Suggerimenti per prolungare la stagione

(da The Garden di settembre 2005)

Articolo di Isabelle Van Groeningen
storica dell'arte e consulente specializzata nella progettazione di spazi verdi
Fotografie di John Glover
Traduzione di Mariangela Barbiero

Ottenere il massimo dal proprio giardino durante tutto il corso
dell'anno è una sfida che molte persone intendono vincere.
Isabelle Van Groeningen fa un riassunto delle principali piante che
vi aiuteranno a mantenere effetti e colori fino alla fine dell'estate

BORDURE AUDACI
A settembre, le bordure di Piet Oudolf nel giardino di Wisley sono stracolme di teatrali masse di piante
che fanno somigliare il paesaggio a una prateria. Qui sono presenti Helenium, Echinacea e Deschampsia caespitosa 'Goldtau'

Ogni primavera, quando visitiamo giardinerie e vivai, veniamo tentati da piante di bell'aspetto e in salute; i commercianti conoscono bene questo tallone d'Achille dei clienti verdi, perciò esibiscono piante che ci allettino con fiori seducenti o bel fogliame. A causa di ciò, vengono troppo spesso trascurate piante che invece mantengono bei colori anche a fine estate, a meno che non abbiano qualche caratteristica in più per tentarci, come ad esempio il plateale fogliame rosso scuro del settembrino Aster laterifolius 'Prince'. Morale della favola, quando comincia a fare più caldo e la caccia alle infestanti diventa meno pressante, permettendoci finalmente di sedere, rilassarci e godere il giardino, la stagione di fioritura è già arrivata al culmine e il nostro spazio verde sta lentamente scivolando nell'autunno, con poche chicche da ammirare. Non deve essere necessariamente così!

Sia le bordure rialzate della Packwood House nelle West Midlands sia l'Exotic Garden a Great Dixter nell'East Sussex hanno impavide piante esotiche, tra cui banani rustici e canne (Canna indica e cv.), accompagnate da annuali a foglie larghe come la Nicotiana sylvestris, che raggiungono il loro massimo splendore in settembre/ottobre.
Hidcote Manor Garden nel Gloucestershire ha bordure rosse dove perenni rustiche sono appaiate a Miscanthus sinensis 'Gracillimus', Canna 'Roi Humbert' dalle foglie rosso scuro, salvie delicate e dalie di un rosso vivace come Dahlia 'Bishop of Llandaff' e Dahlia 'Bloodstone'. Tutte diventano più belle man mano che l'estate avanza.

A Sissinghurst nel Kent, per tutta l'estate il Cottage Garden e il Purple Border traboccano di dalie e margherite non rustiche come Arctotis e Argyranthemum, mentre in altre zone delle piante sono state accorciate e ad altre sono state tolte le parti secche allo scopo di favorire una seconda fioritura.
Le bordure miste nel giardino dell'RHS a Wisley, benché composte prevalentemente da erbacee, in ottobre sono ancora vistosamente colorate grazie alla combinazione di Aster, tardive Rudbeckia ed Helenium, e di perenni annuali o trattate come annuali.
I lavori di ottimi paesaggisti, come le bordure a Wisley di Piet Oudolf, i suoi progetti a Scampston Hall nello Yorkshire settentrionale e a Bury Court nell'Hampshire, o le piantumazioni di Dan Pearson all'Home Farm nel Northamptonshire, presentano dinamiche diverse di crescendo: infatti, sebbene in questi schemi d'impianto siano incluse perenni rustiche a fioritura tardiva, i veri protagonisti sono i portasemi e i profili grafici di perenni e graminacee che, seppur sfiorite, mantengono testure interessanti.

