Potare le perenni
per avere una seconda fioritura


(The Garden – giugno 2016)

Traduzione di Mariangela Barbiero

 

La "potatura Chelsea" si riferisce alla potatura in tarda primavera di talune perenni allo scopo di ritardarne la fioritura e di produrre piante più compatte. Funziona bene con Helenium, Phlox, Anthemis tinctoria ed Echinacea purpurea. Anche altre perenni a fioritura primaverile ed estiva possono trarre benefici da un simile trattamento. Non solo la potatura può incoraggiare una nuova ricrescita quando il fogliame è malconcio o malato, stimolare una nuova fioritura o, rimuovendo i fiori appassiti, impedire una disseminazione indesiderata, può inoltre favorire un portamento più compatto in piante che tendono a spampanarsi - specialmente in terreni ricchi, umidi o in zone ombrose.

In giugno i giardinieri di Wisley potano i Geranium x
oxonianum 'Wargrave Pink' fino alle rosette basali.

 

Piante che rispondono bene a una potatura
dopo l'appassimento della prima fioritura

Alchemilla mollis: rimuovere foglie danneggiate e fiori appassiti per rimettere in sesto le piante e prevenire l'autodisseminazione.
Ibridi di Aquilegia: tagliare fino a terra se malate o attaccate da larve minatrici.
Cultivar di Astrantia major.
Brunnera macrophylla: eliminare le foglie rovinate.
Centranthus ruber.
Dianthus: beneficiano molto dal taglio degli steli appassiti; potare circa un terzo del fogliame affinché non si spampani.
Doronicum.
Echinops ritro.
Clematidi erbacee (come la Clematis recta): la potatura favorisce una ricrescita ordinata e incoraggia una ulteriore fioritura.
Lamium maculatum.
Linum perenne: potatura decisa, circa metà o due terzi della pianta.
Geranium rustici: molte cultivar producono steli irregolari e disordinati. Se potati a livello del terreno, produrranno velocemente nuovi fiori e nuove foglie.
Monarda didyma: le cultivar soggette all'oidio possono essere potate rasoterra per far posto a nuove rosette basali.
Nepeta: tagliare circa i due terzi dopo la fioritura, per eliminare i fiori appassiti e per controllarne la disseminazione. Eliminare gli steli cascanti.
Pulmonaria: le piante affette da oidio si riprenderanno in fretta se potate drasticamente.
Salvia nemorosa e S. x sylvestris: le cultivar di entrambe possono essere tagliate fino alle rosette basali se diventano disordinate.
Thalictrum aquilegiifolium.
Valeriana officinalis: la potatura dopo la fioritura previene l'autodisseminazione.