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Allegri e spumeggianti, sbocciano instancabili sino
ai primi freddi.
Quanto a dimensioni e colori, non c’è che l’imbarazzo
della scelta
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Una
cultivar di Penstemon dai
fiori grandi, di un insolito color madreperla, portati
da steli allti fino a 90 cm.
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Esuberanti
e insoliti, i Penstemon fioriscono per tutta l'estate,
portando allegria e colore anche quando le altre piante,
per il caldo oppressivo, si concedono una pausa, e il giardino
appare un po' spoglio. Le infiorescenze a spiga di queste
erbacee perenni di origine americana, coltivate
nei nostri climi come annuali o biennali, disegnano calde
pennellate verticali che dal blu arrivano al rosso acceso,
passando per tutte le sfumature del viola (ma non mancano
varietà gialle o candide).
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Erbacee
perenni di origine americana, i Penstemon crescono
bene anche nei nostri climi, ma vanno sostituiti ogni
due otre anni; per farli durare di più, bisogna
tagliare le infiorescenze sfiorite. Le cultivar più delicate,
invece, vengono coltivate come annuali.
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A volte fluttuanti e leggere, ma più spesso ricche
e piene, le spighe hanno altezze variabili da poche decine
di
centimetri a oltre un metro, e sono formate da 10-30 fiori
tubulari, che si schiudono scalarmente a partire dalla base
dello stelo che li sostiene.
Viste da lontano le corolle regalano un colpo d'occhio d'incredibile
bellezza, ma bisogna avvicinarsi e a volte volgere all'insù le
pudiche campanelline per apprezzarle fino in fondo. Come
batacchi, i cinque stami filamentosi che danno il nome
al genere — dal greco, pente stemon — pendono
all'interno della cavità, bianca o ravvivata da
striature colorate, utili agli insetti per trovare senza
difficoltà le sacche nettarifere; mentre i cinque
lobi intensamente colorati con cui termina la corolla si
ripiegano verso l'esterno.
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P.'Vesuvius'
Una cultivar dai fiori intensamente viola e dallo sviluppo
contenuto, selezionata per la coltivazione in
vaso.
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Uno
dei pregi dei Penstemon è il numero
sorprendente di ibridi con cui si presentano sul mercato,
diversi non soltanto per le colorazioni dei fiori, ma soprattutto
per le loro dimensioni e, in particolare, per la larghezza
e lunghezza della porzione tubulare. Quest'ultima, infatti,
può variare da pochi millimetri a 5-6 centimetri.
Rispetto alle specie, gli ibridi sono più grandi, hanno
colori più brillanti e fioriture più prolungate,
ma sono meno rustici e resistenti e hanno esigenze idriche
maggiori.
Notevole variabilità di forme e dimensioni si riscontra
anche nelle foglie dei Penstemon, che tuttavia sono
piuttosto insignificanti, di un banale verde medio. Fa eccezione Penstemon digitalis 'Husker
Red', che forma un bel tappeto bordeaux, sopra il quale svettano
le infiorescenze bianche.
Queste
briose, belle e appariscenti americane, che contano circa 250
specie, appartengono alla famiglia delle Scrophulariaceae e
furono importate in Europa a partire dal 1758; in giardino
sono perfette per le bordure miste, purché le
si pianti in grandi gruppi, insieme con piante ugualmente vistose
e dalle medesime esigenze di sole e terreno ben drenato.
Bello,
per esempio, per assonanza di portamento l'abbinamento con Digitalis e Delphinium,
ma anche quello con Geranium, Dianthus e Alyssum,
che al contrario formano vaporose nuvole di fiori capaci di
creare un piacevole contrasto con le infiorescenze verticali
e ordinate dei Penstemon.
E per chi non ha un giardino? Niente paura: i Penstemon vengono
bene anche in vaso. L'unica avvertenza è di
travasarli direttamente in contenitori grandi, dato che hanno
un rapido sviluppo.
Una
delle cultivar rosa più amate per il bel fogliame
e l’altezza delle infiorescenze, che superano
il metro
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Uno
degli ibridi che fin dall'introduzione in Europa ha avuto
più successo. Rustico e frugale, cresce senza
difficoltà quasi ovunque, aprendo per tutta l'estate
numerose corolle. Belle anche le foglie, sottili e fìtte,
di colore verde chiaro, che rendono la pianta interessante
anche quando non è fiorita. |
Coltiviamoli
così
con
il consigli di Chiara Saccavini
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Chiara
Saccavini
Udinese, lavora da otto anni nel vivaio di famiglia, che
ha saputo rinnovare introducendo interessanti collezioni,
come quelle di 350 begonie, 20 gelsomini e altre piante
profumate.
