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IL
MONDO MISTERIOSO DEI RODODENDRI
di Luisa Ferrari (Giardinaggio,
marzo 2009)
Davvero
spettacolari, queste piante sono esigenti, ma non impossibili
Basta conoscere i loro segreti
Il
genere Rhododendron è molto
più complesso
di quanto si possa dedurre dal numero di esemplari solitamente
reperibili. Dalla preistoria a oggi sono state identificate
in natura più di 800 specie di arbusti e alberi da fiore,
sempreverdi o cadùchi, che provengono da molte parti del mondo,
tra cui Europa, Asia, Giappone, Nord America e in particolare
dalla Cina e dalla regione dell'Himalaya. Si sviluppano
in habitat molto diversi, dalla tundra alpina alle dense foreste
tropicali della Nuova Guinea, Malesia e Australia, ad altitudini
elevate come al livello del mare. Variano notevolmente anche
nelle forme e dimensioni, dai piccoli arbusti striscianti con
fogliame minuto (25 mm) e fiori della grandezza di un ditale
fino ad alberature che raggiungono 25-30 metri di altezza con
foglie molto grandi (60 cm) e infiorescenze di oltre 20 cm.
Botanicamente i rododendri vengono suddivisi a seconda
della presenza o dell'assenza di scaglie sul fogliame,
che talvolta sono quasi invisibili ma spesso assumono l'aspetto
della tipica lanugine feltrosa
(indumentum), che caratterizza
molti esemplari nella pagina inferiore della foglia.
A
parte i rododendri tropicali ed epifitici, detti Vireya, di
scarso utilizzo se non in serre specializzate, per il giardiniere è utile
fondamentalmente ricordare la suddivisione in due raggruppamenti
principali: il primo è composto dalle specie riconosciute
solitamente come i 'veri rododendri', che comprendono le categorie
alpine e artiche;
il secondo è rappresentato dalle azalee, sempreverdi
o caduche.
Nel tempo questi due gruppi hanno dato origine a
migliala di ibridi da giardino, coltivati principalmente per
le fioriture spettacolari, talvolta profumate, in molti
colori, con la sola eccezione del blu. Le loro attrattive non
si limitano però alla produzione fiorifera, alcuni sfoggiano
nel giovane fogliame tonalità rosse, bronzo o glauche,
altri offrono corteccia decorativa che rivela
col tempo sfumature rosate, bruno porpora o argentee e molti
tipi cadùchi assumono accese colorazioni
autunnali. Nonostante l'enorme numero di specie, varietà,
ibridi e cultivar e le differenze che li contraddistinguono,
i rododendri sempreverdi comunemente coltivati sono sufficientemente
caratteristici nell'aspetto da essere facilmente riconoscibili.
A parte le dimensioni, le foglie tendono a essere ellittiche
o arrotondate, verde scuro e coriacee, con pagina inferiore
coperta da peluria color ruggine o bianca; i fiori a cinque
petali sono raggruppati all'apice dei rami e possono assumere
forma piatta, a imbuto, a campana o a trombetta e in vari casi
sono profumati. Il periodo di fioritura individuale
varia da specie a specie ma comprende nel complesso quasi tutti
i
mesi dell'anno, da dicembre a settembre. Nel caso degli ibridi
dipende invece strettamente dalle specie che hanno dato origine
all'incrocio, anche se nella maggior parte dei casi i
comuni esemplari da giardino tendono a essere in fiore tra
fine primavera
e inizio estate.
Nei terreni adatti, la grande varietà di forma e portamento
li rende utili in molte situazioni, dal giardino roccioso alle
bordure e molti ibridi moderni, solitamente più compatti,
sono perfettamente a loro agio in vaso con le debite attenzioni
colturali.
