LA FITODEPURAZIONE, UNA SOLUZIONE ECOLOGICA


(Giardinaggio, aprile 2009)

 

I metodi di trattamento delle acque mediante aree umide artificiali (impianti di fitodepurazione) sono sistemi ingegnerizzati, progettati e costruiti per riprodurre i naturali processi autodepurativi in un ambiente controllabile. Tre sono le componenti che consentono la depurazione del refluo: la vegetazione, il suolo, l'idrologia.


Impianto di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale da 15 mq, piantumato con Juncus e Iris.

 

Le specie vegetali generalmente adottate sono: Phragmites australis (canna di palude); Typha latifolia (mazza sorda); Scirpus lacustris (giunco di palude); Iris pseudacorus (giglio giallo); Juncus effusus; Carex. Le tipologie impiantistiche più comunemente adottate sono quelle in cui il flusso scorre sotto la superficie del terreno, con benefici ulteriori rispetto ai tradizionali impianti di depurazione a fanghi attivi, quali buona protezione termica del liquame in inverno, assenza di proliferazione di insetti e di cattivi odori, calpestabilità della zona adibita a impianto.

 

 

La soluzione più sperimentata in Europa è l'impianto a flusso sommerso orizzontale (SFS - h). La vasca, impermeabilizzata sul fondo, è riempita di materiale inerte, con due zone di pietrisco in corrispondenza dell'ingresso e della raccolta dell'effluente; questo materiale è il supporto su cui si sviluppano le radici dei vegetali. Il flusso di acqua rimane costantemente al di sotto della superficie del letto e scorre in senso orizzontale; il livello idrico nel bacino può essere regolato per mezzo di una tubazione speciale posizionata nel pozzetto in uscita.
Il sistema a flusso sommerso verticale (SFS - v) si differenzia da quello a flusso orizzontale sia per il mezzo di riempimento (sabbia, ghiaia e pietrisco su più strati), sia per le modalità di scorrimento del refluo che segue un andamento con drenaggio sul fondo. Con questo tipo di impianto il refluo viene immesso in maniera discontinua tramite un sistema a sifone o una stazione di pompaggio per aumentare l'ossigenazione. Questa soluzione implica una gestione più assidua per controllare il regolare funzionamento. Un'alternativa agli impianti a flusso sommerso è rappresentata dagli impianti a flusso superficiale (free water surface FWS). Le specie vegetali utilizzate sono le stesse del flusso subsuperficiale, cui se ne aggiungono altre adatte a vivere perennemente sommerse; il flusso è orizzontale e il bacino è profondo al massimo 40 cm. Il terreno circostante e la falda devono essere protetti, per cui il bacino deve essere impermeabilizzato.


Impianto di fitodepurazione a
flusso sommerso orizzontale
da 60 mq, piantumato con
Scirpus
(piante in crescita).


Impianto di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale da 20 mq, piantumato con scirpus.






Questo sistema richiede spazi maggiori rispetto a quelli sommersi; riproduce un'area umida naturale, perciò ha una valenza significativa dal punto di vista naturalistico; consente una buona disinfezione del refluo e una buona rimozione dell'azoto.
In Italia, la fitodepurazione ha iniziato a essere sperimentata dai primi anni '90 e, grazie ai successi ottenuti, oggi è considerata un'ottima tecnica alternativa ai tradizionali impianti a fanghi attivi e alla subirrigazione.
In questo conteso, l'azienda Initram Impresa Italia progetta e realizza impianti di fitodepurazione mediante le tecniche più sperimentate a livello europeo, cercando di offrire soluzioni differenziate e innovative nell'ottica di soddisfare le diverse esigenze. L'azienda ha anche ideato FitoBox, ovvero la fitodepurazione in scatola: un prodotto che contiene tutto l'indispensabile per realizzare autonomamente un impianto di fitodepurazione risparmiando così il costo del montaggio ad opera di personale specializzato. E' completo di manuale di montaggio, relazione tecnica e certificazione di trattamento appropriato.

Initram prezzo FitoBox a partire da
€ 1.315,00 + IVA piante comprese.
www.fitodepurazione.it