ORTENSIE BELLE D'AUTUNNO

di Margherita Lombardi – foto di Marianne Majerus
(Gardenia, ottobre 2008)

Da fine estate ai primi geli, suggestive colorazioni rosa, cremisi e porpora tingono i fiori e le foglie di molte varietà. Tutte da scoprire, amare e piantare.

Una bordura di ortensie presso il vivaio belga di Thierry de Ryckel e Vincent Anciaux.

Si riconoscono, da sinistra verso destra, Hydrangea serrata 'Grayswood' e 'Bluebird';
H. paniculata 'Silver dollar'.

 

Thierry de Ryckel e Vincent Anciaux, da diciassette anni proprietari del vivaio "Pepinière de la Thyle" in Belgio, lo hanno scoperto da tempo: per quanto le ortensie siano le acclamate regine dei giardini estivi, è in autunno che si fanno più fascinose. In autunno, quando le loro infiorescenze, gonfie e tondeggianti, o leggere e delicate come merletti, acquistano una bellez H. quercifolia 'Pee Wee'za esausta e dolente.
Quando i "petali" (in realtà i sepali dei fiori sterili) si tingono prima di verde o di rosa, quindi, con ottobre, di porpora o cremisi, per poi strascolorare con l'inverno. Mentre le foglie, assai prima di cadere, si accendono di pennellate arancioni, rosso fuoco, bronzo, viola o quasi nere.
Sono soprattutto tre specie — Hydrangea quercifolia, H. paniculata e H. serrata — e le loro numerose varietà, a possedere quest'anima autunnale, tutta da scoprire e imparare a usare in giardino come sul terrazzo. «Anche se in realtà nella maggior parte delle H. paniculata la colorazione riguarda soltanto i fiori, perché le foglie ingialliscono semplicemente», specifica Roberto Taddei, del vivaio fiorentino Paoli Borgioli. «Questa caratteristica, inoltre, è più evidente nei climi con primavere ed estati fresche e autunni piuttosto freddi, come in Belgio o, da noi, nelle zone di collina e montagna».
La sintesi dei pigmenti responsabili delle tinte autunnali è infatti favorita dall'esposizione al sole diretto, che però da noi, almeno in pianura, per molte ortensie risulta eccessiva; inoltre il caldo estivo ostacola la durata di fiori e foglie.
A questo proposito, Saskia Pellion, del "Vivaio Anna Peyron", una passione per le ortensie di lunga data, ci tiene a sottolineare che si tratta di «piante incredibilmente adattabili a condizioni diverse, in particolare le H. paniculata e quercifolia. Innanzitutto, si ammalano pochissimo e crescono bene anche in vaso, tenendo conto che più è ampio e più belle saranno. Inoltre, hanno risposto bene ai cambiamenti climatici degli ultimi anni, limitandosi eventualmente a rallentare un po' lo sviluppo. Ci siamo accorti, per esempio, che bagnate meno producono radici più robuste, che vanno più in profondità. Da sfatare, infine, che siano così acidofile: il nostro terreno, a pH 6,5 non è proprio acido, ma stanno bene lo stesso; le foglie ingialliscono un po', ma basta dare loro del solfato di ferro ogni due o tre anni».



Alcune ortensie dall'intensa veste autunnale
Hydrangea paniculata 'Melody'
di grande vigore

H. serrata 'Spreading Beauty'
H. quercifolia 'Snow Queen'
alta 1,80 m, in fiore per tre
mesi consecutivi

 

Tre specie, tante varietà

Hydrangea querciflolia 'Little Honey'Guardiamole dunque in dettaglio, queste ortensie tanto preziose in autunno. Innanzitutto la robusta H. quercifolia, perché le ruvide foglie lobate sono simili a quelle delle querce. Originaria delle zone pedemontane degli Stati Uniti sud-orientali, è arrivata in Europa, e precisamente in Inghilterra, nel 1803. Da metà giugno ad agosto, in base alla varietà e alla fascia climatica, produce grandi pannocchie apicali, fitte di fiori sterili bianchi.
Le sue foglie sono tra le più tardive a cambiare colore, anche in base all'andamento climatico. Dopo il periodo di gloria autunnale, H. quercifolia rimane ugualmente decorativa, perché, una volta spoglia, se ne può finalmente ammirare il legno color arancio, che si sfoglia in lamine sottili. Tra le sue varietà spettacolari in autunno vi sH.quercifolia 'Burgundy'ono, tra le più grandi (2-3 metri di altezza), 'Alice', a rapido sviluppo, 'Amethyst' e 'Snowdrift'. Tra quelle di medie dimensioni (1,50-1,80 metri), 'Harmony', dalle grandi pannocchie rigonfie, e 'Snowflake', che cresce lentamente ma incanta con la grazia dei fiori sterili stradoppi, che a fine estate, da bianchi si tingono piano piano di verde, rosa, rosso; infine 'Snow Queen', con pannocchie ben erette sui rami rigidi. Tra le "piccole" (1,20-1,30 metri), risaltano 'Burgundy', 'Sike's Dwarf, 'Pee Wee' e 'Little Honey', una sua mutazione a foglia gialla.H.paniculata 'Vanillé Fraise'
H. paniculata è arrivata in Europa intorno al 1860, dal Giappone e dalla Cina, dove cresce in ambienti da subtropicali a temperati fino ai boschi fra i 500 e i 1.000 metri di altitudine, e infatti è rustica e si adatta anche a caldo e sole. Le sue varietà, di 2-3 metri di altezza, da luglio a metà agosto producono ampie e soffici pannocchie bianche, che si conservano in perfette condizioni fino ai primi geli.
Sulle più interessanti in autunno i vivaisti belgi de Ryckel e Anciaux non hanno dubbi: 'Pinky-Winky', 'Limelight'®, 'Phantom', i cui rami robusti ben sorreggono le sontuose infiorescenze, 'Vanille Fraise'® e 'Early Sensation', che in settembre presenta sia infiorescenze ancora bianche e fresche sia infiorescenze già sfumate di rosa e di rosso.

