|
Parco
della Burcina
la collina dei rododendri |
I rododendri sono piante straordinarie, ritenute però da
molti di difficile coltivazione. Non è così:
non esistono piante difficili. Siamo noi che, a volte, rendiamo
difficile la crescita perché ci ostiniamo a pretenderne
la riuscita in situazioni a loro ostili. L'abitudine, da sempre, è quella
di voler introdurre piante di altri continenti, di altri
climi.
Quando le condizioni sono più o meno simili all'habitat
naturale invece, il successo è quasi sicuro e lo si
raggiunge molto spesso. Nel caso dei rododendri, provenienti
per la maggior parte dall'Estremo Oriente, in alcuni luoghi
del nostro Paese hanno trovato un clima e un terreno congeniali,
con risultati sorprendenti. Spesso si sono sentiti a casa
loro al punto da riprodursi da soli.
I giardini dei rododendri
La collina dei rododendri nel Parco della Burcina è spettacolare,
soprattutto perché sembra naturale, non un giardino
studiato. Proprio qui sta la grande capacità, la conoscenza
e l'amore per le piante di Felice Piacenza, industriale
biellese e uno dei pochi italiani ad aver lasciato un patrimonio
botanico di tale rilievo. Impareggiabili, poi, le collezioni
di rododendri che si possono ammirare a Villa Taranto e sull'isola
Madre, sul lago Maggiore.
Chi ha potuto vedere i colossali Rhododendron arboreum che
si trovano nel parco dell'ex Albergo Eden a Pallanza -
piante il cui tronco raggiunge il metro di diametro! - deve
essere rimasto a bocca aperta, come è successo a me.
Visto lo stato di completo abbandono del parco, sembra proprio
di essere finiti nelle originarie foreste dell'Estremo
Oriente.
Anche nell'obliato Arboretum Taurinense, sulla collina torinese,
ne esistono folti gruppi che prosperano in modo sorprendente.
inizia
la fioritura dei rododendri dell'Arboreto Taurinense sulla collina di Torino. |
|
Il fascino dei rododendri nani
Sono centinaia le specie classificate esistenti in natura;
le varietà, ibridi, cultivar non si contano,
anche perché ne vengono continuamente creati di nuovi.
Sono così tante che per non perdermi parlerò solo
di alcune varietà e cultivar nane che ho coltivato
e, per qualche particolarità, apprezzato. Sicuramente
il più nano è il Rhododendron impeditum: le
foglie minute, di colore verde/grigio, il portamento molto
compatto ma eretto, i fiori azzurri lo rendono inconfondibile.
La sua altezza media, dopo anni, non supera i 40 cm.
Molto
particolare è il Rhododendron racemosum,
che arriva dalla Cina. Sono molte le caratteristiche che lo
rendono speciale:
i fiori sbocciano non solo all'apice dei rami, ma anche nelle
gemme ascellari lungo i rami cresciuti nell'anno. Il loro colore
varia notevolmente. Dapprima è rosa intenso, ma quando
il fiore si apre si può schiarire molto, e in genere
può esserci molta differenza da una pianta all'altra.
Appartiene al gruppo che mi piace definire "a foglia speziata",
perché le sue foglie, strofinate, emettono un piacevole
profumo di spezie.
|
|
Rhododendron
impeditum
il più piccolo della
famiglia. |
Rhododendron
racemosum, il colore dei suoi
fiori può variare
dal quasi bianco al fuchsia intenso. |
Il Rhododendron 'Yellow Hammer' è poco conosciuto:
questa cultivar deve il suo successo al colore giallo canarino,
molto raro tra i rododendri. Di taglia decisamente piccola,
la pianta ha una crescita irregolare poco compatta, con piccole
foglie un po' allungate. Le antere
scure si notano sul fondo chiaro della corolla. La fioritura
non è abbondante,
in particolare negli esemplari di piccola taglia.
Dev'essere
un parente stretto di Rhododendron 'Cream
Crest', le cui
foglie però sono più arrotondate, il vigore
leggermente maggiore e i fiori di un bel bianco/crema, come
suggerisce il nome. Il portamento è più compatto.
Rhododendron cilpinense è una
pianta splendida, prima che i suoi fiori siano completamente
aperti, però.
Il portamento è compatto, le foglie medio piccole lucide
e verdi, i boccioli fiorali minuti fanno pensare a un fiore
decisamente piccolo, ma non è così. Appena
iniziano a schiudersi sono di un bel rosa intenso, una
volta aperti, di dimensione abbastanza grande, il colore diventa
rosa chiaro e i fiori, decisamente lassi, riducono le aspettative.
La fioritura è precoce e in certe posizioni i boccioli,
già in risveglio vegetativo, possono essere danneggiati
da gelate tardive.
Rhododendron russatum arriva dalla
Cina: la foglia piccola, il portamento compatto ma allargato
lo distinguono da
altri "azzurri". I fiori di un colore blu più o
meno intenso, a volte leggermente più chiaro verso
il centro, sono molto belli.
Rhododendron
augustinii che ha dato origine a moltii
bridi a fiore blu.
|
Rhododendron augustinii,
storico rododendro azzurro lavanda, che arriva dalla Cina,
con
foglie medio piccole e lanceolate
e portamento eretto, è stato il progenitore di
molti ibridi a fiore azzurro.
Ho lasciato il Rhododendron 'Blu
Diamond' per ultimo, perché a
mio parere è il più interessante. È un
ibrido, nato da Rhododendrum 'Intrifast' e il predetto augustinii.
L'aspetto è più minuto di quest'ultimo, le foglie
decisamente più piccole e arrotondate. La fioritura è leggermente
precoce, ad aprile la pianta si copre completamente di sorprendenti
fiori blu. Guardandolo di sera, quando cala la luce, i suoi
fiori diventano quasi luminosi e le piccole foglie emanano
un'intensa, piacevole fragranza di spezie. Definirla "nana" non è esatto,
perché questa pianta ha un buon vigore e in pochi anni
può raggiungere i due metri di altezza.
La
riproduzione, la coltivazione |
I
rododendri amano i terreni acidi. Il terriccio da
usare e le tecniche sono le medesime dei Pieris:
nel caso
di piantumazione in giardino, è molto meglio
correggere il pH del terreno usando terra d'erica piuttosto
che torba. Normalmente sono riprodotti per talea, nei
mesi di luglio/agosto, prelevando le talee da rametti
terminali semilegnosi e a vegetazione ferma. Due terzi
di sabbia silicea oppure agriperlite e un terzo di
torba vergine è il substrato ideale. Radicano
mediamente con maggior facilità dei loro fratelli
a foglia larga. Ombreggiare decisamente e coprire
con una pellicola per ridurre la traspirazione.
|
|
La
Società Italiana del Rododendro è un'associazione
di recente costituzione, che si prefigge di divulgare la conoscenza
del genere Rhododendron nelle sue molteplici forme,
di promuoverne lo studio, favorire le ricerche delle specie
e delle varietà introdotte
in passato nei giardini storici e di compiere un'opera di sensibilizzazione
presso i vivaisti.
La sede scelta - il Parco Burcina Felice
Piacenza di Pollone (Biella), con la sua collezione storica
di rododendri, una delle più importanti a livello europeo
- non poteva essere più adatta a ospitare questa lodevole
iniziativa.
Per
informazioni |
Elena
Accati, tel. 011.6708768, elena.accati@unito.it - Francesco
Merlo, tel. 011.6708918, francesco.merlo@unito.it -
Nicoletta Fumo del Parco Burcina tel. 015.2563007
parcoburcina@libero.it
|