani, magari con violaciocche, daranno vita a uno smagliante quadretto, mentre alti Allium come l'Allium 'Globemaster' o l'Allium hollandicum 'Purple Sensation' creeranno un elegante contrasto di forme e di colori con l'avanzare della stagione.
In estate le euforbie glauche costituiscono un buon palcoscenico per fiori dai colori più brillanti: giallo e rosso vengono intensificati dalle vicine glauche mentre il blu lega bene. Anche colori più discreti, come il rosa polvere e i rossi di alcune rose antiche, vengono messi in risalto dai toni freddi delle euforbie, ondeggianti ma saldamente ancorate grazie alla loro struttura. La gloria effimera delle foglie autunnali ci guadagna da queste sottovalutate compagnie.
Grazie a un sempre più ampio assortimento di selezioni tra cui scegliere, il fascino dell'Euphorbia characias è in aumento. Le migliori cultivar donano struttura e importanza al design e regalano una gamma di colori inaspettatamente ricca, tanto per i fiori quanto per le foglie, che si confà a quasi ogni stile di giardino.
Nel testo sono state nominate queste Euforbie