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Esposizione
e clima
I Penstemon vanno piantati in pieno sole,
in posizioni calde ma ben aerate, e luminose, altrimenti "filano" e
non fioriscono. Data l'origine montana della maggior
parte delle specie, sono rustici e sopportano
temperature di anche -8 °C. Per proteggere
dal freddo le specie più delicate, pacciamare
con una coltre di foglie o torba.
Terreno
Crescono bene in tutti i tipi di terreno, anche in quelli
poveri di elementi nutritivi, meglio se neutri o neutro-alcalini l'importante è che
siano ben drenati.
Concimazioni
Tra marzo e aprile, somministrare un concime ricco
di fosforo e potassio per favorire le fioriture;
nei mesi successivi, fino a ottobre, fornire un qualunque
concime ternario bilanciato.
Potature
Pur essendo piante perenni, da noi i Penstemon si
comportano come biennali. Tuttavia possono durare più a
lungo se si tagliano le spighe fiorali non appena
appassiscono. Questa operazione, inoltre, stimola
la pianta a produrre più fiori. In novembre tagliare
tutta la vegetazione a 30 cm di altezza e, tra febbraio
e marzo, quando il rischio di gelate è scongiurato,
tagliare di nuovo, a 10 cm dal suolo.
Propagazione
Si può partire dal seme, ma è diffìcile
reperirlo in commercio e volendo utilizzare quello prodotto
dalle proprie piante, è indispensabile che non
si tratti di ibridi. Quindi il metodo migliore è la
talea: tra agosto e settembre prelevare dai
rami semilegnosi, purché non portino fiori, porzioni
lunghe 4-5 cm. Lasciare una sola coppia di foglie e
interrare le talee in un miscuglio in parti uguali di
terriccio universale,
sabbia e perlite. Tenerle in vaso in posizioni riparate
tutto l'inverno. La primavera successiva trapiantarle
in terra.
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P.'George
Home'
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P.'Husker
Red'
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P.'Beech
Park'
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P.'Osprey'
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Fiori:
impollinatore che vai...
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La
corolla dei Penstemon, formata da un vistoso
tubulo che nella porzione terminale si dilata in due
lobi superiori e tre inferiori, può essere molto
diversa da specie a specie. A seconda dell'agente impollinatore
infatti, il tubulo che la costituisce può variare,
sia in lunghezza sia in larghezza, da 8 mm a 5-6 cm;
ciò permette di dividere i Penstemon in
due gruppi. Il primo riunisce quelli impollinati dagli
insetti, con tubuli larghi e ben aperti, più spesso
blu porpora o violetto e con gola solitamente bianca,
solcata lungo i tre lobi inferiori, da striature colorate
che guidano gli insetti alle sacche di nettare. Il
secondo gruppo comprende invece fiori a corolla tubulare
stretta, lunga e poco svasata, tanto da risultare quasi
cilindrica. Queste specie, nei Paesi di origine, sono
impollinate dai colibrì e generalmente hanno
fiori di colore rosso o rosa carico.
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Alcuni
ibridi di altezze variabili tra 60 cm e un metro,
perfetti da mettere
in secondo piano nei bordi misti.
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P.'Chocolate
Drop'
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P.'Maurice
Gibbs'
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P.'Sour Grapes'
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P.'Raven'
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Per
saperne di più |
I
vivai
- L'orto fiorito: Martignacco
(UD), tel. 0432.677590 www.ortofiorito.it
- Azienda agricola
di Pier Luigi Priola: Treviso,
tel. 0422.304096,
www.priola.it
II libro
the Gardener's
guide to growing
Penstenon,
David & Charles
Publishers, 36,50 €.
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Grazie
alle vistose infiorescenze dallo sviluppo verticale,
i Penstemon sono perfetti per dare slancio
e movimento alle bordure. In generale stanno bene con
essenze ugualmente vistose, capaci di reggere il confronto.
Qui fanno da sfondo a Lavandula stoechas. |
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