PROFONDITÀ DEI TONI È possibile prolungare la stagione di fioritura con piante selezionate e gestite attentamente. Il mix di perenni di Piet Oudolf,
a Pensthorpe nel Norfolk, include astilbe, Echinacea, Veronicastrum,
Miscanthus sinensis
'Pünktchen' e Calamagrostis brachytricha

Buon uso per un buon effetto
Ci sono molti modi per protrarre la fioritura: uno è scegliere piante a fioritura tardiva e arbusti frondosi; un altro è accorciare i nuovi getti per aumentare la stagione di crescita; e inoltre si possono aggiungere piccoli arbusti da frutto e ortaggi. Tuttavia, la chiave è la scelta della zona dove inserire le perenni! Poiché molte perenni e graminacee a fioritura tardiva sono alte e hanno bisogno dell'intera stagione per raggiungere l'altezza finale, si è tentati di sistemarle o sul fondo della bordura o al centro dell'aiola, dove saranno l'elemento più alto di una composizione attentamente graduata. Lo svantaggio di questo approccio è che con l'avanzare della stagione l'intero primo piano risulterà spento e monotono.
Un modo per evitare questo effetto è di mettere sul davanti alcune piante più basse, come l'Aster amellus 'Veilchenkönigin', e intervallare con piante dalle forti caratteristiche come il Sedum telephium 'Herbstfreude'. Così tutto si tiene e dona un aspetto tranquillo e armonioso al giardino, che sul finire dell'estate inizia ad apparire più disordinato e fuori forma: compaiono i primi steli e le prime foglie marron. La baldanza di alcune piante non rustiche, vuoi per il fogliame, per i fiori o per i colori, costituisce punti focali e dà ritmo. Anche l'aspetto a lungo vispo è un ottimo bonus!
Utilissima è la Verbena bonariensis sistemata in primo piano, tra piante a fioritura precoce e crescita bassa: i suoi steli alti ed esili permettono infatti di vedere in trasparenza sino al fondo della bordura.
Le piante di una certa altezza devono essere collocate con attenzione, seminascoste da altre, poiché alcune hanno le foglie più basse che iniziano ad imbruttirsi prima ancora che la pianta abbia iniziato a fiorire; è un problema particolarmente frequente con le asteracee, in particolar modo con gli Aster novae-angliae, Aster novi-belgii e le cultivar di Solidago.

COMBINAZIONI DI COLORI Nel giardino dell'autrice a Coleshill, nell'Oxfordshire, le perenni a fioritura tardiva prolungano il periodo d'interesse. Qui vediamo Rudbeckia triloba, Verbena bonariensis, Helenium 'Rubinzwerg' e Calamagrostis x acutiflora 'Karl Foerster'

Perenni a fioritura tardiva
È meglio concedersi tempo e cercare piante che fioriscano tardi nella stagione. Molte composite si riveleranno adatte, come Helianthus 'Lemon Queen', la Rudbeckia fulgida var. sullivantii 'Goldsturm' col suo giallo carico, la Rudbeckia triloba e il Chrysanthemum 'Mary Stoker' di un bel rosso ramato. L'Anemone x hybrida 'September Charm' e l'Anemone x hybrida 'Honorine Jobert' che fioriscono a settembre hanno bisogno di tempo per assestarsi, ma sono versatili e adatti tanto a bordure formali quanto a contesti più rilassati.
Non si può immaginare un giardino autunnale senza astri! Le cultivar di Aster amellus partono dalla tarda estate come piante basse a forma di cuscino, mentre le cultivar di Aster ericoides, con le loro piccole foglie e i graziosi fiorellini, creno bellissime nuvole più tardi. Sebbene la pianta abbia tendenza a pollonare, le eleganti spighe a fiori bianchi dell'Aster pilosus var. pringlei 'Monte Cassino' si stagliano nettamente fino a novembre inoltrato. Gli Aster laevis 'Arcturus' dalle foglie rosse scuro sono un ottimo sfondo per gli Helenium e hanno la stessa altezza della Calamagrostis x acutiflora 'Karl Foerster'. L'alta e filiforme Verbena bonariensis può essere infilata tra i piccoli astri, creando accenti verticali e colore. Anche le graminacee sono inestimabili per questo periodo dell'anno, poiché la soffusa luce autunnale mette in risalto i loro colori discreti.
Sebbene la fioritura della Calamagrostis termini abbastanza presto, la pianta rimane eretta e attraente fino alla primavera successiva; la maggior parte delle cultivar di Miscanthus sinensis invece inizia a fiorire solo in tarda estate. La Molinia caerulea subsp. arundinacea 'Transparent' smette di fiorire a inizio autunno e i suoi steli verde spento diventano giallo dorato, pertanto dovrebbe essere piantata in modo da essere illuminata dal sole del tardo pomeriggio. Un altro spunto interessante
per la stagione avanzata è l'uso dei cinorrodi di alcune rose, come la Rosa glauca e la Rosa moyesii, e in alberi e arbusti ricchi di bacche, come il Sorbus koehneana, l'Euonymus hamiltonianus e il melo selvatico Malus transitoria.

