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COPRIRE IL SUOLO CON LE PIANTE
di Luisa Ferrari (Giardinaggio, gennaio-febbraio 2010)
Non sono solo decorative, ma anche estremamente utili: per controllare le infestanti, limitare i lavori di manutenzione, consolidare il terreno. Scopriamo il poliedrico mondo delle tappezzanti.
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La copertura del suolo è un obbiettivo primario del giardiniere accorto e moltissime sono le categorie di piante che si prestano allo scopo. Rivestire il terreno delle aiuole o delle bordure con una fitta vegetazione assolve molteplici compiti, oltre a un'evidente funzione estetica nel riequilibrare le proporzioni inserendo un elemento intermedio tra le presenze arboree e arbustive di maggiori dimensioni e la distesa orizzontale del tappeto erboso. Un denso manto verde incoraggia inoltre la fauna locale creando microhabitat per insetti, uccelli e piccoli mammiferi, protegge la superficie dall'erosione ed elimina il problema delle infestanti, che riescono a colonizzare qualsiasi spazio rimasto scoperto. Questo tipo di impianto dissuade inoltre l'accesso a determinate aree e crea una barriera contro il calpestio e il conseguente compattamento del terreno.
Una macchia di sempreverdi |
Per 'tappezzanti' si intendono di solito tutte quelle categorie di piante a portamento basso e strisciante che presentano uno sviluppo maggiore in larghezza piuttosto che in altezza. Ma in realtà qualsiasi specie di forma arrotondata con fogliame denso e fitto sin dalla base o caratterizzata da accrescimento tramite stoloni laterali (che allargano notevolmente il diametro dell'esemplare originario) si qualifica come soggetto 'coprisuolo', semplicemente prevedendone l'impianto ravvicinato per formare una massa compatta. L'alternanza di macchie costituite da esemplari dello stesso tipo con raggruppamenti di altre specie, complementari nel portamento ma dal colore, fogliame o fioritura contrastante, crea movimento e intrecci di trame efficaci in tutti i giardini.
Sempreverdi a sviluppo naturalmente sferico, come molte Hebe a foglia piccola, si possono raggruppare per formare un tappeto di altezza uniforme utilizzando blocchi consistenti di una sola specie. Ne esistono innumerevoli ibridi ma buone candidate di provata efficacia sono Hebe 'Red Hedge' e H. 'Pewter Dome' con fogliame glauco, H. franciscana 'Variegata' (giallo crema) e H. topiaria, verde grigio, tutte inferiori al metro di altezza. Sono però da limitare a climi non troppo rigidi, anche perché eventuali nevicate danneggiano la compattezza della sagoma; sono inoltre meno durature rispetto a piante rustiche e affidabili come il bosso (Buxus sempervirens) o Lonicera nitida, anch'esse caratterizzate da fogliame minuto sempreverde. Entrambe sono imbattibili nel creare folti rivestimenti verdi di media altezza che diventano elementi strutturali.
Considerando la notevole somiglianza foliare tra queste specie (anche se il bosso è più scuro, mentre la lonicera è verde mela, gialla nella varietà L. n. 'Baggensen's Gold'), la preferenza per l'una o l'altra deve tenere conto di alcune differenze che andranno a incidere sulla futura manutenzione dell'insieme: la lonicera ha costi di acquisto minori e sviluppo più rapido ma una volta consolidata richiede potature ripetute per mantenerla in ordine, mentre il bosso cresce più lentamente ma necessita di un solo riassetto annuale.
Altro arbusto di medie dimensioni (circa 1,20 m) che crea in genere una buona copertura, Mahonia aquifolium è un sempreverde adattabile a molte situazioni che si allarga in larghezza tramite stoloni laterali. Al sole o all'ombra, è sempre generoso nella fioritura gialla invernale, molto profumata. Il fogliame degli esemplari in posizioni aperte e luminose si tinge inoltre di rosso con i primi freddi.
