METODI DI DIFESA PER LE PIU' COMUNI AVVERSITA'
DELLE ROSE, DEGLI ARBUSTI E DEGLI ALBERI DA FRUTTO DEI NOSTRI GIARDINI
a cura di Valeria Lanini

 

Seconda Parte: TRATTAMENTI TARDO-PRIMAVERILI ED ESTIVI

 

Perché sono belli i fiori? La domanda infantile ha la sua risposta. I fiori sono belli per sedurre l'insetto: per lui soltanto si sono vestiti di colori squisiti, di forme delicate, di profumi soavi. Insetto e fiore vivono una strana avventura: c'è un vero e proprio patto fra un animale e un vegetale, e il loro legame è così stretto che in molti casi l'uno non potrebbe vivere senza l'altro. Se rimanessero prive di insetti le piante da fiore scomparirebbero per l'80% dal nostro pianeta, non avendo una discendenza. I fiori hanno bisogno degli insetti per riprodursi: senza il loro aiuto resterebbero in maggioranza sterili, incapaci di elaborare frutti e semi." (Tratto da Microcosmos Il Popolo dell'Erba - Claude Nuridsany - Marie Pérennou - Octavo)


MALATTIE FUNGINE

OIDIO: Si manifesta dalla primavera all'autunno quando le temperature sono elevate, è favorito dall'umidità dell'aria e dallo scarso arieggiamento (es. rose contro un muro o soffocate da altre piante) e colpisce soprattutto gli apici vegetativi e compie molti cicli in una stagione.

PREVENZIONE

- Asportare sempre le foglie malate cadute alla base delle piante.
- Limitare le concimazioni azotate che inducono vigoria.
- Intervenire con potature estive per favorire la circolazione dell'aria ed asportare gli apici malati.
- Utilizzare lo zolfo di preferenza della Pasta Caffaro dalla tarda primavera in poi.
- Continuare durante tutta la stagione con trattamenti con zolfo (circa ogni 15 gg).

CURA
- Eseguire il trattamento ai primi sintomi, poi ripetere il trattamento dopo una settimana per bloccare l'infezione.
- Usare prodotti sistemici, per esempio BAYCOR della Bayer.
- Eseguire il trattamento su foglia asciutta (al calare del sole) bagnando bene la vegetazione, soprattutto gli apici. Usare questo prodotto da solo.

TICCHIOLATURA: la malattia è favorita dalla bagnatura delle foglie (pioggia, nebbia) associata alle basse temperature. I danni compaiono quindi più frequentemente in primavera e in autunno e consistono in macchie nere dapprima piccole, poi più grandi e confluenti tra loro. Successivamente le foglie ingialliscono e cadono. Attenzione anche in questo caso il fungo compie più cicli in un anno quindi è importante bloccare la prima infezione ed asportare le foglie cadute.

PREVENZIONE
- Eseguire trattamenti con Pasta Caffaro(a base di ossicloruro di rame e calcio e ossicloruro tetraramico) all'1%, cioè 1 litro per cento litri di acqua (questi sono fungicidi/disinfettanti). Da applicare con una pompa, durante le stagioni critiche (primavera/autunno).

CURA
- fare un trattamento con DELAN WG della BASF, mescolandolo con Pasta Caffaro, durante le ore fresche della mattina.
- Asportare sempre le foglie malate per non diffondere le spore e quindi la malattia.

RUGGINE: si tratta di un fungo particolarmente favorito dalle alte temperature estive, si manifesta con pustole aranciate sul rovescio delle foglie. Le foglie colpite ingialliscono e cadono e la pianta assume un'aria stentata e sofferente.

PREVENZIONE
- Trattare con Pasta Caffaro.

CURA
-
Trattare con DELAN WG o con ossicarbossina (principio attivo che ha vari nomi commerciali). Ripetere il trattamento dopo cinque-sei giorni. E' consigliabile associare il prodotto preventivo (Pasta Caffaro) con il curativo (DELAN WG) per evitare fenomeni di resistenza. Trattare nelle ore fresche della mattina.
- Asportare le foglie cadute.

CANCRO RAMEALE: La malattia si manifesta sui fusti con imbrunimenti dei rami giovani e ferite a livello cortecciale più vicino alla base della pianta. Il fungo è favorito dai ristagni idrici, dal freddo e dall'umidità.

PREVENZIONE
- Evitare le collocazioni che possono dare luogo a ristagni idrici.
- Fare i trattamenti invernali a base di Pasta Caffaro o poltiglia bordolese.
- B
ruciare i residui di potatura con segni della malattia
- Disinfettare gli arnesi da potatura prima di potare una pianta sana. A

CURA : Non esistono prodotti curativi.

NOTE

In un giardino è possibile tollerare, entro certi limiti, i danni provocati da insetti e funghi, se non compromettono la vitalità della pianta. Quindi è opportuno che ogni appassionato ricerchi un calendario ottimale di interventi, riducendoli al minimo necessario. Poiché i prodotti preventivi vengono dilavati dalla pioggia, in quanto non penetrano all'interno dei tessuti, se dopo un trattamento piove, il trattamento risulta inefficace e va ripetuto.I trattamenti vanno sempre e comunque fatti nelle ore fresche della mattina e con le foglie asciutte.

