Trillium sì, tribolazioni no

(The Garden, maggio 2006)

Testo di Bob Brown
da sempre studioso di piante, ora gestisce i Cotswold Garden Flowers
vivaio specializzato in erbacee insolite e perenni rustiche
Traduzione di Mariangela Barbiero

Straordinariamente seducenti, i Trillium hanno la reputazione di essere fiori difficili. Per avere successo
con queste piante boschive di eccellenza, spiega Bob
Brown, tutto sta nello scegliere le specie
meno esigenti e capirne le necessità


Posso ancora ricordare quando, visitando un giardino in un giorno di Pasqua, ho visto il mio primo Trillium - un ciuffo di 60 cm d'altezza x circa un metro di larghezza - in tutta la sua gloriosa fioritura. Nessun'altra combina foglie e fiori tanto scenografici così presto nell'anno.
Più o meno sono 42 le specie di Trillium spontanee che crescono nei boschi in Nord America e Asia orientale; appartengono alle Trilliaceae, famiglia che non ci dice niente finché non diciamo che il genus Paris, rappresentato in Gran Bretagna da Paris quadrifolia (uva di volpe) fa parte della stessa famiglia. Sono caratterizzati da un singolo germoglio erbaceo piuttosto piccolo con tre foglioline (che in botanica si chiamano brattee), che si sviluppano orizzontalmente e un singolo fiore nel mezzo. A volte le foglie sono vistosamente colorate o chiazzate. Se eliminate il germoglio, per quell'anno non verrà rimpiazzato. I ciuffi nascono da rizomi che si espandono lentamente.

Lento ma inesorabile
Se volete coltivare i Trillium, il requisito più importante è la pazienza. All'inizio m'immaginavo che fossero piante d'insediamento veloce e di "pronto effetto", dopotutto sono erbacee perenni. Come mi sbagliavo! Una pianta potrebbe metterci 10/15 anni per diventare bella e di buone dimensioni.
Il mio successivo errore fu di comprare una pianta che, col senno di poi, credo sia stata raccolta in natura, spedita e stivata mentre che le sue radici appassivano. Tale metodo d'importazione era comune: veniva inviato un germoglio, anche un fiore, a inizio primavera, che però poi appassiva o che impiegava anni per creare nuove radichette e tornare a com'era in partenza. Tutto abbastanza demoralizzante.
Invece la coltivazione di molte specie e selezioni (quelle descritte in quest'articolo) non è complicata, una volta che se ne siano comprese le esigenze. In primo luogo, specialmente quelle che vengono dagli Stati Uniti, sono rusticissime, perciò il freddo inglese non rappresenta un problema. Alcuni Trillium sono anche meno esigenti in fatto di terreno di quanto ci si potrebbe aspettare, e crescono in terreno acido, alcalino, sabbioso o argilloso, purché non gli si dia troppa acqua. Dal momento che crescono naturalmente nei boschi, stanno meglio se sistemati in ombra leggera, non troppo fitta, dove il terreno non diventi troppo secco, come sotto gli alberi da frutto. Evitate zone ricche di radici, l'ombra scura e la competizione ravvicinata con altre piante fogliute.

Il trapianto all'esterno
Ho scoperto che ai Trillium coltivati in vaso non piace il terreno torboso, perciò se li fate crescere in vaso, e volete trapiantarli all'esterno, usate un buon terreno da giardino, umifero. Quando sono pronti per il trapianto, mettetegli vicino un bastoncino per segnalare la loro posizione quando sono a riposo. Piantate in qualunque stagione se il tempo è buono, in terreno alleggerito e ricco di sostanza organica (compost da giardino o ancora meglio compost di foglie), ma non mischiate tutto insieme nella buca: semplicemente spargeteli intorno ai Trillium, dopo averli piantati, a mo' di pacciamatura da rinnovare ogni anno.
I Trillium americani non sono soggetti a particolari parassiti o malattie; sono invece appetitosi per cervi e conigli, e le volpi sono famose per essere ghiotte dei loro frutti maturi.
Meno visti sono la maggior parte dei Trillium asiatici; molti hanno bisogno di suolo acido, estati calde e asciutte, e alcuni anche di inverni miti. È meglio lasciarli agli esperti, che sapranno garantire loro le condizioni ideali.