Ama invece clima e terreno freschi, H. serrata, non a caso soprannominata in H. quercifolia 'Snowdrift' Giappone
e Corea, dove cresce fino a 1.500 metri di altitudine e da cui è giunta nel 1843, "ortensia di montagna". «A dire la verità è una pianta da collezionisti, più piccola e delicata, anche nell'aspetto», dice Saskia Pellion. Leggere, alte e larghe in genere 80-150 centimetri, le H. serrata si distinguono per i rami morbidi e sottili anche una volta vecchi, per le foglie graziose, leggermente seghettate, e per i fiori, che sbocciano tra giugno e agosto, riuniti in infiorescenze globose o di tipo "lace-cap", con i minuti fiori fertili al centro e quelli sterili, grandi, tutti intorno. Bianchi, rosa o blu (ma il colore, come nelle H. macrophylla, può essere intensificato o alterato variando il pH del terreno), sono rivolti verso l'alto ma, appena cominciano a tingersi, si piegano all'ingiù, come timide testoline. Tra le più decorative, 'Bluebird', 'Spreading Beauty', alta appena 50 centimetri, 'Woodlander', le cui foglie nei terreni acidi si fanno quasi nere, e 'Grayswood', alta ben 2 metri.

 

H.serrata 'Grayswood'
H. quercifolia 'Snowflake'
H. paniculata 'Pinky-Winky'

 

Come utilizzarle?

«Le H. serrata davanti a casa o in vaso, per ammirarle più da vicino, oppure all'ombra leggera di alberi alti: in questo caso conviene interrarle in contenitore, per evitare competizioni radicali», consiglia Saskia Pellion. «Le H. paniculata, più alte, le userei per coprire muri o, se non le si pota, per creare siepi di divisione. Alle H. quercifolia, infine, che si sviluppano dapprima in larghezza e poi in altezza e non amano le potature, darei ampio spazio. Non dimenticate comunque che, in generale, le ortensie meno le si pota e meglio è».


====================================================

Ortensie d'autunno
COLTIVIAMOLE COSI'
Con i consigli di R. Taddei del vivaio Paolo Borgioli - disegni di L. Pellegrini

Roberto Taddei

Agronomo, per anni si è occupato di horticultural therapy presso una struttura psichiatrica; da cinque anni è socio del vivaio fiorentino Paoli Borgioli.


Esigenze comuni a H. paniculata, H. quercifolia, H. serrata e varietà


TERRENO
L'ideale è fertile, a buona ritenzione idrica ma ben drenato, con pH 5-7.
Se molto pesante e calcareo, scavate una buca da riempire con torba, pomice, sabbia di fiume e terriccio di foglie di faggio.
CONCIMAZIONI
Somministrate un concime organico in inverno e uno chimico a lenta cessione alla ripresa vegetativa. In vaso, potete usare un concime liquido da inizio primavera ai primi di luglio.
IRRIGAZIONI
Innaffiatele bene nei primi due anni dall'impianto, soprattutto nel periodo estivo; in seguito, se non piove.
PACCIAMATURA
È utile coprire il terreno alla base degli arbusti con foglie, torba, compost, stallatico, cortecciato, per conservarne l'umidità intorno alle radici e arricchirlo di sostanza organica.
POTATURA
Variabile a seconda della specie, può essere eseguita da novembre a marzo.



Tuttavia, soprattutto nelle zone con inverni freddi, è preferibile attendere la fine della stagione, sia perché i fiori secchi sono decorativi sia per evitare di dover potare una seconda volta per eliminare il secco. Inoltre, quanto più interverrete in prossimità della ripresa vegetativa, tanto più vi sarà facile distinguere, e quindi eliminare, i rami e le gemme seccatisi nel frattempo.