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I
rododendri offrono infiniti ibridi orticoli di grande
effetto e dai colori sgargianti: basta un cespuglio
lasciato crescere libero per illuminare il giardino
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Rododendri:
i migliori in giardino
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Rododendron specie
sempreverdi, con portamento, colore dei
fiori e periodo fioritura:
R. arboreum albero, fiori rossi,
bianchi o rosa, inizio primavera
R. argyrophyllum alberello,
fiori bianchi e porpora, inizio primavera
R. augustinii
medio, fiori azzurro violetti, metà primavera
R. caucasicum piccolo,
fiori crema soffusi lilla, tarda primavera
R. catawbiense grande, fiori
rosa chiaro e lilla, tarda primavera
R. c. 'Album' grande, fiori
bianchi, maggiore resistenza al caldo
R. ciliatum medio, fiori
bianchi o rosati, inizio primavera
R. cinnabarinum grande, fiori
rosso o arancio, tarda primavera
R. elliottii grande, fiori
rubino, metà primavera
R. fortunei grande, fiori
rosa pallido, tarda primavera
R. griersonianum grande,
fiori rosso arancio, inizio estate
R. gigantèum albero,
fiori cremisi, tarda primavera
R. ponticum grande,
fiori lilla o rosa, tarda primavera
R. seròtinum medio,
fiori bianchi, profumati, autunno
R. sinogrande grande,
fiori avorio e rosso, metà primavera
R. thomsonii grande,
fiori rosso vivo, metà primavera
R. williamsianum piccolo,
fiori rosa rosso, metà primavera
R. yakushimanum medio,
fiori bianco rosati, inizio primavera
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Rhododendron ibridi
e cultivar sempreverdi,(i
piccoli arbusti sono particolarmente indicati in
vaso):
R. 'Albatros' grande, fiori bianchi,
grandi, tarda primavera
R. 'Argosy' grande, fiori bianco
puro, estate
R. 'Arthur Osborne' piccolo, fiori
rubino, da giugno a ottobre
R. 'Alison Jonhstone' medio, fiori
gialli macchiati rosa, inizio estate
R. 'Blue Tit' piccolo, fiori
azzurro lavanda, metà primavera
R. 'Billy Budd' piccolo, fiori rossi,
inizio estate
R. 'Brickdust' piccolo, fiori arancio
bronzo, tarda primavera
R. 'Britannia' medio, fiori cremisi,
tarda primavera
R. 'Christmas Cheer' medio, fiori
bianco rosati, inizio primavera
R. 'Dido' piccolo, fiori arancio,
tarda primavera
R. 'Fabia' piccolo, fiori arancio
e albicocca, metà primavera
R. 'Fragrantissimum' medio, fiori
bianco rosati, metà primavera
R. 'George's Delight' piccolo, fiori
giallo e crema, metà primavera
R. 'Jingle Bells' piccolo, arancio
poi gialli, metà primavera
R. 'Loderi' albero, fiori bianchi
o rosa, tarda primavera
R. 'May Day' piccolo, fiori rosso
aranciati, metà primavera
R. 'Pink Pearl' grande, fiori rosa,
metà primavera
R. 'Rubicon' medio, fiori rossi,
metà primavera
R. 'Scarlet Wonder' piccolo, fiori
rosso vivo, metà primavera
R. 'Too Bee' piccolo, fiori rosa
e arancio, metà primavera |
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Boccioli
decorativi
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Le
azalee e i rododendri preparano molto in anticipo i
boccioli verdi, grandi e decorativi: dal momento che
rimangono a lungo sulla pianta prima di aprirsi, è consigliabile
non potare a fine inverno per evitare di asportarli
incidentalmente.
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II gruppo delle azalee costituiva in origine un genere a
sé stante ma venne in seguito incorporato dai botanici
in quello più vasto dei Rhododendron.
Le più sfruttate
commercialmente sono senza dubbio le cosiddette 'belghe'
da fiorista (R. simsii,
sinonimo Azalea
indica), forzate
per la fioritura invernale e di consuetudine regalate.
Offrono varie settimane di fioritura, purché mantenute
in ambienti luminosi e non riscaldati (ma protette dal
gelo), altrimenti si esauriscono in fretta e raramente
riescono
a svilupparsi una volta sfiorite.