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Erbacee o arbusti,
le piante che rivestono |
A sinistra, Geranium psilostemon è un'erbacea perenne alta al massimo 60 cm, proveniente dal Caucaso e Turchia, che crea dense masse fiorite da fine primavera a metà estate in rosa magenta. A destra, Hebe 'Red Edge' è un piccolo arbusto sempreverde che forma cuscinetti fitti; le foglie grigio-verdi in autunno prendono una sfumatura rosata. |
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Le categorie di piante che per tradizione si considerano tappezzanti hanno in genere la caratteristica di mantenersi molto basse e costituiscono vere e proprie pavimentazioni "viventi".
Le specie a portamento strisciante e prostrato sono particolarmente preziose anche per coprire scarpate e dislivelli
oppure dove il tappeto erboso è di difficile manutenzione e svolgono un ruolo di controllo del movimento del suolo, evitandone il progressivo sgretolamento sia grazie al reticolato di radici, che contribuisce alla sua solidità, sia grazie
al fitto rivestimento verde che ne protegge la superficie da forti venti e violenti temporali. Protagoniste di situazioni difficili sono molte conifere, in particolare i ginepri,
che comprendono varietà nane adatte ai piccoli giardini (Juniperus 'Blue Chip' e J. 'Blue Star', circa 1 m Ø); medie (J. 'Blue Carpet', J. communis 'Depressa', J. c. 'Prostrata, J. c. 'Repanda', da 1,2 a 1,5 m Ø) e grandi, con un diametro di oltre 2 metri a maturità (J. horizontalis, J. conferta, J. x pfitzeriana, J. x p. 'Aurea', J. 'Grey Owl').
E' opportuno selezionare le specie più appropriate allo spazio disponibile per permettere uno sviluppo in libertà con il tipico movimento ondulato ed elegantemente sovrapposto che le contraddistingue, piuttosto che costringerle con frequenti potature. Abbastanza adattabili, gradiscono in genere sole e terreno ben drenato, preferibilmente fertile, dove la crescita è più veloce e il fogliame si mantiene più fitto. Altre specie permanenti affidabili sono i Cotoneaster sempreverdi prostrati (C. damneri e varietà, C. 'Queen of Carpets', C. salicifolius) o caduchi con ramificazioni dalla trama interessante anche d'inverno, come C. horizontalis. Sono piante comuni, di facile coltivazione, che hanno meritato nel tempo la qualifica di abili coprisuolo, poco esigenti nella manutenzione. La generosa fioritura bianca che costella la pianta da metà primavera è seguita da bacche scarlatte di lunga durata
e le specie spoglianti si colorano di rosso in autunno. Un accorciamento annuale delle punte, anche con le cesoie, incoraggia ramificazioni più fitte.
Euonymus fortunei è invece un piccolo arbusto sempreverde che ha dato origine a due varietà di particolare pregio. Le foglie ovali verde smeraldo di E. f. 'Emerald Gaiety' sfoggiano una nitida banda bianca o crema che lo integra in qualsiasi schema; preferisce la mezz'ombra ma si adatta a posizioni ombrose se ben irrigate e forma una copertura dalla trama elegante, sia orizzontalmente sul terreno (a un'altezza regolabile con le cesoie tra 20-30 cm) sia come rampicante.
Le sgargianti tonalità giallo oro di E. f. 'Emerald n' Gold' si prestano agli stessi scopi ma dipendono per la loro brillantezza da una buona esposizione al sole che, abbinata al freddo invernale causa diffuse colorazioni rosa rosse di grande effetto.
Altrettanto valide sono tutte le edere a foglia piccola (ibridi verdi o variegati di Hedera helix), che si espandono con lunghi steli striscianti e si sono dimostrate rustiche, esclusi i climi più rigidi. Si possono riassettare lungo i margini con le cesoie nella tarda primavera per mantenere una sagoma ordinata ma non necessitano di altra manutenzione.
Le edere a foglia grande (come H. 'Gloire de Marengo', H. 'Sulphur Heart', H. canariensis) sono da evitare nel giardino piccolo o medio perché troppo vigorose.
