TWEEDIA, COLOR DEL CIELO DI POMERIGGIO

Un cespuglietto bisognoso di caldo e nutrimento,
da coltivare in vaso o, a gruppi, in giardino


di Antonio Perazzi (Gardenia, luglio 2009)

ANTONIO PERAZZI

Botanico, architetto paesaggista, progetta giardini e paesaggio e insegna al Politecnico di Milano.
www.antonioperazzi.com


 

Se qualcuno mi chiedesse a luglio quale è il mio colore preferito non avrei dubbi: è il color Tweedia caerulea. Ammetto di essere piuttosto volubile in fatto di gusti cromatici e, pur riconoscendo una particolare attrazione per i blu e gli azzurri, non posso fare a meno di constatare che il colore dei fiori, la percezione cromatica di un giardino, cambia di continuo. Il cielo estivo di Piuca per esempio è di un colore particolare, al mattino indaco, verso mezzogiorno azzurro pallido, cangiante, la sera, per via dell'esposizione a sud-ovest infuocato d'arancio e grigio, infine buio come la notte di un luogo abitato da persone discrete. Tutta questa metamorfosi della luce condiziona la scala cromatica dei fiori, così, al mattino, la clematide non è più blu ma iridescente, al pomeriggio l'elicriso è d'acciaio, nel buio delle tenebre, le belle di notte bianche, fucsia o screziate che siano, sembran tutti fari abbaglianti, tant'è che sono molto frequentate dalle grosse sfingi (lepidotteri notturni).

Se non si stesse parlando della Tweedia, che non ha alcuna fragranza, bisognerebbe anche aggiungere che a certi colori corrispondono profumi esclusivi: profumo di oleandro bianco, di eliotropo viola, di magnolia crema, di rosa daphne. Malgrado tutte queste variabili, alcuni fiori hanno un colore che, pur declinandosi nelle diverse situazioni, mantiene un'identità ineguagliabile: Tweedia è uno di questi.

E' un piccolo cespuglio dai fiori del colore del cielo di pomeriggio, piccole stelle di circa 3 cm portate su una pianta indecisa tra un cespuglietto e un rampicante; sinonimi: Oxypetalum e Amblyopetalum caeruleum. Il colore dei petali è così raro che non mi vengono in mente altre piante con i fiori della stessa tinta: l'azzurro opaco del Beato Angelico.

Tweedia è una pianta delicata che proviene dalle zone aride e sassose del Sud del Brasile e dall'Uruguay, una perenne usata anche come annuale da bordura perché si ottiene facilmente da seme. Altrettanto facilmente si può coltivare in vaso o in un giardino protetto dove la temperatura invernale non scenda sotto i 3 °C.
A Piuca ho provato a coltivarla sia in piena terra, dove però dopo due o tre stagioni scompare per via degli inverni troppo rigidi, sia in vaso, dove proteggendola dal gelo resiste diversi anni. Ho notato che in giardino tende a perdere la sua bellezza delicata a meno che non la si coltivi in un luogo con sassi o ghiaia, avendo però cura di predisporle un angolo con terreno ricco e azotato perché è una di quelle piante che un giardiniere direbbe “aver sempre molta fame”. Quanto è bella, piantata a gruppi in un giardino mediterraneo assolato, quanto invece non mi piace nelle bordure miste, dove la sua indole di primadonna rende difficile accostarla ad altri fiori. Purtroppo gli italiani conoscono poco questo fiore anche se da noi ci sarebbero molti luoghi dove crescerebbe facilmente.
E pensare che in altri posti del mondo con lo stesso clima, certe zone dell'Australia per esempio, è coltivata da così lungo tempo che è riuscita a scappare dai giardini e inselvatichirsi.

 

DOVE SI TROVA

Dato che Tweedia caerulea è ancora poco frequente nei giardini del nostro Paese avrete più facilità a trovarla all'estero che in Italia. Quando cerco una pianta che non so dove trovare, spesso effettuo una ricerca nel sito francese dei vivaisti-produttori-collezionisti-ricercatori e raramente rimango deluso. Per questa pianta, l' A.S.P.E.C.O. (Association des Pépiniéristes Collectionneurs, Lannénec, 56270 Ploemeur, Francia, www.aspeco.net, tel. 0033 2 978S2694, contact@aspeci.net), segnala ben cinque diversi vivai, alcuni dei quali spediscono le piante anche in Italia.