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Le
foglie gigantesche della ninfea Victoria amazonica,
originaria del Brasile e adatta solo a climi miti, hanno
fino a 3 m di diametro.
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Alcune
galleggiano in superficie e altre lavorano
nel profondo, alcune vogliono avere i piedi
sommersi e altre si lasciano solo accarezzare
dall'acqua: ecco caratteristiche
e segreti delle
piante che amano l'umidità.
Molte
piante che crescono nell'acqua o in sua prossimità possiedono
grande carattere e creano un forte impatto ornamentale
in giardino. Grazie alla presenza costante di abbondanti riserve
idriche, non temono l'evaporazione fogliare e possono
sfoggiare una vegetazione che raggiunge talvolta dimensioni
straordinarie. Oltre al fogliame rigoglioso, molte specie offrono
generose fioriture in grado di evocare atmosfere diverse,
da un sapore tropicale o una sobria eleganza, fino a effetti
più rustici per giardini naturali.
A ognuna il suo posto
Le acquatiche splendide sono tante e spesso, soprattutto dopo
l'installazione di un piccolo specchio d'acqua, si è tentati
di accumulare tutte quelle che catturano l'attenzione senza
tenere conto delle differenze tra le specie. In natura,
negli stagni e nei terreni paludosi, invece, ogni pianta
riveste un ruolo preciso che contribuisce alla formazione
e al mantenimento ottimale di un habitat specifico.
Per creare una composizione di buon effetto in giardino è utile,
quindi, esercitare moderazione e apprezzare l'importanza
di diversi tipi di acquatiche, badando ad associarle a seconda
della funzione, oltre che alle classiche regole estetiche.
Lavoro sommerso
Le specie ossigenanti (come Fontinalis antipyretica, Elodea
crispa, Brasca increspata e Ceratophyllum
demersum)
rimangono interamente sommerse (con parziali riemersioni
per la fioritura in alcuni casi) e sono per lo più poco
decorative, ma essenziali alla salute del laghetto o
dello stagno perché, assorbendo anidride carbonica
e sali minerali in eccesso, mantengono l'acqua pulita e dolce.
Come suggerito dal nome, producono inoltre l'ossigeno necessario
per la sopravvivenza di molte creature acquatiche.
Vari Miriophyllum, tra cui M. acquaticum e M.
spicatum rappresentano
un'eccezione per il bel fogliame lavorato in sottili
pizzi sfrangiati che fa capolino dalla superficie dell'acqua.
Esteticamente molto piacevole, la loro introduzione nei laghetti
può rivelarsi un errore per il ritmo troppo invadente
con cui si sviluppano. Richiedono regolare rimozione della
vegetazione in eccesso che può impedire la crescita
di specie meno vigorose.
Il
fiore sacro
Venerato
e offerto come dono votivo da buddisti e induisti,
il fior di loto (Nelumbo nucifera) si distingue
per grazia e bellezza.
Pianta rapida e rustica, offre spendidi fiori rosa pastello e foglie decorative
alte fino
a 1 metro e larghe fino a 60 cm. |
Pontederia cordata
Molto decorativa per le belle foglie lanceolate
e le
incantevoli spighe
di fiorellini viola. Fiorisce a lungo, dall'estate fino
a ottobre, gradisce
il
sole ma accetta la penombra. |
Sul filo dell'acqua
Le specie dette galleggianti sono invece dotate di radici sommerse
che non richiedono ancoraggio, si dispongono elegantemente
in gruppi ordinati sulla superficie dell'acqua e offrono
ombra e protezione a piccole creature e organismi acquatici.
Pistia stratioides (la
lattuga d'acqua) o il giacinto d'acqua (Eichornia
cràssipes) sono molto decorative e ottime
anche in contenitori poco profondi, non resistono però al
freddo e vanno trattate come annuali da rinnovare ogni primavera.
Attenzione, invece, soprattutto nei piccoli spazi, alla rustica
lenticchia d'acqua (Lemna),
che ricopre velocemente intere aree soffocando altre specie
e necessita di regolare asportazione.
A eccezione dei laghetti più grandi, è consigliabile
resistere anche al fascino di Azolla
caroliniana,
graziosa felce in miniatura, il cui aspetto delicato non
rivela la
natura invadente. Da notare in proposito che, nonostante
la necessità di schermare parte della superficie,
un buon equilibrio si raggiunge mantenendo la giusta proporzione
tra zone ombreggiate e la penetrazione dell'acqua da
parte dei raggi solari, che assicurano la vita a specie ossigenanti
sommerse e alla fauna spontanea.
