(The Garden, maggio 2007)
Articolo di Val Bourne
Traduzione di Mariangela Barbiero
I giardinieri dicono spesso che ogni piccolo aiuto conta e, come ci spiega Val Bourne, ciò non potrebbe essere più vero quando si
giardina
in armonia con la natura
L'ERBA È BUONA: Avere una combinazione di erba alta e bassa, non importa quali siano le dimensioni del giardino, è una buona cosa per la vita selvatica, dice Val Bourne. Interrate bulbi o piantine in zolla in autunno e confinate l'area, per esempio con un cerchio di rametti di salice; all'interno dell'area permettete all'erba di crescere, mentre continuate a tosare il prato intorno. La recinzione potrà essere tolta in agosto e l'erba alta tagliata sul finire della stagione.
Viviamo in un'epoca in cui sempre più terreno viene coperto da cemento e mattoni, e questo significa che i nostri giardini, persino i più minuscoli, diventano un rifugio essenziale per la fauna selvatica. Ma quando si parla di fauna selvatica la maggior parte dei giardinieri pensa a ricci, tordi e picchi, e molti credono che appendendo un nido artificiale o comprando una casetta per ricci attireranno queste creature come per magia. Purtroppo, non è così.
La vita naturale va dove c'è tanto cibo: un tordo nidificherà nel vostro giardino soltanto se vedrà che ci sono lumache a sufficienza per nutrire i suoi piccoli; le cinciarelle, sebbene felici di ingozzarsi di cibo commerciale tutto l'anno, hanno bisogno di trovare 10mila invertebrati per nutrire i loro piccoli, in media sette per covata, dalla schiusa fin a quando non diventino autonomi (tra i 13 e i 23 giorni). E i ricci sono davvero molto contenti di trovare lombrichi dissetanti e limacce in abbondanza nel secco clima estivo.
I nostri più ammirati beniamini del giardino stanno sui gradini alti della catena alimentare, ma dipendono da chi sta più in basso, siano essi insetti, gasteropodi o altri invertebrati, quindi i giardinieri che amano la vita naturale hanno bisogno di incoraggiare la crescita e lo sviluppo di queste piccole creature.
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DOMANDA E OFFERTA
Uccellini come le cinciarelle hanno bisogno di 10mila invertebrati per nutrire ogni nidiata di pulcini |
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Valutate l'equilibrio
Il cibo da solo non basta: avrete anche bisogno di creare rifugi per tutto l'anno. Molti giardinieri hanno un prato che viene tosato a 2,5 cm ogni settimana. Ma per chi ha spazio, tenere erba più alta ondeggiante, percorsa da sentieri lineari o curvi diligentemente tosati, può risultare parimenti attraente se vi si piantano narcisi, giacinti selvatici e tulipani tardivi. Possono esservi inseriti anche alcuni fiori di campo: seminate cerfoglio (Anthriscus sylvestris), gerani dei prati (Geranium pratense) e silene (sclopit) il quale cresce bene nelle aree appena sfalciate e in pieno sole (ottimo per un risotto).
Sebbene questi fiori siano piacevoli alla vista e diano anche nettare e polline, il vero scopo dell'erba alta è fornire una cintura di protezione per anfibi (come rane, rospi, e tritoni), uccelli e piccoli mammiferi.
Se il vostro prato è ancora più piccolo, metteteci solo tre tipi di bulbi tra cultivar di Crocus vernus, narcisi piccoli come il 'Jetfire' o Narcissus bulbocodium e aconiti invernali; permettete all'erba di crescere fino ad agosto o settembre. Ho fatto così in molti dei miei giardini riscuotendo discreto successo, soprattutto laddove lo spazio era particolarmente ridotto. Il trucco è di creare un'area che deve essere lasciata indisturbata, come appunto la zona a bulbose, che però sembri parte integrante del giardino. Un semplice bordo di rametti di salice intrecciati separerà l'erba alta dal prato ordinatamente tosato, dimostrando che il tutto è deliberatamente studiato e non una svista.