Dove si trova

Vivaio Anna Peyron:
via Po 66, Castagneto Po (To), tel. 011 912982, www.vivaioannapeyron.com
Vivaio Paoli Borgioli:
via per Scandicci 265, Firenze, tel. 055 715885, www.pbortensie.com
La Pépinière de la Thyle:
rue de Nivelles, 1490 Faux, Belgio, tel. 0032 (0) 10614491, tderyckel@swing.bewww.pepinieredelathyle.com

Quanto costa: 15-24 € per piante coltivate in vasi larghi 18-24 cm.




ORTENSIE D'AUTUNNO
I tre diversi tipi di potatura

Esigenze di H. paniculata e varietà

CLIMA
Molto rustiche (temperatura minima invernale -20 °C, zona 6B), riprendono a vegetare tardi, sfuggendo così alle gelate tardive e, poiché fioriscono dalle gemme dell'anno, se colpite fanno in tempo a produrne altre. Sopportano però anche le alte temperature estive. ESPOSIZIONE
Mezza giornata di sole, meglio il mattino: all'ombra crescono disordinate e deboli.
IRRIGAZIONI
Una volta attecchite, richiedono meno acqua rispetto alle altre ortensie.
POTATURA
Fioriscono dalle gemme dell'anno e tollerano potature drastiche. E'possibile accorciare tutta la vegetazione a 20-30 cm da terra: si formeranno cespugli di 1 metro circa di altezza, che produrranno fiori più grandi, ma meno numerosi. Lasciar sviluppare un'impalcatura di un'altezza preferita e in seguito accorciare fin lì tutti i rami: si otterranno piante più o meno alte, un po' più spoglie alla base ma con una chioma ampia, morbida e ricca di fiori.
Lasciarle crescere senza potatura, se non di pulizia dal secco a primavera: diverranno grossi arbusti, elegantemente disordinati, con fiori via via più piccoli.
SENSIBILITÀ Al PARASSITI
A volte afidi, qualche maculatura fogliare.
MOLTIPLICAZIONE
Per talea semilegnosa in luglio e agosto e legnosa a fine inverno.

 

Esigenze di H. quercifolia e varietà

CLIMA
Rustiche (temperatura minima invernale -15 °C, zona 7B), riprendono a vegetare piuttosto tardi, sfuggendo così alle gelate tardive; si adattano anche ai climi piuttosto caldi e asciutti: la fioritura è anzi migliore dopo un'estate calda.  
ESPOSIZIONE
Luminosa e, per una ricca fioritura e un'intensa colorazione autunnale, mezza giornata di sole diretto.
TERRENO
Anche leggermente calcareo (pH 7-7,5), purché perfettamente drenato. 
IMPIANTO

Il colletto deve trovarsi sopra il livello del terreno, per evitare ristagni e lo sviluppo di marciumi.
IRRIGAZIONI
Una volta attecchite, richiedono molta meno acqua rispetto alle altre ortensie
POTATURA
Fioriscono sugli apici del legno vecchio. Non spuntatele mai, pena la mancanza di fioritura: eliminate solo infiorescenze e rami secchi e parte di quelli più vecchi e legnosi.
SENSIBILITÀ Al PARASSITI
Raramente acari e maculature fogliari; a volte marciumi radicali (Armillariella mellea); marciumi del colletto in terreni mal drenati.
TUTORI
I fiori delle varietà più disordinate e con rami sottili ('Harmony', 'Tennessee Clone') nei primi anni vanno sorretti.
MOLTIPLICAZIONE
Per talea semilegnosa, non sempre facile.



Esigenze di H. serrata e varietà

CLIMA
Amano le estati fresche e senza eccessi termici; nei climi mediterranei si giovano di ombra luminosa. Molto rustiche (temperatura minima invernale -20 °C, zona 6B), sono ideali per i giardini di montagna fino a 1.500 m di quota.
ESPOSIZIONE
Ombra, con sole di primo mattino. Il sole diretto nelle ore più calde invecchia in fretta i fiori e brucia i margini fogliari.
COLORAZIONE DEI FIORI
Le cultivar rosa richiedono suoli con pH superiore a 6,5, le azzurre con pH inferiore a 6,5; le bianche rimangono invariate. Scegliete quindi le più adatte al terreno anziché pensare di riuscire a modificarlo, e "aiutatele": le rosa con prodotti a base di gesso o calce idrata spenta; le azzurre con concimi ricchi di potassio e poveri di fosforo e prodotti a base di sali di alluminio.
IRRIGAZIONI
Non lasciate mai asciugare il terreno, ma non inzuppatelo neppure, perché temono sia la siccità sia la troppa umidità.
SENSIBILITÀ Al PARASSITI
Raramente afidi e cocciniglie; talvolta oidio.
POTATURA
Fioriscono sul legno vecchio, ma talvolta fanno qualche fiore a fine estate sul legno dell'anno. Lasciatele sviluppare libere nei primi anni; in seguito eliminate fiori e rami secchi e parte dei rami più vecchi alla ripresa vegetativa).
MOLTIPLICAZIONE
Per talea legnosa a fine inverno.



A sinistra, uno scorcio del vivavio belga La Pépinière de la Thyle,
presso il quale sono state realizzate le foto, a destra, i proprietari