Le azalee da giardino sono
invece piante rustiche, cadùche o sempreverdi, che appartengono
a varie categorie a seconda della provenienza. Le prime
varietà commerciali
si ottennero dopo un intenso programma di ibridazione
stimolato alla fine del XIX secolo dall'introduzione di
specie chiave come R. viscosum, R. nudiflorum
e R. luteum. Già nel
1850 ne esistevano sul mercato più di 500, per lo
più provenienti da Gand, in Belgio, dove nacque
una vera e propria industria dell'azalea.
La scoperta successiva di R. molle e R.
kaempferi (dal Giappone)
diede grande impulso allo sviluppo di nuovi incroci, mentre
a R. occidentale (California)
si deve l'aggiunta del profumo che caratterizza alcune varietà odierne.
Le specie e ibridi cadùchi (Azalee
'Ghent', A. ibride Exbury, A. ibride 'Knapp Hill', A. ibride
Ilam, A. ibride mollis)
producono infiorescenze di 5-7 fiori a imbuto in colori che
vanno dal
bianco al giallo, all'arancio, rosa e rosso. Prima di cadere
durante l'autunno, il fogliame si accende di tonalità altrettanto
sgargianti, raddoppiando il periodo di interesse. Le azalee
sempreverdi, che sono in realtà semispoglianti,
includono gli innumerevoli ibridi (non del tutto rustici)
di Azalea indica già menzionati
e le splendide azalee Kurume (oltre
200 varietà), di origine relativamente
recente e provenienti dall'isola giapponese di Kyushu, dove
sono da sempre coltivate.
Abbastanza diffuse anche in Italia, sono arbusti arrotondati,
di piccole o medie dimensioni, resistenti al freddo, con
denso fogliame e fiori piccoli che ricoprono l'intera pianta,
singoli o doppi, in colori dal bianco al rosa e varie tonalità di
rosso.
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A
sinistra, l'azalea ibrida Knapp
Hill 'Persil' incanta
con i suoi splendidi fiori bianco puro solcati da una
vistosa macchia giallo oro. A destra, ottenute incrociando
Rhododendron
japonicum (arancio) con Rhododendron
molle (giallo sfumato arancio),
le Azalea mollis sfoggiano tinte appariscenti
che vanno dal giallo, all'arancio, al giallo sfumato di arancio, fino al rosso.
Risaltano ancora di più perché compaiono
prima delle foglie, a fine aprile - inizio maggio. |
Le regole d'oro
Spesso il fascino di rododendri e azalee induce il giardiniere
ad acquistare esemplari in piena fioritura e trapiantarli
nelle bordure senza tenere conto delle condizioni colturali,
dove si deteriorano lentamente fino al completo esaurimento,
senza corrispondere alla promessa iniziale. Questo è un
indice della specificità delle loro richieste, perché,
se per nulla difficili in situazioni ideali, i rododendri
disdegnano l'approssimazione e si rivelano deludenti se
le regole essenziali non vengono perfettamente rispettate.
A parte le specie tropicali, i rododendri da giardino
sono tutti molto rustici e preferiscono di gran lunga il
freddo al caldo: è quindi opportuno evitare di collocarli
in luoghi direttamente esposti a forti emanazioni di calore
diurno. Come prevedibile in un genere così vasto,
le preferenze climatiche variano, ma la suddivisione
principale prevede in genere i rododendri a mezz'ombra
e le azalee al sole. Tutti condividono però le
stesse necessità colturali. Queste sono dovute
principalmente al tipo di radici che li contraddistingue,
tipiche delle
Ericaceae in quanto prive dei minuti peli nutrizionali agli
apici presenti nella maggior parte delle piante. L'intero
pane radicale è costituito da una massa di barbe
sottili che svolgono la stessa funzione, ma la mancanza di
radici più consistenti e vigorose esercita grande
influenza sulla coltivazione e sull'utilizzo di questi arbusti.
Un
apparato radicale compatto e privo di fittone li rende ideali
per
i contenitori, oltre a facilitare i trapianti,
ma presenta alcuni svantaggi. Mantenendosi
per lo più in
superfìcie, le fini radici capillari seccano rapidamente
in condizioni asciutte e marciscono in condizioni di umidità eccessiva;
soffrono inoltre nei terreni compatti o rocciosi in cui penetrano
a fatica. Tutti i rododendri e le azalee richiedono quindi
terra friabile, fresca e ben areata, obbligatoriamente
di natura acida (il pH ideale è 4-5), con abbondante
presenza di humus per mantenere il giusto livello di umidità.