Queste cinture indisturbate al sole diventano siti ideali di nidificazione per bombi e formiche. Un muretto a secco o una catasta di legni nei pressi forniranno ulteriori nicchie e rifugi. A diverse specie di bombi, tra cui il bombo terrestre (Bombus terrestris), il bombo dalla coda bianca (Bombus lucorum) e il bombo dalla coda rossa (Bombus lapidarius), piace metter su casa nelle vecchie tane dei topi. Aggiungetevi crochi ricchi di nettare, aconiti invernali e primule (Primula veris e P. vulgaris) così da ravvivare la scena. Anche alcune farfalle dalle ali marron, della famiglia delle Satyrinae, potrebbero deporre le uova sui fili d'erba, perciò aspettatevi di veder volare farfalle varie in agosto.
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NON DISTURBARE
Coccinelle svernanti in una canna |
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Arrivate fino ai confini del giardino
Bordi e confini del giardino sono siti potenzialmente ricchi ma spesso ignorati dai giardinieri. Cercate sempre di piantare siepi, sempreverdi o decidue, e metteteci almeno due alberi da frutto. Tentate di creare svariati schermi piantando caprifoglio (Lonicera periclymenum), gelsomini invernali (Jasminum nudiflorum), lagerstremie nane, rose rampicanti e clematidi. Ancora meglio se potete aggiungere uno stagno dall'aspetto naturale.
Le felci sono ideali nelle zone più ombrose. Usate una combinazione di Asplenium scolopendrium, Polystichum setiferum e Polypodium vulgare mescolate alle valenti Dryopteris. Nellle zone di ombra più scura scegliete cultivar della bellissima Dryopteris filix-mas (la felce maschio). Sparpagliate pezzi e tronchetti di legno tra le felci, e se potete interrateli parzialmente. Le larve dei coleotteri colonizzeranno il legno marcescente e anche molti altri organismi troveranno rifugio nelle sue fessure. Le foglie morte sono una risorsa importante per un giardino coltivato in armonia con la natura; io le considero i "piumoni degli insetti" nel mondo naturale. Lasciate che si raccolgano sotto arbusti e alberi e piantate Anemone nemorosa, ellebori e bucaneve.
Cercate di lasciare intatti steli e portasemi durante l'inverno, dove possibile. Phlomis e Acanthus danno asilo a innumerevoli piccoli ragni in letargo, a minuscoli coleotteri e ad altri insetti. Le bordure erbacee di fine estate possono tranquillamente essere lasciate stare come sono anche d'inverno, ma se dovete tagliarle, fate dei tipì che creino riparo per gl'insetti: prendete una manciata di legnetti e tagliateli alla stessa lunghezza (30-40 cm); legateli insieme con della rafia a 10 cm da una estremità e fate ruotare l'altra fino a formare un cerchio (lasciate uno spazio tra due legni per "la porta d'entrata"). Inseriteli nel terreno e riempite il cono di muschio e foglie. Rimuoveteli con attenzione a tarda primavera perché potrebbero essere ancora occupati da insetti e altri esserini.
Attuare piccoli cambiamenti come questi dovrebbe garantire la magica combinazione di cibo e riparo, per regalarvi un giardino ricco di habitat che incanti lo sguardo mentre attira anche la vita selvatica.
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FELCI COME RIPARO
Val Bourne sta lavorando alla sua ombrosa bordura boschiva |
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Tutto sta nell'insieme
Gestite il vostro giardino così da creare una molteplicità di habitat che risultino attraenti all'occhio umano; questo è possibile qualunque siano le dimensioni del giardino
Cercate di avere un'area con l'erba alta che funga da riparo estivo e lasciate alcuni portasemi intatti per l'inverno
Piantate le felci in aree ombrose e aggiungete tra loro legnetti parzialmente interrati
Lasciate che le foglie si accumulino sotto alberi e arbusti
Usate il vostro giardino fino ai suoi confini: create dove potete siepi e schermi usando rose rampicanti, caprifogli e gelsomini
Cercate di avere almeno un albero