econotizie
UTILI E BELLE, LE NUOVE PACCIAMATURE
di Maria Brambilla (Gardenia, maggio 2009)
Uno scorcio del famoso giardino sperimentale di CHAUMONT-SUR-LOIRE
Coprire il terreno attorno alle piante con paglia o foglie secche per impedire la crescita di specie indesiderate: una pratica colturale ecologicamente corretta, messa a punto osservando quello che avviene nei boschi e usata da sempre negli orti per evitare la corvè del diserbo manuale, ma anche per proteggere le radici degli ortaggi dai raggi del sole o dal gelo, per ridurre l'evaporazione dell'acqua dal terreno e per arricchirlo di sostanze nutritive.
A dispetto delle sue umili origini, da qualche tempo la pacciamatura ha varcato anche i cancelli dei giardini, compresi quelli più sofisticati, contribuendo a ridurre l'impiego dei micidiali diserbanti: merito soprattutto della corteccia di pino tritata, presente sul mercato ormai da anni, e più recentemente di alcuni pacciami organici di nuova generazione capaci di mescolare brillantemente doti funzionali e virtù estetiche. Materiali che in molti casi sono stati messi alla prova nel giardino sperimentale permanente di Chaumont-sur-Loire, ambita e innovativa vetrina nella quale hanno trovato ospitalità idee che hanno lasciato il segno, a cominciare dal prototipo di giardino verticale inventato da Patrick Blanc.
Tappeti patchwork in giardino |
E' qui che, magari accostando quelle di colore diverso in modo da ottenere ai piedi di alberi e arbusti tappeti di grande effetto ornamentale, sono state collaudate le scaglie di legno dalle tinte inedite (turchese, ocra, ruggine, smeraldo), oppure i gusci di cacao, materiale leggero, facile da stendere e resistente al vento, o ancora le fibre di cocco, che si decompongono lentamente e sono insuperabili nel proteggere le radici dal caldo e dal freddo. L'ultima arrivata è la paglia di canapa, che oltre a un bel colore chiaro ha mille altre virtù: non viene spazzata via dal vento, è efficace contro le limacce, assorbe una quantità d'acqua pari a tre volte il suo peso e poi la rilascia lentamente, ma soprattutto non contiene residui di insetticidi o altri prodotti chimici.
Il giardino sperimentale permanente di Chaumont (www.domaine-chaumont.fr) viene aperto al pubblico in occasione del Festival dei giardini, che quest'anno si tiene tutti i giorni da fine aprile al 15 ottobre.
Sopra: una pacciamatura di gusci di cacao, facile da stendere e resistente al vento.
Come fare |
|
COME PACCIAMARE
Per essere pienamente efficace la pacciamatura va stesa su un terreno perfettamente ripulito e, se possibile, smosso con una leggera zappatura. Disposta a cerchio attorno ai piedi delle piante, deve avere uno spessore che, secondo il materiale usato, può variare dai 5 cm (gusci di cacao e paglia di canapa) ai 10 cm (corteccia di pino).
QUANDO PACCIAMARE
Il periodo migliore per mettere mano a questo lavoro è la primavera inoltrata, quando il terreno si è ormai scaldato.
ERBA, PAGLIA E...
Un pacciame molto efficace è anche quello ricavato dal taglio del prato: prima di stenderla sul terreno l'erba va però fatta asciugare, per evitare che marcisca. Unico inconveniente di questo materiale a costo zero è che va reintegrato ogni due mesi. La corteccia di pino, che acidifica il terreno, è particolarmente adatta per azalee, rododendri, camelie, Pieris ed eriche, mentre per le piante che preferiscono i terreni calcarei, per esempio le rose, sono più indicati i gusci di cacao, l'erba di sfalcio o la paglia di canapa. |
DOVE SI TROVANO LE PACCIAMATURE |
La corteccia di pino può essere acquistata in ogni garden center. Per avere informazioni sui punti vendita dei gusci di cacao ci si può rivolgere a Fertil (tel. 035 4423299); per i dischi in fibra di cocco conviene contattare Zoccarato (info@zoccarato.it), mentre per la paglia di canapa bisogna oltrepassare le Alpi e chiedere all'azienda francese La Chanvrière de l'Aube: www.chanvre.oxatis.com |