In Italia le situazioni più propizie si localizzano
nella zona dei laghi, dove esistono splendide collezioni (a
Villa Carlotta sul lago di Como e a Villa Taranto, Isola Bella
e Isola Madre sul lago Maggiore) ma si possono sfruttare con
successo anche aree ai margini di boschi collinari o montuosi
a substrato acido, con esposizioni a mezz'ombra nel caso
dei rododendri e soleggiati per le azalee, dove l'umidità atmosferica
sia sufficientemente costante da rinfrescare il terreno anche
durante l'estate.
Quando queste condizioni non sussistono naturalmente, gli esemplari
si possono coltivare m vaso oppure in vasche di cemento
o letti rialzati riempiti con torba, terra d'erica o terriccio
di bosco, in particolare di faggio e castagno. La difficoltà maggiore è rappresentata
dalle annaffiature, che devono essere eseguite con acqua
non calcarea, preferibilmente piovana e appositamente raccolta,
da utilizzare anche per nebulizzare regolarmente il fogliame
dei sempreverdi nel periodo vegetativo. Apprezzano una pacciamatura
annuale con torba o terriccio di foglie che permette alle radici
di allargarsi in superfìcie, mentre in vaso giova
un apporto annuale di ferro (sequestrene).
Le potature non
sono generalmente richieste, l'unico intervento prevede l'asportazione
dei fiori appassiti facendo attenzione ai germogli del nuovo
fogliame, disposti immediatamente sotto l'infiorescenza.
Da ricordare infine per chi ha bambini che l'abbondante nettare
dei fiori di alcuni rododendri può rivelarsi tossico
se ingerito; il fogliame è inoltre pericoloso per gli
animali al pascolo.
Azalee:
le più belle e affidabili |
Azalea
indica - ibridi sempreverdi:
Azalea Belgian Indica, ibridi fiori doppi mono o bicolori
Azalea Southern Indica, ibridi fiori singoli, più rustiche
Azalea Rutherford Indica, ibridi fiori singoli o doppi, vari colori
Azalea Kerrigan Indica, ibridi fiori simili a rose, mono o bicolori
Azalea mucronatum, ibridi fiori bianchi o rosa profumati
Azalea
Kurume - ibridi sempreverdi:
'Daphne' arbusto medio, fiori bianchi, doppi
'Hatsu Giri' arbusto medio, fiori porpora
'Hinode Giri' arbusto medio, fiori ciliegia
'Iroha Yama' piccolo, fiori bianchi e albicocca
'Iro-hayama' arbusto
medio, fiori rosa lavanda
'Osaraku' piccolo, fiori bianchi soffusi porpora
'Ima-shojo'arbusto medio, fiori rossi, doppi
'Mizuno-yamabuki' arbusto
medio, fiori crema
'Red Robin' piccolo arbusto, fiori rosso arancio
'Ward's Ruby' arbusto medio, fiori rubino
Azalea
specie caduche (con fogliame autunnale colorato):
R. luteum grande arbusto, fiori giallo vivo
R. molle grande, fiori rosa o rosso arancio
R. occidentale grande, vari colori
R. prunifolium grande, fiori arancio-rossi
R. simsii (Azalea indica) grande, fiori rosa rosso
Azalea
ibridi caduchi:
Azalee Ghent (fioritura tardiva, da fine maggio, fiori profumati): 'Gloria
Mundi' (rosso arancio), 'Guelder Rose' (bianchi e arancio), 'Nancy
Waterer' (gialli), 'Pallas' (rossi), 'Unique' (giallo arancio)
Azalee
ibride Exbury (create da Lionel de Rotschild
in Inghilterra):
'Balzac' (rosso fiamma), 'Brazil' (arancio
mandarino), 'Caprice' (rosa
scuro), 'George Reynolds' (gialli), 'Gibraltar' (arancio), 'Hotspur' (rosso arancio), 'White
Swan' (bianchi)
Azalee
ibride Knapp Hill: 'Fireglow' (vermiglio), 'Homebush' (porpora, semi doppi), 'Persil' (bianco con macchia
gialla), 'Pink Delight' (rosa pesca), 'Seville' (arancio), 'Westminster' (bianco)
