SI DEVONO TAGLIARE RASO AL SUOLO LE PERENNI CHE FIORISCONO IN PRIMAVERA?
di Didier Villery (da L'Ami des Jardins et de la Maison, giugno 2004)
traduzione di Mariangela Barbiero

La maggior parte delle piante perenni che fioriscono in primavera non hanno più molto da offrire in seguito. Molti preferiscono tagliarle raso al suolo: hanno per lo più ragione, ma non sempre!


DoronicumIris, peonie, papaveri di Oriente, Delfinium, Doronicum , lupini, Geranium... Tutte queste perenni finiscono al più tardi la loro fioritura verso la fine giugno, non offrendo poi che un fogliame spesso non al meglio delle sue possibilità. La migliore soluzione per avere nel contempo un giardino bello e ordinato è di tagliarle più o meno raso terra. Lupini




Certe, come i papaveri e le aquilegie si accontentano di rinnovare il loro fogliame, ma altre offrono un seconda fioritura alla fine dell'estate o all'inizio dell'autunno.


Geranium himalayense


È il caso della maggior parte dei Geranium delle specie G. pratense, G. himalayense e G. endressii: dopo il taglio di fine giugno, ributtano e producono una fioritura molto abbondante fin dalla metà di agosto. Non esitate a fare lo stesso coi lupini e i Delfinium. Ma la loro fioritura sarà importante solamente se manterrete il terreno fresco con annaffiamenti regolari.



Dicentra spectabilis

All'inverso, è preferibile non tagliare il fogliame di iris, peonie e Dicentra spectabilis. Accontentatevi di sopprimere le foglie danneggiate o parzialmente seccate e lasciate il resto del fogliame appassire naturalmente. Queste irriducibili, insieme ad alcune altre (Doronicum, Hemerocallis precoci, primule, ecc.) non spariranno totalmente della superficie del suolo che in caso di forte siccità. Non le annaffiate soprattutto: è vero che detestano di essere rasate a zero ma, se le condizioni meteorologiche lo impongono, non se ne hanno a male di entrare in riposo anticipatamente. Non amano essere affrettate e preferiscono essere loro a decidere il momento che più gli confà per sparire di scena...

 

 


Delphinium nel giardino di Helen Dillon