TIGLIO, indimenticabile profumo d'estate

di Pia Meda (Gardenia, maggio 2010)


Elegante, ombroso, facile, Tilia cordata
è bello sia isolato su un prato sia ai lati di un vialetto



Bello, maestoso, longevo, facile da coltivare: gli aggettivi con i quali definire il tiglio selvatico (Tilia cordata), albero un tempo comune nei parchi, nei viali cittadini e sui sagrati delle chiese, si sprecano. Certo non una pianta per piccoli spazi ma, dando la preferenza a varietà come la 'Greenspire', con chioma ovale-allungata, o la 'Rancho', non più alta di 9 m, adatta anche a giardini di medie dimensioni. Le foglie, più piccole di quelle di altri tigli, si muovono al vento con effetti di eleganti chiaroscuri e creano un'ombra fitta e generosa; i fiori hanno un profumo dolce e intenso, indissolubilmente legato per intere generazioni di studenti alla fine della scuola e all'inizio delle vacanze estive.

«Quando ho bisogno di un albero dall'aspetto naturale, ma con forma e personalità ben definite, scelgo volentieri il tiglio selvatico», dice Silvia Ghirelli, paesaggista di Reggio Emilia (silviaghirelli@alice.it). Se lo spazio è sufficiente si può metterne un esemplare isolato e un po' decentrato su un prato. «In un giardino sulle colline del Reggiano, sotto la chioma di un tiglio selvatico ho sistemato alcune sedute e seminato una miscela di graminacee, cui ho aggiunto un miscuglio per prati spontanei. Tutto attorno al tronco un'anello di prato è tenuto rasato, mentre all'esterno il tappeto erboso, punteggiato dalle fioriture di camomilla, botton d'oro, fiordaliso e margherita, è lasciato più alto».

Il portamento spiccatamente verticale di alcune varietà come la 'Greenspire', permette invece di usare l'albero in modi differenti, per esempio per scandire gli spazi. «In un altro giardino», continua Silvia Ghirelli, «ho fiancheggiato il vialetto che dal cancello d'ingresso porta all'abitazione, con tre tigli 'Greenspire' disposti a 5 m l'uno dall'altro. Ai piedi di questi soldatini che ritmano il percorso, ho creato aiuole rettangolari lunghe 1,5 m, dove ho alternato la sempreverde Lonicera nitida, sotto la chioma degli alberi, ad Abelia 'Edward Goucher' dalla fioritura estivo-autunnale rosa-lilla. Credo di avere ottenuto una soluzione gradevole tutto l'anno».



Le sue esigenze
con i consigli di Francesco Mati di Piante Mati

Esposizione: Tilia cordata va messo al sole, ad almeno 10-12 m di distanza da ogni altro albero. Può essere piantato in tutta Italia; al Sud in zone fresche e interne, meglio se collinari.

Temperatura: resiste sino a -20 °C. Da adulto sopporta anche il caldo, purché non eccessivamente prolungato, mentre in fase di attecchimento è sensibile sia alle alte temperature sia alla siccità.

Terreno: vegeta bene in ogni tipo di suolo, anche in quelli argillosi dove l'attecchimento richiede però un po' più di tempo.

Innaffiature: i giovani esemplari vanno bagnati con regolarità per i primi due-tre anni dalla messa a dimora. Esemplari più grandi, con circonferenza del tronco di 25-30 cm, vanno irrigati per 4-5 anni dopo l'impianto, dalla primavera sino ai primi freddi: non bisogna interrompere prima le irrigazioni perché sino a quando la temperatura media giornaliera si aggira sui 15-16 °C la linfa circola, la pianta traspira e ha quindi bisogno d'acqua. Nelle zone più calde, può essere necessario, anche a distanza di anni dall'attecchimento, bagnare al momento dei cambi di stagione e nei mesi più caldi.

Concimazioni: tra febbraio e marzo gli va somministrato un concime organico, come letame disidratato oppure compost fatto in casa. Se si vuole "spingere" la pianta, nello stesso periodo le si può dare anche un fertilizzante chimico universale a lenta cessione.

Messa a dimora
: per gli alberi in contenitore può essere eseguita in ogni periodo dell'anno, evitando l'estate nelle zone più calde. Quelli in zolla vanno invece messi a dimora dalla caduta delle foglie a quando i rami giovani cominciano ad assumere una colorazione rossastra, fenomeno che anticipa di pochi giorni la schiusura delle gemme. Se si pianta tra maggio e giugno conviene fasciare il tronco di Tilia cordata con iuta o cannicciato in modo che la corteccia non si fessuri con il caldo, ricordando di togliere questa protezione in autunno, per evitare che vi si annidino parassiti.


Potature: se la pianta è di buona qualità ed è stata piantata al posto giusto, non sono necessarie.

Propagazione: Tilia cordata si riproduce tramite semina. Si raccolgono i semi a fine estate e, per favorire la germinazione, li si mette in una cassetta piena di sabbia, sistemata all'esterno in posizione ombreggiata e volta a nord. In febbraio li si fa germinare in piena terra o in un contenitore riempito con una miscela di terriccio e sabbia.


Frutticini tondi sono dispersi dal vento grazie alla brattea membranosa intorno al peduncolo.


Tilia cordata

Il tiglio selvatico era già noto a Greci e Romani che lo usavano come pianta da ombra. Allo stato spontaneo lo si trova dal livello del mare ai 1.400 metri di quota, assieme a roverella, rovere, cerro, pioppo tremolo, betulla e faggio. Si ibrida facilmente con il tiglio nostrano (Tilia platyphyllos). Appartiene alla famiglia delle Tiliaceae.

Caratteristiche: albero caducifoglio con chioma piramidale-arrotondata. In coltivazione in 15 anni arriva ai 15 m di altezza; non supera comunque i 20-25 m.

Corteccia: grigiastra; prima liscia, poi rugosa, infine fessurata longitudinalmente.

Foglie: alterne, a forma di cuore, di 4-9x5-12 cm, sono verde scuro e lucide di sopra, glauche di sotto e hanno margine seghettato.

Fiori: giallognoli, piccoli ma molto profumati, compaiono a fine maggio; sono raccolti a gruppi di 4-15 in cime il cui peduncolo si origina da una brattea membranosa.

Frutti: grandi quanto un pisello, in seguito al distacco del peduncolo sono dispersi dal vento e portati lontano grazie alla brattea.



DOVE SI TROVA
Piante Mati: via Bonellina 49, Pistoia, tel. 0573 380051, www.piantemati.it
Hillier Nurseries: Ampfield, Romsey Hampshire, S051 SPA Inghilterra, tel. 0033 1794 368733, www.hillier.co.uk

QUANTO COSTA
Un albero coltivato in vaso con circonferenza del tronco di 16-18 cm, alto 3-3,5 m, costa circa 130 €.
Un esemplare in zolla con circonferenza del tronco di 20-25 cm, alto circa 5 m, costa circa 230 €.