I Trillium americani, come il T. kurabayashii, tendono ad essere più facili da coltivare che non le specie asiatiche. T. albidum è strettamente imparentato con T. chloropetalum. Altri che si possono provare sono: il rosa T. grandiflorum f. roseum, T. erectu, T. grandiflorum 'Quicksilver', T. grandiflorum 'Flore Pleno' a fiore doppio, T. erectum 'Album', T. luteum e T. sessile. Selezioni a fiore rosso di T. chloropetalum come 'Spetchly Park' sono spesso confuse con T. kurabayashii. I Trillium sessili hanno fiori senza steli.


Le scelte migliori
Non tutti i Trillium meritano di stare in giardino; alcuni non sono abbastanza appariscenti o hanno crescita stentata. Per uso generale in giardino sono adatte le specie più robuste e solitamente più economiche dei Trillium rari (sebbene siano assai più costose di tante perenni) e crescono anche più in fretta. Quelle che seguono sono specie americane e per crescere hanno bisogno di un po' di calcio nel terreno.
Trillium kurabayashii è una grande pianta robusta, alta 60 cm in piena terra, con vistosi fiori porpora scuro e grazioso fogliame variegato; proviene dal nord della California e dall'Oregon meridionale; in Gran Bretagna potrebbe essere la specie che si trova più facilmente, anche se potrebbe non sembrare così, perché spesso viene confusa con T. sessile e con le varietà rosse di T. chloropetalum. T. kurabayashii ha caratteristici petali a nastro, mentre T. sessile ha petali arrotondati più piccoli ed è alto appena 20 cm.
Anche il T. chloropetalum, originario della California, cresce fino a 60 cm, (mentre T. chloropetaum var. giganteum è più alto, arrivando fino a 75 cm), ma ha petali più piccoli. Se prendete T. sessile o T. chloropetalum avrete anche buone piante da giardino, spesso con foglie ben screziate. Come indica il suo nome, T. chloropetalum ha fiori giallo pallido, (oltre alle più comuni forme bianche e rosse), così come li ha T. luteum, che viene dagli Appalachi meridionali e che di solito è un po' più piccolo, arrivando a 25 cm o giù di lì. Oltrettutto, le foglie in genere elegantemente marmorizzate donano a T. luteum un aspetto più argenteo e i fiori emanano profumo di limone. T. cuneatum è simile, avendo fiori rosso scuro su un attraente fogliame con macchie altrettanto scure. È una rustica pianta da giardino che arriva a 40 cm d'altezza.

