Potare i sempreverdi

(da The Garden - aprile 2016)

Autore:
Jenny Bowden
Fotografie:
Tim Sandall
Traduzione: Mariangela Barbiero

 

Aprile è un buon momento per iniziare a potare gli arbusti sempreverdi
al fine di mantenerne forma, foglie e fiori


I sempreverdi ingentiliscono il giardino dandogli struttura durante tutto l'anno, perciò meritano ben più che semplicemente esserci, come anonime masse incolte. Regalano un fogliame interessante in periodi dell'anno altrimenti scoraggianti e possono essere sfondi affidabili per l'esuberanza estiva. Ad ogni modo, i sempreverdi a foglie larghe (ossia tutti a eccezione delle conifere) in generale traggono giovamento da pulizie e potature regolari nei mesi più caldi.
Ci sono svariate ragioni per potare questi pilastri del giardino, ma solitamente la principale è contenerne le dimensioni. E comunque, i risultati potrebbero non essere sempre quelli voluti. Potare leggermente un arbusto troppo grande può sembrare un controsenso, invece potrebbe essere proprio la cosa giusta da fare. In molti casi, più gli steli vengono accorciati, più forte sarà la ricrescita. Le piante che tollerano le potature drastiche cercheranno sempre di bilanciare la crescita epigea con l'espansione delle radici. Questo è chiamato "rapporto radici-chioma". Talvolta si potano invece le radici per limitare la dimensione della chioma. Comunque, ci sono sempreverdi che non tollerano drastiche potature, come per esempio la Daphne.

Come potare
Si pota, innanzi tutto, per migliorare la salute: rimuovete il legno danneggiato, malato o morto. La ticchiolatura delle foglie può essere un bel problema per i sempreverdi, come l'Escallonia della foto, la Photinia e il Rhamnus, e la potatura può essere usata per rimuovere le foglie colpite e incoraggiare la crescita di nuove foglie sane. Quando in una pianta variegata nascono getti totalmente verdi, questi devono essere rimossi immediatamente, affinché non prendano il sopravvento.
Potare per modificare l'aspetto della pianta è un processo creativo. Si possono realizzare forme geometriche, silhouette bizzarre, alberelli, ecc. Tuttavia è necessario avere qualche idea su quando potare e su come la pianta reagisce.


Come mantenere forma e portamento
Potate leggermente e regolarmente tutta la pianta


Perché potare: per ottenere il meglio dagli arbusti coltivati per le foglie, come siepi e topiaria, spuntatine regolari li manterranno folti e compatti.
Adatto per: Berberis, bossi, Griselinia, lauroceraso, ligustri, Lonicera, Osmanthus, Pyracantha, alcuni rododendri, rosmarino e viburni.
Quando potare: da aprile ad agosto, dopo che il rischio di forti gelate è passato e c'è ancora tanto tempo per irrobustirsi prima dell'inverno.
Quanto potare: tagliate su getti ben posizionati per favorire la crescita verso l'esterno, considerando che dove tagliate spunterà sempre un nuovo getto. Usate le cesoie per potare arbusti a foglia larga come Griselinia, poiché il tagliasiepe causa imbrunimenti sulle foglie mezze tagliate.
Arbusti inclini ad avere fusti troppo lunghi: Fatsia e cultivar di Mahonia x media e M. aquifolium sono sempreverdi che tendono ad avere rami troppo lunghi e disordinati dopo pochi anni. Per stimolare nuovi getti, ogni anno rimuovete dalla base il ramo più vecchio e abbassate quelli più giovani dopo la fioritura.

Per fogliame colorato
La potatura produrrà nuovi getti dai colori brillanti

Perché potare: per stimolare i nuovi getti che avranno delle foglie dal colore più brillante. Nelle siepi, questo può essere ottenuto con la potatura annuale.
Adatto per: Nandina, Pieris e Photinia x fraseri 'Red Robin' a crescita rapida (figure a lato): questa pianta dà l'effetto più plateale.
Quando potare: da aprile a maggio, per permettere lo sviluppo di nuovi rami durante l'intera stagione di crescita. Il Pieris dovrebbe essere potato subito dopo la fioritura.
Quanto potare: una potatura leggera, ma la potatura sul legno più vecchio aumenterà la luminosità della pianta.


