(tratto da The Garden – luglio 2014, di Joyce Mainard)
a cura di Mariangela Barbiero
Le larve dell'oziorrinco (Otiorhynchus sulcatus) possono danneggiare seriamente le radici, mentre gli adulti intaccano le foglie di una gran varietà di piante.
Gli adulti sono lunghi 9 mm, e il corpo è grigio scuro, punteggiato e rugoso. Le elitre sono saldate tra loro per cui gli oziorrinchi non possono volare, ma sono in grado di scalare qualsiasi superficie verticale. Attivi di notte, da primavera all'autunno, creano indentature irregolari sui margini delle foglie, in particolare sulle foglie spesse dei sempreverdi come il rododendro. I danni provocati dagli adulti sono antiestetici, ma difficilmente incidono sul vigore delle piante.
Non si conoscono maschi adulti, tutti gli adulti sono femmine e si riproducono per partenogenesi (depongono uova vitali senza essere fecondate). Ognuna può deporre fino a mille piccole uova marroni.
Le larve pienamente cresciute di oziorrinco sono lunghe 1 cm, a forma di C, senza zampe, bianche e con la testa marrone. Si nutrono delle radici delle piante dalla primavera all'estate, e possono ucciderle.
Le piante in vaso sono più soggette agli attacchi, in piena terra i danni sono meno frequenti.
Modalità di controllo: le larve di oziorrinco si possono combattere al meglio in agosto e settembre.
Le piante ornamentali in vaso possono essere trattate con un insetticida a base di thiacloprid (nome commerciale Calypso della Bayer) o di acetamiprid (nome commerciale Epik SL della Sipcam Italia). Selettivi nei confronti degli insetti pronubi.
Gli adulti di oziorrinco, invece, sono difficili da eliminare. Dato che escono all'imbrunire, munitevi di torcia. Hanno l'abitudine di lasciarsi cadere non appena sentono le foglie muoversi, è utile perciò infilare piano piano una mano sotto la foglia prima di toccarla, così che vi cadano dritti nel palmo, poi li posate a terra e li uccidete. In inghilterra sono considerati la peste n. 1 e sfortunatamente, anche con molta determinazione, si può controllarli, ma non eliminarli.
La lotta biologica, con nematodi del tipo Heterorhabditis bacteriophora o del tipo Steinernema kraussei, può essere praticata sia in vaso sia in piena terra. Bisogna considerare però che non si possono usare insetticidi, per non far fuori i nematodi. Quindi o un sistema o l'altro.
A suo tempo ho messo nel sito due begli articoli che vi invito a leggere:
- Controllo biologico dell'oziorrinco
- Difendere le piante con giudizio
Io ho utilizzato il Larvanem, che però ha delle limitazioni sulle temperature primaverili. In ogni caso vi metto il relativo link. Sono prodotti da usare in maniera intelligente, seguendo bene le istruzioni, pena buttar via soldi per niente.
Per quanto riguarda lo Steinernema kraussei, non ho esperienza personale, ma avevo sentito da Priola che esistevano nematodi attivi anche a più basse temperature, come questo, ma all'epoca non erano in vendita in Italia. Adesso ho trovato un possibile rivenditore. Il nome commerciale è Larvesure 250 della ditta Suneco (Via dei Savorelli 19 - Roma -
Fax 06 39389805). Non si possono comperare all'estero perché devono viaggiare a una determinata temperatura (tra i 2 e i 6 °C). E devono arrivare per corriere, non certo per posta.