E' PRIMAVERA, SBOCCIANO I NARCISI
(Giardinaggio, marzo 2009)




- l'approfondimento -





Sono tra i primi fiori a segnalare la rinascita della natura,
con l'apertura delle loro corolle profumatissime,
che punteggiano il giardino e che resistono
anche se vengono coltivate in vaso.

 

 

Il genere Narcissum, Amarillidacea di origine europea, comprende numerosissime specie, a loro volta suddivise in molte varietà: accade quindi che i narcisi siano anche chiamati tazzette o giunchiglie, semplicemente perché esistono due varietà spontanee, ampiamente coltivate e apprezzate, con questo nome.

Il narciso è una pianta erbacea perenne con bulbo (velenoso) munito di tuniche esterne. Le foglie sono erette, nastriformi, della lunghezza di circa 10-30 cm, e dal centro del ciuffo si erge lo scapo fiorale, che può portare uno o più fiori. Ogni fiore è composto da una corolla formata da sei tepali e da una corona centrale corta o allungata, a coppa o a tubo.

I colori vanno dai classici bianco puro e giallo, all'arancio e all'albicocca, spesso differenziandosi tra il perigonio e la corona che, talvolta, ha un bordo rosso.

Pianta rustica, dalla precoce fioritura primaverile, è l'ideale come colorata interruzione sui tappeti erbosi, come graziosa copertura per pendii e scarpatelle, come ornamento al piede di latifoglie decidue, a imitare le specie del sottobosco, e infine, impiegando specie di piccola taglia, come macchia di colore nel giardino roccioso.

Chi non possiede un giardino, può godere di questo piacevole fiore coltivando i bulbi (meglio se di piccole dimensioni, i co siddetti "mini-narcisi") in vasi o cassette da tenere sul balcone o sul davanzale, o da forzare per una fioritura in appartamento anche fuori stagione (per esempio a Natale).

I bulbi, di forma conica, vanno interrati con l'apice rivolto verso l'alto in autunno (da settembre a novembre), a una profondità pari a circa il doppio dell'altezza del bulbo e a una distanza l'uno dall'altro di circa il triplo del loro diametro.

La terra del giardino deve essere abbastanza sciolta, ricca di sostanza organica, e nella buchetta è opportuno aggiungere una manciata di sabbia, soprattutto se il terreno è di natura argillosa. Non tollera invece i suoli acidi e torbosi, mentre i terreni mal drenati, con ristagno idrico, provocano marciumi del bulbo: in questo caso è opportuno aggiungere anche ghiaia nella buca d'impianto.

Prediligono una posizione soleggiata, ma si adattano facilmente anche alla mezz'ombra o all'ombra. Vanno innaffiati solo al momento dell'interramento, per poi riprendere a febbraio, in caso di siccità prolungata.

Dopo la fioritura, gli steli fiorali (che possono raggiungere i 50 cm d'altezza) vanno eliminati, per evitare di sforzare il bulbo, mentre le foglie devono essere lasciate al loro posto finché non ingialliscono: hanno infatti la funzione di produrre le sostanze nutritive che vengono poi stivate nel bulbo per la primavera successiva e, tagliandole (attenzione quando tagliate l'erba!), il bulbo non potrà rifiorire.




Riproduzione facile, parassiti pochi


Dopo tre-cinque anni, se le condizioni sono adatte, il narciso tende a naturalizzarsi, riproducendo i bulbilli. Da questo momento in poi produrrà più fogliame che fiori, perciò diventa opportuna una divisione che permetterà di estendere la fioritura ad altri angoli del giardino.

La separazione si effettua in settembre: si infila un forcone nel terreno a una ventina di cm di distanza dal ciuffo di foglie, si solleva il gruppo di bulbi scuotendolo per liberarlo dalla terra, quindi si separano i bulbilli con le dita e si ripiantano uno per uno in punti diversi ri spetto ai precedenti.

L'unico punto debole del narciso è il bulbo, che può essere aggredito da marciumi o cancrene, mentre le foglie si possono seccare prima del tempo: si tratta di casi contro i quali si può fare poco.

I bulbi proteggono il giardino dai roditori, perché secernono una sostanza sgradita che fa cambiare strada a topi, toporagni, arvicole ecc., nel raggio di circa un metro sopra e sotto il suolo.



Le specie e le varietà,
spontanee o create dall'uomo, sono quasi infinite, tuttavia i narcisi si possono grossolanamente raggruppare in 11 categorie:

1)
A tromba, chiamati anche tromboni, con steli monofiori di 40-50 cm d'altezza, fiori gialli, bianchi e gialli, o bianchi e con altre tinte che vanno dal giallo pallido all'arancio, delicatamente profumati. Si ricordano fra le più belle le varietà 'Mount Hood' a fiore completamente bianco, e 'Golden Harvest', dai tromboni grandi color giallo intenso;
2) a coppa grande, con steli monofiore di 40-45 cm, per esempio 'Carlton' a fiori gialli, e 'Rosy Wonder' a fiori bianchi con corona arancio;
3) a coppa piccola, anch'essi monofiori, comprendenti 'Birma' (giallo a corona scarlatto-arancio) e 'Polar-Ice' (bianco);
4) a fiori doppi, con spettacolari steli mono o pluriflori, tra cui si segnalano 'Petit Four' a fiore giallo limone luminoso, e 'Irene Copeland' a fiore bianco-crema e giallo-albicocca;
5)N. triandrus, dall'omonima specie selvatica, caratterizzato da numerosi fiori penduli;
6) N. cyclamineus con caratteristici fiori penduli dal tubo stretto e lungo e dai tepali rivoltati all'indietro di colore giallo limone intenso, a fioritura precoce, sono ideali per il giardino roccioso;
7) N. jonquilla, anch'essa spontanea, è la cosiddetta giunchiglia, caratterizzata da fiori odorosi con una corona a forma di coppa, di colore giallo vivo;
8) N. tazzeta, selvatica, è la tazzetta, con fiori grandi, odorosi, con una piccola corona giallo-limone e tepali bianchi, molto apprezzati per la comparsa precoce;
9) N. poeticus, spontaneo, a fiore classicamente bianco con corona discoide gialla a bordo rosso; è intensamente odoroso, ma tardivo nella fioritura.
10) Specie botaniche, con varietà naturali derivanti da ibridi spontanei. Vi appartengono (oltre alle sopraccitate specie): N. bulbocodium, a fiore giallo che appare in marzo; N. odorus, con fiore giallo che fiorisce in maggio; N. pseudo-narcissus, i cui ibridi hanno corona a tromba di colore giallo, bianco, arancio, albicocca, spesso con bicromia tra corona e tepali; N. incomparabilis, da cui de rivano ibridi con fiori gialli e bianchi, talvolta con una corona a bordo rosso.
11) Guppo eterogeneo, comprendente tutte le specie e varietà non rientranti negli altri gruppi.