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È importante
capire se alberi secolari o di grandi proporzioni
sono saldi nella loro posizione |
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In
che modo si può essere certi che gli alberi
del proprio giardino siano solidi, a prova di crollo?
Com'è possibile
prevenire incidenti, in assenza di lesioni o di altri
segni premonitori? "Si tratta di un compito che è consigliabile
lasciare a esperti del metodo VTA, cioè Visual
Tree Assessment" risponde Roberto Gasperoni,
responsabile del dipartimento Ambiente-verde urbano
di Agri2000 (tel.
051/249590, www.agri2000.it). "Si parte infatti
da un'analisi visiva, che poi se occorre si perfeziona
impiegando tre tipi di strumenti". |
Segni premonitori sono la comparsa di funghi nei pressi del
ceppo o sul legno, o le gallerie di insetti xilofagi (generi
Cossus e Zeuzera, rispettivamente rodilegno
rosso e giallo): "Si
inizia col "martello elettronico", che evidenzia
la presenza di alterazioni nel tronco. Poi si passa al "resistograph",
che mediante l'infissione di una sottile punta d'acciaio nel
tronco ne analizza la densità e la resistenza".
Una pianta è stabile se almeno il 30% della "parete
residua" (la porzione
esterna del tronco) è efficiente: "Altrimenti si
verifica col 'succhiello di Pressler', che preleva un cilindretto
di legno dal tronco, su cui si effettuano prove
di tipo meccanico. Ci sono infatti patogeni che alterano la
cellulosa (e allora il legno diventa fragile, tipo fetta biscottata),
e altri che colpiscono la lignina (e il legno diventa morbido,
tipo panino)".
Sono a rischio le piante troppo vicine
a una abitazione (perché da
quel lato le radici non si possono sviluppare), quelle vicine
a muri di
recinzione o a strade, specie se si effettuano scavi che possano
danneggiare l'apparato radicale (per esempio per la posa di
sottoservizi:
in questo caso è utile annotarselo, in modo da poterlo
comunicare a chi poi eseguirà i controlli), infine
gli esemplari vecchi o inadatti al clima locale o al terreno
su
cui crescono.
Le specie più a rischio? "Pioppi,
ippocastani, tigli, bagolari e anche i cedri, che non manifestano
sintomi ma sono da controllare quando il loro diametro supera
i 50-60 cm".
PARLIAMO DI COSTI |
Quanto
costa far controllare ed eventualmente abbattere
un albero? "Per una pianta singola o per un
numero limitato di esemplari il costo unitario è ovviamente
maggiore rispetto ai controlli su un viale o su un
parco" spiega
Gasperoni.
"L'ordine di spesa varia in
base a numerosi parametri (dimensioni dell'albero,
numero di controlli necessari
ecc.), ma è sull'ordine dei 400-500 Euro".
E per l'abbattimento? "Il discorso è analogo.
Se consideriamo come esempio una latifoglia di 12-16 m d'altezza,
in un giardino di medie dimensioni, bisogna mettere in conto
almeno 400-500 Euro".
"La cifra, però, aumenta se
si è molto
vicini ad altre case o a strutture che possono essere danneggiate
dalla caduta: in questo caso l'albero viene abbattuto a pezzi,
iniziando dall'alto, e la spesa aumenta".
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