Per fogliame argenteo
Potatura annuale di riordino per queste amanti del sole, non molto rustiche
Perché potare: la maggior parte degli arbusti a foglie grigie sono di origine mediterranea e, nel loro ambiente natio, crescono in forma slanciata. Alcuni hanno vita breve, ma una potatura regolare li manterrà compatti e di bell'aspetto per lungo tempo.
Adatto per: Brachyglottis, Helichrysum, Ozothamnus e Santolina.
Quando potare: in aprile, quando i grandi freddi sono passati e le piante hanno ancora molto tempo per recuperare e le temperature sono più affidabili.
Quanto potare: potate per rimuovere un poco la crescita dell'anno precedente o potate drasticamente il legno vecchio se avete necessità di ringiovanire la pianta, anche fino a 30 cm da terra.


Per mantenere una fioritura regolare
Una potatura nei tempi giusti assicura fioriture anno dopo anno
Perché potare: nei sempreverdi coltivati per foglie e fiori, questi ultimi si possono rimuovere quando appassiti per evitare che vadano a seme; la potatura può essere necessaria per mantenerli dentro i volumi desiderati o, come per la Hebe, per tenerla ordinata, ma non è essenziale.
Adatto per: Callistemon, camelie, Ceanothus, Cistus, Hebe e rosmarino.
Quando potare: generalmente subito dopo la fioritura, così ci sarà tutto il tempo perché il legno maturi per la fioritura dell'anno successivo.
Quanto potare: potate leggermente i sempreverdi da fiore: se potate drasticamente, la pianta sarà indotta a produrre più foglie a scapito dei fiori per riequilibrare il rapporto radici-chioma. Sfortunatamente ci sono alcuni arbusti come il Ceanothus, che di solito non ributtano se potati fino al legno vecchio, pertanto limitate la potatura a una leggera spuntatura. Allo stesso modo, usate le cesoie per Hebe e Cistus solo per eliminare i fiori appassiti, e lo stesso vale per Callistemon e Camellia se sono brutti a vedersi, tagliando fino ai getti laterali ben orientati.

Conoscenze scientifiche dell'RHS: Abito vegetativo
I criteri riguardanti la potatura si basano sul principio della dominanza apicale, cioè il getto principale è più resistente dei getti laterali. Una volta che il getto principale è reciso, la dominanza apicale viene ridotta e le gemme laterali possono allora dimostrare il loro potenziale e iniziare a crescere.
Gli arbusti che sono diventati troppo grandi danno l'impressione di dover essere potati drasticamente per ridurne le dimensioni. Non sempre è questa la risposta giusta: stante la caratteristica della pianta di bilanciare la crescita epigea con l'espansione delle radici, la crescita potrebbe invece essere ancor più vigorosa e una reiterata potatura drastica potrebbe indebolire la pianta, ragion per cui sarebbe forse meglio rimpiazzzarla con un arbusto più piccolo.

Potatura drastica
Se questa operazione viene effettuata raramente, forse anche una sola volta, il risultato può essere una siepe o un arbusto più fitti. Alcuni sempreverdi tra cui alloro, camelie, lauroceraso, escallonia, hebe, Garrya e Griselinia ricresceranno più forti, benché talune possano impiegarci anche un paio d'anni per riprendersi.
Aiuta a capire se una pianta può tollerare una potatura drastica oppure no, se ci sono giovani getti alla base degli steli. Se ne vedete sul legno più vecchio (nella foto, una Mahonia) è segno che la pianta reagirà bene. Mantenete una ragionevole quantità di foglie (diciamo due terzi) per aiutare il recupero, altrimenti la crescita potrebbe essere lenta o la pianta potrebbe non ricrescere affatto. Usate un concime generico dopo la potatura e una pacciamatura di letame maturo o di compost.

Maggiori informazioni
Per ulteriori informazioni e consigli sulla potatura di altri arbusti sempreverdi, cliccate su "Pruning evergreens" nel sito dell'RHS.

Per consigli sulla potatura di vecchie siepi, cliccate 'Hedges renovation'.