ALL'OMBRA DELLE FARFALLE
Il giardino e le sue storie

di Francesca Marzotto Caotorta


a cura di di Ornella Ferrari Gigante (25 febbraio 2012)

 

Il giardino come luogo dell'anima, il giardino che ognuno di noi ha costruito nella sua fantasia seguendo scampoli di pensieri, ritagli di letture fatte e quasi dimenticate, giardini visitati con occhi attenti, sogni immaginati ad occhi aperti e mai del tutto abbandonati. E' molto suggestiva l'idea dell'autrice di dividere l'argomento in stagioni che, con i loro ritmi e colori diversi, lasciano l'occhio stupefatto e l'anima incantata.

"Dare, pronunciare un nome riduce la distanza tra noi e il nominato" apre il capitolo "In giardino con le parole", ed insegna a guardare e riconoscere le caratteristiche delle piante dal loro nome. Così come i successivi capitoli, "L'autorità del tempo" e "Giocare con la luce", ci portano in una dimensione suggestiva, chiara e ben definita. Imparare a identificare le piante, a riconoscere i nostri sentimenti verso di loro, ci regalano anche la gioia di sapere quale sarà il "nostro" giardino. Dovremmo smettere di desiderare piante totalmente inadatte e piantare solamente quelle che, il terreno, il clima, l'esposizione, ci permettono di coltivare senza problemi. Dovremmo anche non esagerare mai nella quantità, ma affidare al tempo la conquista del vuoto.

Un libro colto e intelligente, pervaso di amore per la bellezza e l'armonia, che consente anche al giardiniere principiante di acquisire un concetto ben chiaro di ciò che si può e non si può fare nel suo Eden personale. Troviamo indicazioni garbate ma ferme sull'intelligenza di una materia che è viva e vitale nel tempo e nello spazio, permettendoci di scegliere, ponderare ed a volte ripensare l'idea che ci siamo fatti della progettazione del giardino e del lavoro del giardiniere.

"Considerare il giardino una camera da gioco del tempo" ci dice Francesca Marzotto Caotorta: un'immagine bellissima e piena di possibilità future.

Con grande pazienza e competenza l'autrice ci conduce per mano a progettare e realizzare il nostro sogno di giardino, un giardino interiore che prenderà vita nella realtà realizzando i pensieri della nostra anima.

Un volume completo, chiaro, esaustivo, sulla progettazione di un giardino, ma anche un excursus sentimentale sul passato, sui ricordi del paesaggio di una volta, sull'adattarsi a nuove visioni. Come dice S.Agostino: «Il presente è la memoria delle cose passate». Possiamo quindi continuare a sognare il nostro giardino dell'anima ed a cercare di realizzarlo senza imbarazzo e limite alcuno. Sarà per noi una grande felicità ed una fonte di gioia futura perché, come dice Elisabeth von Armin, «Se Eva avesse avuto una vanga, e avesse saputo cosa farne, non avremmo avuto quella triste faccenda della mela».