L'EPOCA
DI POTATURA
Il momento più appropriato per la potatura dipende
dalla specie vegetale, dalle condizioni della pianta e dal
risultato che si intende raggiungere. In linea generale i
periodi dell'anno più indicati sono la fine dell'inverno,
quando il pericolo di repentini abbassamenti di temperatura
è terminato, e l'estate, allorquando le foglie hanno
raggiunto la dimensione finale. Se si desidera guidare la
crescita di giovani piante in allevamento, l'epoca più
adatta è invece la tarda primavera, durante Ia fase
di rapido allungamento dei germogli.
E'
sconsigliabile intervenire con tagli di potatura nelle seguenti
condizioni: in giornate con temperatura gelida, dato che i
tessuti del legno sono particolarmente fragili; in giornate
piovose o particolarmente umide in primavera, dato che i rischi
di infezioni fungine sono particolarmente elevati; in giornate
che rendono particolarmente difficile, per gli operatori il
posizionamento corretto degli attrezzi sul punto di potatura.
GLI ALBERI
Per le latifoglie esistono
due periodi durante i quali si devono assolutamente evitare
le
operazioni di potatura.
Il primo coincide con la fase di emissione
delle foglie, nel corso della quale l'albero consuma
grandi quantità di
energie. Il secondo momento si ha in
autunno, durante la caduta delle foglie, che avviene
contemporaneamente
alla
liberazione
delle spore da parte di molte crittogame.
La
potatura estiva è particolarmente indicata per il cipresso.
Questa specie ha, infatti, uno sviluppo più accentuato
nei mesi estivi e riesce, perciò, a ricoprire più
rapidamente i tagli effettuati, riducendo il rischio di infezioni.
La potatura dovrà essere comunque moderata, dato che
le conifere risentono negativamente delle defogliazioni, poiché
accumulano quantità limitate di amido di riserva.
GLI
ARBUSTI
Non
tutti gli arbusti richiedono una potatura annuale. Alcuni,
come gli arbusti autoctoni utilizzati principalmente per il
colore delle foglie e dei frutti in autunno e inverno, possono
essere lasciati vegetare liberamente per anni, limitandosi
ad asportare ogni 5-6 anni i rami secchi o ammalati, a diradare
i rami se troppo fitti ed eventualmente a contenere lo sviluppo
eccessivo. Altri arbusti, soprattutto quelli da fiore, esigono
interventi periodici di potatura finalizzata a una maggiore
produzione di fiori e a una loro più equilibrata distribuzione
su tutta la vegetazione. In questo caso l'epoca di potatura
è determinata dal periodo di differenziazione delle
gemme a fiore e dalla stagione di fioritura.
Arbusti
a fioritura primaverile (es.: forsizia, lillà,
kerria). Le gemme a fiore si generano sui rami dell'anno precedente,
quindi la potatura deve essere effettuata subito dopo la fioritura.
Arbusti
a fioritura estiva (es. ibisco, buddleia). Le gemme a
fiore si generano alla ripresa vegetativa sui rami che si
producono durante la primavera. La potatura deve essere effettuata
nell'autunno precedente o alla fine dell'inverno.
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La
forsizia fiorisce in primavera prima dell'emissione
delle foglie. La potatura va eseguita al termine della
fioritura, per non asportare le gemme e i relativi
fiori. L'intervento cesorio riguarderà i rami
morti, deboli o soprannumerari. I rami rilasciati
vanno raccorciati con il taglio di ritorno per favorire
lo sviluppo di nuovi rami che fioriranno l'anno seguente
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L'ibisco è un arbusto a fioritura estivo-autunnale.
La potatura dovrà essere compiuta alla fine
dell'inverno.
Con il taglio si asporteranno, anche in questo caso,
i rami morti deboli o malati, mentre quelli rilasciati
andranno raccorciati con il taglio di ritorno, ma
in misura più severa che per gli arbusti
con fioritura primaverile.
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Le
nuove varietà di rose, adatte alle sistemazioni
estensive e per il verde pubblico, non devono essere
potate tutti gli anni. Solo ogni 3-4 anni si può
intervenire con una potatura anche molto drastica, effettuata
utilizzando perfino decespugliatori.
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