IL ROSETO BOTANICO DI CAVRIGLIA
UN MUSEO VIVENTE
di Marily Young (foto dell'autore)

So che molti di voi hanno già visitato il giardino del quale parlerò oggi, e uno dei più grandi roseti non soltanto in Europa, ma anche nel mondo. Inoltre grazie al suo approccio unico ed alla sua organizzazione, e anche tra i giardini esistenti più importanti. Questo giardino si trova a meno di due ore di macchina da dove ci troviamo noi ora (Sassocorvaro - Pesare, n.d.r.), infatti, è situato nel paesino di Cavriglia, in provincia di Arezzo.

UNA COLLEZIONE UNICA AL MONDO

Quello che è più sorprendente, è che questo giardino sia un giardino privato, Il prof. Fineschi nel suo rosetoe il risultato del lavoro di un uomo solo. Questo è, infatti, il giardino di Villa "Casalone", una casa colonica proprietà della stessa famiglia da quasi 200 anni. A tutt'oggi, gran parte della proprietà è ancora coltivata come azienda agricola, dove si producono olive, uva, miele e verdure per il mercato. Ma circa 100 anni fa vi furono piantate alcune rose. Ora le rose occupano circa tre ettari della proprietà.

Le rose rappresentano una delle passioni dell'attuale patriarca della famiglia, il professor Gianfranco Fineschi. Il professore ha lasciato la sua carica di primario della Clinica Ortopedica dell'Università Cattolica di Roma, e, all'apice della sua carriera, è stato uno dei più noti ed apprezzati chirurghi ortopedici del mondo. Ma il professor Fineschi ha ereditato dal padre e dal nonno un grande rispetto per la natura e con il tempo questo rispetto si è tramutato in una passione per le rose. Durante il corso degli ultimi quaranta anni, il professor Fineschi ha messo insieme una collezione che comprende attualmente più di 6300 piante di varietà uniche.
Nonostante che il roseto sia di proprietà privata, il professor Fineschi condivide il suo tesoro con il pubblico. Il giardino è aperto dal 1° maggio al 15 giugno.

IL ROSETO BOTANICO

Mentre diamo inizio al tour, le prime domande che dobbiamo fare sono: "Perché chiamiamo L'entrata del roseto di Cavrigliaquesto giardino Roseto?" E inoltre perché lo chiamiamo Roseto Botanico?"
Per dare una risposta a queste due domande vorrei citare il professor Fineschi: "II Rosero di Cavriglia è un giardino botanico circoscritto ad un genere di piante di alto valore scientifico e storico e che ha per obiettivo la raccolta del maggior numeropossibile di esemplari autentici allo scopo di collezionarli per lo studio e per la ricerca, e al tempo stesso, per offrire agli a
matori una specie di Museo vivente". "L'impianto del Roseto obbedisce rigorosamente ai canoni classici della botanica, per effetto della quale le piante di rosa sono messe a dimora separatamente suddivise in sezioni, sub-specie ed ibridi ". In altre parole, esaminando la genealogia della Rosa, troviamo la base per l'organizzazione del Roseto Botanico. Generalmente i botanici dividono il genere in quattro sezioni principali e tra queste la sezione Erosa viene suddivisa in 10 sub-sezioni. Ai livelli tassonomici successivi si trovano poi le specie e le sottospecie. Infine arriviamo agli Ibridi con il loro complesso corredo genealogico.

IMPIANTO PER SCHEMI TASSONOMICI
Rosa 'Salaburg' (Kokles) a Cavriglia

Come ho già detto, il giardino è organizzato per schemi tassonomici, con varietà rappresentative e cultivar (varietà coltivate) per ogni sezione e sub-sezioni. In ogni modo, tre delle sezioni (Simplicifolie, Platyrhodon e Hesperhodos) hanno contribuito soltanto in misura ridotta alla creazione delle rose ibride, quindi concentreremo la nostra attenzione sulla sezione Erosa.
Guardando la planimetria d'insieme del Roseto, le specie e le sub-specie di questa sezione, si trovano al centro del giardino. Quindi si individuano le aiuole dedicate alla sub-sezioni di Caninae e Cinnamomeae (es. Rosa canina inermis). Inoltrandosi ulteriormente si trovano quelle della Laevigatae e la Bracteatae (es. Rosa levigata), della Synstylae (es. Rosa multiflora).

LA SEZIONE BANKSIANAE

R. 'Purezza' a CavrigliaLa sezione Banksianae riveste un interesse particolare. Un certo numero di Banksiae, inclusa la Rosa banksiae alba, normalis, lutea e lutescens, ricoprono un ampio spazio e le Banksiae sono stare usate da Mansuino nei suoi programmi di selezione. 'Purezza' è uno dei risultati delle sue selezioni, ma la cosa strana è che molte delle Banksiae ibride si sono rivelate piante nane! Un'aiuola è riservata a queste rose uniche che solo raramente si vedono al di fuori del Roseto, e che sono quasi totalmente sconosciute fuori dell'Italia.

LA SEZIONE GALLICANAE

Procediamo, e incontriamo la sezione Gallicanae, uno dei gruppi più importanti e più antichi di rose europee. Anche se il nome della sezione e del suo antenato, Rosa gallica, si riferisce all'antica area Gallica, parte della Francia odierna, ci sono molti elementi che indicano che queste piante sono originarie anche dell'Italia (es. Rosa gallica officinalis). Naturalmente nella sezione Gallicanae troviamo anche il sottogruppo delle Centifoliae e della loro progenie, Muscose (Barone di Wassenner). Ognuno di questi sottogruppi trova posto nella sua area, come le Damascane e le derivate delle Portland.