La pervinca è una presenza spontanea in posizioni semiombreggiate nei boschi collinari e nella campagna di quasi tutte le regioni italiane, spesso accompagnata dalla primula (Primula veris). Per l'utilizzo in giardino la specie migliore è senz'altro Vinca minor (più aggraziata di V. major), le cui selezioni moderne hanno ampliato la gamma cromatica della tipica fioritura azzurra primaverile con tonalità bianche, viola e blu scuro. Candidate ideali anche le eriche, appannaggio dei terreni freschi di collina e di montagna. Erica x darleyensis e tutti i suoi ibridi si sono dimostrati particolarmente vigorosi e uniformi nel colonizzare terreni acidi o neutri dove la fioritura invernale, bianca o rosa, si prolunga fino a primavera. Nei climi giusti sono perfetti alla base di arbusti caduchi come Cornus alba sibirica, i cui steli spogli, rosso scarlatto, spiccano vivamente contro il tappeto verde delle eriche.
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Una colonia di foglie e di fiori |
In questa pagina, alcuni esempi di arbusti ed erbacee dal portamento tappezzante. Dall'alto, in senso orario: Bergenia cordifolia è un'erbacea perenne di taglia bassa (fino a 50 cm) che riveste tutto il terreno che ha a disposizione e in primavera fiorisce in rosa. Cotoneaster horizontalis ha portamento arbustivo e prostrato grazie al fusto corto da cui si diramano i rami orizzontalmente a ventaglio; è molto ornamentale per la bella fioritura rosata, le bacche autunnali, le foglie minuscole e coriacee. Ajuga reptans è una piccola perenne strisciante, alta fino a 20 cm, le cui foglie di un verde quasi metallico formano densi tappeti; qui è ben abbinata a Libertia peregrinans, perenne dalle foglie nastriformi che virano all'arancio. Accostamento insolito per Heuchera 'Pewter Veil' e Ophiopogon planiscapus 'Nigrèscens', erbacee perenni ideali come coprisuolo, che traggono reciproco beneficio dal contrasto di forma e dai cromatismi tendenti al cioccolato. Con le sue foglie arcuate, Lirìope muscàri forma ampi cespugli che tendono a espandersi tappezzando tutto il terreno; in estate emergono piccole pannocchie di fiori viola. |
A ogni luogo la sua copertura |
Oltre che dagli arbusti, si può attingere a molteplici altre categorie: erbacee perenni, aromatiche, alpine, graminacee e felci. La chiave del successo è la scelta della pianta giusta: a tutti i terreni, asciutti o umidi, ombrosi o assolati corrispondono specie in grado di rivestirli.
All'ombra, nei terreni ben drenati, anche
calcarei, sono splendidi gli ellebori, in
particolare gli ibridi di Helleborus x orientalis dal grande fogliame verde scuro persistente e spighe fiorifere tardo invernali molto longeve; in presenza di maggiore umidità Lirìope muscàri, piccola perenne con fogliame allungato e fiorellini violetti e Pachysandra terminalis. Bergenia cordifolia è un eccellente soggetto per i primi piani delle bordure a mezz'ombra (o al sole se ben irrigata), perché le grandi foglie verde mela sono presenti tutto l'anno e alcune forme assumono accese colorazioni rosso cupo durante l'inverno (B. 'Abendglut').
La fioritura primaverile, bianca nella varietà B. c. 'Silberlicht' ma solitamente rosa, è una piacevole aggiunta al forte contrasto di trama fornito dal fogliame ovale e carnoso. Si può alternare a gruppi di Hosta o di felci, per esempio Matteuccia struthiòpteris, Dryòpteris affinis e Onoclèa sensibilis.
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Effetto scenografico
Se gli arbusti forniscono i risultati più duraturi, tuttavia è con una copertura del terreno tramite stagionali in massa che si ottiene un impatto davvero spettacolare, seppure effimero. |
Alle bordure al sole, con terreno fertile ma ben drenato, si addicono Geranium x psilostemon e G. macrorrhizum, Stachys byzantina e Viola riviniana, mentre alcune succulente risolvono il problema di posizioni assolate e siccitose con terreno poco profondo (Sedum acre, S. spectabilis, S. telephium).
