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IL
PARTERRE, UN GIARDINO DA GUARDARE
di
Filippo Pizzoni (Gardenia, gennaio 2006)
Come
è cambiato dal Seicento ai giorni nostri, continuando
a essere un vero protagonista
ll
parterre, elemento fondamentale del giardino francese
seicentesco, nasce dall'evoluzione delle compartimentazioni
geometriche e lineari del giardino italiano rinascimentale.
In Francia questa impostazione si modificherà, sviluppandosi
in ampie composizioni piane di aiuole a disegni geometrici,
dall'elaborata decorazione a motivi complessi, composti con
bosso, erba, ghiaie colorate e fiori. Quasi sempre nelle
immediate adiacenze del palazzo o del castello, i parterre
erano da ammirare, quasi fossero preziosi tappeti, dalle finestre
dei piani nobili.
II termine stesso, che indicava già dalla fine del Cinquecento
proprio quelle nuove composizioni giardiniere, viene talvolta
fatto risalire al latino partiri, suddividere,
a confermare la sua origine dal giardino italiano rinascimentale,
mentre secondo un'altra interpretazione deriverebbe dall'unione
delle due parole francesi par e terre,
a indicarne la disposizione piana.
Nel corso del Seicento, sotto il regno del Re Sole, il
parterre diventa un elemento imprescindibile
nel disegno del giardino barocco, sia quello più conosciuto,
il parterre de broderie, o a ricamo - che richiamava
appunto i complicati ricami dell'epoca di Enrico IV e Luigi
XIII - sia nelle sue numerose varianti, che nel secolo successivo
saranno codificate secondo modelli e tipi molto precisi. La
sua fortuna finirà, nel tempo, per far sì che
con il termine stesso di parterre si indicasse qualsiasi
composizione di aiuole, precedenti e posteriori al 1600.
Con
la rivoluzione del giardino paesaggistico inglese scompare ogni
disegno geometrico e formale dai giardini, e il parterre
tornerà di moda, come oggetto di revival, solo nella
seconda metà dell'Ottocento, e proprio in Inghilterra,
con l'imporsi di un nuovo stile, eclettico, basato sullacommistione
di elementi di epoche e tradizioni culturali diverse e distanti
tra loro.
Per tutto il Novecento, in un continuo alternarsi tra
disegno formale e informale del giardino, il parterre
torna spesso come elemento di grande importanza, proprio per
le sue più specifiche caratteristiche: la sua vicinanza
alla dimora, e il forte carattere ornamentale e al
tempo stesso rappresentativo.
Se con la fine della Prima guerra mondiale, sulla scia delle
avanguardie artistiche, anche i giardini godono di una nuova
ricerca creativa in fatto di forme e disegni, nel secondo dopoguerra
si arricchiscono di una maggiore libertà espressiva e
i parterre diventano il campo per vere e proprie invenzioni.
I criteri tipologici fondamentali vengono conservati e riaffermati
ma nuove sperimentazioni creano soluzioni originali semplificandone
il disegno, contaminandolo con stili diversi, mescolando elementi
eterogenei.
Così anche oggi, in spazi grandi o in piccoli giardini,
un parterre di prato oppure di fiori, dal disegno semplice
ma regolare, diventa di nuovo un'occasione per guardare, una
composizione da ammirare, un tratto di natura facile da mantenere
e al tempo stesso uno spazio di ordine e di pace, un
angolo di compostezza e di serenità.
Il
giardino dell'Hotel Kempinsky a Monaco, progettato da
Peter Walker nel 1994
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Il
giardino di Villa Il Roseto a Firenze, disegnato da Pietro
Porcinai tra il 1961 e il 1965. Qui la tradizione
topiaria rinascimentale si combina con il disegno curvo
e sinuoso di parterre francesi: ne nasce una composizione
di prato, siepi e pavimentazione, tutto giocata sul tema
del cerchio, quasi a disegnare un labirinto.
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Un
altro giardino di Porcinai dove un recente ripristino ha
recuperato lo spazio dell'orto a parterre di piante
aromatiche. |
PICCOLO
DIZIONARIO (da 'La Théorie et la pratique du
Jardinage', 1709, di Dezallier d'Argenville)
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Parterre
de broderie
i motivi della decorazione sono quelli dei ricami:tralci,
volute, rosoni, arabeschi, corone e pennacchi ottenuti
con siepi di bosso sullo sfondo di ghiaie colorate.
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Parterre
des pièces coupées
ispirati
ai tipi olandesi, hanno piccole aiuole circondate da
basse siepi di bosso, con piante da fiori.
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Parterre
à l'anglaise
una superficie erbosa regolare, decorata di statue e
gazon coupé, ottenuta con aree ritagliate nel
prato e riempite di pietruzze colorate.
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IL
MODELLO
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Tra
i più famosi e meglio conservati parterre
de broderie di Francia, va ricordato quello del Castello
di Vaux le Vicomte. Realizzato da André
Le Nôtre per il ministro Fouquet nel 1656,
il giardino di Vaux fu una sorta di prova generale del
giardino della reggia di Versailles: Luigi XIV, folgorato
da tanta bellezza, volle accanto a sé tutti i progettisti
e gii artisti coinvolti a Vaux per la sua nuova fabbrica
alle porte di Parigi. Dopo secoli di gloria, i giardini
di Vaux conobbero l'abbandono e nel 1875, quando del disegno
originario rimaneva ben poco, l'industriale Alfred
Sommier, acquistato i! castello, intraprese una gigantesca
opera di restauro che si concluse nel 1905, restituendo
al giardino l'aspetto di un tempo. Del restauro del parterre
fu incaricato il paesaggista Achille Duchêne.
I giardini di Vaux (Maincy, Ile-de-France, a 50 chilometri
da Parigi), ancora conservati in perfette condizioni,
sono aperti al pubblico dal 19 marzo
al 13 novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Per informazioni: www.vaux-le-vicomte.com
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