Non solo ninfee
Varie acquatiche di grande effetto con fogliame e fiori
emergenti richiedono invece maggiore profondità di
impianto. Tra le più amate la classica ninfea, incantevole
perenne con grandi foglie galleggianti e splendidi fiori
che ombreggiano la superficie dell'acqua per molti mesi. La
chiave di lettura nella selezione si deve orientare verso le
numerose specie rustiche piuttosto che tropicali, piante longeve
di dimensioni variabili che si suddividono in gruppi diversi.
Le grandi varietà tradizionali, che si sviluppano in
genere circa una volta e mezzo la profondità d'impianto,
richiedono parecchio spazio, ma esistono anche ninfee di dimensioni
medie, piccole, nane e addirittura miniature. Tutte si coltivano
facilmente (a una profondità dai 10 ai 90 cm a
seconda del tipo), ma richiedono acqua ferma (non gradiscono
fontane o zampilli), in pieno sole. Tra le meno note, Orontium
aquaticum è una bella pianta rustica a sviluppo
lento che merita una posizione prominente al centro di un laghetto
o vicino alle sponde in spazi più ampi. Il cespo eretto
di foglie ornamentali si affaccia in superficie, seguìto
a metà primavera da infiorescenze verticali, bianche
con la punta gialla, simili a piccole candele.
Aponogeton distachyos, il biancospino d'acqua, è un'altra
specie insolita da acque profonde che offre molti aspetti interessanti:
facile coltivazione, lunga fioritura molto profumata (anche
all'ombra) e fogliame decorativo più o meno sempreverde
a seconda del clima.
Pontederia cordata è particolarmente incisiva per
la forma scultorea e l'eleganza del fogliame. I piccoli fiori
azzurri di forma cilindrica appaiono da metà estate
all'autunno e danno una nota di colore al laghetto in
un periodo di scarse fioriture. Cresce facilmente in pieno
sole o in ombra leggera e raggiunge un'altezza di 75 cm, si
adatta bene a profondità variabili tra 15 e 40 cm.
Steli
e piume
La
curiosa Typha laxmannii,
miniatura della canna dei fossi, perfetta per
piccoli
stagni naturali e suoli umidi,
dove attira
la vita
selvatica.
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Spighe
in riva al lago
Lythrum salicaria è una
graziosa palustre spontanea con spighe erette rosa
carico per tutta l'estate.
Cresce bene sia al sole che alla mezz'ombra, non ha
paura del freddo e in autunno produce caratteristiche
capsule
semilegnose che contengono i semi. |
Papiro (Cyperus),
pianta palustre per climi miti,
più nota come pianta da interni,
apprezzata per i lunghi
steli delicati e le infiorescenze
a ombrella,
leggere e piumose. |
Se
l'acqua non c'è |
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In
assenza di terreni naturalmente paludosi, è molto
semplice creare letti umidi o buche individuali in
bordure già esistenti per ospitare esemplari
di specie marginali o palustri. |
1.
La profondità dello scavo dovrà essere
di almeno 45 cm, al sole o all'ombra a seconda delle
specie
desiderate.
2. Rimuovete pietre e altri detriti grossolani sul fondo della buca e rivestitela
con fogli di polietilene o membrana impermeabile per laghetti, lasciando fuoriuscire
un ampio margine lungo i bordi. Ancorate il rivestimento sul fondo con mattoni
o pietre, poi foratelo con una forca a intervalli di circa 5O cm.
3. Disponete uno strato di 5
cm di ghiaia sul fondo per evitare che l'acqua diventi stagnante e inserite
lateralmente un pezzo di canna da irrigazione, che servirà ad
aggiungere acqua quando necessario.
4. Mescolate la terra ricavata
dallo scavo con grandi quantità di letame
o composta (ma non torba!) per ottenere un terriccio più spugnoso e
usacelo per riempire la buca.
5. Per facilitare il lavoro piantate l'area prima di irrigarla, poi annaffiatela
abbondantemente e lasciate che il terreno si assesti per qualche giorno. Aggiungete
terra come necessario per ottenere una superficie uniforme, annaffiate nuovamente
e applicate poi una spessa pacciamatura (di 5-8 cm) di corteccia o foglie decomposte
per ridurre l'evaporazione.
6. Quando il peso del terriccio
si è assestato tagliate la membrana in
eccesso che fuoriesce dai bordi e coprite il resto di terra per nasconderla
alla vista. Aggiungete acqua nella sezione di canna che fuoriesce da un lato,
quando
necessario per mantenere il livello desiderato.