Impiego nelle bordure di perenni come annuali
Sul finire del XIX secolo i vittoriani facevano pazzie per le piante tropicali di cui apprezzavano il fogliame esotico, come banani e canne. In anni più recenti le piante subtropicali godono di un revival: palme, felci arboree, alte graminacee e bambù con fogliame variegato o rosso scuro, canne, gli intensamente profumati Hedychium, la Colocasia esculenta con le sue larghe foglie può essere accostata con grande effetto al Plectranthus, grazie alle differenze di testura e colore.
Le dalie fioriscono a lungo e sono disponibili in un'ampia gamma di colori, altezze e dimensioni dei fiori. La Dahlia 'Bishop of Llandaff' è una delle più note, ma anche altre come la bronzea Dahlia 'David Howard' si integrano molto bene con le atmosfere esotiche grazie ai loro colori caldi e all'attraente fogliame porpora scuro.
Annuali e perenni trattate come annuali non devono necessariamente essere piante tropicali. Le cultivar di Argyranthemum, come l'A. frutescens 'Jamaica Primrose', hanno una lunga stagione di fioritura e variano dal fiore singolo al doppio, dal bianco al giallo al rosa, al pari degli Arctotis. Le annuali seminate in tarda primavera possono riempire gli spazi lasciati la bulbi e perenni a fioritura precoce. Nicotiane, cosmee, bocche di leone e nigelle damascene sono solo alcune tra quelle degne di nota.

 

 

BRILLANTE FINALE DI STAGIONE
Il mix piantato a Lady Farm
nel Somerset, progettato da
Judy Pearce, comprende
Stipa tenuissima
, Rudbeckia, Helenium e origano comune

La gestione del verde
Piano A: molte piante sfiorite o completamente tagliate alla base dopo la fioritura, possono produrre una seconda tornata di fiori oppure del nuovo fogliame, consentendo un aspetto vivace anche in autunno. Tra queste reagiscono bene a questo trattamento per lo più
papaveri, salvie e delphinium, aquilegie, così come l'Anthemis tinctoria. Anche la Pulmonaria e la Brunnera macrophylla, che fioriscono in primavera, produrranno un'assai gradita esplosione di nuovo fogliame.
Piano B: si può ritardare la stagione di fioritura pizzicando con le dita o spuntando con le forbici i butti dei fiori prima che si aprano.
Per entrambe queste tecniche, il tempismo è essenziale: dovete farlo subito dopo la fioritura, o comunque abbastanza presto affinché la pianta abbia sufficiente energia per rimpiazzare quanto rimosso.
Piano C: si lascia semplicemente in pace la pianta, permettendole la formazione dei semi; sebbene questi non abbiano un forte valore cromatico, il profilo e il volume della pianta possono restare attraenti nei mesi invernali.
Il vantaggio di questo metodo è che porta grande beneficio alla fauna selvatica. I cardellini si serviranno di cardi ed enotere per far incetta di semi; le cince sono brave nell'estrarre gli insetti dai loro rifugi nei portasemi. Questo è il sistema che richiede meno lavoro, quello che permette alla natura di fare il suo corso, anche se i giardinieri con la mania dell'ordine potrebbero avere difficoltà ad adottare l'approccio laissez-faire.
Diverse le piante, diverse le risposte: perciò è indispensabile verificare nel tempo quali tecniche usare.

