Con
i consigli di Enrico Shejbal dell'azienda agricola Floriana bulbose -
disegni
di Linda Pellegrini
CLIMA
Quasi tutti i narcisi crescono in ogni clima e sopportano temperature
che arrivano a -20 °C (Zona 6). Fanno eccezione
i narcisi del gruppo Tazetta, che soffrono già a -5 °C
(Zona 9). Al Sud si sviluppano meno in altezza, ma hanno colori
più vivi.
ESPOSIZIONE
Ideale è quella in pieno sole, ma tollerano anche la
mezz'ombra, con tre-quattro ore di sole al giorno. Sono a loro
agio anche sotto alberi o arbusti a foglia cadùca.
TERRENO
Si adattano a qualsiasi terreno, ma preferiscono quelli molto
permeabili, di medio impasto, non troppo umiferi.
LUOGO DI IMPIANTO
Terminata la fioritura, le foglie non vanno tagliate, ma lasciate
seccare naturalmente, per far completare al bulbo la maturazione: è necessario,
perciò, naturalizzare i bulbi dove l'erba alta del
prato non è un problema.
PIANTAGIONE
La si effettua tra fine settembre e
dicembre. Se ben conservati, i bulbi possono essere
piantati sino a febbraio. Conviene interrarne gruppi di 4-10,
secondo
le dimensioni, disposti in cerchio attorno a un bulbo centrale.
Tra l'uno e l'altro si lascia uno spazio pari al loro diametro.
La profondità di impianto deve essere pari al doppio
dell'altezza del bulbo nei terreni pesanti o di medio impasto;
al triplo nei suoli sabbiosi.
IRRIGAZIONI
Occorre innaffiare bene con un getto leggero al momento dell'impianto,
e poi ripetere l'operazione con clima asciutto. In
primavera bisogna bagnare abbondantemente e con regolarità,
aumentando le dosi quando spuntano i fiori. Dopo la fioritura
si riduce la frequenza, sinché le foglie non sono
appassite; d'estate bisogna interrompere le irrigazioni per
evitare malattie fungine.
CONCIMAZIONI
Si effettuano in marzo con un prodotto liquido specifico per
bulbi, oppure con un fertilizzante per rose o pomodori.
PACCIAMATURA
Serve a impedire lo sviluppo delle erbacce e, d'inverno, a proteggere dal gelo. Si può usare argilla
espansa, legno triturato, lava spezzettata, foglie secche.
MOLTIPLICAZIONE
Dopo tre-quattro anni di coltivazione, in luglio, è consigliabile
estrarre i bulbi
che hanno formato gruppi fìtti, separare i bulbilli
formatisi e ripiantarli subito.
COLTIVAZIONE IN VASO
Occorre scegliere varietà a stelo breve,
come 'Hawera', 'Jetfire', 'Little Beauty', Tête-à-Tête'.
I vasi, profondi almeno 25-30 cm, o meglio ancora 30-40, e
con un diametro di almeno 50 cm per i bulbi più grandi,
vanno riempiti con uno strato alto 5 cm di argilla espansa
e con terriccio da giardino, arricchito con pozzolana. I bulbi
vanno disposti a circa 5 cm di distanza l'uno dall'altro. Poi,
si innaffia subito e in abbondanza.
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Enrico
Shejbal
Ricercatore chimico, nel 1997, in pensione, ha fondato Floriana Bulbose, azienda
che offre, in Italia, la più vasta gamma di geofite. |