Nei terreni umidi o marginali a corsi d'acqua, esposti al sole, l'abbondanza idrica stimola la rapida diffusione di colonie erbacee di grande estensione: Persicaria, Iris sibirica e I. ensata, Lysimachia, Ajuga, Hosta, Monarda, Rodgersia, Hemerocallis e Zantedeschia sono solo alcune delle scelte possibili.
Grazie all'ariosa leggerezza del fogliame, varie graminacee forniscono validi contrasti di trama se contrapposte ad altre macchie di tappezzanti. Per un effetto coprisuolo compatto sono da preferire specie che non si sviluppano da un unico cespo basale ma che si allargano lateralmente: Phalaris arundinacea 'Picta' (rapida e appariscente grazie alle pronunciate bande bianche), Miscanthus sinensis, Carex e Cortadèria selloana, che presentano fitti cespi ricadenti di tali dimensioni da qualificarsi
come valida copertura, raggruppandone vari esemplari. Attenzione ai bambù tappezzanti tipo Sasa palmata: sono sconsigliati nei giardini piccoli o medi per la tendenza infestante e la tenacia dei getti sotterranei, difficili da contenere e da rimuovere.
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Qui sopra, arbusto sempreverde nano e compatto, Nandina domestica 'Fire Power' garantisce una copertura scenografica, soprattutto in autunno con il fogliame rosso vivo; cresce al sole con terreno fertile.
Sotto a sinistra: Iris sibirica 'Cambridge' è un'erbacea perenne rizomatosa di taglia piccola, da piantare in massa in suoli umidi al sole; in giugno sbocciano gli splendidi fiori azzurro-blu.
In basso al centro: Myosotis alpestris è imbattibile per realizzare dense coperture temporanee, al sole.
Sotto a destra: pianta tappezzante, rustica e a bassa manutenzione, adatta anche a terreni difficili, Persicaria bistorta 'Superba' cresce velocemente e produce in estate graziose spighe di fiori rosa. |
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Nelle situazioni in cui la copertura desiderata è temporanea, alcune annuali o biennali sono utili per tenere a bada la germinazione delle erbacce. Le violacciocche (Erysimum cheiri) si rivelano molto efficaci se trapiantate in autunno nelle aiuole dopo aver interrato i bulbi primaverili, perché formano una massa compatta che protegge il terreno dall'autosemina di infestanti annuali prima dell'emergenza dei bulbi. Sono ideali nei terreni calcarei al sole e la fioritura profumata e multicolore è un superbo complemento alle bulbose. Altrettanto è vero dei nontiscordardimè (Myosotis sylvatica e M. alpestris) che, nei terreni freschi e umidi, si riprodurranno regolarmente con una moltitudine di piantine addensate, fiorite in primavera, che non richiedono diradamenti. Da non dimenticare alcune bulbose con la tendenza a naturalizzarsi: Anemone blanda, Fritillaria meleagris e scilla (Hyacinthoìdes hispanica e H. non scripta). Per forti giochi cromatici le candidate migliori sono annuali decorative come Pelargonium, Cineraria, Impatiens, Tagetes e Begonia, che in massa creano una coltre uniforme di colore per tutta l'estate e parte dell'autunno.
Utili e belle |
Da sinistra, il bel fogliame di Euonymus fortunei 'Emerald n' Gold'; Nemophila 'Penny Black', piccola
annuale
che si mantiene aderente al suolo con graziose foglioline incise, in fiore da inizio a fine primavera;
Viola riviniana, una violetta spontanea dal fogliame cordato e dalla profusa fioritura primaverile,
che si allarga rapidamente in ampie colonie tramite stoloni laterali. |
In pratica: i consigli del giardiniere |
• Se la copertura deve essere permanente, i sempreverdi sono la soluzione più pratica
ma è essenziale eseguire una perfetta preparazione del terreno.
• Tutte le infestanti presenti, sia annuali che persistenti, vanno estirpate (meglio prima che vadano in semente) e non sotterrate durante la vangatura perché tornano altrimenti ben presto alla superficie. Negli spazi limitati l'eliminazione delle infestanti si può eseguire a mano, mentre le grandi estensioni richiedono l'uso iniziale di un erbicida che si biodegrada a contatto del suolo; specie tenaci come il convolvolo, il dente di leone o la gramigna richiedono più di un'applicazione.