Specie con fiori su stelo
Tutti i Trillium sopraccitati sono sessili, cioè i fiori spuntano direttamente in mezzo alle foglie, senza lo stelo. Al momento tre specie di questo tipo, tutte originarie degli Stati Uniti, sono ampiamente disponibili e sono buone piante da giardino: T. erectum (Trillium rosso), T. grandiflorum e T. rivale. Pochi sono i Trillium su stelo che presentano fogliame chiazzato, comune invece nelle specie sessili.
Le migliori cultivar di T. erectum sono superbe: ci sono rossi intensi con petali larghi e c'è una selezione bianca, in cui adoro il contrasto che si crea tra i suoi petali e i sepali verdi. Generalmente questa specie è robustissima e viene dagli Stati Uniti nordorientali e dal Canada orientale, e preferisce terreno neutro o acido.
Il T. grandiflorum, originario del Nord America orientale era il più comunemente coltivato qui, oggi però surclassato dal T. kurabayashii e dai suoi simili. Ha vistosi fiori bianchi con ampi petali sovrapposti che in aprile e maggio si ergono su steli di 22 cm. T. grandiflorum f. roseum ha fiori rosa che maturando diventano di un bellissimo rosa intenso, è c'è anche una cultivar a fiore doppio, il T. grandiflorum 'Flore Pleno'. La domanda del mercato li ha resi quanto mai costosi, e finora la coltivazione in laboratorio si è dimostrata fallimentare. Vale la pena cercare T. grandiflorum 'Quicksilver', cultivar a crescita rapida creata nel 1958. T. rivale sembrerebbe più indicato per coltivatori esperti, ma se posso coltivarlo io possono farlo tutti. Tra marzo e maggio si riempie di fiori bianchi screziati di rosa e foglie verde oliva dalle striature pallide come quelle nei ciclamini. È alto appena 10 cm. I miei me li coltivo all'ombra, in vaso con terriccio a grana fine, ricco di humus. Con le sue foglie più ovali e i petali a cuore è il Trillium che secondo me assomiglia meno a un Trillium.
Se avete successo con lui, potete provare le specie asiatiche T. kamtschaticum dai fiori bianchi o il più strano T. govanianum, dai fiori aperti color marroncino. Entrambi sono senza dubbio complicati.

Compagni di aiola
I Trillium appaiono al meglio se accompagnati ad altri soggetti primaverili, come primule e bulbose. Tenete a mente che le loro forme spettacolari e le colorazioni si riflettono e contrastano con le altre piante. Per esempio, provate i fiori rossi del T. kurabayashii accanto alle foglie e ai fiori rosa cupo della piccola Primula 'Guinevere' e le foglie nastriformi dal bordo crema dell'Ophiopogon planiscapus 'Little Tabby'. Combinate il grigio e il giallo pallido del T. luteum con la Primula vulgaris. Il fogliame dei Trillium resterà bello tutta l'estate e, a seconda del grado di umidità, talvolta persino in autunno senza seccarsi.
Molti giardinieri compiaciuti, che hanno rigogliose piante di Trillium, leggeranno questo articolo. Li sento già sorridere.
Per il resto, vi consiglierei di farvi coinvolgere da queste piante già in gioventù e di non traslocare troppo spesso; diversamente, non vi resta altro che godervi i Trillium nei giardini degli altri!

Procurarsi i Trillium
È da molto tempo, fin dal 1896, che sono in commercio, presso un vivaio nel Nord Carolina, Stati Uniti, Trillium selvatici raccolti in natura, tra i quali il T. luteum; vengono su nelle foreste degli Appalachi in terreni di proprietà del vivaio, estesi per diverse centinaia di acri. Alcune aziende inviano piante a radice nuda in Europa; chi compra queste piante dovrebbe coltivarle in vaso dai tre ai cinque anni prima di trapiantarle all'esterno. E ci si deve anche aspettare qualche insuccesso.
È anche possibile coltivare i Trillium dai semi, disponibili presso commercianti e vivaisti specializzati o da giardinieri che abbiano piante già consolidate. I semi del Trillium, come quelli di ellebori e ciclamini, devono essere freschi (non devono essere immagazzinati), per ottenere una germinazione significativa, che avvviene due primavere dopo la semina. I semi piantati devono essere mantenuti freschi.
Perché un seme generi il fiore ci vogliono dai cinque ai sette anni; perché diventi una considerevole pianta da giardino potrebbero volerci dai dodici ai diciotto anni.

Piante da vivaio
L'alternativa non richiede meno tempo, oltre a essere più costosa. Comprate una giovane pianta coltivata in vivaio, o una pianta a radice nuda sempre consolidatasi in vivaio. Chiedete al vivaista com'è stata coltivata e quanti anni ha. Estraete la pianta dal vaso, osservate il terriccio e controllate che le radici si siano stabilizzate.
Una volta messa a dimora, tenete lontane piante competitive... e aspettate. Ci vorranno dagli otto ai dieci anni perché diventi una considerevole pianta da giardino, ma ne sarà valsa la pena.