E' molto importante in estate, dopo un temporale o una grande pioggia, disinfettare le piante con un trattamento di Pasta Caffaro o poltiglia bordolese.

Per avere un giardino sano fare dunque frequenti trattamenti preventivi, ogni 15 gg circa, con Pasta Caffaro (primavera/autunno). Nel periodo estivo usare lo zolfo al posto della Pasta Caffaro. Poiché lo zolfo è efficace dopo i 2O°C e dannoso dopo i 30°C (ustiona le foglie), fare i trattamenti nelle ore giuste (verso le 11.00 circa del mattino).

Lo strumento per i trattamenti deve nebulizzare il più finemente possibile. Poiché i prodotti curativi sono sempre dannosi per noi, gli insetti utili, i pesci ecc., è necessario puntare sulla prevenzione.

 


INSETTI ED ACARI

Gli insetti che possono attaccare le nostre piante sono molti, con cicli biologici molto vari, ma qui trattiamo i più comuni. La maggior parte degli insetti raramente danneggia gravemente la pianta e rende necessario un trattamento con insetticidi. Ma nel caso, è importante osservare bene la pianta, il tipo di danno e, se possibile, l'insetto che lo provoca, e chiedere informazioni presso un'agraria con personale competente (o presso l'Osservatorio per le Malattie delle Piante), portando con sé le foglie attaccate, ben conservate tra due fogli di giornale.

AFIDI: Le popolazioni di afidi compaiono in primavera sui germogli, grazie alla schiusa delle uova deposte da una femmina svernante. I piccoli insetti verdi o brunastri pungono con l'apparato boccale i tessuti e succhiano la linfa provocando deformazione delle foglie e dei boccioli. Se l'infestazione è importante trattare con un prodotto a base di piretro naturale tipo KENYATOX VERDE che non uccide tutti gli afidi, ma li tiene sotto controllo e non è dannoso per gli insetti utili, tra i quali ve ne sono molti capaci di controllare la proliferazione degli afidi. Se l'infestazione non è grave o ci sono poche piante, pulire gli apici colpiti manualmente. Trattare nelle ore fresche, sull'imbrunire.

TENTREDINI E ARGIDI: Si tratta di larve di imenotteri (piccole vespe). In seguito alle ovodeposizioni degli adulti nascono le larve, che a seconda della specie provocano danni alle foglie o scavano gallerie nei germogli. La più comune e dannosa tra queste piccole vespe si riconosce per la livrea nera e l'addome giallo aranciato. La femmina depone le uova in primavera sui germogli, causando la comparsa di una ferita verticale nero-brunastra sotto l'apice, che spesso si incurva. La migliore forma di lotta è tagliare subito i germogli con segni di ovature per impedire ai bruchi di nascere e svilupparsi a spese delle foglie di cui sono voracissimi, e bruciare i rami al più presto. Qualora non si riesca a fermare il ciclo dell'insetto e compaiano i bruchi, trattare con KENYATOX VERDE.

COCCINIGLIE - Per debellare questi insetti bisogna fare il trattamento invernale con OLIO BIANCO + insetticida (vedi trattamenti invernali). In estate non è consigliabile trattare con olio bianco, che ustionerebbe le foglie. Buoni risultati ha dato l'uso dell'insetticida CONFIDOR della Bayer, il cui principio attivo è l'Imidaclopride, che pare però creare problemi alle api; le ricerche finora non si sono dimostrate conclusive.

ACARI - Gli acari sono microscopici ragnetti la cui proliferazione è favorita dalle alte temperature e dalla scomparsa dei nemici naturali a causa di un eccessivo uso di insetticidi. Le foglie delle piante colpite si presentano decolorate in modo caratteristico, di aspetto rugginoso e ocraceo sulla pagina superiore, con sottilissimi fili ragnatelosi sulla pagina inferiore. Per accertarsi della presenza degli acari bisogna servirsi di una lente con la quale osservare gli adulti in movimento e la presenza di uova. E' sempre importante limitare gli interventi alle piante colpite e ricordarsi che l'infestazione può essere causata anche dalla posizione particolarmente assolata (per. es. contro un muro) e dell'andamento climatico.
Trattare con un prodotto specifico. La maggior parte degli acarici sono tossici per le rose, a parte quelli a base del principio attivo dicofol. Ripetere il trattamento dopo 10 giorni se necessario.
Prima di passare per l'acaricida, si può fare un tentativo con KENYATOX VERDE.

 

 
ATTENZIONE
 
 

Quando nel vostro giardino vedrete un bellissimo e grande bruco colore verde mela puntinato di arancio e tratti neri, NON distruggetelo; ama il finocchio e lì lo troverete, ma il suo appetito NON danneggia la pianta, quindi risparmiatelo. E se avete una buddleia, arbusto chiamato anche albero delle farfalle in quanto il suo profumo le attrae inesorabilmente, là lo troverete, trasformato in una bellissima farfalla.