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Le
migliori specie da acqua e palude |
Emergenti
da acque profonde
(e profondità dell'acqua):
Nymphaea in varietà 10-90 cm
Orontium aquaticum 10-45 cm
Aponogeton distachyos 30-90 cm
Pontederia cordata 10-40 cm
Persicaria amphibia 0-120 cm
Nelumbo nucifera 30-60 cm (loto, climi caldi)
Galleggianti
Eichornia cràssipes
Hydrocharis morsus-ranae
Morsilea quadrifolia
Pistia stratioides
Stratiotes aloides
Trapa natans
Utricularia vulgaris
Marginali
(profondità 0-15 cm)
Àcorus calamus
Calla palustris
Caltha palustris
Cardàmine pratensis
Carex elata
C m. 'Evergold'
Cyperus longus
Glyceria maxima 'Variegata'
Houttuynia cordata
Iris pseudàcorus
I. pseudàcorus "Variegata"
Lobelia cardinalis
Lysichiton americanus
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Molinia
caerulea
Thypa laxmannii
Sagittaria sagittifolia
Zantedeschia aethiopica
Palustri
Astilbe
Hosta
Hemerocallis
Geum rivale
G. "Mrs Bradshaw'
Gunnera manicata
Iris sibirica
I. ensata
I. levigata
Ligularia dentata
Lythrum salicaria
Matteuccia struthiopteris
Osmunda regalis
Persicaria
Phalaris arundinacea 'Picta'
P. aurantica
P. pulvirulenta
P. japonica
P. vialii
Polystichum in varietà
Rheum palmatum
Rodgersia tabularis
Bulbose
marginali e palustri
Camassia leitchinii
Canna in varietà
Colocasia aesculenta
C a. 'Black Prince'
Schyzostylis coccìnea |
Una riva piena di fiori
Le acquatiche marginali si inseriscono invece in acque
poco profonde o nel terreno fangoso ai bordi di stagni, laghetti
o ruscelli, collegandoli visivamente con il territorio
circostante. Nel loro habitat naturale il livello dell'acqua è soggetto
a grandi variazioni, di conseguenza questa categoria comprende
specie molto adattabili, che si adeguano a diversi livelli
di saturazione del terreno. La maggior parte delle marginali
si sviluppa inizialmente a poca profondità vicino alle
sponde, per poi 'migrare' gradualmente verso fondali più bassi: è importante
quindi non collocare esemplari giovani troppo a fondo.
Equisetum
hyemale (sin. E. ibernale) è una specie perenne sempreverde
con marcature e portamento molto decorativi che non condivide
il carattere infestante di altri equiseti, ma necessita comunque
di spazi ampi oppure di contenimento in vasche o contenitori,
dove crea un insolito punto focale e contrasta piacevolmente
con specie galleggianti o emergenti a foglia arrotondata.
I rigidi steli cilindrici prodotti da rizomi striscianti sono
privi di fogliame e presentano piccole fasce scure orizzontali
che attraversano il fusto a intervalli regolari conferendogli
un aspetto etereo, quasi trasparente.
Molinia caerulea e molti Carex sono
solo alcune delle graminacee marginali che forniscono buon
contrasto di forma e trama:
come regola generale nei piccoli spazi è preferibile
utilizzare solo specie che si sviluppano da un unico cespo
basale piuttosto che tramite radici striscianti, che tendono
a diffondersi incontrollatamente.
La canna comune di stagni
e fossi diventa molto grande e quindi poco si adatta a contesti
acquatici limitati, se si desidera conferire un carattere
naturale allo specchio d'acqua meglio orientarsi verso Thypa
laxmannii, replica della specie spontanea ma di dimensioni
ridotte (75-90 x 90 cm). Caltha palustris gode di grande popolarità per
il portamento elegante, la fioritura precoce e la capacità di
adattarsi a diverse posizioni umide. Radica facilmente
dove gli steli vengono a contatto con la terra, quindi la talea è un
facile metodo di riproduzione.
Lysichiton americanus è ancora
poco conosciuto ma inconfondibile per le grandi foglie
verde mela simili a quelle di Bergenia,
che lo rendono degno protagonista di qualsiasi composizione.
La fioritura di grandi
spate gialle, alte circa 30 cm, avviene prima dello svolgersi
del nuovo fogliame ed è davvero spettacolare; si ricordi
però che la pianta è restia a fiorire se viene
disturbata.
La calla (Zantedeschia aethiopica) è di
solito considerata come pianta da interni o serra fredda per
la produzione delle
belle spate bianche in primavera ed estate. La varietà Z.
a. 'Crowborough' è tuttavia rustica in tutte
le regioni escluse le più fredde, se coperta dopo la
caduta delle foglie da una spessa pacciamatura di paglia o
foglie,
oppure da un livello minimo di acqua (almeno 20 cm) durante
l'inverno. Molto adattabile, la calla si può considerare
palustre o marginale, necessita di esposizione al sole
a una profondità di 5-30 cm. Arreda con eleganza
giardini d'acqua classici o moderni, anche in ampi contenitori.
Da segnalare anche Sagittaria sagittifolia, altro punto focale
degno di nota, e Houttuynia cordata, una graziosa specie tappezzante
dal fogliame cordato e fiori bianchi a inizio estate.