L'impegno di lavoro richiesto

Ognuna di queste opzioni richiede un impegno diverso: la più facile è l'opzione "semi e forme", che sarà anche quella che durerà di più, anche se i giardinieri potrebbero non gradire l'aspetto negletto per poche settimane, tra quando i fiori appassiranno e i semi matureranno. Valutate le piante che si comportano meglio - sperimentando su quanto è già in giardino - che cioè mantengono profili attraenti anche se non gestite.
La più impegnativa è la bordura tropicale: il risultato è teatrale ed eccitante, ma bisogna avere una serra riscaldata dove svernare le piante da mettere a dimora a primavera. Considerate che piantare tutto in tarda primavera e poi espiantare e ricoverare tutto in autunno richiede giornate di lavoro intensivo.
Anche la terza possibilità, ovverosia la rimozione dei fiori secchi e il taglio basale nel corso della stagione, aggiungendovi qualche perenne a fioritura tardiva, richiede un certo impegno di tempo, ma può essere fatto in momenti diversi, in primavera o in estate... mentre il progetto può essere concepito anche in pieno inverno, comodamente seduti vicino al caminetto, sorseggiando qualcosa di buono!

ORDINE NATURALE
Qui, per avere colore a fine stagione, Oudolf ha usato Echinacea purpurea 'Rubinglow', Rudbeckia occidentalis e
Festuca mairei

Interesse di fine stagione ai giardini di Wisley
I progetti disegnati dal paesaggista e giardiniere olandese Piet Oudolf sono conosciuti per le sottili combinazioni di perenni e graminacee. Sebbene i suoi schemi siano interessanti dalla primavera in poi, raggiungono lentamente il loro acme nel tardo autunno, quando i fiori appassiscono, lasciando un'impressionante massa di infruttescenze e ondeggianti silhouette di perenni e graminacee.
"Il periodo più bello dell'anno è quando le graminacee iniziano a fiorire" dice Oudolf. "Prima, succedono così tante cose in giardino che non si ha nemmeno il tempo di godersele. A fine estate e in autunno invece ci si può rilassare e gustare il resto di questo meraviglioso periodo".
Lui sceglie il sentiero meno impegnativo, lasciando che sia la Natura a fare la maggior parte del lavoro. Ma non fatevi ingannare: uno schema di successo richiede osservazione costante e profonda comprensione. Le piante sono testate con attenzione e scelte perché hanno l'altezza giusta, il colore giusto e la tessitura giusta, ma è ugualmente importante la forma dei fiori e l'aspetto generale.
"Per le bordure di Wisley ho scelto dapprima le specie a fioritura primaverile che si ripropongono nel disegno. Ho poi aggiunto le fioriture autunnali, infine ho riempito ogni sezione con piante a fioritura estiva, così ciascuna in media contiene circa cinque tipi di piante" continua Oudolf. Molte delle piante che fioriscono in prima estate, come i gerani, sono molto flessuose e ricadenti; mi piace soprattutto quando quelle che restano ben erette iniziano a fiorire; alcune di loro hanno l'aria di dire: «Non ti disferai di me così facilmente», che è davvero simpatica".
Le linee verticali dei profili delle spighe come quelli di veroniche e salvie creano un buon contrasto con le linee orizzontali di achillee e sedum. Le graminacee giocano un ruolo particolarmente importante nei progetti di Oudolf, dal momento che molte iniziano a fiorire solo a tarda estate, e restano belle anche in autunno, talvolta anche fino alla fine dell'inverno.
Alcune delle sue piante preferite sono: il finocchio (bello in quasi ogni stagione), Echinacea, Phlomis tuberosa 'Amazone' (fiorisce a giugno, ma si mantiene bene anche nel tardo inverno), Eupatorium ("dopo vent'anni, ancora non mi sono stancato di questa pianta"), Monarda ed Eryngium. Oudolf ha anche un profondo affetto per la Sanguisorba, i cui fiori sembrano non seccarsi e durano a lungo.

