Detestano
quello che chiamano '"orribile cemento verde" adorano
le lussureggianti distese
di erbacee perenni e graminacee ornamentali. Ecco lo stile Oehme & van
Sweden
L'
avversione di Wolgang Oehme e James van Sweden per i
prati è testimoniata nei tanti progetti che da quasi
trent'anni questi due paesaggisti, considerati a buon diritto
gli inventori del nuovo giardino americano, realizzano
in ogni angolo degli Stati Uniti. In un vasto parco affacciato
sul Lago Michigan, per esempio, a dispetto delle dimensioni
davvero consistenti non è stato inserito nemmeno un
minuscolo fazzoletto di prato, ma in compenso sono state
ideate grandi macchie di Physostegia virginiana e Panicum
virgatum, Veronica spicata e Pennisetum alopecuroides,
che adagiate su un tappeto di Sedum, Epimedium versicolor
'Sulphureum' e gerani selvatici si spingono fin sotto i
muri della casa come se volessero sommergerla: un mare ondeggiante
di foglie e fiori che sembra nato spontaneamente dalla terra.
POCHE
SPECIE, TANTE PIANTE
Non amando per niente quell'aspetto disordinato, spezzettato
e privo di ritmo e di struttura che assumono le composizioni
di piante quando sono formate
da pochi esemplari di tante specie diverse, nei loro progetti
riducono drasticamente il numero delle specie e aumentano invece
la quantità di piante dello stesso tipo, in modo da ottenere
grandi macchie formate da una sola varietà botanica
che ricordano il diffondersi spontaneo delle piante selvatiche.
Per accentuare, questo aspetto, Oehme, che è un competentissimo
plantsman, valuta con meticolosa pignoleria non solo
le doti estetiche ma anche le esigenze colturali di ogni
specie, scegliendo solo quelle che, trovandosi pefettamente
a loro agio nell'ambiente del giardino, potranno crescere rigogliose
come nel loro habitat naturale. Grazie a questo accorgimento,
i due paesaggisti riescono a soddisfare anche un'aspirazione
dettata dalla loro sensibilità ecologica: quella
di creare giardini popolati da piante il più possibile
autosufficienti e capaci di mantenersi in salute senza troppe
cure e senza il sostegno di pericolosi pesticidi.
INTEGRAZIONE
CON L'AMBIENTE
Le composizioni di erbacee perenni e graminacee ornamentali
ideate da Oehme e van Sweden riprendono così lo stile
del wild garden inaugurato da William Robinson. Ma le loro scelte
progettuali vanno più in là, e si propongono anche
di garantire un'armoniosa integrazione fra lo spazio del giardino
e l'ambiente intorno. Un'integrazione raggiunta evitando di
copiare banalmente scampoli di paesaggio, ma riprendendo
piuttosto i rilievi e le ondulazioni naturali del terreno,
oppure ricorrendo a sottili analogie che, a volte, aprono
la strada all'adozione di elementi e materiali completamente
estranei al contesto. Come è avvenuto in un loro celebre
giardino sulla baia di Cheasapeake, nel Maryland, dove l'ampia
linea che segna il punto di incontro fra l'oceano e il cielo
è riflessa e moltiplicata nella forma lunga e stretta
di una piscina costruita proprio davanti alla spiaggia, e nell'orientamento
orizzontale delle doghe di legno che la circondano. Mentre per
avvicinare visivamente il giardino al bosco di querce che cresce
subito al di là del confine sono state piantate larghe
strisce di graminacee ornamentali di grossa taglia (soprattutto
Miscanthus sinensis e Deschampsia cespitosa) che
quando soffia il vento fluttuano maestosamente come le onde
dell'oceano.
LARGO
ALLE GRAMINACEE
Le graminacee ornamentali del resto sono una presenza fissa
nei progetti di questi due paesaggisti. Che le usano a piene
mani non solo perché sono eleganti, morbide e insuperabili
nel catturare la luce, ma anche per la loro capacità
di decorare magnificamente i giardini nei mesi più
freddi, quando la brina si condensa sulle loro spighe e
sugli steli ormai secchi. Oehme e van Sweden le considerano
un'alternativa validissima alle piante sempreverdi che, osservano,
sono ritenute a torto le sole capaci di rendere gradevole un
giardino nelle tristi giornate invernali, mentre in realtà
sono troppo immutabili per essere interessanti, e in
ogni caso inadatte agli spazi verdi che, come i loro, sono ideati
in modo da sottolineare al massimo i cambiamenti stagionali.
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CHI
SONO
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II
sodalizio fra Wolgang Oehme (nato in Germania nel
1930 e laureato in architettura del paesaggio all'Università
di Berlino) e James van Sweden (che invece è
un americano nato nel 1935 e laureato in architettura
all'Università del Michigan) ha preso il via a
Washington nel 1977. Nel corso della loro fortunatissima
carriera questi due paesaggisti hanno realizzato centinaia
di progetti, terrazzi, giardini privati e grandi spazi
pubblici: da quello che circonda l'aeroporto Ronald
Reagan di Washington al Giardino botanico di Chicago.
Malgrado gli impegni continui e pressanti che costellano
il suo lavoro di paesaggista, van Sweden ha trovato anche
il tempo di mettere nero su bianco le teorie giardiniere
sue e di Oehme in "Architecture in the garden",
pubblicato da Random House, e poi in "Gardening
with nature" e in "Gardening with water",
editi da Watson-Guptill Publications.
Per informazioni: www.ovsla.com
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