IL ROCCIOSO CHE VORRESTE
di Maria Luisa Sotti (Giardinaggio, maggio 2006)

Una roccaglia impreziosisce lo spazio verde, ma va realizzata a regola d'arte

Geranium himalayense

 

Per poter creare un giardino roccioso, occorre avere ben in mente diverse cose. Innanzitutto, quanto spazio si vuole occupare e quale tipo di pietre usare: piccoli massi che potete trovare alla base delle scarpate montane o i sassi spezzati che vengono ormai comunemente offerti in vendita.

I colori delle pietre variano molto: grigie con riflessi quasi azzurri che si trovano in certe vallate del Piemonte, pietre candide di origine carsica, porfido rossastro cupo nel basso Trentino ecc.
Poi, dove desiderate posizionarle: in piano, su terreno in pendenza, in pieno sole, o il luogo scelto si trova all'ombra? Dovete assolutamente ricordare che il giardino roccioso deve apparire il più naturale possibile, quindi senza fiori troppo vistosi, proprio come avviene salendo per il fianco della montagna.
La scelta delle piante oggi è molto facile, visto che molti vivai si dedicano alla coltivazione di specie, alpine e appenniniche, con portamento raccolto a cuscino, di delizioso effetto.
Naturalmente, se doveste crearlo in città dovrete considerare molto il clima, perché con le estati assolate e afose di questi ultimi anni, si dovrà trattare di piante robuste e quanto più autonome, vista la penuria d'acqua e i divieti municipali e condominiali per il consumo...
Vi porto l'esempio, che giudico ben riuscito, di una roccaglia, creata due anni fa su terreno smosso per precedenti lavori di scavo in un prato in pendenza.
Sono state scelte le pietre grandi e piccole, la ghiaia grossolana e il pietrisco; si è steso l'indispensabile telo nero di base, ben puntato con robusto filo di ferro piegato a U e vi si sono fatti semplici tagli in croce per inserirvi le piante, segnandoli con bastoncini di legno infissi in terra.
Poi la copertura di pietrisco grossolano e scorza di legno tritata, metodo con il quale si elimina quasi del tutto il diserbo.
Sono quindi state posizionate le pietre, cercando di dare un aspetto il più naturale possibile all'insieme e si sono iniziate a piantare le prime essenze partendo dall'alto, utilizzando anche deliziosi bonsai di conifere realizzati da tempo e già stabilizzati.
La messa a dimora è stata abbastanza veloce, acquistando specie di sicuro effetto (come Geranium pyrenaicum, G. endressii, G. sanguineum, Nierembergia caerulea, Linum flavum per il sole; Heuchera sanguinea, Astrantia major, Vinca major, Ceratostigma plumbaginoides, Tanacetum argenteum all'ombra) e soprattutto robuste. Risulta oggi, dopo due anni, che tutto va bene, salvo qualche sostituzione, come un'aquilegia sullo sfondo che appariva troppo alta e troppo scura di colore.