XYLELLA

(da The Garden di settembre 2017)

Testo di Rebekah Robinson
Fotografie di Sarah Cuttle
Traduzione di Mariangela Barbiero

I sintomi della Xylella fastidiosa possono essere facilmente confusi con quelli di altre malattie.
Su questa quercia (Quercus palustris) ha causato la bruciatura delle foglie

Seria minaccia per l'orticoltura britannica, la Xylella fastidiosa è una malattia batterica che si è propagata
con allarmante velocità attraverso tutta l'Europa, ma
che ancora non è arrivata in Inghilterra

I sintomi della Xylella
fastidiosa
su un Nerium oleander

 

Come giardinieri, raramente vogliamo dedicare il nostro tempo a pensare alle malattie delle piante. Nondimeno, dobbiamo tutti informarci sulle possibili minacce per proteggere le creature che amiamo.
Sono numerosi i parassiti e le malattie presenti sul continente che, se arrivassero in Inghilterra, potrebbero causare seri danni; tra questi, la xilella (Xylella fastidiosa) è una delle più temibili minacce per l'orticoltura britannica. Fu osservata per la prima volta in Europa nel 2013, quando ha decimato migliaia di ulivi in Puglia, Italia; in seguito, è stata osservata in Francia e in Germania sull'oleandro (Nerium oleander) e sulle piante del genere Polygala, oltre che su numerose piante ornamentali (tra cui i ciliegi) nelle Isole Baleari, e più recentemente (nel giugno 2017) in un mandorleto di Alicante (Spagna). Fortunatamente, non è stata ancora avvistata nel Regno Unito, ma dobbiamo stare in allerta così da poter prendere precauzioni per prevenire la sua comparsa e assicurarci di poter rispondere prontamente se dovesse arrivare anche qui.

 

 


 

Insetti che si nutrono di linfa, come la sputacchina (Philaenus spumarius, lunga 5-7mm) diffondono la malattia

Che cos'è?
Xylella è un batterio che infetta i vasi dello xilema che portano l'acqua alla pianta. L'infezione può dare origine a sintomi quali bruciature, appassimento, disseccamento delle foglie e persino la morte della pianta, cosa che può avvenire anche rapidamente. Sfortunatamente, questi sintomi non sono tipici solo della Xylella che può allora facilmente essere confusa con altre malattie o con semplici cause ambientali che provochino stress alla pianta. Per confermare che si tratta proprio di Xylella sono quindi necessari specifici esami di laboratorio. Come se non bastasse, non tutte le piante infette da Xylella ne mostrano i sintomi. E non è una buona cosa: ciò non permette infatti una diagnosi precoce e viene a crearsi un focolaio d'infezione.
Ciò che più preoccupa è il gran numero di piante diverse che il batterio può infettare: sono note quattro subspecie di Xylella, tre delle quali sono state finora registrate in Europa; e queste tre sono in grado di infettare almeno 359 specie di 75 diverse famiglie, tra cui molte piante erbacee e molti alberi che noi coltiviamo comunemente nei nostri giardini, come rosmarino, hebe, lavanda, querce e ciliegi.
La Xylella si diffonde grazie a insetti che si nutrono attraverso lo xilema, come la sputacchina (Philaenus spumarius). Ma gli insetti possono diffondere la malattia solo tra le piante localmente vicine; i contagi su lunga distanza avvengono attraverso il commercio di materiale vegetale infetto.

 

Per confermare che si tratta di Xylella sono necessari specifici esami di laboratorio

Proteggere le nostre piante
Prevenire è meglio che curare! E il Regno Unito sta mettendo a punto un regolamento per prevenire la Xylella: chiunque importi piante che possono ospitare la Xylella deve certificare che queste provengano da fonti non contaminate. Esiste l'obbligo legale per queste piante di essere accompagnate da un "passaporto botanico" che dimostri che il vivaio di origine è stato ispezionato e trovato esente dalla malattia. Alcuni tra piante, alberi e semi sono stati inseriti nel Registro di notifica di piante e alberi dell'UE e hanno bisogno di una dichiarazione preventiva, così da essere ispezionati nel momento in cui fanno il loro ingresso nel Regno Unito.
Cosa succederebbe se dovessimo trovare Xylella nel nostro Paese? Se la malattia venisse individuata, la Gran Bretagna è ben preparata e il piano di azione governativo sarebbe immediatamente avviato. Le misure di controllo si focalizzano sull'eliminazione delle piante che ospitano il parassita e sul controllo degli insetti che diffondono il contagio.
Se la malattia viene scoperta allo stadio iniziale, le misure di controllo saranno circoscritte; tuttavia se si ritiene che l'infezione abbia preso piede e che potenzialmente potrebbe espandersi su un'area più vasta, le misure di controllo dovranno necessariamente essere più severe: le piante ospiti in un raggio di 100 m dovranno essere distrutte, ristretto lo spostamento di specifiche piante per un raggio di 10km e dovrà essere messo in atto un controllo degli insetti vettori e una maggiore sorveglianza per almeno cinque anni. Come si può immaginare, un'epidemia di Xylella potrebbe essere devastante per giardini, vivai e per l'intero settore orticolturale del posto.
Se la malattia arriva, è assai probabile che sia stata introdotta da piante importate: vivaisti e paesaggisti pertanto sono la nostra prima linea di difesa; da semplici giardinieri, noi possiamo informarci sulla provenienza delle piante che compriamo. Da un punto di vista fitosanitario, sarebbe meglio acquistare, se possibile, piante coltivate nel Regno Unito anziché importate.

Piante a rischio
La gamma di piante che può ospitare la Xylella è ampia e include:
(tutte le piante in elenco hanno la corrispodente foto nella galleria)

Arbusti
Alberi
Piante originarie dell'Inghilterra
Hebe
Lavandula angustifolia
Nerium oleander
Polygala myrtifolia
Rose floribunde (cioè a mazzi)
Rosmarinus officinalis
Acer pseudoplatanus (sicomoro)
Prunus avium (ciliegio domestico)
Quercus (quercia)

Capsella bursa-pastoris (borsa del pastore)
Hedera helix (edera)
Phleum pratense (fleo)

 

 



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