CHINENSIS, BORBONIANAE E NOISETTER. Alexandre Girault' a l'Hay-les-Roses
Lasciamo le rose europee per un momento, ed attraversiamo il giardino (ed è una metà del globo). Nello sviluppo delle rose, un gruppo di specie altrettanto importante proviene dall'Asia. Questa sezione è quella delle Chinensis e comprende rose che chiamiamo le Cinesi come la 'Parson' una rosa cinese color rosa, la 'Slacer', cremisi, la 'Parks', all'essenza di tè e la Rosa Hume. Da queste hanno avuto origine le Tè.
Ci sono poi le Borbonianae, che in apparenza assomigliano alle rose cinesi, anche se inizialmente sono state ottenute da un incrocio fortuito di una cinese con una damascena. Poi si incontrano le Noisette, basate sull'incrocio tra la Rosa di Parson (colore rosa) e la Rosa Moschata.

IBRIDI DI PERPETUE

Con tutti i tasselli al loro posto, il passo seguente ci porta alle ibridi di Perpetue, che uniscono le rose europee e le rose asiatiche, creando lo scenario per le future moderne rose. Nel roseto esiste una collezione di circa 200 ibridi di Perpetue.
Nel periodo compreso tra la metà e la fine del diciannovesimo secolo, i selezionatori iniziarono a incrociare gli ibridi di Perpetue con le Tè antecedenti, nel tentativo di migliorarne la resistenza, il vigore e la rifìorenza. Il risultato è quello che ora chiamiamo la classe lbridi di Tè; una tra le prime di queste è stata la rosa 'La France'. Le prime rose ibridi di Tè costituiscono un gran passo in avanti nel mondo delle rose moderne, e data la complessità della discendenza di queste varierà coltivate, non siamo più in grado di raggrupparle nel Roseto su una qualunque base botanica. In alternativa, organizziamo le rose moderne basandoci sul selezionatore e a volte sul paese d'origine.

LE ROSE DIMENTICATE

Anche se mi rendo conto che la maggior parte delle persone presenti qui oggi siano più interessate alle rose più antiche, è comunque importante ricordare la collezione di varietà R. 'Santa Catalina' a Bagatelleche il Professor Fineschi definisce di "mezza età". Queste sono le rose degli anni '40, '50 e '60. Molte di queste sono state dimenticate e scartate dai giardini dei maggiori selezionatori dai quali provengono. Si stima che attualmente ci siano tra le 500 e le 700 cultivar che esistono solo nel Roseto di Cavriglia..
Come si può vedere seguendo il tour, il Roseto Botanico di Cavriglia è veramente un "Museo vivente" dove si può ammirare e studiare il genere Rosa. Data l'importanza del Roseto per la salvaguardia dell'eredità della rosa, nel 1996, la Federazione Mondiale della Società delle Rose ha assegnato il suo Premio di Merito al Roseto di Cavriglia.
Ma che ne sarà del futuro? Ho già spiegato che il roseto è il frutto del lavoro di un uomo solo, e che è di proprietà privata. Fortunatamente e stata creata una Fondazione per sostenere il Roseto e speriamo che nel futuro la raccolta di fondi basti a rendere il Roseto autosufficiente.
Nel frattempo, comunque, pensiamo che sia saggio iniziare a salvaguardare le Rose stesse, propagandole e distribuendole ad altri giardini. Fortunatamente il Roseto è attualmente sostenuto, con grande vigore, dal Comitato di Salvaguardia della Federazione Mondiale delle Società delle Rose. Il Comitato si è incaricato di organizzare diversi progetti d'importanza fondamentale.

IL PROGETTO DI PROPAGAZIONE
Innanzitutto con la cooperazione e i fondi dell'American Rose Society, nel maggio 2001, è stata realizzata una documentazione fotografica completa di circa 800 delle varietà più rare. Durante l'estate 2001, ha poi preso il via un progetto per propagare fattivamente alcune varietà.
Le talee di circa 100 varietà sono state raccolte e spedite a uno dei più importanti vivai di rose inglesi, il quale ha donato 500 ceppi da innesto, il lavoro dei suoi innestatori ed anche lo spazio per la coltivazione nei suoi campi. Nell'aprile 2003 le prime piante mature di questo gruppo sono arrivate negli Stati Uniti, ed ora siamo in grado di offrirle anche ad altri giardini.

Nel 2002 sono state prese anche altre iniziative e le talee di alcune collezioni sono state inviate all'Orto Botanico di Roma e a un gruppo giapponese che spera di impiantare un vasto roseto in Giappone. Nel 2003 pensiamo di inviare talee a due vivai in Inghilterra e a un vivaio in Olanda.
Con simili progetti in corso, speriamo di salvaguardare sia le rose sia il Roseto Botanico di Cavriglia; è molto difficile riuscire a fare capire l'importanza di questo Roseto semplicemente tramite parole e immagini. Sono molto grata dell'opportunità che oggi mi è stata data di intervenire e colgo l'occasione per invitare tutti, da parte del professor Fineschi, a visitare il Roseto. Spero che lo facciate in modo da poterlo apprezzare dal vivo.

Il Roseto Botanico 'Carla Fineschi'