• In posizioni pianeggianti una spessa pacciamatura tra le piante appena messe a dimora è utile per evitare l'apparizione spontanea delle infestanti ancora presenti nel terreno.
• Nelle scarpate ci si può avvalere di teli in polipropilene intrecciato, fissati al terreno con filo metallico grosso o pietre, che rimangono però poco estetici fino a copertura completa.
• Se si intende creare un tappeto uniforme di sempreverdi si ricordi che in genere l'altezza finale dipende dalla distanza d'impianto degli esemplari (più sono ravvicinati e maggiore è l'altezza una volta consolidati), ma anche dalla tolleranza alle potature per regolarne l'altezza.
• La capacità di creare una massa densa e compatta dipende anche dalla regolarità di irrigazioni e concimazioni fino al consolidamento.
• Lo sviluppo delle coprisuolo a portamento prostrato richiede in genere una manutenzione annuale, certo meno impegnativa rispetto al prato che necessita di tagli frequenti. Quando ben assestate, queste piante richiedono solo occasionali irrigazioni durante la stagione più calda e sporadiche concimazioni in primavera. |
Le piante più adatte per situazioni speciali |
OMBRA - MEZZ'OMBRA:
Helleborus foetidus
H. x orientalis
Lonicera pileata
Polypodium vulgare
Terreno asciutto:
Aucuba japonica
Anemone nemorosa
Convallaria majalis
Cyclamen coum, C. hederifolium
Dryopteris affinis
Euphorbia robbiae
Geranium macrorrhizum
Hedera hibernica
H. helix e varietà
Hypericum calycinum
Lamium maculatum
Mahonia aquifolium
Pulmonaria officinalis
Ruscus aculeatus
Saxifraga marginata
Vinca minor in varietà
Viola odorata in varietà |
Terreno umido:
Asplenium scolopendrium
Astrantia major
Ajuga reptans in varietà
Bergenia cordifolia e ibridi
Buxus sempervirens
Galanthus nivalis
Helleborus foetidus
H. x orientalis
Hosta in varietà
Lonicera pileata, L. nitida
Luzula nivea
Mahonia nervosa
Onoclea sensibilis
Ophiopogon planiscapus 'Nigrescens'
Polypodium vulgare
Polystichum aculeatum
P. setiferum
Pachysandra terminalis
Ranunculus aconitifolium 'Flore Pieno'
Saxifraga umbrosa
Tiarella cordifolia |
SOLE:
Terreno fertile:
Aster in varietà
Bergenia cordifolia e ibridi
Doronicum austriacum
Calluna vulgaris
Cerastium tomentosum
Cotoneaster - specie prostrate
Euonymus fortunei 'Emerald Gaiety'
ed E. f.
'Emerald n' Gold'
Erica carnea, E. x darleyensis
Hebe albicans, H. francescana
'Variegata', H. 'Pewter Dome'
Helenium in varietà
llex crenata e varietà
Juniperus communis in varietà
J.horizontalis, J.
procumbens,
J. squamata 'Blue Carpet'
Libertia grandiflora
Lythrum virgatum
Phalaris arundinacea 'Picta'
Saponaria acymoides
Persicaria affinis, P. vaccinifolia
Taxus baccata 'Repandens' |
Terreno asciutto:
Cistus x corbariensis
Erigeron 'Charity'
Iberis saxatilis
Lavandula vera
Microbiota decussata
Origanum vulgare 'Aureum'
Phlomis suffruticosa
Santolina chamaecyparissus
Sedum spectabile, S. acre
Senecio vira-vira
Stachys byzantina 'Silver Carpet'
Terreno umido:
Ajuga reptans
Hemerocallis in varietà
Hosta in varietà
Inula magnifica,
I. heleniun
Iris sibirica
Lysimachia celiata, L. vulgaris
Monarda in varietà
Persicaria affinis in varietà
Rodgersia pinnata, R. podophylla
Symphytum officinalis |
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