Azalee
ibride Ilam: 'Ilam Carmen' (albicocca
con macchia giallo pallido), 'Ilam
Louis Williams' (rosa e gialli con
macchia arancio), 'Maori' (rosso
arancio), 'Ilam
Ming' (arancio con macchia
gialla), 'Red
Rag' (rosso arancio), 'Ilam
Yellow Giant' (gialli, molto grandi)
Azalee
ibride mollis (fiori grandi, singoli, non
profumati, fioritura aprile-maggio prima del fogliame,
altezza
media 1.5 m): 'Anthony Koster' (gialli
con macchia arancio), 'Apple
Blossom' (bianco rosa), 'Cristopher
Wren' (giallo arancio), 'Floradora' (rosso
arancio con macchia rossa), 'Orange
Glow' (albicocca
con macchia
arancio), 'Hugo Hardizer' (scarlatti), 'Lemonora' (gialli),
'Winston Churchill' (rosso arancio)
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In
vaso sono facilissimi
Contrariamente a molte piante, i rododendri apprezzano la coltivazione in vaso:
le loro radici, infatti, sono superficiali e non hanno bisogno di terreni profondi.
Ed essendo molto esigenti riguardo alla composizione del suolo, in contenitore è più facile
fornire loro il substrato adeguato.
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All’ inizio
erano lilla...
La storia del genere Rhododendron risale a tempi
molto antichi, come dimostra il ritrovamento di resti fossili che ne individua
la presenza tra la flora terrestre sin dal Miocene (tra 24
e 5 milioni di anni fa). Le prime specie descritte nei testi botanici del XVI
secolo sono R.
ferrugineum e R. hirsutum,
le 'rose delle Alpi' che hanno ispirato numerose leggende montane.
Sono piccoli arbusti sempreverdi
con fiori rosa o porpora, spontanei in Italia su rupi e ghiaioni
ad altitudini elevate, che vennero in un primo tempo associati
ad altri generi, tra cui Cistus,
e poi furono correttamente denominati da Andrea Cesalpino nel
1583.
La prima definizione
ufficiale risale però al 1753 ed è attribuita
a Linneo, che battezzò al contempo il genere
Azalea. In seguito ad una riclassificazione botanica successiva
le
azalee vennero poi a far parte dei Rhododendron, una
modifica che ancor oggi è fonte di confusione.
Queste prime specie spontanee si dimostrarono comunque di difficile
coltivazione in giardino per le richieste molto specifiche
e strettamente legate all'ambiente originario. Si dovette quindi
attendere sino al 1763 per l'introduzione in Inghilterra di R.
ponticum, capostipite di numerosi ibridi odierni,
scoperto agli inizi del 1700 sulle sponde del Mar Nero, in
quello che
un tempo era il regno del Ponto. Questa specie sempreverde
a fiori lilla ha apprezzato il clima umido e non troppo
caldo delle isole britanniche, dove si è naturalizzata
sfuggendo alle colture e diventando addirittura infestante
in alcune regioni.
Seguirono molte altre specie di grande importanza nell'intenso
programma di ibridazione che caratterizzò il XIX secolo,
quali R. caucasicum, R.
catawbiense, R. griersonianum, R.
indicum e R.
maximum (il primo rododendro sempreverde americano,
presente in Europa dal 1736). Incrociando queste nuove specie
si ottennero
ibridi con fioriture in sfumature di rosa e lilla, ma
fu la scoperta più tardiva (1796) di R.
arboreum, una
delle numerose specie originarie dell'Himalaya e in seguito
di R.fortunei (scoperto in Cina nel 1855) a permettere una
vera rivoluzione nel colore della fioritura.
Azalee al sole
Le azalee gradiscono qualche ora di sole,
ma non quello
di mezzogiorno |
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