VADEMECUM PER L'OPERATORE
(da Il Supplemento a 'Il Divulgatore', gennaio 1996)

 

PERCHE' POTARE

In natura la pianta è un'entità in equilibrio, in cui ogni parte è perfettamente dimensionata in funzione delle altre e delle proprie esigenze fisiologiche. Ogni intervento di potatura, dovuto alle più varie motivazioni, per quanto effettuato in modo corretto, comporta un'alterazione di questo equilibrio, al quale la pianta dovrà reagire. Tuttavia esistono alcuni casi dovuti a errori d'impianto effettuati nel passato, oppure a condizioni particolari della pianta in cui un intervento di potatura diventa necessario. Possono pertanto essere individuati i più comuni casi di potatura:
- riduzione della chioma, con alberi posizionati a distanze sbagliate da edifici, da strade, da infrastrutture o da altre piante;
- ristrutturazione, in seguito a rotture di branche e rami o per la necessità di ricostruire la chioma a causa di vecchi interventi di capitozzatura;
- trapianto, quando è necessario riequilibrare la chioma rispetto all'apparato radicale;
- di produzione, per favorire la fioritura degli arbusti;
- di allevamento, con alberi giovani nei primi anni di vegetazione, per indirizzare la forma della chioma ed eliminare eventuali rami superflui;
- di mantenimento in "forma", effettuata prevalentemente su siepi sempreverdi, per mantenere nella forma voluta le varie piante;
- di ostacolo della senescenza, nel caso di alberi secolari.

Vediamo, con l'aiuto di alcune immagini i casi concreti più comuni di applicazione dei principi enunciati.

A fronte di un vecchio impianto di alberatura stradale posizionato a distanza troppo ravvicinata dagli edifici, è necessario intervenire con una potatura di riduzione delle chiome.
Nel caso di infrastrutture che interferiscono con la vegetazione dei rami, occorre intervenire eliminando soltanto i rami che determinano il problema.
In presenza di un filare troppo fìtto, nel caso sia impossibile effettuare un diradamento, è necessario contenere le chiome eliminando i rami periferici.

Un intervento di ricostruzione della chioma su un albero che ha subito, nel passato, operazioni di capitozzatura, deve essere effettuato in modo graduale, eliminando periodicamente i rami in sovrannumero.

In vivaio occorre intervenire guidando la vegetazione della giovane pianta al fine di agevolarne la crescita corretta. Diversamente da quanto effettuato in passato, il mercato vivaistico deve offrire alberi non impalcati, dotati cioè della cima naturale ("freccia") integra.


Quando si trapianta un albero, soprattutto di grandi dimensioni, una potatura di riduzione dei rami per proporzionarli all'apparato radicale consente un più facile e rapido attecchimento.

La potatura di mantenimento in forma degli alberi o delle siepi consente, nei casi più estremi, di trasformare le piante in elementi di architettura.

 
PRIMA DELLA POTATURA
 
  Prima di un qualsiasi intervento, è assolutamente necessario che l'operatore si ponga alcune domande, al fine di non commettere errori irreparabili:
a) quale sarebbe il portamento naturale della pianta?
b) qual è il problema, da risolvere?
c) quali sono i rami da eliminare ?
d) in che punto effettuare il taglio?
e) in che periodo potare?