Uso di piante tropicali per un giardino d'effetto in tarda estate
Il giardino di Will Giles nel Norfolk somiglia più a un giardino da clima caraibico che a uno da clima nordeuropeo. Il suo dichiarato amore per piante rigogliose con grandi foglie lo ha portato a creare un giardino che sembre un paradiso tropicale; grazie a un soggiorno in Ecuador si è innamorato dell'esuberanza tropicale.
"Mi piacciono le piante grandi, immense e dai colori intensi" dice Giles "e amo la rigogliosità delle piante non rustiche: crescono in tre o quattro settimane dalla messa a dimora. Le perenni rustiche non sono mai così veloci".
Lavorando su uno sfondo di rustiche giganti come Campsis radicans, Fatsia japonica, Musa basjoo (banano rustico), bambù e di altre piante esotiche come yucca e Phormium (che offrono punti di interesse per quasi tutto l'anno), Giles mette a dimora un gran numero di piante delicate con un interessante fogliame dagli audaci colori nella tarda primavera.
Coltiva molti
hedychium, circa 40 specie diverse di canna, e anche qualche epifita come le bromeliacee, che fa arrotolare sul tronco di felci arboree con della juta. Alcune piante tipicamente da interno come il Chlorophytum e la Tradescantia vengono lasciate fuori anche in inverno; nel suo giardino esse spariscono fino a terra, ma poi rinascono in primavera (n.d.t. Nel Norfolk la temperatura non scende mai sotto zero). Molte di loro crescono a una velocità mozzafiato, così in poche settimane viene esaudito il suo desiderio di avere un effetto tropicale, con un picco in agosto e settembre.
Quando verso ottobre la notte è più fresca e le giornate si accorciano, Giles si rende conto che è arrivato l'autunno poiché le piante iniziano a eziolare e perdono vigore. Un paio di tunnel in polipropilene e una serra gli permetteranno di svernare e poi moltiplicare le piante delicate.
Le sue preferite sono: Ensete ventricosum 'Maurelii' dalle foglie bronzee, Colocasia esculenta (le cui foglie crescono fino a 100x60 cm entro settembre), Tetrapanax papyrifer 'Rex' (una fantastica massa fogliare), Canna 'Wyoming', Dahlia 'Roxy' e Dahlia 'Yellow Hammer', Ricinus communis e Brugmansia x Candida 'Variegata'.

Lo stile basato sul colore
Nori e Sandra Pope sono diventati famosi per le bordure a Hadspen House, nel Somerset, in cui è dominante l'uso del colore.
"Noi usavamo impiegare più annuali quando il giardino non era ancora maturo" dice lui. "Mi piace la tarda stagione per la sua luce ambrata, le lunghe ombre e i profumi". Oggi la maggior parte delle graminacee e delle perenni tardive sono accostate alle dalie, mentre sono selezionate attentamente le piante a fioritura precoce per far durare la stagione il più a lungo possibile.
Per dare coesione alle bordure, si affidano sempre e solo a una o due piante, disponibili però in una vasta gamma di colori che consente di variarne il disegno. Le dalie, tanto le specie più rustiche quanto gli ibridi, vi giocano un ruolo importante.
Anche le rose rifiorenti aiutano, sebbene i Pope piantino pure varietà antiche e botaniche che fioriscono una volta sola. Le accompagnano a ibridi di Clematis viticella, che vengono guidati e potati in modo da ritardarne la fioritura fino a che le rose non abbiano finito, spostandola talvolta anche di un mese.
Gli arbusti sono spesso piantati in gruppi più grandi, cosicché alcuni di essi possano essere potati verso luglio sempre per ritardarne la fioritura. Ci sono perenni a cui vengono rimossi i fiori appassiti e altre che a fioritura finita sono potate abbastanza severamente: Papaver orientale 'Patty's Plum' viene potato rasoterra per ottenere una seconda fioritura; anche ai Delphinium viene riservato un simile trattamento, e lo stesso si può fare a molte altre, tra cui le salvie, mentre Geranium, Brunnera macrophylla e Alchemilla mollis così trattate non rifioriscono ma producono una seconda tornata di foglie.
Le loro favorite sono: Zinnia peruviana, dalie e Hemerocallis in varietà, rose rifiorenti e una combinazione di piante del Nuovo Mondo come girasoli, granturco, fagioli ornamentali e zucche.
Pope afferma: "Il nostro orto è uno dei punti forti dell'autunno grazie alle lattughe multicolori, alle zucche e al mais dolce. È tra i posti che preferisco, vedere come tutto prospera rigogliosamente".