CAMELIE,
LE SPECIE SPONTANEE
di
Gianmario Motta (Il Giardino Fiorito,
marzo 2005)
II
genus Camellia conta oltre 250 specie
spontanee e alcune migliaia di varietà coltivate
(cultivar),
appartenenti alle specie di maggiore valore ornamentale.
Di queste, la Camellia japonica è la più conosciuta
tanto che per molti è la camelia per antonomasia.
Tuttavia, non è la sola camelia ornamentale notevole. La gamma delle
specie spontanee è ampia e include specie a fiore giallo (circa trenta!),
a fiore piccolo e a fioritura profusa, a fiore grandissimo bianco o rosa,
alberi con una deliziosa corteccia colore cannella. Molte di queste specie,
scoperte o riscoperte negli ultimi venticinque anni, possono essere coltivate
in Italia
e sono reperibili presso alcuni vivaisti italiani ed europei. |
Abbiamo
pensato di offrire un breve panorama di alcune specie, basandoci
sulle esperienze di acclimatazione in Italia e sulle
osservazioni fatte in Cina, Giappone, Vietnam, da dove provengono
gran parte delle specie spontanee. Come ogni panorama, anche
questo è selettivo, e ha escluso specie meritevoli,
fra le quali la C. sasanqua e la C.
oleifera, in quanto già note
al pubblico. Abbiamo omesso anche alcune specie emergenti e
potenziali protagoniste, come la C. azalea (Cina),
che promette una fioritura continua e la C. amplexicaulis (Vietnam)
che, a nostro giudizio, è forse uno dei più bei
fiori spontanei. Ad esse dedicheremo un prossimo articolo.
LE CAMELIE GIALLE TROPICALI
Sino
a trenta anni fa le camelie a fiore giallo erano ignote al
pubblico. L'apertura della
Cina e del Vietnam ha portato alla scoperta di decine di
specie di camelie a fiore giallo. Le camelie a fiore giallo
hanno caratteristiche generali molto diverse dalla C.
japonica:
foglie prevalentemente bullate, spesse, fiore piccolo in
assoluto e minuscolo rispetto alle foglie, fioritura molto
scalare. La C. nitidissima, nota
anche come C.
chrysantha, è la
più conosciuta, perché è stata la
prima camelia gialla a essere descritta, ma la vietnamita C.
petelotii è forse
la più bella, con un fiore colore oro, piccolo,
semidoppio, del diametro di 4-6 cm circa, che sboccia
fra dicembre e gennaio-febbraio.
Purtroppo le camelie gialle, che vivono alle medie quote
della fascia tropicale (500-1000 m/slm), non amano i nostri
climi e sinora si sono rifiutate di sopravvivere e di fiorire.
Le esperienze di coltivazione sono state deludenti; i tentativi
di incrocio con altre specie di camelie per migliorarne
le caratteristiche sono falliti. Gli amanti possono ammirare
qualche esemplare nelle serre dei vivaisti e, all'aperto,
nei giardini botanici di Honk Kong, Kunming e Jinhua (tutti
in Cina).
LE GIGANTI BIANCHE DI HONK
KONG
Fra
le camelie, due specie spontanee offrono fiori bianchi grandissimi
e spettacolosi. La C.
granthamiana fu
scoperta nei nuovi territori di Honk Kong. I fiori sono
enormi, molto
belli, sino a 15 cm di diametro, bianchi o rosa e, nei
nostri climi, sbocciano in inverno. Le foglie sono scure,
bullate
e la pianta ha portamento arboreo. Semirustica, è presente
nella collezione di Villa Anelli (Oggebbio).
Molto promettente è l' altra bianca di Honk Kong,
la C. crapnelliana, ha fiori
bianchi grandi, solo un poco più piccoli
della C. granthamiana, foglie
di colore quasi oliva e, come si vede dalla foto, è perfettamente
a suo agio sotto il sole di Honk Kong, dove fiorisce
in dicembre. Notevoli sono
il portamento arboreo e la bella corteccia colore cannella.
Stiamo acclimatando i semenzali sul lago Maggiore, e
l'esperimento pare sulla buona via.
C.
SALUENENSIS E C. YUNANNENSIS |
La C.
saluenensis si trova in migliala di esemplari
lungo le vallate e le foreste dello Yunnan (Cina sud-occidentale).
Data
la sua grande diffusione, si trovano in natura fiori di colore
e forme diverse, dal quasi-bianco al rosa carico. Il fiore
delle specie è, come si vede dalla foto, aggraziato.
I pregi della "quasi-tropicale" C.
saluenensis includono
una fioritura precoce e resistente al freddo, una certa robustezza
e un bel portamento. Relativamente diffusa fra i migliori
vivaisti,
la C. saluenensis "Apple Blossom",
forse un ibrido, è pianta
eccellente, con una bellissima foglia. Ricordiamo che la
C. saluenensis è la
progenitrice (mother
parent) delle
camelie ibride Williamsii, che incrociano appunto
la C.
saluenensis con la C.
japonica,
fra cui la 'Donation'.
Anche la C. yunnanensis è adatta
al clima dei nostri laghi. In natura, è una pianta grande,
arborea, con una corteccia colore cannella, fiore medio, bianco,
che sboccia
in gennaio-febbraio (marzo-aprile in Italia), diffusa nel
sottobosco delle foreste dello Yunnan sino oltre i 2.000
metri.
Non
possiamo non menzionare la C. sinensis, anche se non è la
camelia di maggiore valore ornamentale. Tuttavia è perfettamente
adatta al clima dei nostri laghi e del nostro Mezzogiorno,
si tiene a siepe con facilità e regala
una fioritura scalare a settembre, che diviene più copiosa
nelle regioni meridionali. Nel comune di Capannoni (Lucca),
in località Pieve di Compito, è stata impiantata una coltivazione di tè.
La C. japonica dà alla camelia
la immagine generica di fiori eccellenti ma di fioritura
un poco rada. Alcune specie
spontanee uniscono invece magnifico portamento, foglia
acuminata e sottile, fiore bianco o rosa miniatura, fioritura
profusa
e grande frigoresistenza. Fra esse menzioniamo la C.
fraterna,
la C. cuspidata e la C.
forrestii; tutte sono a fioritura primaverile
(la C. forrestii è più precoce)
e sono relativamente disponibili presso i migliori vivaisti.