La
maggior parte delle piante perenni che fioriscono in primavera
non hanno più molto da offrire in seguito. Molti preferiscono
tagliarle raso al suolo: hanno per lo più ragione, ma
non sempre!
Iris,
peonie, papaveri di Oriente, Delfinium, Doronicum
, lupini, Geranium... Tutte queste perenni finiscono
al più tardi la loro fioritura verso la fine giugno,
non offrendo poi che un fogliame spesso non al meglio delle
sue possibilità. La migliore soluzione per avere nel
contempo un giardino bello e ordinato è di tagliarle
più o meno raso terra.
Certe, come i papaveri e le aquilegie si accontentano di rinnovare
il loro fogliame, ma altre offrono un seconda fioritura alla
fine dell'estate o all'inizio dell'autunno.
È il caso della maggior parte dei Geranium delle
specie G. pratense, G. himalayense e G. endressii:
dopo il taglio di fine giugno, ributtano e producono una fioritura
molto abbondante fin dalla metà di agosto. Non esitate
a fare lo stesso coi lupini e i Delfinium. Ma la loro
fioritura sarà importante solamente se manterrete il
terreno fresco con annaffiamenti regolari.
All'inverso,
è preferibile non tagliare il fogliame di iris, peonie
e Dicentra spectabilis. Accontentatevi di sopprimere
le foglie danneggiate o parzialmente seccate e lasciate il resto
del fogliame appassire naturalmente. Queste irriducibili, insieme
ad alcune altre (Doronicum, Hemerocallis precoci,
primule, ecc.) non spariranno totalmente della superficie del
suolo che in caso di forte siccità. Non le annaffiate
soprattutto: è vero che detestano di essere rasate a
zero ma, se le condizioni meteorologiche lo impongono, non se
ne hanno a male di entrare in riposo anticipatamente. Non amano
essere affrettate e preferiscono essere loro a decidere il momento
che più gli confà per sparire di scena...