Fioriture
in mezzo all'acqua |
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Caltha
palustris è una
splendida marginale di piccole dimensioni adatta a tutte
le situazioni, anche in contenitore |
Il
giacinto d'acqua, Eichornia cràssipes, è una
pianta estremamente adattabile,
con foglioline galleggianti
e incantevoli
fiori primaverili
viola-blu riuniti in spighe |
Sagittaria
montevidensis, fiorisce
da giugno a settembre, originaria
del Sud America, caratterizzata da foglie a forma
di
punta di freccia
e bellissimi fiorellini a tre petali bianchi con
la base giallo scuro |
Le
amanti dell'umidità
A seconda della quantità d'acqua mediamente presente,
le sponde dei laghetti possono ospitare anche molte piante
palustri, che si differenziano dalle marginali perché,
pur apprezzando un alto livello di umidità nel terreno,
non tollerano la presenza costante di acqua. Creano la
perfetta transizione tra lo stagno e il resto del giardino.
Sono piuttosto adattabili e includono molte erbacee perenni
di uso comune e di alto valore decorativo (Hosta, Astilbe,
Hemerocallis, Persicaria, varie Primula, Geum) la cui resa
vegetativa e fiorifera in situazioni ben irrigate supera
di gran lunga quella consueta nelle bordure. In questa
categoria troviamo inoltre Rheum palmatum, Rodgersia tabularis
e Ligularia dentata, con il grande fogliame in trame diverse
che si associano bene anche tra loro.
Essenziale per ampi specchi d'acqua in climi non troppo freddi,
Gunnera manicata è una
maestosa perenne dalle foglie enormi che possono raggiungere
una larghezza di 3 metri,
sostenute da steli forti e spinosi. Anche le robuste infiorescenze
a cono, alte circa 1,5 m non mancano di attirare l'attenzione
con il loro aspetto quasi preistorico. Innumerevoli ibridi
di iris acquatici (Iris sibirica,
I. ensata e I.
levigata)
in vari colori forniscono un pregevole contrasto di forma e
trama per il bel fogliame sottile e spadiforme. Tra le bulbose,
la migliore è la canna ornamentale da tubero (Canna
ibrida) le cui ampie foglie, spesso ornate da striature
e colorazioni spettacolari, e la sgargiante fioritura tardiva
offrono un rendimento proporzionale al contenuto d'acqua
nel terreno.
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Iris Louisiana sono
ibridi ottenuti dalle specie americane, vigorosi e amanti
del sole, fioriscono in estate con colori vibranti. |
Ninfee,
regine dell'acqua |
Grandi
(profondità d'impianto 50-90 cm)
Nymphaea alba (bianca, fiori grandi, vigorosa)
N. 'Attraction' (rosso granata con chiazze bianche)
N. 'Charles de Meurville' (rosso
vino)
N. Colossea' (rosa poi bianca, semidoppia, profumata)
N. 'Gladstoneana' (bianca con centro dorato, doppia)
N. 'Marliacea Chromatella' (giallo canarino tinto di rosa, fiori grandi)
N. tuberosa 'Richardsonii'
(bianca, semidoppia, richiede acqua molto
profonda)
Medie
(profondità d'impianto 30-60 cm)
N. 'Amabilis' (rosa)
N. 'Conqueror' (cremisi, semidoppia)
N. marliacea 'Carnea' (rosa pallido poi più scuro, fiori grandi, profumati)
N. odorata (bianca, molto profumata)
N. 'Sunrise' (giallo vivo, semidoppia, profumata)
N. 'William Falconer' (rosso vivo)
Piccole
(profondità d'impianto 15-45 cm)
N. 'Albatross' ( bianca, fiori grandi, foglie giovani rosso scuro)
N. 'Commanche' (fiori rosa, gialli e arancio, semidoppi)
N. 'Gloriosa' (cremisi, profumata)
N. 'Livingstone' (rossa a strisce bianche)
N. odorata 'Sulphurea Grandiflora' (gialla, semidoppia)
N. robinsoniana (arancio-rosso, più chiara al centro)
Nane,
pigmee o miniature
(profondtà d'impianto 10-30 cm)
N. 'Aurora' (fiori gialli, arancio poi rossi, semidoppi)
N. candida (bianca)
N. 'Graziella' (bronzo, stami arancio)
N. 'Laydekeri Fulgens' (cremisi)
N. odorata 'Minor' (bianca, molto profumata)
N. tetragona
(sin. 'Pygmaea Alba')
(la più piccola, bianca)
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Oasi
acquatiche in giardino |
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Due
stili alternativi per disegnare l'acqua: laghetto informale
e naturalistico a sinistra, ideale per giardini dove
si lascia spazio alla spontaneità della natura
e alla vita selvatica; piattafoma in legno dal design
pulito e minimale, bordata con eleganza da Pontederia
cordata,
a destra.
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