Piante
a cui serve pochissima acqua per crescere. O mele resistenti
ai funghi. Sono alcune delle meraviglie presentate
a Bionova, la mostra sulla bioingegneria, che chiude oggi.
Molti puntano su piante capaci di fare a meno dell'acqua.
Tutto nasce dall'osservazione che i semi non hanno bisogno
di acqua per rimanere integri: contengono alcuni geni che
attivano
meccanismi capaci di renderli autosufficienti. Geni presenti,
ma non attivi, anche nelle piante adulte. L'obiettivo è «metterli
in funzione» quando serve.
Un team
dell'Università di Bologna, insieme con il
Politecnico di Zurigo, ha invece realizzato mele resistenti
al fungo Venturia inaequalis. «È la prima volta» spiega
Silverio Sansavini, del dipartimento di Colture arboree dell'Università di
Bologna, «che si usa un gene familiare allo stesso
melo, facendo cadere una parte delle critiche, per esempio
i rischi di una lontananza genetica, di coloro che avversano
gli Ogm».